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Autore: _Lou    09/09/2012    12 recensioni
Erano così quei due, non volevano dirsi costantemente ti amo, ma se lo dimostravano.
Litigavano in continuazione, non erano mai d’accordo su niente , eppure non avevano la minima intenzione di lasciarsi; perché l’uno senza l’altro si sentiva perso.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Laugh for me, please.

 


Louis non ce l’aveva fatta.
Harry non voleva deprimersi, non voleva piangere, ma era solo un dato di fatto.
E per quanto facesse male, Harry non poteva cambiare le cose, si limitava a stare inerme seduto in una camera d’ospedale vicino a Lou, che però non poteva vederlo, né sentirlo.
“ Signor Styles, non crede che sia ora di tornare a casa?” La voce un po’ stridula di Rosa, l’infermiera che si occupava del suo amato ragazzo, squillò nell’intera sala portando un attimo di tranquillità; ma Harry non rispose, si limitò a rivolgere l’ennesimo sguardo stanco al volto spento di Louis.
Harry prese una mano del suo ragazzo, e si sorprese per quanto fosse fredda; quasi sussultò e poi le ennesime lacrime silenziose gli rigarono il volto; e lento Harry  incominciò a ricordare Louis prima di questo, prima dell’anoressia, prima della depressione, prima ai tempi felici.

Il primo giorno che Harry vide Louis si innamorò da subito, non era colpa sua, ma non poteva far a meno della sua risata gioiosa, che poi aveva persino scoperto contagiosa. Quando Louis Tomlinson rideva, inevitabilmente rideva tutta la sala.
Subito fecero amicizia, Louis sembrava così disponibile, e soprattutto Harry era ammaliato da lui, dai suoi sorrisi, da come sembrasse avere sempre la situazione in mano e allo stesso tempo uno sprovveduto. Perché se Harry lo avesse conosciuto in un altro contesto, magari in un’altra vita, probabilmente si sarebbero sposati; ma in questa non potevano, c’erano le fans.
“ Ciao, io sono Louis Tomlinson!” Così si era presentato al riccio, con le guance rosse e un euforia che avrebbe reso felice tutti.
“ Ed io sono Harry.” Il riccio invece era più timido, sconcertato dall’effetto che un altro uomo gli procurava; poi Lou senza pensarci lo abbracciò, e a quel punto Harry Edward Styles capì di essere veramente innamorato. E stavolta non era come quelle ragazze di cui si innamorava spesso e volentieri, no, era diverso. Sentiva tutt’altre emozioni, come un formicolio nello stomaco ogni qualvolta che loro occhi si incontravano.
Mesi dopo, quasi per caso ci fu’ il loro primo bacio; il bacio più bello di tutta la loro vita.
Harry era confuso, non sapeva cosa fare , mentre Louis sapeva di essere gay fin da piccolo, anche se Harry era il primo ragazzo per cui provava un sentimento vero. Non era come gli altri che si portava a letto giusto per divertimento, no, Harry era tutt’altra cosa.  Era come un bambino da proteggere, e lui si sentiva un po’ come il suo fratello maggiore, solo con una costante voglia di violentarlo.
Dopo quel bacio iniziarono ad appartarsi più spesso, si volevano ed entrambi lo sapevano, dunque che bisogno c’era di nascondersi? Harry scoprì anche che Louis era audace e molto passionale, era in quelle occasione che mostrava quanto fosse maturo.
Poco dopo arrivò anche la loro prima volta, che per Harry era davvero la prima.
Louis ricorda ancora l’insicurezza del suo compagno, e la passionalità dei suoi baci ardenti; Harry aveva paura, ma poi lui era riuscito a calmarlo,  e quando finalmente entrò in lui, Harold non riuscì a trattenere un urlo. Quella stessa notte ci fu’ il loro primo ti amo, l’emozione così densa da poterla affettare con un coltello, i loro affanni, e i battiti del cuore che si confondevano, ormai erano un tutt’uno finché Louis, non prese Harry e con un sussurro disse: - Moccioso, ti amo.- E a quel punto Harry si trattenne con tutta la sua forza dal fare i salti di gioia.
Paul, il giorno dopo scoprì la loro relazione, e i management gli procurano subito una ragazza, Eleanor Calder, superficiale e falsa. Né Harry, né Louis la volevano, ma tutti dicevano che era per il bene della band . Purtroppo insieme alla beard vennero anche i litigi, subito trasformati in amore appena uno dei due entrava nel letto; una volta Harry per farsi perdonare regalò una rosa al suo ragazzo, e Louis per la prima volta lo fece stare dietro.
Più si amavano, più si dovevano nascondere.
Le fan non avrebbero capito, e li avrebbero abbandonati; e così per colpa di un amore tutta una band doveva rimetterci? No, Harry e Lou non volevano far questo ai loro compagni di vita, e bene o male se la cavavano. Passarono i due anni migliori della loro vita, sì per la loro carriera che per la loro vita sentimentale. Nonostante Eleanor, Louis stava sempre con Harry, e se ne fregava di tutti gli altri.
- Non ti lascerò mai, mocciosetto.- Harry non si ricordava bene quando Lou glielo disse, ma si ricordava che era talmente felice da poter toccare il cielo con un dito.
- Boobear, stai zitto e guarda il film.- Aveva risposto così il riccio, ma nello stesso momento si accucciolò a lui, contraddicendosi.
Erano così quei due, non volevano dirsi costantemente ti amo, ma se lo dimostravano.
Litigavano in continuazione, non erano mai d’accordo su niente , eppure non avevano neanche la minima intenzione di lasciarsi; perché l’uno senza l’altro si sentiva perso.
Poi arrivò il terzo anno della loro carriera, tutti e due si amavano sempre di più, e nonostante fosse Harry l’anello debole dei due, colui che cedeva agli insulti degli omofobi, fu’ Louis a crollare.
Mentre Harry lo abbracciava, Louis piangeva, aveva paura che qualcuno li potesse separare non sapendo che lui, con quel suo comportamento stava allontanando Harry.
- Sono solo stupide fan che non sanno cos’è l’amore.- Diceva il riccio cingendogli la vita, Louis a quelle parole si risvegliò, era il maggiore, doveva essere più maturo. Così rinunciò al cibo, diventando sempre più magro, sempre più esile, le fosse scavate sotto gli occhi, e le costole sempre più sporgenti. Rischiò quasi la morte, ma Harry e il loro amore era molto più forte. E allora il riccio adottò la tecnica ‘ per ogni pasto un bacio’, inutile dire che Louis prese peso in pochissimo tempo.
Infine tutto accadde in poco tempo, Harry e Louis stavano fuori una discoteca, Harry gli diede un lungo bacio a stampo mettendo la mano nei suoi pantaloni.
- Calmo moccioso, qua comando io.- Sussurrò il castano, facendo eccitare maggiormente il più piccolo.
Si erano dimenticati che erano in un luogo pubblico, che ancora oggi ci sono esseri viventi così stupidi da non accettare che l’amore è tutto uguale. Dieci ragazzi presero Louis da dietro, e senza dargli tempo di contrattare, uno di loro gli sparò, dritto alla tempia. Per puro miracolo non morì sul colpo, e l’ambulanza era passata così in fretta da non farlo morire.

Erano passati sei mesi da quella notte, ed Harry non aveva ancora lasciato Louis, non sopportava vederlo fermo, inerme, senza la sua risata caratteristica e meravigliosa che lo aveva fatto innamorare di lui. Il riccio strinse di nuovo a sé la sua mano, sussurrando in continuazione ‘ ti amo’, sapendo che l’altro non poteva sentirlo. Poi sentì delle vibrazioni, si spaventò, Louis stringeva la propria mano. Il suo cuore batteva all’impazzata, Louis! Louis! Quasi urlava, ma l’emozione era tale che non riusciva ad aprir bocca.
“ Harry.” Sussurrò il più grande, con un sorriso debole sulle labbra.
“ .. Louis.” Passarono dieci secondi prima che Harry riprese la facoltà di parlare.
“ Oh, Harry, mi dispiace.” Continuava il suo amato, ma Harry non poteva rispondere, era abbagliato dall’azzurro degli occhi di Louis.
“ Cosa? No, non è stata colpa tua.” Sussurrò Harry avvicinandosi a lui, quasi pensando che fosse tutto un sogno. Louis lo strinse forte a se, con un’altra forza, quasi si fosse aggrappato, quasi temesse di doverlo lasciare.
“ Mi dispiace Harry, perché non potrò continuare a stare insieme a te.” Sussurrò lui dandogli un lieve bacio sulla guancia, il riccio si sentì rabbrividire.
“ In che senso? Io ti amo, ti prego Lou..” E allora Louis scoppiò di nuovo in una delle sue fragorose e cristalline risate contagiose. Subito Harry si sentì un po’ meglio.
“ Cos’hai capito moccioso? Non posso continuare a stare qui, a vivere.” Sussurrò, senza chiedersi come lo sapeva. Semplicemente Louis si era svegliato con la certezza di avere l’ultima ora della sua vita.
“ No, Louis, io.. come farò senza di te?!” Harry subito si sentì abbandonato e solo; non poteva neanche immaginarsi senza il suo boobear.
“ No, Harry, non devi fare così; ma devi ridere.” Continuava sereno Louis, sebbene anche lui piangeva.
Asciugò qualche lacrima al più piccolo, e poi gli mostrò un sorriso leggermente forzato.
“ Come posso ridere!?” Harry voleva urlare, ma dalla sua bocca uscì solo un sussurro strozzato dalle lacrime violente.
“ Ridi, ti prego. Come faccio ad andarmene se tu sei triste?” Mi chiese mettendo il broncio, di solito non era così gentile. Se Harry non faceva una cosa che il maggiore voleva, gli dava un morso o uno schiaffo violento.
“ Semplice, non te ne vai.” Quelle parole fecero scoppiare un tumulto di lacrime ad entrambi, perché l’ora di Louis era segnata. Era già troppo che fosse ancora vivo, ma l’ora passava, e ora gli restavano solo trenta minuti.
“ Vieni qua Harry.” Lou fece posto al suo ragazzo nel lettino, ed il più piccolo si stese accanto a lui, stringendolo forte.
“ Harry, voglio solo che anche se non te l’ho detto poi molto, io ti amo. Ma non ‘ ti amo’ così, io ti amo ti amo. Non potrei far nulla senza te, e ti ringrazio per avermi amato, e per avermi accettato così come sono. E certo mi fai arrabbiare quando sei ubriaco e pisci per terra, ma in realtà non mi arrabbierei mai con te, perché ti amo, davvero. Non sono mai stato legato a nessun altro come ora lo sono con te, e la mia famiglia, i miei amici, il mio lavoro, viene tutto dopo di te. Mi chiamerai pazzo, ma io Harry Edward Styles ti amo, e ora, in questo preciso momento, a praticamente mezz’ora dalla mia morte.. be’, vuoi sposarmi?.”
Quelle parole sorpresero si Harry che Louis, che senso aveva sposarsi venticinque minuti prima della propria morte? Era solo una promessa, una certezza che Louis volle portarsi anche dopo la sua vita.
Harry tentennò insicuro sempre più sicuro che tutto ciò era un sogno.
“ S-si.” Balbettò il riccio asciugandosi l’ennesima lacrima.
“ Harry.. hai proprio una faccia da pesce lesso.” A quell’affermazione il più piccolo non poté far a meno di ridere, una risata leggera e triste, ma pur sempre una risata.
“ Esatto Harry, continua a ridere per me.” Sussurrò Louis sulle labbra del minore, facendolo arrossire. Harry fece l’ultimo risolino, e poi con la sensazione d’avere poco tempo unì le loro labbra in un bacio che sapeva di tristezza e d’amore; ma non volevano staccarsi poiché avevano la sensazione che non si sarebbero baciati mai più.
“ Addio, piccolo mio.” Louis si allontanò un po’ per guardare negli occhi il suo amato ragazzo, si sforzava di non piangere, di non delirare, e si accoccolò a lui per poi finalmente prendere sonno.
Harry lo guardò spaventato, non provò a svegliarlo semplicemente prese ad accarezzargli i capelli, poiché sapeva che Lou amava esser accarezzato.
“ Ti amo anch’io.” Sussurrò infine Harry continuando ad accarezzare la chioma castana del suo ragazzo.

Erano passati due anni dalla morte di Louis ed Harry sapeva che lentamente si stava avvicinando la fine, la fine di tutto. I One Direction si stavano separando, Liam si era sposato, Niall sarebbe andato presto a lavorare in Irlanda con i suoi genitori, Zayn voleva fare il solita, ed Harry, be’ Harry non sapeva più cosa fare della sua vita; sperava solo finesse.
“ Oggi vieni a casa mia?” Era Lottie che andò a trovarlo in studio, Harry fece segno di si. Ormai per la più piccola era come un fratello maggiore, e lui cercava di aiutarla in tutti i modi; anche perché nei suoi occhi, a volte, sembrava di rivedere la stessa espressione dolce del fratello.
“ Vi ho portato questo!”  Urlò il riccio mostrando i dolci appena comprati, Gemma, Lottie ee la mamma di Lou corsero al tavolo per mangiare; a quella vista non poté far a meno di sorridere.
Quel giorno Harry voleva rendere tutti felici.
“ Mamma.” Sussurrò chiamando Gemma in un’altra stanza, lei con uno sguardo capì e lo abbracciò.
“ Ti voglio bene anche io amore mio.” Quasi urlò lei, facendo ridere suo figlio, che poco dopo uscì e ringraziò chiunque persona incontrasse.
“ Zayn!” Urlò vedendolo per strada, non si parlavano da parecchio.
“ Harry.. mi fa sempre piacere vederti.” Era falso si vedeva, Zayn non sapeva mentire.
“ Grazie per i due anni che abbiamo passato da migliori amici, sei una vera forza amico!” Disse gioioso Harry ridendo per poi abbracciare anche lui, il moro era sorpreso e forse si era sbagliato nel pensare che Harry lo odiasse. Poco dopo il riccio chiamò anche Niall e Liam dicendogli che gli voleva davvero bene, e che per lui erano come fratelli.
Era sera, non sapeva bene l’ora, ma rideva.
Harry non faceva altro che ridere, una bella risata sincera, poiché sapeva che finalmente lo avrebbe rivisto, avrebbe rivisto il suo unico amore.

Era notte, la notizia era in tutti giornali, Lottie piangeva, aveva perso il suo secondo fratello.
Arrabbiata prese una foto dalla mensola con l’intenzione di romperla, ma poi il suo sguardo fu’ colto da due stelle luminose, e lei si affacciò dalla finestra. Si accorse che quella sera il cielo pareva ridere, una risata sincera, una risata cristallina, anzi erano due risate, una dolce l’altra più divertita. Lottie poté quasi risentire Harry e Louis, scoppiò di nuovo a piangere e strinse la foto al petto. Aveva sempre amato quella foto, Louis ed Harry avevano un’espressione così buffa.





Lisa’s space: Hey, vorrei iniziare col chiedervi scusa per una cosa del genere, ma era da troppo tempo che non scrivevo una Larry. Ringrazio chiunque abbia letto, e chiunque recensirà. C:
Spero vi sia piaciuta anche se diciamo è un po’ triste.

Lì.

  
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