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Autore: Kira Kira    26/03/2007    1 recensioni
Oramai chi ha letto avrà capito sicuramente che questa fanfiction si ispira a Kodocha (o Rossana in Italia). Se conoscete la trama o ne siete dei fan scatenati correte a leggere, se non conoscete Rossana, la trama è questa: Ginny diventerà amica di Draco e i due si innamoreranno a vicenda. Però ci saranno un sacco di guai e incomprensioni tra i due. Ci sarà un nuovo personaggio che diventerà la migliore amica di Ginny, e questa si chiama Melody. Poi non vi dico altro! (così dovrete leggerla... muahahaah) nb le coppie inserite non si verificheranno tutte contemporaneamente.
Genere: Romantico, Triste, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny, Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Parlo con la Signorina Weasley

Capitolo 12 – Buon Natale!!

 

 

Ginny si svegliò e trovò una pila di regali. Li scartò e poi si ricordò del pupazzo di neve che aveva lasciato fuori.

 

Corse nel dormitorio dei maschi, secondo anno.

 

- Colin! Mi serve la tua macchina fotografica!- disse Ginny.

 

- Grazie!- disse poi di corsa, dopo averla presa.

 

Il pupazzo era lì, forse un po’ sciolto e anche reduce di una battaglia. Ginny lo risistemò un po’ e poi scattò una foto al regalo più bello che avesse ricevuto quell’anno, o forse di tutta la vita.

 

- Ginny, non sapevo che fossi uscita!- disse Melody.

 

- Ho fatto una foto…- disse Ginny con aria innocente. Portò la macchina fotografica a Colin e nascose bene la fotografia dentro un cassetto.

 

- Ginny, io vado giù con Harry, ci vediamo dopo…- disse Melody, quando l’amica tornò giù.

 

- d’accordo…- disse Ginny, andando da Ron ed Hermione che stavano discutendo sui compiti.

 

- Ron! È una cosa tanto semplice!- sbottò la ragazza.

 

- Ginny! Non ce la faccio più! Andiamo gi…- disse Ron, ma venne interrotto da Hermione.

 

- Senti la domanda. Se la Prima Guerra dei Folletti è finita nel 1435, e la seconda è iniziata nel 1450, ci sono 15 anni di differenza?- chiese Hermione.

 

- si!- rispose Ginny.

 

- e dopo 15 anni, non ci sarà stato un aumento del tasso di natalità dopo che era finita la guerra, quindi un maggior numero di soldati?- chiese Hermione.

 

- si!- confermò Ginny.

 

- ma no!- ribatté Ron.

 

- perché?- chiese Ginny.

 

- perché a dieci anni mica potevano andare a combattere!- disse Ron.

 

- ma si invece! Perché i bambini che erano piccoli all’epoca della guerra sono cresciuti…-

 

- no-oh!- replicò Ron.

 

- ma se… uffa, ci rinuncio! Basta! Andiamo giù…- disse Hermione esasperata.

 

Ginny iniziò a compatire Hermione, dando del tonto al fratello.

Mentre scendevano per le scale, al terzo piano incontrarono Malfoy e gli altri serpeverde.

 

- Granger! Va bene che è Natale, ma non mi sembra il caso di portare un’acconciatura da Elfo! Oh, scusa… sono i tuoi capelli naturali…- disse Pansy Parkinson.

 

- Pansy, la tua faccia da Carlino non dovrebbe essere ammessa in questa scuola: è vietato l’ingresso ai cani…- disse Hermione, scaldandosi.

 

- la granger e weasley sono un bel quadretto… l’Elfo e la renna! A tema natalizio! Hahahah!!- disse Malfoy spregevole.

 

- Malfoy, non crederti tanto! Tu sembri un cadavere con un cane attaccato alla gamba come una Zecca…- disse Ginny, alludendo a Pansy.

 

- Starei a ribattere, ma non ne ho voglia… non voglio sprecare il mio prezioso tempo con voi… e Buon Natale, pezzenti…- disse Malfoy, andandosene.

 

- Io quel “buon natale” te lo ficco in…- iniziò Ron, ma venne interrotto da Hermione che era scandalizzata.

 

- buon natale Malfoy…- disse Ginny, ricambiando quel sorriso che le era parso di vedere sulla faccia di lui.

 

- Io lo ODIO!- annunciò Hermione dopo qualche metro.

 

- è semplicemente uno str…- disse Ron.

 

- Ma dai… in fondo ci ha fatto pure gli auguri…- disse Ginny, cercando di non sembrare troppo “anormale”.

 

- Sembravate quasi amici! Non è che avete una storia??- chiese Ron.

 

- RON! Ma cosa vai a pensare?! Mica è un peccato essere gentili a Natale!!- disse Ginny, diventando bordeaux, per la rabbia ( ma a chi vuol darla a bere!! ndAutrice) (L’importante è che Ron non lo sappia… ndGinny) (che non sappia cosa?? ndRon) (niente!!!! ndGinny_allarmata_che_vuole_uccidere_l’Autrice).

 

- ciao ragazzi!- disse Melody, andando dai tre.

 

- ciao! Cosa avete fatto voi due, tutti soletti??- chiese Ginny, con aria di chi la sa lunga.

 

- noi???? Noi siamo piccoli studenti innocenti che stavano sparlando di brutto di voi…- disse Melody scherzando.

 

- si, soprattutto di come recita Ginny, un vero schifo!- disse Harry, reggendole il gioco.

 

- sempre meglio di come giochi a Quidditch, mister… mister “PrendoSoloIoIlBoccinoD’Oro”…- disse Ginny.

 

- fin ora l’ho preso solo IO…- disse Harry.

 

- vabbè… ma una curiosità…- disse Ron.

 

Tutti lo guardarono in attesa di una domanda seria ma soprattutto intelligente.

 

- voi non avete voglia di dolci??- chiese Ron.

 

- Che domanda idiota! Però… in effetti…- disse Ginny.

 

- dai, andiamo nella Sala Grande…- disse Hermione, e tutti gli altri la seguirono.

 

Entrati nella sala, ornata di abeti giganti addobbati di fiocchi rossi, Ron si fiondò al tavolo della loro casa e iniziò ad ingozzarsi di bignè alla crema e cannoli.

 

- tu zuccherina vuoi qualche dolce?- chiese Harry.

 

- no pasticcino mio…- rispose Melody.

 

- mamma mia… fate venire il voltastomaco peggio che guardare Ron che si ingozza…- commentò Ginny.

 

- Però… sono così teneri…- commentò Hermione sognante, mentre il suo sguardo si posava su Ron.

 

- Io vado a mangiare… non so voi… c’è una bella torta con la panna montata e la glassa che mi sta chiamando!- disse Ginny.

 

- Vengo anch’io! sento il suo richiamo…- disse Hermione scherzando.

 

- Aspetta…- disse Harry alla sua ragazza. Lei si voltò.

Harry la prese in braccio come se fosse un sacco di patate.

 

- Harry! Mettimi giù! HARRY!- urlava lei, ma lui la teneva sempre per le gambe, mentre il corpo di lei era a testa in giù dietro le spalle del ragazzo.

 

- No!- disse Harry, facendole fare il giro della Sala Grande.

 

- prima o poi cederai! E cadrai a terra!- ripetè Melody.

 

- Se cado io cadi anche tu, bella…-

 

- Fammi scendere! Dai… mi va il sangue alla testa!-

 

- va bene…-

Harry la rimise giù e la ragazza tirò un sospiro di sollievo.

 

 

- Ho notato che questo Natale siamo in molti a trascorrerlo qui ad Hogwarts…- disse Hermione, a pranzo, guardandosi intorno.

 

C’erano loro più due ragazzi del primo anno per Grifondoro, cinque Tassorosso, sei Corvonero e il gruppo di Malfoy per Serpeverde, cioè Malfoy, Pansy, Tiger e Goyle.

 

- hai ragione…- confermarono gli altri.

 

Un gufo planò ed entrò nella Sala. Tutti lo guardarono curiosi. Il gufo cercò il destinatario della lettera che portava legata alla zampetta, e quando lo trovò planò verso il tavolo imbandito.

Melody prese la lettera e diede la pelle del pollo che era nel suo piatto al gufo.

 

- di chi è?- chiesero Ginny ed Harry curiosi.

 

- di mio fratello…- disse Melody.

 

“Cara Melody,

stavo pensando che potrei venire a trovarvi ad Hogwarts per Santo Stefano, giusto per passare una giornata con te e la tua amica Ginny… che te ne pare? So che la lettera è corta, però ti porterò un bel regalo di Natale, ok? Baci Luke”

 

- viene qui??- chiese Ginny.

 

- a quanto pare…-

 

- evvai!- disse la rossa.

 

- cosa evvai? – chiesero Ron ed Hermione.

 

- viene il fratello di Melody domani! È un gran figo…- disse Ginny alla ragazza.

 

- Davvero??- chiese Hermione interessata.

 

- Si e…- iniziò Ginny, bloccandosi, perché aveva visto una persona oltre Hermione, e quella persona seduta molto lontano da lei e che le aveva gettato un occhiataccia era Malfoy.

 

- e…?- chiese Hermione.

 

- niente… lo conoscerai domani…- concluse la rossa, sentendosi imbarazzata.

 

Che stupida che era stata! La sera prima Draco Malfoy l’aveva baciata, e il giorno dopo parlava del fratello di Melody come se fosse stato il principe azzurro…

 

- di sicuro lo avrai già visto… ha fatto qualche film…- disse Melody.

 

- magari mi verrà in mente domani, quando lo vedrò…- disse Hermione.

 

 

Il pomeriggio lo trascorsero facendo una battaglia a palla di neve dietro due fortini di neve e ghiaccio che avevano costruito.

 

- HARRY! MELODY!! Basta baciarvi! Venite a giocare!- urlò Ron, centrando Harry in piena faccia con una palla di neve.

 

- fottiti Ron!- urlò Harry, mentre Melody rideva sguaiatamente.

 

- Zitta! Donna!- disse Harry, con tono autoritario, mentre la prendeva in braccio.

 

- Dai! Maschi contro femmine…- urlò Hermione.

 

- ma siete in di più!- urlò Ron.

 

- zitto… tanto le battiamo…- disse Harry sicuro.

 

- ne siete sicuri?- chiese Ginny.

 

- si…-

 

e iniziò la guerra. Harry e Ron erano molto forti, Hermione era stata colpita dieci mila volte e lo stesso Ginny.

 

- AIUTO!!-

 

- zitta donna! abbiamo un ostaggio!- disse Harry, prendendo Melody come se fosse un sacco di patate.

 

Melody si sbilanciò all’indietro, facendo cadere anche Harry.

 

- ahaha!!-

 

 

La sera la passarono a scaldarsi vicino al fuoco, con un bel raffreddore.

Ginny era immersa nei suoi pensieri, che erano incentrati su quello che era accaduto la sera prima.

 

Melody era teneramente abbracciata ad Harry. Hermione era imbarazzata perché, essendo in 5 in un divano, era stretta a Ron. Ron era rosso perché sentiva il contatto di Hermione.

 

Forse Ginny si sentiva un po’ sola e a disagio in quel gruppo: gli altri erano tutte coppiette! (più o meno…)

Però ora era in vena di trovare risposte a domande esistenziali del tipo “perché mi ha baciato?”.

 

- Ginny, perché sorridi?- chiese Ron, guardando l’espressione della sorella.

 

Ginny arrossì di colpo e cercò di nascondere il suo sorriso (ebete) che aveva sulla faccia.

 

- niente! Stavo solo pensando a… a…- iniziò Ginny.

 

- Ginny, dai che pensi a mio fratello…- cercò di andarle in contro Melody.

 

- Si!! Giusto… si, stavo pensando a Luke, per l’appunto…- disse Ginny, sperando di essere stata abbastanza convincente.

 

- sarà…- commentò Ron. Forse se l’era bevuta… forse.

 

Ritornando al problema: “PERCHE’ MI HA BACIATO?!?!?!?” Ginny cercò di trovare delle spiegazioni plausibili.

1-    Era scivolato sul ghiaccio e per non cadere l’aveva presa e baciata

2-    Gli hanno lanciato contro un incantesimo e ha cambiato personalità per cinque minuti, il tempo di parlare con lei e di… fare quello che ha fatto…

3-    Era un’altra persona nelle sue sembianze grazie la pozione polisucco

4-    L’euforia del Natale

5-    Il fatto di essere talmente disperato di non avere una ragazza e baciare la prima che gli capitasse

6-    Forse, ma la meno scontata di tutte, perché gli piaccio?

 

Oh! In dieci minuti trovare sei soluzioni mica è facile, veh!

 

Quando Ginny e Melody andarono nel loro dormitorio, la prima elencò tutte le possibili motivazioni che era riuscita a trovare all’amica.

 

- Categoria degli impossibili la numero: 1 e 5. categoria degli improbabili numeri: 2 e 3. e categoria dei probabili la numero 4 e 6 – disse Melody, dopo ovviamente aver riso a tutte quelle possibilità stupide.

- io avrei messo la 6 nelle impossibili…- le disse Ginny.

- ma figurati! Se fosse stato un caso solo, tipo quello ad Hogsmeade avrei capito, ma questo è il secondo bacio che ti da! Quindi…-

- ma qui centra la possibilità n° 4!- ribatté la rossa.

- ma smettila!-

 

Dopo che ebbero finito di scherzare, cercarono di dormire.

 

Ginny pensava a Draco. Le batteva forte il cuore. Più o meno 24 ore prima l’aveva baciata. E ora si comportava come prima, anche se sentiva che qualcosa in lui era cambiata… lo sentiva più dolce, meno serpeverde. O magari erano solo delle idiozie che si era ficcata in testa siccome “era scivolato sul ghiaccio e per non cadere si era aggrappata a lei e l’aveva baciata”. Poteva essere una risposta probabile, anche se la faceva ridere.

 

Melody invece pensava al giorno dopo. Luke. Era palese che era venuto per Ginny, non la veniva mai a trovare. Di certo non le dispiaceva, sia che non veniva che per il fatto che veniva per Ginny, però… c’era un qualcosa che non la convinceva… era ansiosa, ma perché?? non lo sapeva…

 

 

  
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