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Autore: Geronimo1829    10/09/2012    1 recensioni
Genere: Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Che cosa avete detto?>> chiese l'ispettore Antoine Morisse sbalordito

<< Il signor Lakiridis era un contrabbandiere di opere d'arte, o meglio di statue classiche>> rispose il commissario cercando di non perdere la pazienza

<< E come l'avete scoperto?>>

<< Usando le mie celluline grigie, mon ami. Il signor Lakiridis andava ogni mese a fare un viaggio in Grecia e durante questi viaggi portava sempre a casa delle statue, eppure non era un appassionato d'arte antica, perché nella sua biblioteca non c'era nessun libro che trattava di questo argomento. Quindi ne ho dedotto che il signor Lakiridis commerciava opere d'arte illegalmente. Nessuno avrebbe mai sospettato di un noto banchiere ...>> spiegò Hercule Poirot

<< Però potreste anche aver sbagliato>> notò l'ispettore

<< No, io non sbaglio mai …>>.

I due poliziotti continuarono a camminare immersi nel buio della notte.

<< Certo che, se il signor Lakiridis era un contrabbandiere di opere d'arte, la cosa cambia. Magari anche una banda concorrente avrebbe potuto pagare un sicario per ucciderlo>> disse Antoine Morisse

<< È quello che penso anch'io. Uno degli ipotetici assassini, secondo me, è un sicario e so anche chi potrebbe essere. In questo modo si spiegherebbe anche la “passeggiata” del maggiordomo Guillaume>> rispose il noto commissario

<< Il caso si fa sempre più misterioso ...>>

<< Se non sbaglio, ispettore>> disse Poirot cambiando argomento << Questa dovrebbe essere casa vostra>>

<< Si>>

<< Si riposi, ispettore. Domani pomeriggio ricominceremo le indagini interrogando gli amici intimi del signor Lakiridis>>.

 

Hercule Poirot guardò attentamente l'uomo che gli stava difronte. Era alto, sulla quarantina, ma dimostrava sicuramente qualche anno in meno. Aveva degli occhi azzurri molto vivaci che manifestavano una intelligenza fuori dal comune. Proveniva da una famiglia nobile molto famosa in Belgio.

<< Salve signor conte d'Ansembourg>> salutò il commissario << Non le farò perdere tanto tempo. Quando ha conosciuto il signor Lakiridis?>>

<< Durante un viaggio in Grecia, circa vent'anni fa>> rispose il nobile

<< Quante volte è andato in Grecia?>> chiese Poirot

<< Tante. Anche adesso ci vado ogni tanto. È d'avvero un bellissimo paese>>

<< Certo. Quand'è l'ultima volta che ha incontrato il signor Lakiridis?>>

<< Una settimana fa. Aveva organizzato d'avvero un bellissimo ricevimento>> rispose il conte d'Ansembourg

<< Dove si trovava quando fu ucciso il signor Lakiridis?>> domandò in tono solenne il commissario

<< A casa. Lo possono confermare i miei domestici>>

<< Per adesso è tutto, può andare>>.

Nella stanza entrò la signora Margot Blockhasen. Era una donna di media statura e molto magra di circa cinquant'anni. Era un attrice molto nota in tutta l'Europa.

<< Signora Blockhasen, quando ha conosciuto il signor Lakiridis?>>

<< Una decina di anni fa, durante un ricevimento>> rispose la famosissima attrice

<< Quand'è l'ultima volta che lo ha visto?>> chiese il commissario

<< Non mi ricordo … penso un mese fa se non di più>>

<< È mai stata in Grecia?>>

<< No>> rispose la signora Blockhasen senza aspettare che finisse la domanda

<< Dove si trovava la notte in cui è avvenuta la tragedia?>> chiese Poirot

<< Stavo mettendo in scena il mio spettacolo. Ovviamente lo possono testimoniare tutti gli spettatori e anche gli attori>> rispose l'attrice sorridendo

<< Un alibi di ferro … Quando è finito lo spettacolo?>>

<< Verso l'una>>

<< Già, un alibi di ferro. Può andare>>.

Finito l'interrogatorio, Poirot si girò verso Antoine Morisse:

<< Ispettore, per oggi può bastare. Ieri abbiamo fatto le ore piccole ed è meglio che ci riposiamo>>

<< Ha ragione ...>>.

 

Verso le 3 ...

Il maggiordomo Guillaume prese il coltello che si trovava nel cassetto. Doveva vendicare la morte del padrone. A quell'ora nessuno lo avrebbe sentito. Impugnò il coltello ed aprì, senza far rumore, la porta della sua camera. Si incamminò a passi felpati. Ecco la porta. La aprì lentamente. Fortunatamente stava dormendo. Colpì con forza le coperte. Ora era soddisfatto. Ma qualcosa di molto tagliente lo investì. E poi il buio totale.

  
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