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Autore: Up_    12/09/2012    1 recensioni
Variafic senza trucco ne inganno :)
Pre Varia Arc
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Superbi Squalo, Xanxus
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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     CAPITOLO QUARTO



	
 I guardiani era usciti tutti quanti, a eccezione di Xanxus; Milena, annoiata, girovagava senza meta per i corridoi della villa.
«Feccia? Perchè mi hai chiamato?»
Milena si fermó di colpo, avvicinandosi alla porta in mogano dell'ufficio del boss, silenziosa.

«Volevo chiederle se Milena si sta comportando bene…»
«Che mi frega di quella ragazzina?»
«…come preferite. Ho solo chiesto»
«Se ci tieni tanto, la prossima volta piazzi il tuo culo qui e le fai da babysitter»
«…»
«E comunque…non sta dando nessun fastidio»
«Ah. Bene»
«Adesso concentrati sulla missione, feccia. Magari torna sano e salvo»
«Mica mi chiamo Levi»

 
Xanxus riagganció, alzandosi poi dalla scrivania. Fece qualche passo verso la finestra, fermandosi di colpo.
«Puoi anche entrare»
Milena trattenne il respiro, ed entró nella spaziosa stanza di Xanxus.
Rimase immobile sulla soglia, in silenzio.
«Cos'hai ragazzina? Il gatto ti ha mangiato la lingua?»
Milena sospiró, sistemando meglio le pieghe della gonna che aveva indossato quel giorno.
«No»
«Stavi per caso origliando? Ma che lo chiedo a fare…certo che lo stavi facendo»
Milena rabbrividì non appena Xanxus puntó i suoi occhi in quelli di lei.
«Quella feccia ci tiene a te…è proprio debole»
«Mostrare affetto verso una persona non è segno di debolezza»
La sicurezza con cui aveva risposto la ragazza lo infastidì; la raggiunse con due falcate, rimanendo a qualche centimetro da lei.
«Chi prova affetto è debole»
«Non credo proprio: perchè il Nono ti avrebbe sigillato con le fiamme? Pensavi che fosse una punizione? No. Lui ti voleva semplicemente ben—»
«Sta zitta!»
Xanxus afferró Milena per il collo, sollevandola da terra; vedeva la ragazza che cercava invano di liberarsi, e strinse la presa.
«Non parlarmi in quel modo. Sei sotto il mio tetto, ossia casa mia. Ti ho accettata solo perchè eri la nipote di Squalo…ed io che speravo in qualcuno che avesse almeno qualche abilità…invece mi ritrovo una ragazzina incapace che di abilità ha solo sputare veleno sugli altri…»
Xanxus fece qualche passo avanti, quel tanto che bastava per sbattere con forza la ragazza contro il muro.
Milena ansimó, ormai a corto di aria: smise di scalciare, ormai certa che Xanxus avesse la chiara intenzione di ucciderla.
Chiuse gli occhi, lentamente.
«Uccidimi…»
Xanxus sbarró gli occhi all'affermazione della ragazza; questa lasció che la presa delle sue mani su quelle del mafioso andasse a scemare sempre di più.
Sembrava un bambola che era stata presa per il collo e che rischiava di essere gettata nella pattumiera.
«Cosa?»
«Uccidimi!»
Xanxus lasció la presa, ma invece di lasciarla cadere a terra la prese al volo.
E accadde qualcosa di inaspettato.
Sentì una strana sensazione, e subito dopo si rese conto di ció che stava succedendo.
Si allontanó di scatto, barcollando verso il lato opposto della stanza.
Xanxus la seguì con uno sguardo e un sorriso entrambi poco promettenti; si alzó, aprendo poi la porta.
«Perchè l'hai fatto?!», gridó Milena con quel poco fiato che aveva ancora nei polmoni.
Xanxus si voltó, lanciandole un'occhiata: aveva i capelli scarmigliati, il fiato corto e le guance arrossate.
Sorrise.
«Devi capire che finchè sei sotto il mio stesso tetto…è come se fossi una mia proprietà, ragazzina»
Detto ció, uscì dalla porta, lasciando Milena e i suoi pensieri completamente fuoripista.
Era già notte inoltrata, e l'unica luce che faceva breccia nella sua stanza era quella della Luna.
Milena si rigirava convulsamente tra le coperte, gli occhi chiusi e le mani che stringevano con forza il cuscino.
Soffoncó un grido.
E l'incubo ebbe inizio.

"Attento!"
Un'esplosione.
Due, tre.
Un raggio di luce gialla, e il corpo di Lussuria steso a terra. 
La scena divenne nitida, tanto che Milena potette distinguere un ring con al centro la figura di un sole.
Al lato sinistro di quest'ultimo vi erano tutti i Varia; all'opposto, i Vongola.
Riconobbe il Decimo Boss, quel ragazzo che si chiamava Sawada Tsunayoshi.
Riportó la sua attenzione su Lussuria, che non accenava a rialzarsi.
Lanció un'occhiata verso Xanxus, e lo sentì quando disse al Gola Mosca:
"Non appena si riprende, fallo fuori"
Rimase di sale.
Sapeva chi era il soggetto di cui parlava Xanxus, e strinse i pugni.
Chiamava suo zio 'feccia'.
Uccideva chi era debole.
"Egoista bastardo!"

Si sveglió ansimante e con la gola secca.
Speró che l'incubo fosse solo la sua immaginazione, e che Lussuria non stesse correndo nessun pericolo.
Scansó le coperte, alzandosi e aprendo la piccola finestra di vetro lì vicino.
Soffocó un grido non appena vide Xanxus, in piedi accanto al Gola Mosca, che diede l'ordine di fare fuori Lussuria; il guardiano del Sole se ne stava in ginocchio, con il capo basso, aspettando che la sua ora scoccasse.
«Lussuria!»
Il tono carico di preoccupazione della ragazza fece voltare entrambi gli assassini: Lussuria abbozzó un sorriso, Xanxus spalancó gli occhi.
Milena non perse un secondo, e si precipitó nel cortile, parandosi davanti a Lussuria.
«Milena, non farlo…»
Le preghiere del Sole vennero zittite dal ghigno poco promettente che si dipinse sul volto di Xanxus.
«Cosa pensi di fare, ragazzina?»
Ragazzina.
Milena sostenne lo sguardo del mafioso, assumendo un atteggiamento di difesa.
«Impedirti di uccidere Lussuria»
«E…illuminami, come pensi di farlo?»
Touché.
Colpita e affondata.
Milena boccheggió per qualche secondo, poi prese un lungo respiro.
Mosse, lentamente, alcuni passi verso Xanxus; quest'ultimo rimase immobile, il solito ghigno stampato in faccia.
Si fermó a qualche centimetro dal mafioso, alzandosi poi in punti di piedi per arrivare alla sua altezza. 
«Come? Semplice»
Il mafioso inarcó un sopracciglio, confuso.
Ma di cosa stava parlando quella ragazzina?
«Non appena si presenterà l'occasione…diró a tutti il tuo piccolo segreto…»
Xanxus trattenne il respiro per qualche secondo.
«Cosa?»
«Hai capito bene, pervertito», soffió Milena, sorridendo soddisfatta.
Xanxus incasso la provocazione, e alla fine decise di lasciare in vita Lussuria.
Per quella sera, nessuno ebbe altro da obiettare. 
 
 
  
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