Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Nori Namow    11/09/2012    12 recensioni
Mi prese il viso fra le mani e mi baciò dolcemente.
«Vieni con me, Lilith. Lascia che ti trasformi in un vampiro. Conosco una strega che potrà farti un anello come il mio, così potrai camminare alla luce del sole. Saremo solo io e te, per sempre. Potremo amarci per tutta l' eternità.»
Sapevo che quel giorno sarebbe arrivato. Lo sapevo dal momento in cui mi innamorai di Harry Styles, nonostante mi avesse confessato il suo segreto più oscuro.
----
Una ragazza si era appena tagliata il dito con un vetro rotto. Il sangue scendeva appena, ma ne avvertii l' odore. Mi leccai le labbra, assetata.
«Bene, se proprio vi arrendete...» cominciai, pronta a tornare a casa con un' altra vittoria in tasca.
«Aspetta, voglio provare io.»
Facendosi spazio fra la piccola folla, un ragazzo dagli occhi color cioccolato, la pelle ambrata e i muscoli pronunciati mi sorrise, mettendosi di fronte a me. La camicia bianca metteva in risalto gli addominali.
Era di una bellezza sovrumana, era a dir poco sexy. Posò sul tavolo una banconota da cinquanta dollari, poi mi sorrise beffardo.

---------------
One Direction/The Vampire Diaries
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




No one has wiped my tears



 
Lilith.
Mi diressi verso Zayn, sistemandogli la camicia che si era sgualcita con l' impatto. Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi.
«Mi dispiace.» sussurrai debolmente, sperando che non se la prendesse per quello spiacevole episodio.
«Non ti preoccupare, Lilith. Era solo un pò nervoso, può capitare a tutti.» lo giustificò con un gesto della mano.
«Sei fin troppo comprensivo.» risi spavalda, poi poggiai le mie labbra sulle sue. 
Zayn mi attirò velocemente a sè con un gesto secco, il bacio diventò più profondo. Gli saltai in braccio, allacciando le mie gambe al suo bacino mentre un sorriso malizioso compariva tra un bacio e un altro.
Sentii le sue mani accarezzarmi la schiena sotto la maglietta, fino ad arrivare al reggiseno, che venne sbottonato con un gesto della mano. Si morse il labbro inferiore, guardandomi con sguardo malizioso. Lo portai lentamente, tra un bacio ed un altro, in camera mia, che era stata accuratamente messa a posto da Louis. Mi avvinghiai a Zayn, togliendogli la maglia a maniche corte, mostrando gli addominali scolpiti e perfetti. Fece combaciare i nostri bacini, continuando a baciarmi. Trafficai con i suoi pantaloni, poi lo buttai sul letto. Mi misi a cavalcioni su di lui, continuando a baciarlo.
«Non dovremmo usare precauzioni?» domandò mentre mi sfilava la maglietta. Risi, mordendogli il labbro mentre lui sbottonava piano i miei pantaloncini e lasciando dei baci umidi sul mio collo.
«Non ti preoccupare, i vampiri non possono procreare.» dissi fiera. Si fermò, poi mi guardò con le sopracciglia alzate. 
«Questo sì che è comodo!» disse per poi sorridermi. Mi prese per i fianchi, ribaltando le posizioni. Mi accarezzava dolcemente, quasi temesse di spezzarmi con uno sguardo.
«Te l' hanno mai detto che sei bellissima?» mi sussurrò ad un orecchio, facendomi rabbrividire.
«Te l' hanno mai detto che sei un bugiardo?» sorrisi, mentre, nel buio di quella stanza, mi sentii felice per la prima volta, dopo tanto tempo.

 
 
Louis.
Quel tipo non mi piaceva affatto.
No, per niente proprio.
Neanche un pò. 
Come ha detto di chiamarsi, il coglione? Zyan Milak? Ma chi se ne fotte, maledetto figlio di puttana. Oltre ad essere un idiota, era anche un lupo mannaro. Di male in peggio, insomma. A questo punto, preferivo il sosia di Harry, che sembrava pure simpatico. Tom, si chiamava. Tom è un nome decente, a differenza di Zyan Milak.
Quale madre da a suo figlio il nome di Zyan? Solo una puttana, ecco chi.
Quell' idiota l' avrebbe fatta soffrire, lo sapevo. 
Lilith stava diventando intrattabile da quando l' aveva conosciuto. Non solo si comportava come una cretina, ma dimenticava pure la prassi dello 'scopa e manda a casa'. 
Ero stanco di vederla stare male per Harry, nonostante lui fosse stato il migliore amico di sempre. Ma non poteva piangere in eterno, doveva trovare la forza di andare avanti, solo non con quel tipo.
Io gli avevo fatto una promessa, e l' avrei mantenuta.
 
 
Lilith era uscita a fare compere, e io ed Harry stavamo bevendo un thè. Lui era pensieroso, e beveva a piccoli sorsi il liquido fumante, con lo sguardo perso nel vuoto.
«Cosa succede, amico?» mi azzardai a chiedere, non aspettandomi una vera e propria risposta.
«Ho paura di perderla, Louis. La amo troppo per permetterle che le accada qualcosa di male.» sussurrò con la voce stanca. Poggiò la tazza sul tavolino, le mani gli tremavano.
Era preoccupato per qualcosa, lo sapevo, glielo leggevo negli occhi verdi e sinceri che aveva.
«Louis, devi farmi una promessa. Promettimi che la proteggerai, se non ci sarò più. Promettimi che l' aiuterai a superare ogni difficoltà, ogni dolore. Promettimi che le starai sempre accanto, in qualunque situazione e in qualunque modo.» aveva gli occhi chiusi, poi li aprì, guardandomi negli occhi, serio.
«Te lo prometto.» dissi fiero con un cenno del capo. 
Se solo avessi saputo che quelle sarebbero state le ultime parole che gli dicevo, probabilmente gli avrei sussurrato il mio più intimo segreto.
 
 
Dovevo chiederle scusa, non potevo perderla. Ma non potevo neanche tornare a casa, perchè c'era quel Zyan.
Bussai piano alla porta di Claire, sperando che fosse in casa. 
Quando mi vide, il suo sguardo si indurì, ancora non aveva digerito il fatto successo poche notti prima.
Era bellissima, quei capelli neri, quegli occhi verde scuro. Forse era per quelle caratteristiche, che ero tremendamente attratto da lei.
Perchè le somigliava così tanto, dopo tutto.
«Tu mi hai chiamata Lilith mentre facevamo sesso. E ora ti presenti qui con gli occhi lucidi. Che vuoi, Louis?» chiese poggiata contro lo stipite, triste.
Le presi il viso fra le mani e la guardai negli occhi.
«Voglio che tu sia Lilith, oggi.» le sussurrai, soggiogandola. Quando annuì, mi invitò ad entrare, cominciando a togliere il pigiamone che indossava, rimanendo in intimo.
Le spostai una ciocca di capelli neri, odiandola perchè non erano belli come i suoi. Mi avventai sul suo collo, non avendo nessun rimorso. Sapevo che le stavo facendo del male, faceva di tutto per non urlare di dolore. Bevvi velocemente il sangue che fuoriusciva copioso dalla ferita, fregandomene di tutto ciò che mi circondava.
Quando avvertii che stava per svenire, mi fermai.
Morsi il mio polso, costringendola a bere. Pian piano, la ferita si rimarginò, e l' unica traccia di quell' abominio era del sangue sfuggito alla mia bocca.
«Vai a lavarti, ti aspetto in camera tua.» le dissi freddamente, scattando al piano di sopra. Mi gettai sul letto con le mani dietro la testa, pensieroso.
Non ci voleva una grande immaginazione per capire cosa stesse sicuramente combinando Lilith a casa. Sospirai, poi chiusi gli occhi.
Quando sentii il getto d' acqua della doccia placarsi, capii che Claire stava arrivando. Aveva i capelli asciutti, aveva evitato di bagnarli perchè sapeva che odiavo fare sesso con lei se i suoi capelli erano bagnati. Aveva addosso un semplice asciugamano, con le mani lo teneva per evitare che cadesse.
Si avvicinò al letto e si stese accanto a me, titubante.
Mi misi sopra di lei, togliendo con un gesto secco l' aciugamano, il suo corpo che combaciava al mio. Mi avventai sulle sue labbra, cercando di non ferirla.
Aveva un buon profumo, ma non era il suo profumo.
Misi una mano dietro i suoi capelli, mentre lei non esitava a sbottonarmi i pantaloni. Le strinsi forte i polsi e i fianchi, lasciandole dei lividi. 
Le stavo facendo del male, ma lei non protestava, perchè le avevo ordinato di tenersi il dolore tutto per sè, proprio come facevo io ogni volta che incrociavo gli occhi di Lilith.
Non persi tempo con degli stupidi preliminari, entrai subito, di fretta, senza delicatezza, nè dolcezza, nè tantomeno amore, mentre le lacrime di dolore scorrevano sul suo viso. 
Non le asciugai, perchè non me ne importava. 
Perchè anche io morivo di dolore, ogni volta che le labbra di Harry sfioravano quelle di Lilith, e nessuno mai mi aveva asciugato le lacrime versate in tutti quegli anni.
 
Se solo avessi saputo che quelle sarebbero state le ultime parole che gli dicevo, probabilmente gli avrei sussurrato il mio più intimo segreto. 
Io ero innamorato follemente della sua ragazza.



SBEEEM. 
Ok, tanto lo so che tutte ve ne eravate accorte che Louis provava qualcosa ù.ù
Però ecco finally il punto di vista di Louis, quindi ecco cosa passa per la testa di Tomlinson!
Nel frattempo, Lilith si da da fare con Zayn hehe C:
Povera Claire, è la prostituta di Louis solo perchè ha occhi chiari e capelli scuri simili a quelli di Lilith :(
Ma vabbè, lei poteva pure chiudere le gambe, eh!
Anche se è difficile con Louis che ti obbliga, tipo.
Ma io mi sto dilungando, haha!
Mbè, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, almeno un pò **
A me è piaciuto il pov di Louis, gne gne.
Recensite, mannaggia èwè Mi rendete happy. Ecco a voi Lilith and Louis, yeah!

 
   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Nori Namow