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Autore: Scarr    10/09/2012    4 recensioni
C'era una volta, una ragazza che, a causa della sua adolescenza difficile, aveva deciso di diventare la Cacciatrice più brava, diventando anche superba e senza amici. Qui non ci sono principi o reami incantati. C'è solo un ragazzo, un semplicissimo ragazzo, che le farà scoprire il significato della fiducia, e, soprattutto, dell'amore.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Capitolo quattro.

 

Ero circondata.
Mi trovavo nel mio vecchio villaggio, senza sapere come ci ero arrivata.
Attorno a me, c’erano i ragazzi che avevano tormentato la mia adolescenza.
I loro visi sembravano ancora più terrificanti di quanto me li ricordassi.
Probabilmente erano le luci che venivano da sotto terra.
Un attimo.. sotto terra?
Sembrava che il terreno fosse una grossa lastra di vetro, e che sotto ci fossero milioni di lanterne.
L’effetto era simile a quello che i bambini vogliono ottenere quando si mettono una fiaccola sotto la faccia per raccontare una storia dell’orrore.
E in quel momento mi sentivo proprio la fanciulla perseguitata dai fantasmi, o dagli zombie.
Solo che sembrava tutto così maledettamente vero.
Uno dei ragazzi si allontanò dal gruppo per avvicinarsi a me.
Oh, me lo ricordavo bene.
Era Alexander, il peggior incubo per una ragazza timida come me all’epoca.
Iniziò a ridere, e la sua risata rimbombò tutt’attorno.
Tremavo tutta, e mi sentivo sull’orlo delle lacrime.
Me n’ero andata da quel villaggio proprio per essere lasciata in pace, ed ecco che i problemi ritornano.
Alexander iniziò a parlare.
-Bene, chi abbiamo qui? Credevamo ti fossi trasferita. Ci sei mancata.
Il suo tono, all’improvviso, suonava dolce e assolutamente sincero, ma non gli credevo neanche un po’.
Dopo anni di esperienza, avevo imparato a non dare niente per scontato.
Il terreno si era lentamente ‘spento’, ed era tornato ad essere la soffice e normale terra di sempre.
Ora potevo vedere chiaramente tutti in faccia.
Erano tutti uguali a come li ricordavo, e questo non mi rincuorava molto.
Sorridevano tutti, e stavo iniziando a spaventarmi sul serio.
-Ora sei la cacciatrice più brava di tutte, no? – continuò Alexander – Be’, da un certo punto di vista è anche grazie a noi, non credi? Tutto grazie a noi..
Avevo una gran voglia di prenderlo a pugni.
Prima non lo potevo fare, prima ero una ragazzina indifesa contro un branco di giganti.
Ma ora era diverso. Ero la cacciatrice più brava di tutte, no?
Iniziai ad avanzare, ma lui mi fermò con un gesto.
-Ehi, ehi, non avere fretta. Volevo solo dirti.. che adesso siamo uguali, no? Possiamo parlare tranquillamente.
Mi fermai di botto.
-Uguali..?
-Be’, sì, mi sembrava ovvio. A noi piace trattare male le persone, è un po’ il nostro lavoro, non credi?
-A me non piace trattare male le persone!
-Ah, no? E allora perché sei una cacciatrice? Tu sei cattiva, come noi.
-Tu non sai niente. Niente di me.
-Oh, Annabelle. Svegliati. Apri gli occhi. Non te ne rendi conto?
Svegliati, svegliati, svegliati.
Le immagini iniziarono a diventare confuse, e dopo qualche secondo riuscivo a vedere solo una macchia di colori indistinta, senza forma.
Continuavo a sentire Alexander che parlava: Svegliati, svegliati.
Poi la sua voce mutò, e diventò qualcosa di più familiare, qualcosa che mi faceva pensare a casa.
Svegliati..
E, in un battito di ciglia, il vecchio villaggio era scomparso.
Alexander e gli altri insieme a lui.
Ora davanti a me c’era Andrew che continuava a parlare, anche se non riuscivo a capire cosa dicesse.
Mi alzai velocemente per la sorpresa, e lo buttai giù dal letto.
-AHI! Ma sei matta?
-Dio, scusa! – scesi dal letto e corsi verso di lui. – Stai bene?
Andrew si alzò lentamente da terra, facendo delle smorfie.
-Sì.. più o meno. Un attimo.- disse, come se avesse appena capito qualcosa a me sfuggita- Hai detto scusa, o sbaglio?
Non me n’ero nemmeno accorta.
Era stato talmente facile, quella parola mi era scivolata sulla lingua come se la usassi di continuo.
Iniziai a sorridere.
Wow, prima avevo chiesto scusa, e poi avevo addirittura sorriso.
Quella giornata non poteva andare meglio di così.
Poi alcune immagini mi riaffiorarono alla mente, immagini del vecchio villaggio, di fiaccole..
Il sorriso mi sparì immediatamente.
Andrew se ne accorse, e chiese dubbioso:
-Ehi, qualche problema?
Mi voltai.
Ma figurati. Quale problema? Solo i fantasmi del passato che vengono a tormentarmi di notte.
-No, no. Sto bene.
-Bene.- rispose.
Mi alzai da terra e corsi in cucina, pronta per preparare un’abbondante colazione.
Poi mi accorsi che c’era davvero poco con cui sfamarsi.
Quand’era stata l’ultima volta che avevo comprato da mangiare?
Sembravano secoli fa.
Andrew nel frattempo mi aveva raggiunta, così gli dissi:
-Senti, io devo andare a comprare qualcosa da mangiare. Tu non ti muovere, d’accordo?
-Certo. Non mi muoverò da qui, bellezza.
Mi fece l’occhiolino, e io, facendo finta di ignorare l’ultima parola che aveva pronunciato, alzai gli occhi al cielo, e me ne tornai in camera.
Nessuno mi aveva mai chiamata bellezza.
E poi, che cosa voleva dire Andrew? Mi stava prendendo in giro?
Ripensai all’incubo di stanotte.
No, ne avevo abbastanza di prese in giro.
Frugai nell’armadio qualcosa da mettere, ma la maggior parte dei vestiti erano per la caccia o per gli incontri con la corte. Il mio guardaroba era tutto un troppo, da entrambe le parti. Nessuna via di mezzo.
Così decisi di mettermi la prima cosa che mi fosse capitata in mano.
Chiusi gli occhi e frugai nei cassetti, poi presi una cosa a caso.
Anche senza poter guardare, sapevo benissimo che era un vestito per cacciare.
Quella stoffa ruvida l’avrei riconosciuta ovunque.
Anche se non molto soddisfatta, decisi che non valeva la pena di perdere altro tempo.
Andai in bagno, mi vestii e mi feci una coda di cavallo.
Poi uscii.
Fuori c’era il sole, ma stranamente non avevo nulla da ridire.
Per me poteva anche nevicare, niente mi avrebbe tolto quel sorriso dalla faccia.
Ora che sapevo com’era sorridere, l’avrei fatto più spesso.
Un sorriso poteva cambiarti la giornata, e, tenendo conto di chi ero io, se non facevi il primo passo potevi scordarti la gentilezza di qualcuno.
Ma, qualche minuto dopo, scoprii che neanche facendo la prima mossa gli altri erano gentili, se ti avevano visto sempre in un certo modo.
Appena arrivai nella via del mercato, tutti si zittirono, come al solito.
Avevo creduto che se fossi arrivata tutta sorridente, le persone avrebbero cambiato idea sul mio conto.
Magari sarebbero state anche gentili.
Mi ero illusa completamente.
Tanta fatica per farmi una reputazione, e poi ecco che mi si ritorce contro.
Che stupida.
Stupida, stupida, stupida.
Il sorriso mi morì sulle labbra.
Mi voltai, iniziando a camminare velocemente, poi cominciai a correre, per dove, non lo sapevo.
E’ facile pensare una cosa, e prefissarsi di farla.
Non altrettanto facile è portarla a termine.
Avevo promesso a me stessa che d’ora in poi l’avrei fatta uscire allo scoperto, avrei fatto vedere a tutti chi ero sul serio.
Invece non avevo il coraggio.
Mi avevano scelto come cacciatrice proprio perché sembrava che ne avessi.
E in realtà davanti a loro, sembravo sul serio coraggiosa.
A tal punto che ci avevo creduto anch’io.
C’erano troppe bugie.
E le avevo ripetute talmente tante volte che ormai mi ero convinta che fossero vere.
Sapevo chi ero io, e chi era la cacciatrice, certo, ma i dettagli li avevo confusi.
Questa storia del coraggio ne era un esempio.
Ormai nella mia testa avevo mischiato tutto, come in un frullatore.
Ne avevo davvero abbastanza.
In realtà, se non fosse arrivato Andrew, probabilmente non ci avrei neanche fatto caso.
Probabilmente avrei continuato sulla strada che mi ero costruita da sola, con bugie e maschere, e non mi sarei accorta di niente.
Avrei continuato a fare la stessa strada per il palazzo, ignorando gli sguardi della gente.
O, più che altro, non facendo vedere che mi facevano del male.
Ma adesso basta.
Basta.
La mia vita era tutto un fallimento.
Senza accorgermene, ero arrivata ai confini del villaggio, su una collina.
Da lì potevo vedere tutto il regno.
La vista era spettacolare.
Il mio sguardo partì da casa mia, attaccata al fiume, poi seguì l’acqua che avanzava verso la parte residenziale del villaggio, dove vivevano praticamente tutti.
Poco lontano da lì, partiva la via del mercato, dove prima mi trovavo.
E invece di pensare a tutte quelle persone che mi fissavano, pensai:
Wow, ho fatto una bella strada.
Da lì la strada si divideva in due: da una parte si arrivava al palazzo, e dall’altro si andava verso il bosco, che tutti evitavano.
Si raccontavano strane storie su quel posto, ma io non ci avevo mai creduto.
Ci andavo sempre a caccia e non avevo trovato mai niente tranne gli animali.
Se ci fosse stato qualcuno, o qualcosa, me ne sarei accorta senz’altro.
Anche perché, chi è che si nasconderebbe mai nel bosco?
Insomma, nessuno a parte me..
..sapeva come sopravvivere.
L’acqua del fiume sembrò risplendere ancora di più, il profumo dei fiori che avevo accanto a me divenne ancora più inebriante.
Perché non ci avevo pensato prima?
Tutto quel tempo a rimpiangere ogni decisione, ogni gesto, ogni pensiero.
Ormai avevo deciso.
Iniziai a correre verso casa.
Non m’importava se Andrew fosse venuto o no.
O, almeno, la sua decisione non mi avrebbe impedito di fare quello che avevo in mente.
Scappare.
E questa volta, non sarei scappata per fuggire dai problemi, no.
Per ricominciare.
Sì, l’idea era quella.
Ma la vera domanda era:
Sarei stata all’altezza di mandare a quel paese tutto quanto e ricominciare con niente, essendo soltanto me stessa?
Be’, dovevo soltanto scoprirlo.

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Ehi, ma ciao :3
Spero di vedere le persone che mi seguono dall'inizio e, sì, magari anche persone nuove!
Ma adesso iniziamo con le note:)
Purtroppo per molti di voi (e in realtà anche per me) ci sono pochi dialoghi tra Annabelle e Andrew in questo capitolo.
Quanto avrei voluto metterli! Ma purtroppo non ce n'era l'occasione e poi il capitolo sarebbe stato lungo assai.
Questo è una specie di capitolo di mezzo. So che potrebbe non piacervi come gli altri, ma era assolutamente necessario.
Ma, guardate il lato positivo! Dai prossimi capitoli la storia diventerà più avventurosa e con un pizzico di azione, e, (non voglio anticiparvi nulla) magari ci sarà anche Andrew, no? :3
Perciò, ditemi cosa ne pensate tenendo conto di quello che vi ho detto, e ve ne sarei grata sul serio.
Direi che a questo punto le vostre critiche sono praticamente necessarie per me

xoxo,

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