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Autore: Johnlockistheway    13/09/2012    4 recensioni
Merlino e Morgana. Due scelte di vita. Bene e male. Odio e amore. E un solo destino: il Loro.
Dal capitolo 1: Morgana si era voltata incredula verso Merlino e, guardandolo, all'improvviso tutti i pezzi che aveva nella testa erano andati al loro posto.
Non aveva più alcun dubbio: il ragazzo che le stava davanti era il mago più potente del mondo.
Dal capitolo 12:“Dopo quello che la mamma ti ha fatto...come sei riuscito ad amarla ancora? A fidarti di lei?"(...)
"Non ce l'ho fatta perché sono stato forte o paziente. Ce l'ho fatta perché l'amavo. E credi a me, figlia mia. L'amore vince veramente su tutto. Sempre”.
Dal capitolo 17: "Buongiorno principessa"

(fa parte della serie L'amore vince su tutto)
SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO (sorry)
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Drago, Merlino, Morgana, Nuovo personaggio | Coppie: Merlino/Morgana
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amore vince su tutto'
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Ciao! Rieccomi...ecco il nuovo capitolo...spero che vi piaccia...Un megabacione a tutti!

 

Dopo aver sghignazzato per l'espressione di Gaius, Morgana si avvicinò a Merlino e pronuncio alcune parole nell'antica lingua.
Dopodiché tornò a sedersi al suo posto e attese.
Pochi secondi bastarono perché l'incantesimo avesse effetto e Merlino cominciò quindi a svegliarsi.
Il ragazzo dapprima si mosse un po', cercando probabilmente di mettersi dritto, ma, appena mosse i polsi sanguinanti a causa delle corde e le braccia doloranti per il fatto che esse avevano retto da sole l'intero peso del suo corpo, gemette di dolore e rinunciò all'impresa.
Poi, lentamente, molto lentamente, Merlino aprì gli occhi, sbattendo le palpebre per mettere a fuoco il luogo dove si trovava.
Appena si fu reso conto della situazione in cui era, strabuzzò gli occhi e iniziò a scuotere disperatamente le braccia e le corde che lo legavano, nel vano tentativo di liberarsi.
Così facendo, però, le lesioni ai polsi sfregarono contro i legacci provocandogli un dolore insopportabile che lo fece desistere immediatamente dall'impresa.
“Ciao Merlino-lo salutò Morgana-Dormito bene?”chiese con finto interesse.
Il ragazzo si stupì così tanto della domanda che sbatté le palpebre più volte, perplesso, e la fissò senza dire niente per una manciata di minuti prima di decidere che, vista la situazione, era meglio fare buon viso a cattivo gioco e sfoderare un sorriso stanco prima di risponderle.
Appena aprì la bocca per parlare, però, la gola secca e riarsa per la sete si oppose, e così il giovane si ritrovò a tossire così forte da non riuscire quasi a respirare.
“Oh, perdonami-disse Morgana, fingendosi dispiaciuta-suppongo che tu abbia sete...”
Merlino, che finalmente era riuscito a calmare un poco la tosse, si limitò a fissarla con i suoi splendidi occhi color del mare e a cercare di deglutire senza farsi male per inumidire un po' la gola.
“Ti ho chiesto se hai sete”ripeté la maga, seccata, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi pericolosamente al ragazzo.
“Rispondimi!”urlò, stizzita, ferendolo a un braccio.
Merlino emise un gemito roco inarcando la schiena prima di rivolgere alla donna uno sguardo penetrante che abbandonò all'istante quando lei strinse le sue mani sui suoi esili polsi laceri e sanguinanti.
La donna lo guardò, aumentando la stretta sulla presa e lui, non potendo parlare, si limitò ad abbassare lo sguardo e a fare un piccolo cenno d'assenso col capo, cosa che sembrò suscitare l'ilarità dei maghi presenti nella sala.
“Beh, Morgana!-sbottò infatti uno-E tu volevi ucciderlo perché lo ritenevi un pericolo? Ma dai...di questo passo, lo piegherai al tuo volere in meno di ventiquattr'ore!”
“Oh, io non ne sarei così sicura-rispose la donna, gelida, dando un po' d'acqua al prigioniero, che ancora teneva stretto per i polsi-Tu parli così perché non conosci Merlino...in apparenza, è il solito smidollato dal cuore d'oro, ma sa essere molto, molto testardo, sopratutto per quanto riguarda ciò in cui crede...Sai Merlino-sospirò rivolgendosi al ragazzo-sai essere davvero irritante a volte....con tutti quegli sciocchi tentativi di mettermi i bastoni tra le ruote...ma passare dal pensare questo, al sapere chi sei e che sei sempre stato sotto i miei occhi e non ho mai capito niente è...frustrante. D'altronde, devo ammettere che sei stato bravo. Un ragazzo timido e pasticcione...ecco come sei riuscito ad apparire per tutto questo tempo. Ma adesso il tempo degli inganni è finito! Ora che so tutto...non potrai sfuggirmi. É venuto il momento per te di fare una scelta. Una scelta che cambierà la tua vita per sempre...in meglio o in peggio sta a te deciderlo... quindi ascolta bene, Merlino!” esclamò lei lasciandogli finalmente andare i polsi e portandosi al centro della sala.
“Adesso-disse la donna-Io ti farò una proposta. Ma ricorda: qualunque cosa tu decida, non avrai altre occasioni. Ho deciso-proseguì lei, fissando le iridi verdi in quelle blu del mago-di diventare la regina del più grande regno mai esistito, ma per farlo, devo prima conquistare tutti i territori fuori dal mio attuale dominio e devo uccidere il mio caro fratello. E voglio che tu mi aiuti a realizzare questo progetto. In altre parole, Merlino, voglio che tu ti unisca a noi.”concluse indicando il Consiglio con un rapido gesto della mano.
Lo sguardo sconvolto del mago davanti a quella richiesta era più che sufficiente come risposta.
“Pensaci bene, Merlino. Pensa a quante cose potremmo realizzare, io e te. Il più grande mago di tutti i tempi e l'ultima delle sacerdotesse. Insieme, noi possiamo costruire un regno immenso. Un regno in cui la gente come noi non dovrà più nascondersi! Pensa, Merlino. Vivresti qui, a palazzo, con Gaius e i tuoi “amici”, non più nascosto nell'ombra a fare la pezza da piedi personale di Artù, ma staresti al posto che spetta a un grande mago come te...sul trono, accanto a me. Saresti rispettato e temuto da tutti. Nessuno oserebbe più neanche pensare di trattarti come uno schiavo. I cavalieri strisceranno ai tuoi piedi pur di essere degni della tua attenzione. Pensa Merlino! Pensa al potere!”esclamò Morgana.
Ma, purtroppo per lei, il suo amore per il comando la rendeva cieca verso quel sentimento che era presente in Merlino: l'umiltà.
Se pensava di convincerlo promettendogli potere e ricchezze, si sbagliava di grosso.
E infatti, pochi secondi dopo, giunse la risposta del mago, che era proprio il contrario di quella sperata.
“Ma io non voglio il potere-disse pacatamente il ragazzo, con la voce roca per colpa della prolungata assenza d'acqua-Non voglio essere ricco. Non voglio vedere i cavalieri prostrati ai miei piedi. Non voglio che la gente abbia paura di me. Non voglio che i miei AMICI abbiano paura di me. Io voglio solo...essere...libero”.
“E lo sarai!-gli disse Morgana, insistente-Sarai ai miei ordini, ma non dovrai più nascondere ciò che sei veramente.”
“Non è questa la libertà che cerco”rimandò lui, sempre pacatamente.
“Mi spieghi che libertà sarebbe quella di essere trattato alla stregua di uno schiavo? Provi forse gusto a fare il servo dei cavalieri di Camelot? Ti piace forse farti sbeffeggiare da loro e da Artù? Sei contento di correre dietro al re e fare di tutto per lui per poi finire sempre ad essere considerato un idiota? Sei forse felice nel vedere Artù darti ordini perché ti considera il suo schiavetto personale? Eh!? É questa la libertà che cerchi, per caso?! Questa non è libertà...questa è pura follia!”urlò lei.
“Artù non mi considera uno schiavo...e nemmeno i cavalieri la pensano così se è per questo. Noi siamo amici, Morgana. Ma suppongo che tu non sappia cosa voglia dire averne alcuni...la cosa mi rattrista molto, credimi.”gli rispose, fissandola con i suoi occhi sinceri.
“Mi dispiace per te”aggiunse poi.
“Dispiacerti? Perché mai dovrebbe dispiacerti? Gli amici non sono altro che persone che possono essere usate da altri per farti del male e ricattarti...per cui, io sono felice di non averne!”.
Morgana fece un profondo respiro.
“Comunque, è questa la tua risposta definitiva?”*
Merlino annuì.
“Pensaci bene, avanti! Vivere qui, a palazzo, circondato dalle ricchezze e...”
“Preferisco vivere libero nella foresta che rinchiuso in una prigione d'oro!”esclamò il ragazzo, alzando la testa.
“E sia-sospirò la donna-Ho cercato di essere gentile con te, Merlino. Ti ho dato una scelta: una via rapida e indolore per risolvere in fretta la questione unendoti a noi di tua spontanea volontà...ma questa non era che una semplice cortesia. Tu ci darai una mano, Merlino. Che tu lo voglia o no, mi è del tutto indifferente. Se non vuoi farlo spontaneamente, allora ti costringerò a farlo! Ti ho dato una scelta-ripeté lei-e tu hai scelto...la via del dolore!** Prepararti Merlino, perché da questo momento in poi fino a quando non sarai diventato un mio fedele suddito, io ti prometto che non passerà giorno senza che tu soffra per ogni dannato minuto della tua vita! E sta pur certo...che resistere non servirà a niente. Presto o tardi, tu sarai mio...presto o tardi...mi occorresse anche un secolo...io ti piegherò al mio volere!”.
Quelle parole furono seguite da un lungo silenzio...silenzio che all'improvviso fu interrotto da una specie di singhiozzo, che proveniva da Merlino.
Morgana lo guardò credendo che stesse piangendo, ma quando il mago alzò la testa, non c'era traccia di lacrime sul suo volto angelico.
Stava sogghignando.
La strega lo fissò, sgomenta.
Che fosse uscito di testa?
Infine, lui la guardò, con le labbra ancora arricciate in un sogghigno, sul volto un'aria di sfida.
Proferì una sola parola: “Provaci”.


Gaius,dopo l'evidente sfida che Merlino ebbe lanciato alla strega, guardò il suo protetto con l'aria di uno che casca dalle nuvole.
“Merlino...sei forse diventato pazzo?”chiese il vecchio con un sussurro.
A quelle parole lui voltò la testa fino a fissarlo negli occhi.
Le iridi, solitamente del color del mare calmo, erano un oceano tempestoso.
Non c'era ombra di paura in quegli occhi, notò Gaius, sorpreso, anzi...in essi brillava una forza mai vista prima...una fiamma che consumava tutti i sentimenti deboli lasciando spazio a un coraggio solitamente non comune nel comportamento del suo figlioccio.
Una fiamma-riflettè Gaius-Aspetta un attimo...ma certo! Una fiamma!”
Finalmente il cerusico aveva capito tutto: quello che vedeva non erano altro che il coraggio e la forza dei Signori dei Draghi, risvegliatisi in Merlino a causa della situazione in cui si era ficcato il mago.
Sentimenti che stavano proteggendo la parte debole del ragazzo, impedendogli di crollare davanti a una minaccia così grande.
Ma la cosa, invece di rilassarlo, lo mise in allarme.
Merlino gli aveva già dato prova di quanto fosse pericoloso che restasse in quella condizione sfidando apertamente la regina, e farla arrabbiare non gli sarebbe servito a niente.
Il vecchi lanciò uno sguardo a Morgana e immediatamente i suoi timori trovarono conferma.
Dire che era infuriata era dir poco.
Fortunatamente, forse più per miracolo, prima che lei abbattesse la sua ira su quel ragazzino irriverente, ammazzandolo, due guardie fecero irruzione nella sala.
“Che ci fate voi qui?!”esclamò la maga, furente.
“Lady Morgana ci dispiace disturbarla, ma...abbiamo un problema. Sembra che un gruppo di stregoni stia facendo rappresaglia al vostro regno, a nord del confine.”
“Che genere di stregoni?”domandò lei, interessata.
Gaius sperò vivamente che la guardia non rispondesse...
“Druidi, mia signora. Sembra che una vostra pattuglia li abbia attaccati e che essi si stiano difendendo”.
Ecco.
Ma perché il destino sembrava avercela così tanto con Merlino in quei giorni?
Possibile che non gliene andasse bene una?
“Un gruppo di Druidi, eh?”aveva sussurrato la strega, sogghignando, e lanciando uno sguardo non troppo rassicurante a Merlino “La cosa potrebbe tornarmi davvero molto utile per avere le... informazioni che voglio”.
“Lo sai, Merlino-sospirò improvvisamente, guardando il ragazzo-Nonostante ora so chi sei...c'è qualcosa in te che ancora mi sfugge...ma non preoccuparti, con l'aiuto dei Drudi sono certa che ben presto ogni tuo segreto mi sarà rivelato”.
Poi, si voltò verso le guardie e annuì.
“Bene, allora...fate preparare il mio cavallo...mi occuperò di loro personalmente”disse avviandosi verso l'uscita della sala.
“Oh...Laya? Potresti occuparti tu di sistemare i nostri...ospiti?”chiese guardando Merlino e Gaius, che si lanciarono uno sguardo preoccupato.
“Certamente. Sarà un vero onore”sogghignò la donna, facendo venire i brividi a Merlino, che alla parola Druidi aveva iniziato a preoccuparsi seriamente, abbandonando un po' di quel coraggio di poco prima.
Prima di voltarsi ed uscire dalla sala con il suo passo leggero, Morgana si voltò e fissò per un secondo il posto che si trovava alla destra del suo nella grande tavolata nella sala.
Era vuoto.

*Liberamente tratta dal millionario XD...Ci mancava solo che gli facessi dire "L'accendiamo?"
** Liberamente tratta dal Signore degli anelli

   
 
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