Bivio
“Attimi
forse dispersi o paralleli al mio vivere qui, sono i momenti che non ho vissuto
ne ho visti altri passare da qui... Le sue mani no non
ho avuto mai per un bivio che mi ha portato a lei.
Vita facile non ho avuto mai perchè ho scelto di restare dentro ai guai
nei miei sogni no, non c'è stata mai l'illusione che fosse facile perchè la
direzione utile non è sempre la più semplice che tu puoi scegliere...”
Charlie
rimase lì immobile davanti a quella scena, il suo corpo sembrava essersi
irrigidito e gli occhi erano sbarrati dallo stupore. Improvvisamente Don si
svegliò leggermente e rimase impietrito appena vide il fratello che l’osservava
sconvolto. Leggermente si alzò facendo attenzione a non svegliare Amita.
Appena arrivò davanti a Charlie lo prese per un braccio e dando un’ultima occhiata alla
ragazza lo portò in sala.
“Cosa pensavi
di fare?”
Disse Charlie cercando di
trattenersi.
“Mi ha solo
chiesto di non lasciarla sola, ieri l’aggressore è stato qui … l’ho
salvata per un pelo …”
Charlie non sapeva quella parte
della storia e così riuscì a rilassarsi un pochino di più.
“Ora come sta?”
“E’ sotto shock! Non volevo fare
nulla di ambiguo, volevo solo stargli vicino tutto qua
…”
Don sentiva di dire una cosa con la
voce, ma in quel momento di pensarne un’altra con la testa.
“Ora è meglio che vada …”
Prese la giacca e uscì
dall’appartamento.
Nella sua testa intanto pensava al
dolore che sentiva nel lasciarla, nel trattenere i suoi sogni e le sue
illusioni. Ma di certo sapeva, come spesso accade, che ciò che voleva non era
la cosa più facile che lui potesse scegliere.
“Così
ti ho perso e forse ho perso anche me viaggiando
dentro questo silenzio che sai com'è
a volte un brivido o una poesia non c'è così ti ho perso e in fondo ho perso
anche me ogni momento c'è stato un bivio da scegliere destino che mi ha portato
via da te... Via da te...”
Don si diresse immediatamente al suo
appartamento, entrò, prese una birra, girò a vuoto, si sedette sul divano,
accese la Tv e cercò di guardarla, ma era tutto inutile non ce la faceva perché
la sua mente, che lo volesse oppure no, non riusciva a smettere di pensare a
lei.
Pensava che l’aveva
persa, ma in fondo l’aveva mai avuta? No, mai. Ma quella notte l’aveva
fatto sperare, lo aveva fatto sentire fuori da ogni
problema e da ogni situazione. La vita come ben si sa a volte ci mette davanti
a dei bivi e il suo era lontano da lei in quanto il
destino giocava contro di lui.
”Sguardi su istanti sospesi come le foglie cadute fin qui cosa sarebbe ora
questa mia vita
se avessi scelto così e non così l'inquietudine il
caffé alle 6 fermo-immagine non di un'altra lei
sogni in polvere da riprendere quello è il tuo nemico questo è complice ma
corri immobile tra le rapide
poi ti accorgi che non è stato inutile pensare di vivere così
del resto è sempre un bivio che ci porta fino a qui sì”
Appena Amita si svegliò fu sorpresa
di vedere Charlie, ma cercò con tutta sé stessa di non farglielo vedere. Lui
gentilmente le aveva preparato il caffé e glielo aveva
portato a letto. Lei lo guardò dolcemente ancora stanca dalla sera prima.
“Grazie …”
Disse con un filo di voce, mentre
lui mettendogli una mano sul viso l’avvicinò a sé e la baciò.
“Mi sono preoccupato tantissimo sai?”
Gli disse lui mentre era fronte a
fronte con la sua ragazza.
Amita era lì, ma per sua sfortuna la
sua mente no. Anche se non voleva ora era sicura che
ogni volta che Charlie l’avrebbe baciata lei avrebbe paragonato ogni suo bacio
a quello di suo fratello perché l’emozione che gli aveva dato l’aveva talmente
colpita, l’aveva talmente confusa che ogni bacio sarebbe stato paragonato a
quello perdendo in ogni caso.
Amita si staccò e fece un debole
sorriso al suo ragazzo, poi abbassando lo sguardo quasi sentendosi colpevole
che ciò che stava per dire, si tirò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Don?”
“E’ andato via appena sono arrivato!”
“Capisco …”
Disse palesemente con tono
dispiaciuto.
Pensava che era
inutile struggersi così per qualcosa di impossibile e di sbagliato …
“Sono molto stanca, ti dispiace se
ci vediamo più tardi?”
Chiese Amita debolmente.
… ma anche se combatteva contro sé stessa e contro quei pensieri pensava che del resto è
sempre un bivio che nella vita ci porta davanti a delle scelte e lei ora era in
quella situazione.
“Certo!”
Disse Charlie non molto convinto
prima di baciarla un’ultima volta e lasciare l’appartamento.
“Così ti ho perso e forse ho perso anche me viaggiando dentro questo silenzio che sai com'è
a volte un brivido o una poesia non c'è così ti ho perso e in fondo ho perso
anche me
ogni momento c'è stato un bivio da scegliere destino che mi ha portato via da
te... Via da te...
Perchè... Perchè...”
Amita vide la porta chiudersi e
subito si lasciò cadere sul letto con lo sguardo verso il soffitto. Chiuse
forte gli occhi quasi sperando che nel riaprirli tutta quella confusione fosse
sparita, ma non fu così. Appena li riaprì lacrime calde e silenziose
le solcarono il viso.
Pensava che quella situazione le stava facendo perdere se stessa e tutte le certezze che
aveva, sapeva che nella vita arriva sempre un bivio davanti il quale scegliere
e lei ora si trovava completamente indecisa anche se doveva ammettere che il
destino le aveva già dato i suoi suggerimenti.