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Autore: sberio    13/09/2012    7 recensioni
Una Bella fisioterapista ed un Edward suo paziente alle prese con un problema di amnesia. Riuscira' lui a ricordare la loro breve ma intensa storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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La mattina seguente Edward si alzo’ di buon ora.

Si fece una doccia, indosso’ uno dei suoi completi da ufficio e scese giu’ per la colazione.
Trovo’ Alice in sala da pranzo con il viso assonnato.
“Buongiorno” disse lui
“Oh, ciao Edward” rispose lei “siamo mattinieri oggi”
“potrei dire lo stesso di te” replico’ lui
“Oh, veramente diciamo che non sono mai andata a dormire.....ho passato l’intera nottata a rivedere alcuni disegni...e adesso sono distrutta, anche se soddisfatta del lavoro fatto” rispose lei
“Faresti bene a cercare di dormire un po’ ” le consiglio’ Edward
“Si, finisco di mangiare e me ne torno a letto....tu piuttosto dove vai di cosi’ buon ora?”
“In ufficio, devo parlare con papa’ e vorrei farlo prima che le sue innumerevoli riunioni abbiano inizio...”
“Sembra qualcosa di importante” chiese Alice
“Si..in effetti lo e’”
“In bocca al lupo!”
“Crepi!” e cosi’ dicendo Edward si alzo’ da tavola, prese le chiavi dell’auto e usci’ in giardino.
Guido’ attraverso le vie della citta’ fino ad arrivare al palazzo che ospitava gli uffici della International Bank.
Si diresse direttamente ai piani alti dove c’era il suo ufficio e quello del padre.
Saluto’ cordialmente come ogni mattina tutte le segretarie e i dipendenti che incontro’ lungo il tragitto, fino ad arrivare davanti all’ufficio del padre.
La segretaria personale del sig. Masen appena lo vide si alzo’ in piedi per salutarlo. Edward rispose al saluto e senza indugiare oltre busso’ e apri’ subito dopo la porta.
Il sign Masen era gia’ al lavoro seduto alla sua scrivania.
Alzo’ gli occhi dai fogli che stava esaminando e assunse un’espressione alquanto compiaciuta vedendo li’ il figlio di buon mattino.
“Edward” esclamo’ “arrivi giusto in tempo, ho alcuni rendiconti che vorrei discutere con te”
“Papa’ sono qui perche’ ho bisogno di parlarti di una cosa estremamente urgente” rispose Edward
“Si tratta di lavoro?”
“Anche...ma direi che principalmente si tratta di qualcosa di personale”
“Sediamoci di la’ sul divano” disse il sig. Masen alzandosi dalla sedia e indicando un mini salottino ad un lato dell’ufficio “non si dica che non abbia tempo per gli affari privati dei miei figli”
Entrambi si sedettero su due poltrone, uno difronte all’altro.
“Allora Edward dimmi, di cosa vuoi parlarmi?”
“Papa’” esordi’ Edward “sai bene che il lavoro e i miei doveri come vice-presidente di questa azienda sono state sempre le mie uniche priorita’”
“Certo figliolo e io ne sono sempre stato molto orgoglioso”
“Bene, sai anche che nonostante l’incidente e la perdita di memoria, ho cercato in ogni modo di recuperare per tornare quello che ero”
“E sei una persona degna della massima ammirazione per questo”
“Grazie. Il fatto e’ che adesso mi ritrovo a vivere un momento molto critico....e....insomma...sto avendo molti ripensamenti riguardo le scelte che ho fatto fino ad ora”
“Che intendi dire?”
“Papa’, e’ vero che ho recuperato la memoria passata ma e’ anche vero che piano piano mi stanno tornando in mente vari episodi  del periodo della mia amnesia”
“Be’ direi che e’ una cosa magnifica...in questo modo non ci saranno piu’ buchi nella tua memoria”
“Si, li sto colmando piano piano...ma il problema e’ proprio questo: man mano che mi affiora un nuovo ricordo di quel periodo, mi sento del tutto destabilizzato”
“Non riesco a seguirti”
“Cerchero’ di spiegarmi meglio: per tutta la vita mi sono dedicato al lavoro e all’azienda di famiglia mettendo ogni altra cosa in secondo piano e questo perche’ ero convinto fosse la cosa miglior per me, senza considerare che volevo fare in modo che tu fossi sempre orgoglioso e soddisfatto di me”
“e lo sono sempre stato infatti...”
“si, ma quando ho perso la memoria, tutto cio’ non ha avuto piu’ senso per me, perche’ non ricordavo piu’ nulla di cosa ero prima e di cosa mi spronasse a cercare di perfezionarmi. Piano piano ho cominciato a provare interessi per cose diverse, la musica, il girdinaggio ad esempio...e questo mi ha portato a vedere la mia vita sotto una luce diversa. Quando ho riacquistato la memoria cancellando pero’ il mio periodo di amnesia, sembrava che apparentemente tutto fosse tornato come prima, stessi stimoli, stessi interessi, stessi obiettivi....ma poi i ricordi di quel periodo di transizione hanno cominciato a riemergere...e qualcosa si e’ incrinato dentro di me.”
Edward fece un attimo di pausa “sto perdendo la convinzione che la vita che ho fatto fino ad ora  sia quella che abbia realmente voluto fare...sto cominciando a credere che abbia agito solo per compiacere gli altri, primo fra tutti tu”
“Se non ho capito male, mi stai dicendo che non sei piu’ sicuro delle scelte fatte fino ad ora....e di quello che ti hanno portato ad essere”
“Esatto papa’...forse ho cercato di diventare un bravo uomo d’affari solo perche’ non volevo tradire le tue aspettative ....”
“E sentiamo, cosa ti sarebbe piaciuto fare invece? Il musicista?Il girdiniere? “
“Qualcosa che avesse attinenza con i miei interessi e le mie passioni....come hanno fatto Alice ed Emmett “
“Figliolo, io capisco benissimo che il periodo che hai vissuto e che stai tutt’ora vivendo sia difficile e critico sotto molti punti di vista, ma di una cosa sono certo: tu non sei mai stato obbligato a fare niente contro la tua volonta’....nessuno ti hai mai imposto di dover diventare l’erede di questo impero finanziario”
“Forse non mi e’ stato imposto in modo esplicito..”
“Vuoi dire che ti sei sentito obbligato da me?”
“Non mi hai mai obbligato con la forza....ma avevi sempre un certo ‘ardore’ nel coinvolgermi nelle tue attivita’”
“Edward, io ho cercato di coinvolgere negli affari dell’azienda te come Alice ed Emmett. La differenza e’ stata che con loro ho capito subito che sarebbe stata una strada senza uscita...non erano per niente portati per questo lavoro ed era inutile intestardirsi....tu invece sei stato recettivo fin da subito, avevi una mente brillante e grosse potenzialita’.....e mi sembravi soddisfatto di quello che apprendevi”
“Be’ adesso non sono piu’ tanto convinto di questo...”
“C’entra per caso quella ragazza?”
“Come?”
“Edward ti sto chiedendo se in tutto questo tuo momento di crisi c’entri per caso qulla ragazza....Isabella mi sembra si chiami....la ragazza che mi hai pregato di assumere come tua fisioterapista privata. So benissimo che vi siete frequentati al di fuori delle sedute di fisioterapia a cui ti sottoponevi.....so che era al barbeque di Emmett e so anche che spesso vi siete visti ‘fuori dalle mura domestiche’”
“E anche se fosse, cosa c’e’ di male?” ribbatte’ prontamente Edward
“Be’ Edward converrai con me che non e’ quel genere di persona che normalmente siamo abituati a frequentare nella nostra sfera sociale”
“E’ una brava ragazza....e questo mi basta!”
“Edward, non ti ho detto nulla fina ad ora perche’ capivo lo stato difficile in cui ti trovavi e mi ero reso conto che la sua presenza bastava a farti stare piu’ sereno...ma adesso che hai recuperato la memoria credevo che la cosa sarebbe finita li’ e che saresti ritornato dalle tue vecchie compagnie”
“Quali compagnie papa’?”
“Tanya innanzitutto...e’ sempre la tua fidanzata..”
“Tanya non si e’ degnata di passare un solo minuto in mia compagnia quando ero in clinica o quando sono tornato a casa...”
“Pensava che avessi bisogno di riposo e di tranquillita’....”
“BALLE! Se ci tenesse veramente a me, sarebbe venuta....ma lei mi accompagna solo se ci sono eventi mondani e frotte di fotografi!!”
“Non dire cosi’....era preoccupata per te, come del resto lo siamo stati tutti”
“Be’ se lo eravate avete avuto uno strano modo di dimostrarlo...”
“Senti Edward, mi dispiace se non siamo riusciti a starti vicino come tu avresti voluto, ma la situazione era difficile anche per tutti noi e spesso non sapevamo come comportarci....avevamo paura di fare peggio”
“Papa’...meglio che chiudiamo qui questo discorso, ormai quello che e’ fatto e’ fatto...io non sono venuto qui per parlare di questo...”
“D’accordo....allora dimmi la verita’...cosa c’e’ tra te e quella ragazza?”
“Ancora con Bella?”
“Edward, sono tuo padre e vedo benissimo che quella ragazza ti ha in qualche modo cambiato...prima certi ripensamenti non li avresti mai avuti.”
“Stai dicendo che se mi trovo in un momento di crisi esistenziale e’ colpa di Bella?”
“Io credo che lei c’entri per l’ottanta per cento”
“E anche se fosse? magari mi e’ servito per riflettere sulla mia vita...”
“Oppure per confonderti le idee...”
“Credi che non sappia fare le mie scelte da solo? Che sia sempre influenzato dagli altri?”
“Al contrario...sei sempre stata una persona dotata di estrema freddezza nella valuatzione delle situazioni.....il fatto che questa ragazza possa crearti tanta confusione mi preoccupa”
“Lei non mi ha creato confusione.....al contrario, mi ha fatto vedere le cose sotto una nuova prospettiva”
“e quale sarebbe?”
“Mi ha fatto vedere che nella vita non ci sono solo lavoro, responsabilita’, obblighi e doveri....con lei ho apprezzato le piccole cose che mi sono sempre perso in questi anni...”
“Allora ho ragione nel dire che lei c’entra....”
“Si papa’..lei c’entra OK?C’entra perche’ da quando la frequento mi sono reso conto di quante cose mi sono perso fino ad ora e di quante ho deciso di non perdermi piu’ ....”
“Edward, cosa stai cercando di dirmi? Stai facendo un lungo giro di parole ma gradirei che tu venissi al punto...”
“Il punto e’ che Bella e’ per me una persona molto importante...e io non intendo rinunciarci”
“Bene. Vedo che siamo arrivati al nocciolo della questione...quindi tutto si riduce ad una donna”
“Non userei il termine riduce.....io ho delle intenzioni molto serie con lei...”
“E Tanya?”
“Io non amo Tanya...e non vedo perche’ dobbiamo continuare questa farsa del fidanzamento”
“Ok, dici di non amare Tanya e di avere serie intenzioni con questa Bella....e sentiamo un po’...quali sarebbero le tue intenzioni? Fidanzarti ufficialmente con lei ? con una fisioterapista? le faresti fare un bel salto di qualita’...”
“Bella non e’ interessata a questo”
“Ah, mi vorresti far credere che il suo interesse per te non e’ minimamente legato alla tua posizione sociale?”
“Se proprio ci tieni a saperlo, la mia posizione sociale e’ uno dei principali motivi per cui lei mi ha rifiutato”
“O non si rende conto di cosa dice...oppure e’ una tattica per farti capitolare prima del previsto”
“Nessuna delle due.....mi ha chiaramente detto che non se la sente di impegnarsi con me perche’ non si sente abbastanza  per il mondo a cui appartengo....come se a me potesse interessare quello che pensano gli altri”
“E invece dovrebbe interessarti....e anche molto! Edward, forse ho giudicato male questa ragazza...in realta’, da quello che mi stai dicendo , sembra che lei abbia piu’ buon senso di te. Si e’ resa conto delle profonde differenze che separano il nostro ambiente dal suo...e ha capito che non ne potrebbe fare parte”
“Per me queste sono tutte idiozie....ambienti sociali...che senso ha? io so di essere felice assieme a lei e questo mi basta”
“Edward, tu non vivi in un’isola deserta e irrimediabilmente l’ambiente circostante influenzera’ sempre la tua vita... so che queste potranno sembrarti semplici parole...ma in realta’ posso provartelo con i fatti alla mano.”
“Cosa intendi dire?”
“Sai che lavoro faceva tua madre quando ci siamo conosciuti?”
“So che era una semlplice segretaria”
“Infatti....qunado l’ho conosciuta era una delle tante segretarie che lavoravano in questa azienda, allora io ero un ragazzo piu’ o meno della tua eta’ e come te stavo imparando da mio padre, tuo nonno, tutti i segreti del mestiere per succedergli nella carica di presidente. Mi presi una bella sbandata per tua madre e lei per me, anche se era molto inbita da quella che era la mia posizione sociale. Mio padre, come ora sto facendo io, mi mise in guardia sulle implicazioni di una relazione sentimentale con una persona di estrazione sociale tanto diversa dalla mia....ma io non gli diedi retta, ero innamorato di quella donna e pur di ottenere il benestare di tuo nonno, mi gettai a capofitto nel lavoro.
Alla fine lui era cosi’ soddisfatto del mio operato in azienda che mi lascio’ carta bianca per quello che riguardava la mia sfera privata...e cosi’ alla fine io e tua madre ci sposammo.
Ma l’idillio duro’ ben poco. Dopo un primo periodo di spensieratezza passato tra viaggi e agi di ogni genere, tuo nonno mi passo’ la carica di presidente e con essa si moltiplicarono gli impegni,le riunioni, i viaggi di lavoro, le cene sociali....tua madre cerco’ di adattarsi in ogni modo...di essere sempre disponibile e ben disposta a tutto....ma alla fine cedette. L’ambiente in cui l’avevo costretta a vivere non faceva per lei. Lei era una persona semplice, che amava le piccole cose, proprio come la tua Bella. Io l’ho gettata in un ambiente fatto di falsita’,apparenza, malelingue e doppigiochi, al pari di una fossa di leoni.
Cosi’ piano piano si e’ venuto a creare un muro tra di noi, lei ha cominciato a rifiutarsi di accompagnarmi in qualunque occasione e di intrattenere qualsiasi tipo di rapporto con le persone con cui io avevo a che fare. Siamo diventati due separti in casa, ma la casa era cosi’ grande che ormai adesso ognuno dei due conduce una vita propria indipendente da quella dell’altro.
Spesso mi ha rinfacciato che tutti i miei soldi le hanno rovinato la vita....che abbaimo fatto tre figli e che poi l’ho lasciata sola a tirali su con uno stuolo di balie... ed e’ proprio per questo senso di colpa che mi porto dietro da allora che non mi sono mai opposto alle sue scelte. Adesso si e’ riorganizzata la su avita in modo indipendente dalla mia, si e’ costruita dei suoi interessi con tutte quelle associazioni culturali e benefiche che segue...e ha riacquistato un po’ di serenita’ anche se ormai la distanza tra noi e’ diventata incolmabile”
“Perche’ mi dici tutto questo?”
“Per farti capire cosa accadrebbe se ti intestardissi a voler coinvolgere quella ragazza nella tua vita in modo permanente....e’ questa la vita che vorresti per te e sopratutto per lei?”
“Non e’ detto che debba succedere anche a me...”
“Succedera’ Edward, e il fatto stesso che lei abbia deciso di troncare ogni relazione con te e’ sintomo che lei stessa ha capito da sola quali sarebbero le conclusioni ..... tua madre allora non se lo immaginava lonatanamente, per lei era come se stesse vivendo una favola e io fossi il suo principe azzurro. La tua Bella invece ha gia’ i piedi ben piantati per terra”
“Bene, se allora mi dici che questa sia la sola e unica possibile conclusione....allora  vorra’ dire che saro’ io a rinunciare al mio lavoro e alla mia posizione”
“E cosa farai?”
“Il musicista? oppure il giardiniere? qualsiasi cosa che mi permetta di avere una vita semplice accanto a lei”
“E credi che lei te lo lasci fare?”
“perche’ mai dovrebbe opporsi?”
“Perche’ sa che tu sei un uomo di successo e con grandi aspettative. Quanto credi che tarderanno a nascerle i sensi di colpa per averti strappato da una realta’ fatta di soldi e potere per farti fare in cambio un lavoro ordinario.”
“Forse finiro’ a fare un lavoro ordinario, ma magari quello che voglio e’ una vita fatta di piccole cose”
“Edward..Edward, ma perche’ credi ti abbia scelto come mio erede?”
“Perche’ ero l’unico figlio che ti era rimasto disponibile?”
“Non dire stupidaggini!!! Io non sono uno di quei patriarchi che vogliono assolutamente tramandare le cose di padre in figlio....e si rifiuta di guardare in faccia alla realta’ se i suoi figli non sono portati per questo lavoro....io ho tirato su questa azinda dopo tuo nonno con tanti sacrifici e rinuncie...primo tra tutti il mio matrimonio.....per non parlare di tutte quelle persone che vivono con il lavoro in questa societa’ e per cui io mi sento responsabile in prima persona. Se non fossi stato totalmente certo che mio figlio fosse portato per questo lavoro, sarei stato il primo a cercare altrove il mio successore....ci sono frotte di nipoti che si precipiterebbero qui allo schiocco delle mie dita....io ti ho visto crescere giorno dopo giorno per tutti questi anni....ho visto in te la sete di conoscenza per tutto quello che riguardava questa azienda...ti ho visto tenere testa ai principali banchieri di questo paese durante i nostri meetnig abituali....e vedo la deferenza e l’ammirazione che ti dimostrano tutti i nostri dipendenti.
Edward, tu sei nato per fare il leader....e ti da una grande soddisfazione farlo....e mi dispiace ma non ho alcuna intenzione di lasciarti distruggere tutto quello che hai faticosamente costruito in tutti questi anni per un attimo di debolezza....”
“Debolezza? la mia non e’ una semplice debolezza!Io amo quella ragazza!”
“Allora e’ proprio per questo che devi lasciarla andare....come lei ti ha chiesto....per darle la possibilita’ di costruirsi una vita felice.....veramente felice”
“Felice significa....lontano da me...vero?”
“Mi spiace Edward...a volte dimostrare il proprio affetto verso qualcuno ti impone delle scelte dolorose”
Edward rimase muto per alcuni istanti, poi alzo’ lo sguardo verso suo padre e disse
“E io? Sono condannato all’infelicita’ per il nome che porto? Sarebbe stato meglio se la memoria non mi fosse mai piu’ tornata....”
“Edward non dire cosi’.... ti ostini a voler vedere le cose solo da una direzione.... hai soldi, fama e successo e potrai goderti la vita come e quando vuoi...e hai Tanya”
“Tanya? Papa’ ti ho gia’ detto che...”
“Si lo so cosa hai detto, Tanya non e’ perfetta....ma credimi ti vuole bene....e appartiene al tuo stesso mondo....lei sara’ sempre al tuo fianco in ogni circostanza per supportarti....perche’ lei sapra’ sempre come comportarsi in ogni occasione e non si sentira’ mai fuori posto...perche’ il tuo ambiente sociale e lo stesso in cui lei e’ nata e cresciuta”
“Papa’, cosa stai cercando di dirmi con questo?”
“Che credo che sia arrivato il momento di dare una svolta al tuo fidanzamento con Tanya”
“Sarebbe a dire?”
“Che credo sia arrivato il momento che tu le chieda di sposarla”.
  
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