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Autore: Devon    12/09/2012    2 recensioni
Siamo nel 2010, poco dopo l'uscita di "Nightmare", quando i ragazzi fanno conoscenza con una strana tredicenne che somiglia spaventosamente al loro amico defunto.
Boh, non lo so, è una strana idea uscita fuori durante uno dei miei viaggi mentali. Non so cosa ne verrà fuori, una cagata probabilmente. Ma correrò il rischio, un bacio a tutte :3
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualche giorno dopo Johnny andò a prendere McKenna e Blue a scuola e tornò a casa Haner con un occhio nero.
Matt e Zacky lo fissarono sbalorditi, io non feci una piega. Non mi ci volle molto a intuire chi gliel'avesse provocato.
-Non l'ho fatto apposta! - esclamò Blue, mettendo le mani in avanti in segno di difesa -Si è messo in mezzo mentre le suonavo ad uno e si è ritrovato col culo a terra (e un occhio viola).
Johnny sospirò e si portò la mano all'occhio ferito, scuotendo la testa.
Mi morsi un labbro per contenere una risata fuori luogo.
-Fammi capire - Matt ridusse gli occhi verdi a due fessure -TU hai dato un pugno a Johnny? - chiese a Blue, che annuì aggrottando le sopracciglia.
Matt e Zacky si scambiarono un'occhiata, per poi scoppiare a ridere come dannati. A quel punto mi unii a loro.
-Grazie eh - commentò Johnny, mentre McKenna gli portava del ghiaccio.
-Dai Christ non prendertela - intervenne Zacky, appoggiando la schiena al divano -lo sai che si scherza.
-Certo, perché non siete voi ad esservi presi un pugno nell'occhio - borbottò lui di rimando, sedendosi sulla poltrona.
-Mi dispiace Johnny - disse Blue, dondolandosi da una parte all'altra -non volevo, sul serio.
-Tranquilla piccola, passerà.
Blue si accucciò accanto a lui e gli appoggiò la borsa del ghiaccio sull'occhio.
-Prima Brian, e adesso Johnny - commentò Matt, scuotendo la testa con un sorriso incredulo -il prossimo chi sarà?
-Beh, non lo so - Blue si strinse nelle spalle -vieni tu domani a prenderci a scuola?
Ridacchiai e tirai fuori una birra dal frigorifero.
In quella Blue si avvicinò di me, me la tolse di mano e ne bevve un sorso prima di restituirmela.
-Tale padre tale figlia - commentai, scuotendo la testa.
Blue sfoggiò un sorriso a trentadue denti. Soffermandomi a guardarla mi accorsi che aveva il labbro inferiore spaccato e un graffio ancora fresco sulla guancia.
-Mi sembrava già strano che non avessi riportato lesioni - sospirai, accompagnandola in bagno.
-Ma non è niente! - protestò lei, sedendosi sullo sgabello.
-Poche storie - tagliai corto, tirando fuori il disinfettante.
-NO! NO! NO E ANCORA NO! Quello brucia! - esclamò, sgranando gli occhioni azzurri.
Inarcai un sopracciglio.
-Blue, se lo mettono anche i bambini. McKenna lo usa da quando aveva tre anni e non si è mai lamentata - replicai -non brucia.
-Lo dici solo per farmi stare buona. - bofonchiò.
Okay, come non detto.
Aprii il contenitore di disinfettante e ne versai un po' sul braccio.
-Visto? - dissi -In pratica è come acqua. Adesso ti fidi?
Blue spostò lo sguardo scettico dal mio viso al liquido verde che mi era colato fino al polso.
-Io non mi fido di nessuno - sospirò.
Feci per controbattere, ma lei mi anticipò:
-Ma con te potrei anche fare un'eccezione.
Sorrisi e presi un pezzo di cotone, che andai ad appoggiare sulla sua guancia inbevuto di disinfettante.
Lei strizzò gli occhi e si morse un labbro.
-Dai Blue, finiscila - mormorai.
-Ma pizzica - sbottò.
-Blue.
-E va bene, non fa così male. - ammise, sbuffando.
Dio, quanto somigliava a Jimmy. Aveva preso tutto da lui: i suoi occhi, i suoi capelli, il suo fisico, le sue smorfie, il suo sorriso... perfino il suo carattere.
-Allora - le scostai la frangia dal viso -cosa ti hanno fatto oggi?
-è successa una cosa strana - aggrottò la fronte -hai presente Logan Stoner?
-Sì - annuii, senza smettere di disinfettare -quel ragazzino con gli occhi verdi con cui fai sempre rissa, no?
-Esatto - confermò -oggi mi ha fatto lo sgambetto mentre passavo in corridoio.
-E la novità dov'è?
-Fammi finire. Io ovviamente l'ho evitato e mi sono girata a guardarlo male, e lui sai cosa fa? Mi prende per il mento e mi fa: "Lo sai che hai due occhi bellissimi, Sullivan?"
Oh oh oh.
Proprio vero che chi disprezza compra.

-Cioè - continuò, mentre io trattenevo a stento un sorriso -io ero tipo: "Mi prendi per il culo?" ma non sembrava affatto che scherzasse. Ti rendi conto? - sospirò -Poi all'uscita siamo finiti a picchiarci come al solito, però ho notato che... non so, mi guardava strano.
-Sai - sorrisi -credo proprio che il piccolo Stoner si sia preso una cotta per te.
Blue mi fissò, preoccupata.
-Ma... no! Cioè, no! - esclamò,portandosi le mani ai capelli -No! Io... con quel coso?
-Beh, che cos'ha che non va? - replicai -è carino, no?
-Brian, devo iniziare a dubitare della tua sessualità?
Ridacchiai.
-Ehi, non me la faccio coi ragazzini.
-Davvero? - sollevò le sopracciglia -Peccato - e mi fece una linguaccia.
-Sei impossibile - risi nuovamente, richiudendo il disinfettante. -Proprio non ti piace? - insistetti.
-Non è brutto - ammise, abbassando lo sguardo -ma è uno stronzo. Hai visto come mi tratta? E poi non lo so, non mi ci vedo ancora ad uscire con i ragazzi.
-Preferisci i tipi come McKenna? - replicai.
-Idiota - mi diede una gomitata -hai capito benissimo cosa intendo.
-Quindi fammi capire; sei abbastanza grande per fumare ma non abbastanza per uscire con un ragazzo?
-Brian, facciamo che ne riparliamo un'altra volta, okay? - tagliò corto, alzandosi dallo sgabello.
-Guarda che ci conto - sorrisi e la seguii fuori dal bagno.












   
 
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