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Autore: Paolo Ciraolo    10/09/2012    2 recensioni
L'inverosimile si fa Poesia. In una trasfigurazione trascendente darò corpo, anima e luce agli Scrittori, Santi e nella mia "Immaginazione" Angeli che ho amato di più in questa Terra fino ad ora. Spero un lungo viaggio, Inno alla loro Gloria in cielo e in terra perché credo fermamente che un giorno il Paradiso unirà queste due dimensioni per dare vita Eterna alle creature di Dio, secondo il Disegno della Trinità e dello splendore Celeste.Capitolo 4:"Jack London". Cap.5:"Madre Teresa di Calcutta".
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Lunedi 10 Settembre 2012.






Poesia:
S.Francesco.
"Povertà", "Obbedienza" e "Castità"
furono della vita di San Francesco,
un assoluta priorità.
"Imitatore di Cristo" Fosti definito,
perché anche di umiltà e ascetismo
ti sei convertito.
Patrono d'Italia dal 18 giugno del 1939,
sei il mio Santo prediletto,
nella tua Spiritualità sei Perfetto.
La tua predica agli uccellini è
qualcosa di veramente incarnato,
una squisita meraviglia del creato;
dove gli Alati hanno avuto un melodioso dire
che solo tu, San Francesco,
hai potuto Benedire.
Altro miracolo della tua sublime bellezza,
San Francesco, è l'aver portato
mansueto e dolce, il feroce lupo di Gubbio.
Con la tua immensa bontà hai stabilito un patto
col lupo e la sua città.
Amatissimo San Francesco,
per questi miracoli e grazie, sei uno
dei Santi più amati del popolo di Dio,
povero e umile sei stato,
ma il più grande da esser ricordato.


N.D.A

Spiritualità francescana [modifica]

Guido ReniSan Francesco in estasi, XVII secolo, olio su tela

Il francescanesimo si inserisce in quel vasto movimento pauperistico del XIII secolo, in uno spirito di riforma volto contro la corruzione dei costumi degli ecclesiastici del tempo, troppo coinvolti negli interessi materiali e politici, nella sanguinosa Lotta per le investiture. A questo si deve aggiungere la fioritura del comune: la nascita delle ricche città stato, se da una parte arricchì una parte del popolo, determinò la formazione di quei ricchi ceti mercantili, il cosiddetto popolo grasso, che acquistava potere a scapito della vecchia nobiltà feudale, facendo della vita metropolitana il centro della civiltà, pur lasciandovi dentro larghissime fette del ceto contadino più indigente. Disuguaglianza sociale feroce, ma anche crisi dell'assetto sociale medievale che dovette coinvolgere Francesco in prima persona mentre esercitava la professione di mercante.

"Povertà", "obbedienza" e "castità" sono aspetti fondamentali della vita di Francesco e dei suoi discepoli. Dopo un primo periodo passato in solitudine, Francesco iniziò a vivere la propria vocazione insieme a dei compagni che volevano imitare il suo esempio. L'umiltà e l'ascetismo al quale si accompagnò l'opera del santo gli valse il nome di Imitator Christi("Imitatore di Cristo"): da qui inizia l'esperienza della "fraternità", nella quale ciascun membro è dunque un imitator Francisci ("Imitatore di Francesco"), e dunque un imitator Christi. Secondo la regola dettata da Francesco, la vita comunitaria deve cercare di conformarsi a questi principi:

  1. Fraternità: i frati non devono vivere soli, ma devono prendersi cura dei propri fratelli (e in generale di tutti) con amore e dedizione. La stessa cura si estende incondizionatamente non solo alle creature umane, ma a tutto il creato in quanto opera di Dio e dunque sacro, vivendo in questo modo la fraternità universale.
  2. Umiltà: porsi al di sotto di tutto e di tutti, al servizio dell'ultimo per essere davvero al servizio di Dio, liberarsi dai desideri terreni che allontanano l'uomo dal bene e dalla giustizia
  3. La predica agli uccelli [modifica]

    Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Predica agli uccelli.

    La predica agli uccelli è uno degli episodi più famosi dei Fioretti di San Francesco[31]. Secondo la tradizione, la predica agli uccelli ebbe luogo sull'antica strada che congiungeva il castello di Cannara a quello di Bevagna, nei pressi di Assisi[32]. Oggi il punto dove San Francesco d'Assisi fece il miracolo è segnalato da una pietra sita in località Piandarca nel Comune di Cannara in un'area ancora oggi incontaminata, raggiungibile attraverso un sentiero che inizia appena fuori il paese e si snoda attraverso i campi. Nei pressi della pietra e lungo l'attuale strada che porta a Bevagna (la SP403) è edificata anche una piccola edicola a ricordo del miracolo. Più che la cronaca di un avvenimento, le agiografie descrivono un passo di vera poesia:

      « ...et venne fra Cannaia et Bevagni. E passando oltre con quello fervore, levò gli occhi e vide alquanti arbori allato alla via, in su' quali era quasi infinita moltitudine d'uccelli. E entrò nel campo e cominciò a predicare alli uccelli ch'erano in terra; e subitamente quelli ch'erano in su gli arbori se ne vennono a lui insieme tutti quanti e stettono fermi, mentre che santo Francesco compié di predicare (...) Finalmente compiuta la predicazione, santo Francesco fece loro il segno della croce e diè loro licenza di partirsi; e allora tutti quelli uccelli si levarono in aria con maravigliosi canti, e poi secondo la croce c'aveva fatta loro santo Francesco si divisoro in quattro parti (...) e ciascuna schiera n'andava cantando maravigliosi canti »
      (da I fioretti cap. XVI di San Francesco d'Assisi secondo la versione in Umbro volgare del XIV secolo conservati negli Archivi del Sacro convento di Assisi)

    Il lupo di Gubbio [modifica]

    La tradizione francescana ci ha tramandato la vicenda di un feroce lupo che terrorizzava la città di Gubbio. L'intervento di Francesco consentì di concludere una sorta di patto di pace fra il lupo e la città: l'animale depose la sua ferocia, mentre i cittadini si impegnarono a nutrirlo ogni giorno. Secondo la narrazione, il paese si legò così tanto all'animale che, quando questo morì, i cittadini se ne rattristarono profondamente.


     

Foto: Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.

 (San Francesco d’Assisi)

Oggi è l’anniversario della nascita di San Francesco D’Assisi, nato il 26 settembre 1182

   
 
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