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Autore: sat4na    10/09/2012    2 recensioni
Eccola ,la seduta sul pavimento della sua stanza con la radio a tutto volume con Dookie. Le ulra di sua madre superavano quelle dello sterio. Lei odiava sua madre.Ma un giorno grazie a lui tutto cambiò.
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4 Capitolo
 
Eravamo in piedi sul tavolo a saltare gridare e fare tant'altro,inziammo a lanciare cibo e a giocare finchè non arrivò un dirigiente.
"Cosa ci fate voi due li sopra?! SCENDETE IMMEDIATAMENTE!" Disse il dirigiente.
"Se no?" dissi guardandolo negl'occhi.
"Ora vedrai."
si avvicinò e ci prese per un braccio trascinandoci in una stanza appartata da tutto l'edificio ci butto in quella stanza senza niente e chiuse la porta a chiave.
"Bel collegio di merda,sembra una cazzo di prigione!" disse Philippe.
"Forse non è stata una buona idea.." dissi io abbassando la testa.
"Scherzi,grazie a te finalmente dopo 11 mesi ho sorriso e mi sono divertito" disse sorridendomi e sedendosi vicino a me.
"Che ne dici di cantare qualche canzone?"proposi io.
"Green Day?" disse con uno sguardo malizioso.
"American Idiot?" 
"VAII!" 
Così ci misimo a cantare per ora in quella stanza,il tempo passava in fretta,e ogni canzone che ci veniva in mente cantavamo,metal ,heavy metal,Rock,Rock alternative.(anche la canzone di barbie)
finalmente mi sentivo libera.
 
Nel frattempo a casa Armstrong.
 
"Dove l'hanno  portata?!" dissi io cercando di capire cosa avessero fatto a mia figlia.
"Billie,i genitori adottivi l'hanno portata in un collegio perchè scappava e disubbidiva." disse la moglie cercando di calmarlo.
"Magari scappava perchè non li sopportava a quei due rincoglioniti? magari aveva qualche problema,lo sai che gl'adolescenti vogliono essere capiti,lo sai! Se avessi voluto mia figlia in un collegio a soffrire non l'avrei mai data in adozione! Ora tu e io andiamo e chiediamo l'affidamento, l'hai vista e l'hanno descritta..è la figlia che avrei sempre voluto." dissi io facendogli capire che era mia figlia e anche se non l'avevo cresciuta io e come se fosse sempre stata mia.
"Billie,lasciamo che la ragazza si calmi ,dopo se le cose vanno peggio chiederemo l'affidamento.." disse la moglie calma dando un bacio al marito." comunque,perchè gl' altri due non sono come volevi? " disse ironica.
"No,cioè ,lei è diversa basta,lei è come me. Forse non fisicamente perchè è tale e quale a te.Occhi medi marrone scuro,naso all'insù,labra a cuore ,capelli ricci e uno spirito ribelle" disse il marito guardando una sua foto.
"Forse non potrai chiedere l'affidamento ora,ma la potresti conoscere. Mi hanno detto che ama i Green Day e che il suo sogno è imparare a suonare batteria e chitarra."
"Allora andiamo a trovarla"disse Billie con gl'occhi pieni di felicità.
 
Qualche giorno dopo Billie e sua moglie andarono al collegio chiedendo di Christine Hudson. Una responsabile portò Billie in una camera ben arredata e nel frattempo andò a chiamare Christine che era ancora in quella stanza con Philippe perchè avevano ancora combinato casini.
"Christine ci sono visite per te." disse lei educata.
"Se sono quei bastardi dei miei genitori gli dica che non li voglio vedere." dissi io di mal'umore.
"Non sono loro e parli con un linguaggio più educato."
"Vengo vengo." così mi alzai e segui quella rincoglionita che mi stava davanti.
Mi portò in una stanza e lì un attacco di cuore mi venne. No scherzo,ma un mini infarto mi era venuto,cazzo li c'era Billie Joe Armstrong,cazzo il mio idolo,cazzo cazzo cazzo cazzo!
"M-ma L-LUI...LUI è IL CANTANTE DEI GREEN DAY!!" Dissi balbettando per poi saltellare per tutta la stanza.
"Che ci fa qui!?" gli chiesi riprendendomi.
"Ciao Christine,vedi io e mia moglie Adrienne dobbiamo dirti una cosa importante,perfavore siedeti qui di fronte" disse per poi rivolgermi uno dei suoi splendidi sorrisi.
"Che succede?" dissi preoccupandomi un pò.
"Allora è un pò difficile da dire,ma cercherò di farti capire e per farti capire devo tornare a 14 anni fa. è una storia lunga ,tu vuoi ascoltarla?" mi chiese serio guardandomi dalla testa ai piedi con i suoi splendidi occhi verdi smeraldo.
"Certo" dissi sorridendo. Oddio ero combinata in mal modo,o meglio nel mio solito modo trasandato. Pullover nero,jeans neri stappati e aderati e vans blu. Dei capelli ricci e due occhi neri con delle guancie rosse e occhiaie.non che lui fosse meglio eh..
"Allora,cominciamo " sospirò" 15 anni e mezzo fa Adrienne rimanè in cinta mentre avevamo gia un figlio piccolino e non sapevamo come crescere tutti e due,io non avevo un lavoro stabile,mi drogavo  e non sapevo come mandare avanti questa famiglia così decisi di mandare in adozione questa bambina che sarebbe nata,per dargli un futuro migliore,ma specialmente un padre migliore,perchè io non lo ero.Dopo averla data in adozione pensavo di averla persa e che sarebbe diventata miss perfezione come i suoi genitori,in ogni caso mi informavo su di lei. Ma mi sbagliavo vedendola crescere era come me,tutto il contrario dei genitori adottivi,ama il rock,è trasandata ed eccentrica e io ho sempre desiderato una figlia così,mi sono reso conta di volerla conoscere, perchè  lei è come me anche mentalmente. Quella figlia che ho perso sei tu..."
Rimasi immobile,senza dire niente. Billie Joe era mio padre,mi avevano adottata,notizia più bella non poteva non esistere.
Dalla mia bocca non usciva assolutamente nulla!Non avevo parole.
"Christine,tutto apposto?!" domandò lei.
"Voi siete i miei veri genitori,e mi avete fatto vivere una vita d'inferno con quelli adottivi."
"Lo so,ma me ne sono accorto troppo tardi,io pensavo ti avrebbero reso felice.."
"Beh mi hanno reso più forte e hanno fatto in modo che diventassi come te,in un certo senso.." dissi accennando un sorriso.
"Io speravo in un abbraccio e -O SEI MIO PADRE CHE BELLO,TI VOGLIO BENE- In ogni caso io vorrei chiedere la tua custodia,ma ovviamente voglio la tua approvazione e dobbiamo vedere se tutto andrà bene.."
"Certo che voglio,vi prego portatemi via di qui!" dissi io esasperata.
"Domani chiederemo e vedremo se è possibbile" disse sorridendomi.
Parlammo per un pò per farmi conoscere,dicendogli la musica che amavo cosa pensavo su questo e su quest'altro e vidi che ero totalmente uguale a loro,è come se fossi cresciuta con loro anche se eravamo lontani milliardi di Kilometri,gli volevo gia bene ed ero felice,ero felice perchè stavo ricominciando ma qualcosa mi impedivo di essere completamente felice. Philippe.Che fine avrebbe fatto lui? non lo volevo lasciare là.
Dopo una mezz'ora arrivò quella scassa palle dicedomi che non potevo più restare e dovevo tornare in quella specie di cella di merda,con Philippe e non sapevo se dirglielo o meno anche perchè non mi avrebbe mai creduto.
"Allora chi era?" disse lui seduto a terra sbattendosi la testa al muro.
"Erano i miei genitori.." dissi abassando la testa.
"Come i tuoi genitori,quella demente di una responsabile non aveva detto che non erano loro?" 
"Appunto,non erano loro,erano i miei veri genitori.Sono stata adottata."

Eccomi in mega ritardo D:Spero il capitolo sia soddisfacente perchè a me non piace molto! Alla prossima :)
   
 
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