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Autore: damnlouis    10/09/2012    4 recensioni
Luogo: Oratorio estivo, detto anche CRE (Centro Ricreativo Estivo).
Lei: Alessia Jepsen, occhi verde smeraldo e capelli neri, è solare, creativa, estroversa, orgogliosa (fin troppo), simpatica, sicura di sé, combattiva, determinata, romantica e testarda come un mulo.
Lui: Louis Tomlinson, occhi azzurri cristallini e capelli mori a schiaffo, è divertente, cretino, estroverso, disordinato, estremamente testardo, se ne fotte di cosa pensano gli altri di lui, sincero, orgoglioso, idiota, romantico, buffone e sfacciato.
Messi insieme: litigano in continuazione, eppure c'è una qualche attrazione che li spinge a stuzzicarsi l'uno con l'altra.
Tra litigi, momenti di dolcezza, sfuriate, canzoni traboccanti di sentimenti, scenate di gelosia, sguardi sognanti, baci rubati, coppie che scoppiano, segreti, istinti omicida, sentimenti che vengono a galla, pensieri sessuali e ormoni da tenere sotto controllo; che combineranno i protagonisti?
Entrambi si odiano a morte, ma alla fine della storia sarà ancora così?
Si dice che da odio nasce amore..

Fic Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=LzpFf4-aTcE
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Venerdì 15 Giugno 2012
 

 
Elena’s mind
Driiiiiiiiiiiiiiiinnnnnn suonò la mia sveglia, mentre Lottie, le gemelle e Felicity iniziarono a protestare in una lingua a me sconosciuta.
«Dai, ragazze alzatevi che dobbiamo andare in oratorio» dissi, cercando di farle alzare dal letto. Sinceramente non avevo proprio voglia di andare al cre. Quella notte non avevo dormito molto, aveva fatto un caldo terribile e rimanendo tutte e 5 appiccicate non migliorava la situazione, anzi la peggiorava e di molto.
Mi alzai di malavoglia per dare l'esempio alle altre, ma nessuna di loro mi seguì e restarono a ronfare nel letto.
Andai in bagno a farmi la doccia, presi una salvietta e mi avvolsi dentro, poi andai a fare colazione.
La mamma di Louis era già uscita e non sarebbe tornata prima di sera. Erano le otto e mezza di mattina. Che sonno e soprattutto che caldo.
Le 4 sorelle non riuscivano ad alzarsi dal sonno così pensai di lasciarle dormire tutta mattina mentre io e Louis saremmo andati al cre.
Avevo ancora solamente una salvietta addosso: ero talmente stanca che non avevo neanche voglia di vestirmi e poi non volevo svegliare le ragazze che si erano di nuovo addormentate per andare a prendere i miei vestiti. Decisi allora di mettermi almeno l’intimo, per precauzione.
Mi addormentai seduta sulla sedia della cucina con la testa sul tavolo.
Passò un'altra ora. Mi svegliai e..stranamente mi sentivo meglio, riposata.
Erano le undici ormai, il cre era già andato questa mattina e... Louis?
Dov'era Louis? Non l'avevo visto per tutta la mattinata e sul tavolo non c'erano segni del suo passaggio come biscotti sgranocchiati, tazze di latte o roba del genere. Guardai nella camera dove avevo dormito e vidi che le gemelle stavano dormendo alla grossa, mentre Felicity e Lottie stavano chiacchierando, le lasciai fare e passai oltre.
Arrivai davanti alla camera di Louis e bussai.
Niente, nessuna risposta. Provai di nuovo ma nessuno rispose. Allora pensai di provare ad entrare. Le finestre erano aperte e al posto di una rilassante arietta fresca entrava un caldo torrido. Mi precipitai a chiuderla e accesi in ventilatore lì accanto. Probabilmente Louis aveva aperto la finestra sperando che potesse entrare un po' di aria fresca, preferendola al ventilatore portatore di malanni.
Poi mi rivolsi verso il letto di Louis e lo vidi addormentato con un braccio sul cuscino, la testa sul bordo del materasso e l'altro braccio per terra. Era coperto solo da un lenzuolo rosso.
Mi avvicinai e lo chiamai sussurrandogli nell'orecchio, ma niente. Aveva un sonno di piombo. Allora iniziai ad urlare per cercare di svegliarlo.
«Louis, muoviti sono le undici passate!!» gridai con tutta l'aria che avevo nei polmoni. Louis aprì un occhio e si guardò intorno ancora mezzo addormentato, poi capì dov'era e con un balzo saltò fuori dal letto e si mise in piedi a gridare.
«Cosa???? come sono le undici? Ma perché non mi ha svegliato prima? Dovevamo andare al cre!! adesso come faccio!!» io non risposi e rimasi paralizzata a guardarlo. Era lì in piedi come un palo che sbraitava completamente nudo. Mi ero dimenticata che quando aveva caldo Louis preferiva dormire senza niente addosso. Una volta mi aveva detto che preferiva fare così, ma io non potevo ricordarmi tutti i particolari che mi raccontava.
Così mi misi le mani sugli occhi per non guardare le sue parti intime.
«Ma sei stupida? Che cazzo stai facendo?! Adesso giochi anche a mosca cieca?!» disse prendendomi i polsi per cercare di tirare via le mani dalla mia faccia, ma non ci riuscì. Provai a farlo accorgere che lui era completamente nudo.
«Louis....»
«Che c'è? Che hai adesso? Dovevi chiamarmi prima non adesso!!» disse e lo sentii allontanarsi da me. diventai sempre più rossa per la situazione imbarazzante.
«Louis...» riprovai.
«Zitta, non hai il diritto di parlare» disse.
Eh, no quando è troppo, è troppo!! A quel punto non ne potei più e gli risposi a tono.
«Zitta un corno. Ho anche io il diritto di parlare e in questa situazione quello che dovrebbe stare zitto e sprofondare dalle vergogna sei tu!» urlai arrabbiata.
«E perché scusa?» chiese totalmente confuso.
«Ma ti sei guardato cazzo? Ho capito che ti senti figo ma non mi sembra il caso di girovagare nudo per la tua stanza in mia presenza!»
«Cosa...?» poi si accorse che era nudo e diventò rosso come un peperone, forse anche di più e si coprì le parti basse con le mani. Mi guardò con la bocca aperta non sapendo più cosa dire. Era la prima volta che lo vedevo senza la sua solita battuta pronta.
Scoppiai a ridere, mentre lui si nascondeva dietro al letto in cerca dei suoi boxer.
 
Louis' mind
«Louis...» mi disse.
«Zitta, non hai il diritto di parlare» le risposi. Perché non era venuta a svegliarmi prima? Dovevo godermi la faccia di Jepsen quando mi avrebbe sicuramente chiesto di come era andata la notte.
«Zitta un corno. Ho anche io il diritto di parlare e in questa situazione quello che dovrebbe stare zitto e sprofondare dalle vergogna sei tu!»
«E perché scusa?» non capendo cosa intendesse.
«Ma ti sei guardato cazzo? Ho capito che ti senti figo ma non mi sembra il caso di girovagare nudo per la tua stanza in mia presenza!»
«Cosa...?» mi guardai e non mi vidi assolutamente niente addosso. Diventai rosso come un peperone e forse anche di più e mi coprii le parti basse con le mani. La guardai a bocca aperta senza dire niente. Non sapevo cosa dire accidenti.
Lei si mise a ridere, mentre io mi nascosi dietro il letto in cerca dei miei boxer.
«Scusa e tu come ti permetti ad entrare in camera mia coperta solo da una salvietta che ti copre a malapena le tette e che ti arriva appena sotto il culo?» dissi strafottente.
«Prima di tutto modera i termini! E secondo almeno io qualcosa addosso ce l'ho!» rispose irritata mentre ricominciava a diventare rossa. Poi mi alzai e mi avvicinai: non poteva finire così.
Di colpo presi un lembo della sua salvietta e cominciai a tirargliela per fargliela cadere mentre lei protestava.
«Louis piantala!» e detto questo mi arrivò uno schiaffo sulla guancia.
«Aia!!» quanto faceva male. I suoi schiaffi erano come un calcio nelle palle. Mi allontanai da lei almeno di un metro.
Elena, lasciando la salvietta con una mano per picchiarmi, le cadde.
«Chi è adesso quello, anzi quella che si dovrebbe vergognare?» dissi strafottente. Elena mi guardava sorridente... Ma che aveva da ridere? Poi le guardai il corpo e vidi che aveva addosso il reggiseno e le mutande. Merda aveva solo finto di essersi spaventata quando cercavo di toglierle la salvietta.
«Sei sempre tu quello in imbarazzo» e fece un sorriso finto. Poi si girò e uscì dalla camera. Fischiai e il suono rimbombò per tutta la casa.
«Che fisico, Elena!» le urlai.
«I tuoi commenti tieniteli per te!» mi urlò di rimando. Sorrisi, mentre mi vestivo per andare giù a pranzare.
 
Alessia’s mind
Uscii di casa appena finito di magiare accanto a mia sorella. Mentre chiacchieravo con lei vidi Louis e Elena con le rispettive sorelle uscire dal loro appartamento.
Li salutammo e facemmo la strada insieme fino all'oratorio.
Poi le sorelle di Louis andarono a giocare con gli altri bambini come mia sorella, Daniela corse verso Niall fregandosene della fidanzata accanto a lui e Elena venne trascinata via da delle bambine che, già il primo giorno di cre le si erano affezionate.
Io rimasi sola con Louis.
Non parlargli... - ripeteva una vocina dentro di me- A te non importa cosa ha fatto stanotte.
«Come è andata stanotte? Hai dormito bene? Ha fatto molto caldo! Come mai non sei venuto questa mattina?» mi uscirono mille domande tutte insieme senza volerlo. Minchia facevo prima a portarlo in quei telefilm in cui i poliziotti ti fanno il terzo grado.
Louis mi guardò con una faccia strana ma allo stesso tempo divertita.
«Uhm bene. No non ho dormito molto, è per questo che non sono venuto questa mattina» rispose con un’alzata di spalle. Mi stava crescendo la rabbia.
non chiedergli il perché - disse ancora una vocina nella mia testa.
«Perchè?» ecco lo avevo detto.
«Per il caldo e anche perchè ho fatto le ore piccole» mi disse con un sorrisetto soddisfatto. Mi stavo trattenendo a stento dall'arrivargli un calcio nelle parti basse.
«E ti funziona ancora?» ma che minchia di domande fai Ale? Che cazzo ti interessa! Tanto è un’idiota totale...
Louis mi guardò con una faccia da pirla cercando di capire cosa intendessi.
«Ti ho dato tanti di quei calci nelle parti basse....» gli dissi diventando rossa e sempre più irritata. Mi stavo facendo male da sola.
«Aaaa, ho capito. Sì sì, magnificamente» rispose strafottente. Ma che risposta è? Non ce la facevo più avevo bisogno di sfogarmi.
«Sei un coglione» gli gridai contro con le lacrime agli occhi. Non se lo aspettava che gli avrei gridato contro. Adesso ero anche gelosa, perchè ha passato la notte con quell’oca? Perchè?!
«Perché scusa?» chiese non capendo dove volevo arrivare.
«Prima mi baci e poi vai a letto con la prima che capita!» gridai in risposta. Ero fuori di me.
«Primo: sei stata tu a baciarmi e secondo...» partì la canzone ’’When Dem Girls At’’, proveniva dall’altoparlante, che lo interruppe. Significava solo una cosa: stava iniziando ’’radio oratorio’’. Radio oratorio, era un’attività pomeridiana condotta dai ragazzi (ovviamente sotto stretta sorveglianza degli animatori) dove trasmettevano musica e al venerdì intervistavano uno o due animatori per qualche gossip. Entrambi ci bloccammo di colpo, e fissammo l’altoparlante in attesa che cominciasse a parlare.
«Eccoci ritrovati su radio oratorio! Allora oggi abbiamo deciso di intervistare due animatori assetati di gossip...»una ragazza cominciò a parlare attraverso il microfono. A quel punto cominciai a sudare freddo. Speravo solo che non stessero intervistando Amy... Quella ragazza poteva mandarti a monte la reputazione.
«Indovinate un pò?! Accanto a me si trova il bellissimo e seducente Harry Styles - disse con un risolino nervoso la bimbaminchia in calore. Ci mancava solo che dicesse che Harry le faceva scoppiare le ovaie in diretta ed eravamo a posto. - e il dolce Niall Horan dagli occhi blu. Oggi sono qui per raccontarci la prima settimana di oratorio.» Sempre più interessata presi una sedia e mi ci stravaccai sopra, curiosissima di sentire cosa avevano da dire quei due.
«Cosa ho da dire sulla prima settimana di oratorio? Che ne sono già successe di tutti i colori! Chissà le prossime settimane...»rispose Harry ridendo.
«E’ stata una settimana molto movimentata...» rispose invece Niall.
«Che cosa è successo di preciso?»chiese curiosa l’intervistatrice, piuttosto curiosa.
«Mah nulla, sempre i soliti bambini che scappano quando ci sono i servizi, litigi, battaglie con il cibo... eccetera, eccetera.»rispose semplicemente Niall.
«Vi siete divertiti?» chiese ancora la bimbaminchia in calore, non contenta delle risposte precedenti.
«Io sì! Specialmente ieri, quando siamo andati in piscina.» esclamò entusiasta Harry.
«Anche io, ma io mi sono divertito tantissimo in gita.» rispose Niall.
«Ma ora passiamo al gossip... Siete innamorati?» chiese la bimbaminchia eccitata, forse all’idea che Harry fosse innamorato di lei.
«Diciamo che mi sono preso una cotta per una ragazza...» rispose Harry timidamente. Ci avrei scommesso che alla ragazzina in calore le stavano brillando gli occhi.
«Io sono fidanzato con Amy Hunderson... Aspetta, cosa? Harry non me lo avevi detto!» all’inizio Niall rispose seccato, come se gli stufasse quell’argomento... Poi si sorprese per la risposta che aveva dato Harry.
«Si può sapere il nome di questa ragazza?» chiese impaziente l’intervistatrice. Harry rimase zitto, evidentemente non voleva far sapere all’intero oratorio di chi era innamorato.
«Dico solo che è un’animatrice...» rispose Harry balbettando. Siccome la ragazzina non era un’animatrice, si incazzò.
«Ah, sì?! Quanti anni ha? Dove abita? E’ fidanzata?!» cominciò a strillare la bimbaminchia arrabbiandosi sempre di più. Scoppiai a ridere, mentre dall’altoparlante arrivarono solo dei rumori confusi.
«Facciamo una pausa, che ne dite?» disse una voce maschile, prima di staccare il microfono e lasciare solo la musica. Guardai Louis e vidi che aveva la mascella e i pugni serrati. Chissà cosa gli passava per la mente.
 
Louis’  mind
«Ma ora passiamo al gossip... Siete innamorati?» chiese la bimbaminchia eccitata, forse all’idea che Harry fosse innamorato di lei.
«Diciamo che mi sono preso una cotta per una ragazza...» rispose Harry timidamente. Ci avrei scommesso che alla ragazzina in calore le stavano brillando gli occhi. Sì, ma io sapevo di chi Harry si era innamorato. Oh, almeno credevo di saperlo, grazie alle teorie di Elena.
«Io sono fidanzato con Amy Hunderson... Aspetta, cosa? Harry non me lo avevi detto!» all’inizio Niall rispose seccato, come se gli stufasse quell’argomento... Poi si sorprese per la risposta che aveva dato Harry. Strinsi la mascella e i pugni, incazzato nero e geloso come non lo ero mai stato.
«Si può sapere il nome di questa ragazza?» chiese impaziente l’intervistatrice. Harry rimase zitto, evidentemente non voleva far sapere all’intero oratorio di chi era innamorato.
«Dico solo che è un’animatrice...» rispose Harry balbettando. Siccome la ragazzina non era un’animatrice, si incazzò. A quel punto ebbi la conferma: era Lei.
«Ah, sì?! Quanti anni ha? Dove abita? E’ fidanzata?!» cominciò a strillare la bimbaminchia arrabbiandosi sempre di più. Alessia di fianco a me scoppiò a ridere, mentre dall’altoparlante arrivarono solo dei rumori confusi.
«Facciamo una pausa, che ne dite?» disse una voce maschile, prima di staccare il microfono e lasciare solo la musica. Dopo alcuni minuti ripresero l’intervista.
«Ed eccoci ritornati! Allora dove eravamo rimasti? Ah, sì giusto al gossip... Sapete per caso qualcosa della coppia Loussia?» esclamò l’intervistatore. A quell’affermazione spalancai gli occhi: cosa aveva detto? Loussia?
«L-louchè?!» strillò Alessia andando in iperventilazione, come me del resto. Non riuscivo a crederci... Come sapevano di... noi? Restai ad ascoltare con le orecchie tese.
«L-louchè?»esclamarono all’unisono Harry e Niall. Cercai di trattenermi dal ridere. Evidentemente erano sorpresi anche loro.
«Louis Tomlinson e Alessia Jepsen... dai, lo sanno tutti che quei due non si staccano gli occhi di dosso! Insomma, Harry tu sei il migliore amico di Louis e tu Niall tu sei il migliore amico di Alessia... dovreste sapere qualcosa!»esclamò l’intervistatore con una punta discocciatura nella voce.
«Ti dirò la verità, quando quei due stanno vicini è come innescare una bomba a orologeria... solo che con loro non sai mai quando potrà mai scoppiare!» rispose Harry mettendosi a ridere a crepapelle. Un fischio improvviso interruppe tutti: i giochi d’acqua stavano per cominciare. Di conseguenza tutti si precipitarono alle proprie borse per prendere il costume e cambiarsi.
 
Karin’s mind
Sentii un fischio improvviso e mi precipitai alla mia borsa per prendere il costume, come mi aveva detto di fare Alessia. Entrai nel bagno libero e cominciai a svestirmi, buttando alla cazzo i miei vestiti nella borsa. Quando fui pronta uscii con solo addosso la maglia da animatrice e sotto il costume. Passai dall’ufficio animatori e lasciai la borsa sulla scrivania di Rosemma e corsi fuori.
 
Harry’s mind
Corsi giù dalla torretta dove si stava svolgendo l’intervista e andai in ufficio animatori a togliermi le scarpe, altrimenti si sarebbero infradiciate e ci avrebbero messo un’eternità ad asciugare.
Quando entrai nell’ufficio, notai una borsa che non avevo mai visto e qualcosa di rosso che spuntava da essa. Troppo curioso per farmi i cazzi miei, mi avvicinai e notai che era intimo femminile. Presi lo slip e corsi da Zayn per fragli vedere cosa avevo trovato.
 
Zayn’s mind
Ero con un secchio d’acqua in mano, pronto per cogliere in fallo la mia vittima; ma una figura che correva scoordinata e che urlava il mio nome, catturò la mia attenzione.
«Zaaaaaaaaaaaayn!!» urlò Harry sbracciandosi con in mano una roba rossa per farsi notare da me.
«Dimmi Harry!» dissi squadrandolo da capo a piedi, poi mi soffermai su cosa stava tenendo in mano: degli slip rossi da donna.
«Guarda cosa ho trovato!» disse lui tutto esaltato, mentre mi sventolava sotto il naso quegli slip. Li spostai di lato con una mano.
«Harry, è uno slip, anche se non me lo spalmi in faccia...» dissi con una punta di disgusto.
«Tieni, vado a togliermi le scarpe e ritorno» esclamò ad un tratto Harry, lanciandomi gli slip in mano e lasciandomi come un cretino. Deglutii rumorosamente, sperando che Harry tornasse presto.
 
Karin’s mind
Avevo in mano un secchio per poi riempirlo, quando avrebbero aperto l’acqua di tutte le fontanelle.
Cercai Zayn per allearmi con lui contro di Harry, ma quando lo trovai, notai cha aveva in mano una cosa rossa. Spalancai gli occhi e deglutii rumorosamente.
Non saranno mica...- cominciai a pensare, ma il mio brutto presentimento si avverò quando mi avvicinai a lui. - ...Le mie mutande!
Arrivai davanti a lui incazzata come pochi. Come si permetteva di prendermi le mutande? cos’era uno scherzo?! bhè non era affatto divertente!
«Zayn! Brutto pervertito di merda! Come ti permetti di rubare l’intimo altrui? Anzi mi correggo: il mio intimo!» urlai isterica contro di lui.
«Ma io...» cominciò a dire, ma lo interruppi.
«Ma io un corno Zayn! io mica vengo a rubare le tue mutande!» dissi fredda e con uno strattone ripresi le mie mutande, senza troppi complimenti e me tornai a casa.
 
Zayn’s mind
«Zayn! Brutto pervertito di merda! Come ti permetti di rubare l’intimo altrui? Anzi mi correggo: il mio intimo!» urlò Karin isterica contro di me.
«Ma io...» tentai di spiegare, ma lei mi interruppe.
«Ma io un corno Zayn! io mica vengo a rubare le tue mutande!» disse fredda e con uno strattone si riprese le sue mutande, senza troppi complimenti e se ne andò.
Appena sarebbe arrivato Harry lo avrei ucciso. Poco dopo arrivò Harry tutto felice. Cercai di attuare la mia vendetta.
«Zayn le mutande? Dove sono?» chiese interessato. Feci un sorriso finto.
«Le ho restituite alla legittima proprietaria...» dissi ironico. Harry sbarrò gli occhi.
«E tu come facevi a sapere di chi erano?!» chiese sbigottito. Scossi impercettibilmente la testa.
«Sai com’è... Karin è arrivata qua tutta infuriata, quando mi ha visto con le sue mutande in mano!! E ora tu Styles, pervertito che va a frugare nelle borse altrui, ne pagherai le conseguenze!» sbraitai contro di lui. Harry si mise le mani sulla testa e fece una faccia impaurita.
«Oh, no... I miei ricci sexy no!» disse scuotendo la testa. Feci un sorriso maligno.
«Oh, sì...» dissi io, con un sorriso a trentadue denti. Styles scappò via da me urlando e implorando allo stesso tempo di non fare niente ai suoi ricci, mentre io lo inseguivo urlando a mia volta e minacciandolo. 


 



_______Autrice_____
Allora bella gente ho aggiornato! Ahahhaah devo dire che mi sono stradivertita a scrivere questo capitolo... se lo rileggo alcune parti mi fanno stra ridere e il bello è che non so da dove mi escano fuori... Vabbè, cercherò di aggiornare presto!
Ringrazio come sempre tutte le persone che recensiscono e che hanno messo la mia storia tra le preferite, seguite e ricordate! Ma faceva così schifo il capitolo precedente?!?! ufff vabbè mi dileguo.
Posso chiedervi di passare dalla mia sorellina?? è la prima FanFiction sui One Direction che scrive, siate buone xD

You Stole My Heart With Just Look

   
 
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