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Autore: Isoski_01    28/03/2007    2 recensioni
[...]Ma sotto sotto a Draco mancavano i vecchi tempi. Quando camminava per i corridoi di Hogwarts trionfante insieme a quei due idioti di Tiger e Goyle. Quando passava le nottate ai festini Serpeverde organizzati da Nott ubriacandosi con Blaise. Quando a pranzo andava comodamente a fare una capatina al tavolo dei Grifondoro per sparare qualche frecciatina verso Lenticchia e Sfregiato, ottenendo la reazione a catena della rabbia della Zannuta. Quando ancora non aveva il peso della morte di Albus Silente sulle spalle. Quando ancora giornate come quella non gli succhiavano la voglia di vivere. E lui ne aveva veramente poca.[...]
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

          Siamo noi i padroni del nostro destino

 

Capitolo 2

 

 

Tutti gli studenti di Hogwarts si chiedevano cosa diamine era preso quel pomeriggio alla Caposcuola Granger. Insomma, si, solitamente era severa. Anzi, molto severa. Ma si vede che qualcosa le era andato storto quel giorno… tutti accreditavano quest’ipotesi visto che non potevi lanciare un freesbe zannuto e vederti levati venti punti in un batti baleno.

“Sembra la piccola reincarnazione della McGrannitt.”. Sussurrò un Corvonero del sesto anno alla sua ragazza.

Dal canto suo, Hermione, stava sfogando tutta la sua rabbia su coloro che incontrava casualmente nei corridoi. Era addirittura riuscita a levare 10 punti a un’innocente primina chiacchierava con le sue amiche troppo attaccata al muro (naturalmente intralciando il passaggio degli altri studenti). Non che non se ne accorgesse, ma era come una valvola di sfogo a tutte le sue preoccupazioni. Il suo muro difensivo da perfetta studentessa modello piena di contegno minacciava di sgretolarsi da un momento all’altro. E prima o poi in quello spiraglio l’avventatezza avrebbe preso breccia e si sarebbe ritrovata a mettere in punizione qualche studente solo perché camminava tropo lentamente. Doveva rilassarsi, calmarsi, prendersi una pausa. Forse non doveva aggredire Harry… forse i suoi sospetti su Malfoy erano più che ben fondati. Ma insomma, era veramente fissato. Stava per ossessionarla e l’aveva mandata quasi sull’orlo della crisi isterica quando le aveva fatto saltare la lezione di Trasfigurazione (e la professoressa McGrannitt stava spiegando un argomento che si sarebbe ritrovata sicuramente al M.A.G.O) per parlarle di un affare serissimo.

Affare serissimo che si era rilevato la scomparsa dalla Mappa del Malandrino di Draco Malfoy durante la colazione.

Poi Ron che non faceva di parte.

Non si schierava né con Hermione, né con Harry.

Insomma, diamine, avrebbe dovuto prendere più in simpatia la decisione del suo migliore amico no? O forse Harry con quella storia di Malfoy stava davvero delirando?

 

Draco uscì tossendo da un camino in marmo nero, di fattura pregiatissima. Il cappuccio scuro del mantello calato sugli occhi, Blaise al fianco destro e il pugno sinistro stretto in una morsa. Nella sua stanza. Ecco dove si tenevano le riunioni dei Mangiamorte. Nella SUA stanza. Sicuramente suo padre lo aveva fatto apposta.

Impossibile che in un intero maniero di quattro piani non ci fossero sale adatte ai ritrovi dei seguaci di Lord Voldemort.

Il suo comodo letto a baldacchino era scomparso. Il suo armadio intarsiato sparito. Non c’era più niente che lo riguardava in quella casa ormai.

E non voleva ce ne fosse.

“Bene, ora che il signor Zabini e il signor Malfoy ci hanno onorato della propria presenza… possiamo iniziare la riunione.”. La voce proveniva da una poltrona nascosta nella semioscurità del luogo. Si intravedevano solo un paio di occhi vermigli, sottili, come quelli di un rettile, e una pelle pallida, bianchissima, come quella di un cadavere in decomposizione. Draco deglutì a fatica quella poca saliva che gli era rimasta e con occhi sprezzanti osservò il padre baciare un lembo della veste del Signore Oscuro.

“Il padrone perdoni il ritardo di mio figlio. Sa, in quella scuola, con quel vecchio… tutto è più complicato per questi giovani Mangiamorte. Sono controllati signore. Penso addirittura che Silente abbia capito qualcosa e…”.

“Basta Lucius.” Interruppe tagliente Voldemort “credo di aver già sentito abbastanza. Volevo informare che come potete notare, sotto espressa richiesta di Malfoy abbiamo cambiato luogo di riunione. Spero che a te, Draco, non dispiaccia.”. Draco sapeva benissimo a cosa alludeva quell’essere (perché non se la sentiva di chiamarlo in altri modi) disgustoso. Quella punta di sarcasmo nella sua voce. Quella gioia di farsi beffa di lui. Si che gli dispiaceva, Gli dispiaceva eccome.

Conficcò ancora di più le unghie nella carne, fino a farsi male. Blaise lo osservava perplesso… sentiva, però lo sguardo di qualcun altro che non era sicuramente l’amico soffermarsi sulla sua nuca. E lo vide. Vite Nott che cercava di penetrargli la mente. Voleva scavare più a fondo. Violare i suoi pensieri. Non poteva permettergli di andare a trovare tutto ciò che aveva chiuso a doppia mandata. Tutto quello che aveva estraniato da se stesso prima di entrare il quel maniero tanto odiato. Chiuse con un sigillo questa volta, quel piccolo cassetto dove c’era tutto ciò che gli era rimasto come speranza.

Quel poco che forse avrebbe salvato Blaise.

E sua madre.

Si concentrò sul pavimento, fisso un punto imprecisato accanto al piede destro e si calò ancora di più il cappuccio sul volto. Eppure quel formicolio odioso che gli prudeva dietro la nuca non accennava ad andarsene. Anzi, peggiorava di secondo in secondo.

“Ho indetto questa semplice e breve –spero- riunione per una questione che riguarda da vicino gli ultimi arrivati. I qui presenti Malfoy junior e Blaise Zabini.”. Disse accennando con una pallida mano ai due ragazzi.

“Vedete miei fedeli, i tempi stringono. L’Ordine della Fenice ha scoperto informazione che non –mi rammarico per l’incompetenza di alcuni di voi- doveva assolutamente SAPERE.”. Lord Voldemort si alzò in piedi sottolineando l’ultima parola. Si avvicinò a Draco. Lo guardò fisso negli occhi. Fece di tutto per estraniare i suoi pensieri.

Chiuse la sua mente.

“Ebbene, i tempi vanno accelerati. Zabini, Malfoy… voglio Albus Silente morto. Entro due mesi. Non di più. Oppure…”

Una raccapricciante mano bianca sbucò da sotto il mantello scuro prendendo il mento di Draco e sollevandogli la testa.

Il Serpeverde si sentì montare il sangue al cervello. Le viscere gli si contorsero. Sentì la pelle bruciare sotto il tocco di quello essere viscido, la testa gli girava, la nausea rimontava dentro di lui. Aveva una gran voglia di vomitare lì, davanti a tutti. Ma il suo contegno da Malfoy gli permise di trattenersi.

“…sapete cosa aspetta ai traditori. E agli incapaci. Non mi sono mai piaciute le persone deboli Draco. Come tua madre intendo. Qui non c’è posto per coloro che ripensano alle loro azioni all’ultimo momento. Non si può uccidere un babbano e poi piangere sul suo cadavere. O sei con me… o contro di me.”.

Draco non si era mai sentito tanto male in vita sua.

Mai. Nemmeno quando suo padre gli aveva lanciato cinque Cruciatus di seguito. Mai.

Ma nessuno sa quello che può Lord Voldmort.

D’altronde Tom Riddle aveva ancora tante risorse.

 

 

 

Lo so. Lo so. Il capitolo è cortino.

Però sto suddividendo la fic in tanti capitoli, e questo e il primo sono più transizioni ovvie. I veri fatti Draco/Herm si svolgeranno dal prossimo in poi quindi non preoccupatevi. Entro Lunedì aggiornerò! Ecco i ringraziamenti…

 

SnowWitheQueen: Grazie, spero tanto che continuerai a seguire la fic. Lo so, come primi capitolo questi due sono pochino, ma come ho già detto i fatti si svolgeranno dal terzo in poi. Questi due capitoli sono solo per chiarire un po’ le cose e mettere la situazione attuale dei personaggi in luce. Baci Iso

 

caith_rikku: Mi fa piacere che ti piaccia come ho descritto i pensieri di Draco. E’ un personaggio che mi piace moltissimo, è devo dire che spero la cara mamma Rowling non lo metta in disparte nel settimo libro della saga. Baci Iso

 

sana87: Lo so, ricadere OC è molto facile e sto cercando di rimanerci il più possibile. Ho letto moltissime storie che riuscivano perfettamente a far restare Draco come l’originale, ma anche altre che lo fanno sembrare il principe azzurro romanticone che prende Herm e la porta via su un cavallo bianco. Ihihih… spero di non andare a finire così anche io! Baci

Iso

 

 

  
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