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Autore: Loony Evans    12/09/2012    3 recensioni
Una raccolta su Finnick e Annie, ambientata durante gli Hunger Games di quest'ultima. Leggete, leggete.
Non ci dovrebbero essere spoiler, se sì saranno totalmente involontari.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati due giorni e rimangono solo sette tributi nell’arena, Annie compresa.
In questi giorni non l’hanno inquadrata molto spesso perché sta tutto il tempo a cercare cibo o tenersi le mani sulle orecchie mormorando qualcosa e a volte vedo che mangia avidamente ciò che le mando quindi continuo perché so che non è molto abile col cibo.
Rimangono sui Favoriti perché continuano a uccidere.
-         Chi uccidiamo ora?- chiede la ragazza del 3.
-         Il 7 ha ancora tutti e due i tributi.- commenta il ragazzo dell’1.
-         Già, ma ho ancora un conto in sospeso con quella del 4. Ha ucciso Cornelius dopotutto.- replica la ragazza del 2.
-         Dividiamoci allora. Tu vai da lei e noi…- comincia il ragazzo ma si blocca e si mette in ascolto.
Si sente una risata dolce che sembra essere di una bambina. La ragazza del 2 si alza e segue quella risata come ipnotizzata. Si sente poi la voce di un uomo che chiama: - Fi! Fi!- e si alza anche quella del 3; infine quello dell’1 è attratto da un rumore che sembra quello di un carrello.
Staccano sul 7 e si vede che anche loro sono attirati da qualcosa e così anche il maschio del 6.
Poi si spostano su Annie e si sente la voce di suo padre che la chiama, ma lei rimane ferma a guardare con aria incantata il tronco di un albero.
Gli Strateghi se ne rendono conto e cambiano canzone e questa volta Annie si gira verso la fonte della voce e esclama: - Finnick! Finnick!- prima di correre.
Già perché è partita una canzone, e a cantarla è la mia voce.
 
Guarda là in mezzo al mare c’è un’isola
L’isola delle Sirene…
Cantano di gioia e felicità,
Di una terra di pace e libertà…
Una terra oltre l’oceano dove si respira l’aria che qui non c’è.
Aria d’amore e libertà…
 
È la canzone del Distretto 4, il nostro inno che tutta Panem conosce perché nei Giorni Bui è stato l’unica libertà che ci hanno concesso. Il Presidente lo sopporta ma mi sembra strano che conceda addirittura che sia trasmesso negli Hunger Games.
Però in fondo mi hanno anche chiesto di cantarlo quando sono andato nel Tour dei Vincitori e credo sia lì che l’hanno registrato.
Lì o in ogni momento che passo con Annie poiché è la sua canzone preferita e a me piace canticchiarla.
Li stanno attirando tutti verso la Cornucopia. Vogliono forse terminare la gara in fretta?
 
Ascolta le Sirene, senti il loro canto.
Narrano della terra qui accanto
Di Giochi e di Pane
Di un popolo affranto.
Ascolta le Sirene,
Fatti cullare.
Questo canto è l’ultima cosa che potrai amare.
 
Questa canzone mi fa sentire strano. Tutti nel Distretto 4 la amano, anche se in pratica è un ode ai marinai morti che finalmente se ne vanno da Panem per trovare l’unico posto dove poter essere liberi, la morte.
-         Finnick!  Finnick!- esclama ancora Annie correndo verso la Cornucopia, verso la morte.- Finnick?- chiede poi spaesata quando arriva.
Fa una faccia così delusa quando non mi vede che mi si stringe il cuore.
È l’ultima ad arrivare, gli altri ci sono già e, disincantati, hanno già ucciso i due del 7 mentre quello del 6 sta scappando.
Si guarda intorno e nota i Favoriti che ancora non si sono accorti di lei. Impugna cauta un coltello che ha trovato per terra e trema.
All’improvviso davanti a tutti appaiono quattro figure: la ragazza dell’1, quella del 12, il maschio del 2 e Alòs.
Le figure fanno movimenti strani e poi la 1 si pugnala, la 12 si impicca, il 2 si morde mentre Alòs, che è proprio davanti a Annie, prende un coltello e si taglia la testa che rotola ai piedi di lei.
Annie la guarda, lascia cadere il coltello, mette le mani sulle orecchie e scappa.
-         Mags. - sussurro.
-         Dimmi.-
-         Che cos’ha?- chiedo temendo la risposta.
-         Temo che su di lei i Giochi avranno più effetto di chiunque altro, se sopravvive.-
-         È impazzita?-
-         Sì. -
E mi metto le mani sulle orecchie.

Voglio ringraziare la mia amica Erika che mi ha aiutato a scrivere la canzone
  
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