HARRY'S POV.

Ero immobile vicino alla stanza di Emily aspettando che mi aprisse,ma più il tempo passava,più le mie speranze stavano andando a puttane. Ero così confuso. Era chiusa lì dentro da ore ormai e non ne voleva sapere di uscire.

Forse aveva assistito a quella piccola discussione che avevamo avuto io e Anne. Forse sapeva del bacio. O forse era soltanto stressata e voleva rimanere un pò da sola,però nessuna di queste mie tre supposizioni poteva essere certa.

-Dai,apri la porta..- urlai per l'ennesima volta. Come previsto,non ebbi nessuna risposta.

-Aprimi! So che sei lì dentro!- continuai a dire sbattendo con violenza i pugni sulla porta.

-Lasciami in pace!- dopo tre secondi arrivò la sua risposta. Finalmente avevo risentito la sua voce. Finalmente aveva parlato.

-Mi vuoi spiegare cos'hai?- chiesi alzando di poco il tono della voce facendo in modo che lei mi sentisse.

-Sono affari miei- rispose freddamente. Avevo l'impressione che stesse sul punto di piangere o che probabilmente lo stava già facendo.

-Non vuoi parlarmene?- chiesi trattenendo il respiro.

-No- la sua fu una risposta secca e diretta che quasi mi spiazzò. Forse ce l'aveva con me? A quel punto decisi di sfondare la porta e di parlarle faccia a faccia. La trovai stesa sul letto,piangente e con la testa sommersa dal suo cuscino.

Mi avvicinai con cautela e pian piano riuscì ad abbracciarla,anche se con difficoltà dato che Em cercava in tutti i modi di liberarsi dalla mia presa. Aveva anche cominciato a darmi alcuni spintoni per farmi allontanare ottenendo però scarsi risultati,visto che io opponevo resistenza.

-Smettila di comportarti come una bambina capricciosa e ascoltami!- la implorai cercando invano il suo sguardo.

-Perchè non vai da Anne? Sono sicura che lei saprà ascoltarti- rispose con la voce ancora rotta dal pianto.

-Cosa c'entra lei adesso?- chiesi cercando di apparire più calmo possibile.

-Oh,c'entra eccome! Io ci sto di merda per colpa sua..anzi..per colpa vostra!- sbraitò scandendo bene l'ultima parola.

-Cos'abbiamo fatto?- domandai.

-Il bacio che le hai dato..non ti dice nulla?- disse dopo aver esitato per alcuni istanti.

-Giuro che in quel momento ero euforico per via dell'esibizione. Lo sai che ci tengo a fare bella figura e sai anche che spesso sono nervoso prima di esibirmi- mi giustificai.

-Non usare scuse..sei solo ridicolo- rise nervosamente- Al massimo è Louis quello nervoso e si nota benissimo. Tu invece stai tranquillamente a cazzeggiare con il tuo Blackberry- mi incolpò puntandomi un dito contro.

-A dirla tutta..siamo tutti nervosi. Tu non puoi capire..non puoi sapere come ci sentiamo- dissi.

-Già- si limitò a dire abbassando di poco lo sguardo e dirigendosi verso la porta per uscire.

-Quindi..fammi capire..t-tu ci stai di merda per quel bacio che ho dato ad A-Anne?- balbettai.

-No,guarda..sono felice come una pasqua. Sposatevi e rendetemi ancora più felice. Auguri e figli maschi- disse in tono sarcastico.

-Ammetto che ho sbagliato..ma come ti ho detto prima ero solo euforico e non era mia intenzione baciarla. Io non amo lei- dissi afferrandola per un braccio.

-Dovrei crederti?- mi chiese.

-Si- risposi prontamente prima di fiondarmi sulle sue labbra. Sembra strano,ma mi erano mancate così tanto quelle labbra. Lei mi era mancata così tanto. Il suo profumo,i suoi occhi,tutto. Sentivo che il cuore stava quasi per uscire dal petto. Ero solo innamorato..forse troppo,ma ero innamorato.

-Cosa significa questo?- chiese lei appena ci staccammo.

-Significa che ti amo e che darei la vita per te- risposi. Emily avvampò di colpo: l'amavo ancora di più quando faceva così.

-Ti amo anch'io- sospirò a pochi centimetri dalle mie labbra. Avevo sentito bene? Lei mi amava? Non stavo sognando vero? Stupidamente mi tirai un pizzico per vedere se effettivamente ero stato vittima di un sogno,ma invece non era così. Lei aveva pronunciato proprio quelle parole. Aveva pronunciato quel 'ti amo anch'io' che aspettavo da tempo. In un primo momento ebbi una strana reazione: cominciai a tremare e ad avvampare. Em mi tirò a se lasciandomi un altro bacio dolce sulle labbra. Dio,lei era la mia droga.

-E..anch'io darei la vita per te- proseguì spostando lo sguardo verso la finestra.

-Questa è una dichiarazione bella e buona- risi.

-Beh..anche la tua lo è...o sbaglio?- chiese sorridendo.

-No,non sbagli- dissi -Quindi se io ti chiedessi di essere la mia ragazza..tu cosa risponderesti?- proseguì.

-Non ne ho idea..probabilmente rifiuterei- disse facendomi la linguaccia.

-Perchè dovresti?- domandai sorridendo maliziosamente.

-Perchè sei un cesso- rise.

-Stronza- la insultai amorevolmente.

-Oh,ma grazie del complimento- disse.

-Di nulla- risposi ridendo.

-Comunque...a parte gli scherzi..è ovvio che ti direi di si!- esclamò lei facendosi seria.

-Davvero?- chiesi con un sorriso da ebete stampato in faccia e con gli occhi che mi brillavano.

-Si..davvero. Non sai da quanto aspettavo questo momento- rispose abbracciandomi.

-Lo stesso vale per me,amore- risposi stringendola forte.

-Amo quando mi chiami così..mi fai sentire importante..è come se fossi solo tua- affermò lei.

-Infatti lo sei- dissi accennando un sorriso. Sì,è vero: E' mia sorella ma l'amore che provo per lei è immenso. Giuro che farei di tutto pur di renderla felice. Ho intenzione di passare il resto dei miei giorni con lei..non importa dove siamo,l'importante è che ci siamo solo noi due,perchè il legame che ci lega è forte e speciale allo stesso tempo e mai nessuno riuscirà a romperlo.