Ho già scelto
I have already chosen

“Grazie...”
Akane svenne sulla sabbia rossa dell'arena, finalmente al sicuro.

Aveva sentito la familiare sensazione di protezione non appena quel sapore selvatico le aveva invaso i polmoni, inebriandola...

Quel sapore di lui...

Ranma si chinò verso la ragazza svenuta, con un cipiglio corrugato e preoccupato, ma non disse nemmeno una parola.

Valutò i danni che poteva aver subito, inquadrando subito una profonda ferita al fianco e vari tagli, più o meno profondi che si estendevano su tutta la sua esile figura, scomparendo sotto la stoffa.

Imprecò sottovoce, immaginando che le ferite continuassero sotto quel vestito... un vestito da sposa, pensò più tardi, immaginando giustamente che fosse un ulteriore sfregio verso Akane.

Mute preoccupazioni le sue, l'angoscia che lo stava divorando, la rabbia che lo accecava.

La stese delicatamente all'ombra della staccionata di legno, la rabbia che sembrava scontrarsi con il bisogno di portarla al più presto via da quell'inferno, eppure...

L'odio, un bisogno di vendetta quasi indispensabile...

Si girò di scatto verso Shan pu, gli occhi freddi e distanti che la squadravano per la prima volta da quando aveva messo piede nell'arena.

Avanzò lentamente verso di lei, con passo lento ma deciso, ogni metro che lo separava da lei si annullava...

“Ailen...!”
Shan pu corse verso di lui, forse per scusarsi, per giustificarsi, o magari per saltargli addosso, ma non ne ebbe il tempo.

Uno schiaffo di potenza inaudita partì dalla mano di Ranma, il ragazzo tremava leggermente per la rabbia e per un vago senso di colpa per aver colpito così violentemente una donna.

La cinese sbatté la testa lungo una delle travi di sostegno del muro che la separava dal pubblico con un tonfo sordo.

Questa volta il codinato non aspettò e corse velocemente verso la ragazza che imprecava stesa per terra.

La sollevò per il colletto e scandendo bene le parole, chiese

“Cosa-diavolo-le-hai-fatto??”

Shan-pu non aveva mai visto il consorte così fuori di sé, la rabbia che quasi poteva toccare con mano la stava -per la prima volta in vita sua- spaventando.

“Ho solo... obbedito... alle regole del mio villaggio...”

“Cretina!!”
Ranma la lasciò cadere pesantemente al suolo, bloccandola alla parete.

“Maledetta... potevi ammazzarla!”

Shan pu era incredula e meravigliata al tempo stesso.
Possibile che il consorte non capisse?

“L'ho fatto per te... Per noi! Non capisci... puoi essere libero di scegliere chi vuoi, ora! Non dovrai più preoccuparti del maschiaccio violento... “

“Chi ti dice che io non abbia già scelto?”

Si diresse lentamente verso Akane, prendendola in braccio e dirigendosi fuori dall'anfiteatro, sperando vivamente che stesse bene.

“Un'ultima cosa... azzardati di nuovo a toccarla, e io ti ammazzo con le mie stesse mani...”

Kobashi osservò tutto il dialogo con occhi impassibili, solo una ruga increspava la sua fronte spaziosa, chiaro segno che qualcosa non stava andando come diceva lei.

Un paio di ragazzine indietreggiarono sugli spalti, incoraggiate da un'apprensiva Mariko che ormai conosceva bene le due giovani donne della famiglia Joketsu.

“Ranma!”

Ma il ragazzo se n'era già andato, ignaro degli strepiti di Sham-pu e delle occhiatacce che gli lanciava l'altra cugina.



..**..*..**..
....***....






“...uhm...”
Un mugolìo indispettito uscì fuori dalla bocca socchiusa di Akane, che si era appena svegliata e che già desiderava riaddormentarsi.

Una fitta la bloccò fra le lenzuola dove era stesa qualche secondo prima, impedendole di alzarsi di scatto.

Voltò lentamente la testa da una parte, distinguendo una serie di bende appallottolate per terra e dei medicinali sparsi sul comodino della sua camera.

La sua camera?

Si alzò a sedere sul letto, mettendo a fuoco una serie di immagini.

Intanto aveva addosso qualcosa che, certamente, non era suo, ma... Di Ranma?
Aveva un suo pigiama, anzi, solo la maglia perché era talmente grande per lei che le faceva da vestito, coprendola fino a metà coscia.

Ma perché?
Un'altra rapida occhiata in giro.

Le bende, le medicine, il suo abito “da sposa” utilizzato fino a... quanto tempo era passato?

Giorni, settimane, mesi?

Guardò il calendario ed emise un sospiro di sollievo.

Il 31 Dicembre.

Si girò ancora per vedere se qualcosa era cambiato, se qualcuno era lì con lei.

E lo vide... bello come se lo ricordava, stanco e addormentato sulla sua scrivania, con ancora le mani dentro ad una bacinella piena d'acqua intente a strizzare un panno.

Dolcemente, gliele levò da quell'acqua gelida che già le stava intorbidendo, e le strinse fra le sue, per riscaldarle.

Ranma aprì lentamente gli occhi, svegliato da quel brusco cambio di temperatura che gli aveva procurato un brivido lungo la schiena.

*Kami...*
Si alzò a sedere, guardandola sorridere dolcemente.

“Akane...stai...stai bene?”

Ma la ragazza non fece in tempo a rispondere che venne stretta in un abbraccio che le fece mancare un paio di battiti, si sentì stretta a lui come in quella fredda grotta a jousendo, dove non bisognava dire niente.

Bastava quell'abbraccio, quelle carezze che la coglievano, come ora, impreparata ma felice, tanto felice.

“Akane!”
Ranma si sentì libero di piangere, in quel momento aveva appena riniziato a vivere dopo quella maledetta settimana in cui - si lasciò scappare un improperio- aveva creduto che non si svegliasse più.

Si staccò da lei per guardarla negli occhi, anch'essi umidi, e per vedere se tutto era veramente ok.

“Ranma...”

Il ragazzo la guardò un attimo perplesso.

“Grazie”
Questa volta fu lei a stringerlo forte a sé, cancellando quella poca distanza che li separava, stringendo e facendo arrossire non poco il povero Ranma che si era improvvisamente irrigidito.

Ranma si lasciò tenere da quelle braccia calde, sorridendo ma allo stesso tempo, preoccupandosi.

Un altro abbraccio di questi -si disse- e non si sarebbe più controllato.

Anche perché -pensò tristemente- non poteva più rimandare quella maledetta decisione, non doveva aspettare ancora.

“Akane...

Lo sguardo ostinatamente fisso a guardare la parete, la rabbia e la tristezza che correvano a pari passo in quel momento.

Non... non possiamo più stare insieme...

Non dobbiamo...”

Akane era incredula, stupefatta.

“Cosa? Stai scherzando, vero?”

“No”
Il ragazzo era decisamente serio, ma sapeva bene che non sarebbe riuscito a dire un altro NO.

“ORA MI SPIEGHI PER QUALE NOBILE E ASSURDA RAGIONE SEI GIUNTO A QUESTA CONCLUSIONE?!”
Akane era veramente inferocita, la rabbia e la delusione che trapelavano da tutti i pori.

“è pericoloso, non capisci?”
Ranma cercò invano di riportare il senno alla ragazza di fronte, che sembrava fuori di sé.

Sapeva che la situazione che si era creata, come le altre infinite volte in cui la sua ragazza si era trovata in pericolo, dipendeva solo ed esclusivamente da lui.
Anche questa volta era andata bene, ma...

“Pericoloso? PERICOLOSO? Questa sarebbe la tua fottutissima scusa?!
QUESTA?”
Si alzò di scatto, ma il dolore al fianco la fece cedere sulle ginocchia.

“faccio-da-sola!”
Si rivolse freddamente al ragazzo che già la stava alzando con le sue braccia.

Ma nell'inginocchiarsi, vide Akane piangere silenziosamente.
Non per la ferita al fianco, ma per una ferita ancora più profonda delle altre...

La ferita del cuore.



^^**^^**^^**^^**


Eccomi di nuovo bella gente!!!! ^^
Pensavate di esservi liberati di me?? NO!!! Perché il male non muore mai!!! AHAHAH (<- risata isterica di una pazza squilibrata...come me)

Come vi pare questo capitolo?
Lettore n°1 -Schifoso-
Lettore n°2 -deprimente-


Se arriva il lettore n°3 e non mi dice qualche commento positivo me lo mangio, CAPITO?????

Lettore n°3 -...bhé....io....-
IO - TU COSA???- >o<
Lettore n°3 (alquanto terrorizzato) -...accettabile....(bugiardo) O.O;;

Bene...!! ^^

No, scherzo!!! Ringrazio moltissimo tutte queste brave persone che hanno la voglia e la pazienza di leggere e commentare la mia fanfic, vi ringrazio di cuore!! ^__^


Makiolina: ehh... aspettati di tutto da me, perché sono veramente imprevedibile!!! ^^
Sono veramente felice di vedere che anche tu hai deciso di leggere e commentare questo mio nuovo capitolo, spero che continuerai a farlo anche con i prossimi... ! Grazie!

Michi88: L'odio verso Shan-pu è pienamente condiviso!!! XD
Grazie mille per aver commentato questo capitolo, è la prima volta in questa fanfic ci sono così tante recensioni!! Ti ringrazio di cuore!

Akane25: Siii!!! Facciamo le ragazze pon pon e armiamoci di asce per massacrare le cugine... Ora Kobashi è tutta tua, puoi ucciderla, torturarla o farla diventare la tua servetta personale, che ne dici? =D
Un bacio e grazie mille per i complimenti, sono commossa! Ç___ç

Akane_tendo: Bene, e io prendo un sacco per occultare le prove e il cadavere! XDD
Come sempre ti devo ringraziare, non so se merito tutti questi complimenti, ma una cosa è certa... Mi fanno davvero piacere!! Grazie!!!

Maoa: Eccole le due fantastike sorelle!!!! ^^
Chi è arrivato???? Dite la verità, non si capiva, ehhh? (ironica) =)
Abbiate pazienza, il prossimo capitolo sarà estremamente romantico... Lascio spazio alla vostra fantasia, ma credo che abbiate già capito...
Un bacio e grazie per il commento!!!

Pulcino: Che ne dici? Spero vivamente che ti sia piaciuto anche quest'ultimo capitolo, non mi abbandonare!!! XDD
Ora che Ranma si è deciso a farsi vivo, le cose sarebbero dovute andare meglio, e invece... ù___ù
Grazie e alla prossima!