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Autore: Antiva    09/09/2012    1 recensioni
Lo so che cambierà sapore, questa situazione. E' questione di tempo. Solo Tempo. So che andrà a finire come voglio io. Questa malinconia però mi uccide, cazzo. Io non sono il tipo. Non sono quel tipo di persona. Queste cose non mi danno così alla testa. Vorrei sparissero, ma vorrei rimanessero per poter arrivare alla fine avendo ciò che voglio.
Io ho scritto questa piccola cosa di getto, ho cercato di non modificarla perché potesse rimanere come è nata, parola per parola. Non pensavo venisse fuori una riflessione mia e solo mia, avevo in mente una piccola storia, e invece sembra quasi una poesia. Ho deciso di postarla comunque perché penso possa piacere, è venuto fuori un bel risultato, anche se ai miei occhi, sapendo di che parlo, è troppo esplicito. 169 Parole.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Aria:

 

L’umido a volte sembra allontanarsi dalla tua aria. Com’è strano. Com’è strano quando l’aria ricomincia a rinsecchirsi.

A volte mi sembra di vedere le crepe nel cielo tornato secco, riarso. È una volta fatta di un grigiastro manto di cielo. È secco. Eppure non si accorge di dover chiedere acqua. Vive comunque,non sembra rendersi davvero conto di quello che gli manca. È la Terra, sotto di lui, che ne ha bisogno; che sente la mancanza di qualcosa. Il cielo, riarso dai giorni, non chiede mai. È la pioggia a cadere da questo.

Da sola.

Per caso.

Senza essere cercata.

La mancanza della pioggia non si sente in questo cielo, che, vissuto senz’acqua, sembra aver imparato a nutrirsi d’insipido ossigeno. Le gocce che trovano le labbra secche del cielo cercano una crepa dove infiltrarsi, per invaderlo. Ogni goccia si aggrappa a secche scaglie di azzurro. Sembra che il cielo senta i loro graffi non più che come soffi, finché quelle non trovano la fessura, quella giusta.

Lì affondano,

e una sola goccia può scavare un solco.

 

 

3/09/2012

   
 
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