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Autore: slytherin ele    09/09/2012    2 recensioni
questa storia è incentrata sulla relazione di Draco ed Harry...ostacolata da un personaggio molto particolare,che nella saga non esiste. Il protagonista è proprio lui, quindi aspettatevi molto sulla sua vita.
Dal capitolo 1: « Salve, io sono Vegida Draco Abraxas Malfoy e volevo chiederle: Da quanto tempo lei abusa di mio padre? ».
Potter indietreggiò per la sorpresa e nei suoi occhi comparve la consapevolezza.
« scherzi? Tu saresti il figlio di Draco….ma lui è…»
«Omosessuale, assolutamente… io posso definirmi un affare, ben pianificato dai miei genitori…».
«Affare? »
Ghignò, tutti ci erano rimasti male, sapendolo.
«Sì, mio nonno voleva un’erede, i parenti di mia madre anche… Eccomi qui! Frutto di un semplice contratto»
« Non sapevo che Draco avesse un figlio… beh, sono tornato poco tempo fa in Inghilterra, due mesi, ma lui non mi ha detto nulla. »
“Frase chiave…”pensò, esultando, interiormente.
«Forse non sei così importante per lui…o forse ha paura, non ti reputa adatto».
Potter sobbalzò, incredulo.
I commenti sono bene accetti... XD Non abbiate paura di dire quello che pensate.
Storia in fase di "ristrutturazione"!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Da Epilogo alternativo
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Dopo pochi giorni dalla visita di Joshua, Vegida aveva deciso, suo malgrado, di non poter riversare delle colpe al compagno e, quindi, aveva scaricato su di sé, sui famigliari e su un sacco da boxe della palestra della madre tutte le sue frustrazione. Aveva ottenuto una madre che aveva cominciato a detestarlo ancora di più per il suo comportamento, un fratello che non capiva e la mente ancora più scombussolata di prima. Di positivo c’era che Marsela, spaventata dal suo comportamento, aveva deciso di andarsene, insieme ai figli e al marito.

“ Avanti. “ disse Vegida, dopo che qualcuno bussò alla porta della sua camera.

“Noi andiamo, volevo salutarti…” disse Juan, entrando. In cambio, ricevette un’occhiata assassina, che diceva tutto quello che provava per lui il serpeverde in quel momento: odio, un immenso odio.

“ Mi dispiace, per Feli, intendo… ma noi non abbiamo lo stesso rapporto che c’è tra voi... mia madre ha amato davvero mio padre e vederselo portare via da una donna più bella, più ricca… è stato un colpo…io, beh, avevo sei anni e ho reagito male… me la sono presa con il mio fratellino… e in un certo senso ti ho usato, all’inizio…volevo che lui soffrisse per la perdita di qualcuno… e tu sei molto importante per Felipe….” Disse, velocemente, senza alzare lo sguardo, non ricevendo risposte , continuò: “So di aver sbagliato… beh, ciao, allora!” Era rimasto sulla porta per tutto il tempo, durante il suo monologo, non aveva fatto altro che fissarsi i piedi.

L’unica reazione di Vegida fu alzarsi in piedi e sbattergli la porta in faccia, senza alcuna remora.

Si accasciò sul pavimento, mentre Siaf lo guardava, sembrava quasi in pensiero per lui. Vegi rise per la stupidata che era riuscito a formulare, un cobra che si preoccupava, pazzesco!

Una cosa era certa, non poteva stare con le mani in mano ad aspettare che tutto si sistemasse, questa volta doveva convincere Joshua che anche lui era innamorato, in realtà non ne era sicuro, ma il dolore che aveva provato, quando gli occhi freddi e vuoti si era posati su di lui, non potevano voler dire altro.

                                                           ***

Draco non sapeva come comportarsi, passava dal “io strozzo quel delinquente” al “ma no, non devo, se la vedranno tra di loro”. Harry si limitava a guardarlo, scorrazzare per casa in cerca di un’illuminazione, che non ci fu. Quando Draco percorse per la ventesima volta, il corridoio principale decise di fermarlo.

“ Amore, scegli…o andiamo a chiedere spiegazioni oppure se non vuoi avere contro l’ira di tuo figlio, lasci correre…”

“Ma Harry, come faccio?! Il mio bambino, quell’essere ha … non ci posso pensare…” singhiozzò Draco, in preda a una crisi isterica.

“ Secondo me, Vegida se l’è cercata… e prima che mi ammazzi, ti dirò, secondo quello che mi hai detto di aver visto, la pensa come me, non si sente violentato o minacciato, solo deluso…da se stesso… “disse calmo.

“ Se fosse tuo figlio, non diresti così…” disse Draco, arrabbiato e frustato da una situazione che non riusciva a controllare.

“ Sentì, ne devi parlare con tuo figlio… personalmente, lo reputo in grado di cavarsela senza il nostro aiuto… ora vestiti che ti porto a cena, poi ho una sorpresa per te... su! “ concluse l’Auror.

                                                       ***

Vegida aveva convinto il fratello ad accompagnarlo nella cittadina, che si trovava vicino al bosco, era l’unica nel giro di svariate miglia, quindi molto costosa, ma c’erano dei negozi molto prestigiosi, soprattutto di gioielleria e vestiti.

“ Tu vuoi rovinarti! Hai idea di quanto costi la roba qui… qualunque cosa, la paghi il triplo, è fatta bene, per carità, ma non mi sembra il caso…”

“ Siamo ricchi, Felipe… e non baderò a spese, non per questo!”

“ E se lui non accettasse, comunque?”

“ Questa è una parte di quello che ho intenzione di fare… se non ci riuscirò, beh… non lo so… “

“ Ehi… che cavolo! Noi siamo nati per convincere la gente, a fare quello che vogliamo, siamo dei manipolatori, calcolatori della peggior specie…” disse Felipe, incrociando lo sguardo del fratello. ”Non devi arrenderti, nessuno ti può dire se hai perso o no una persona, sei tu a decidere… nessuno, hai capito!” disse, ghignando.

“ Hm… parli come la mamma! E lei non approverebbe che io spenda dei soldi per uno stupido regalo…” disse Vegida, scuotendo la testa.

“ Riprenditi… eh, dai! Al massimo se non ci riesci, vorrà dire che non era l’amore della tua vita…” disse il più piccolo , guardandolo di sottecchi.

“ Ma … io voglio che lo sia, non lo lascio andare senza neanche provarci!” sbottò il biondo.

“ Eureka...” Esclamò Felipe, saltellando. “Sapevo che l’avresti detto, allora che aspettiamo, entriamo nella gioielleria, brucerai una bella parte di eredità Malfoy, ma ne varrà la pena.” . Si mise a correre verso il negozio, mentre il fratello lo guardava confuso e pensando che solo lui poteva fregarlo in quel modo.

Si diresse verso oreficeria, sperando che suo fratello avesse ragione, sapeva già che cosa voleva.

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