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Autore: _hariken    11/09/2012    2 recensioni
Poggiò la fronte contro le ginocchia, cercando sollievo al mal di testa.
Era stanca, solo... stanca.
Perché? Perché la vita faceva così schifo?
Ogni volta che si affezionava a una persona, ogni volta che riusciva a fidarsi completamente, quella... Se ne andava. E la deludeva.
Era sempre così, si era abituata.
Poi era arrivata lei.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una, una sola.

 

Poggiò la fronte contro le ginocchia, cercando sollievo al mal di testa.

Era stanca, solo... stanca.

Perché? Perché la vita faceva così schifo?

Ogni volta che si affezionava a una persona, ogni volta che riusciva a fidarsi completamente, quella... Se ne andava. E la deludeva.

Era sempre così, si era abituata.

Poi era arrivata lei.

Avevano iniziato a parlare, di libri, manga e altre cose.

E così, pian piano, settimana dopo settimana, il loro rapporto era diventato sempre più solido.

Dopo qualche mese era diventate... amiche.

Oh, che termine infantile. Cos'è, dopotutto, un amica?

Qualcuno che per te c'è sempre, qualcuno su cui puoi contare, forse.

Forse. L'unica cosa che riusciva a pensare in quel momento era che l'amicizia fa schifo.

Comunque, lei era ancora un po' titubante.

Lo era sempre.

Aveva imparato ad esserlo, era stata delusa molte, troppe volte.

Poi aveva abbassato la guardia, aveva provato a fidarsi.

L'aveva illusa, le aveva promesso che non se ne sarebbe mai andata, che non l'avrebbe delusa.

Sul volto della ragazza, ancora posato sulle proprie gambe, apparve un sorriso triste.

Oh, invece l'aveva fatto. Più e più volte.

Lei sopportava tutto. C'era abituata. La gente sembrava amare sfruttarla, e lei non faceva nulla.

Perché? Perché era una dannata codarda.

Si faceva schifo da sola.

C'era sempre stata per lei.

Era triste? Era lì a consolarla.
Era depressa? Era lì a dirle che no, che è importante, che non doveva dire così e cazzate varie.

Non succede spesso che stesse bene, che fosse felice.

Eppure non le importava; anche se era felice, anche se avrebbe potuto quei cortissimi momenti di felicità lei.. lei era lì, ad ascoltarla.

E non importava se dopo chi era depressa era lei.

Perché le sarebbe dovuto importare?

Non importava agli altri, perché sarebbe dovuto importarle?

 

Alzò la testa, respirò a fondo e chiuse gli occhi.

Li riaprì, e guardò per qualche secondo la pagina di Word.

Sorrise, ma gli occhi lasciavano trasparire la sua... tristezza? Delusione?

Eppure credeva di essere abituata.

Scosse la testa, chiuse la pagina di Word e uscì in terrazzo.

Solo in quel momento si concesse una lacrima.

Una, una sola. Sola, come lei.

 

Fine.

   
 
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