Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xniallspotato    13/09/2012    1 recensioni
Un altro anno insieme a quella gente che ti squadra da capo a piedi.
Quella gente che non ti conosce ma parla male di te.
Quella gente che ti giudica solo per come ti vesti, per quello che dici o per cosa fai.
Quella gente di merda, che se conoscesse più a fondo le persone che giudica tanto, magari smetterebbe di farlo.
Odiavo quel posto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Harry.. ti voglio bene.

 
La mattina seguente mi svegliai con un mal di testa fortissimo, ma non mi importava, non era niente in confronto al dolore che mi provoca Niall.
La sera prima, dopo l’incontro con Niall sono tornata a casa di corsa, senza avvisare né Katie né Harry, e mi sono addormentata quasi subito, non volevo ripensare a niente di tutto quello che era successo il giorno prima.
Guardai il mio cellulare, come pensavo, 10 messaggi da Katie e 5 chiamate perse. Mi alzai e mi diedi una sciacquata alla faccia, non mi ero nemmeno struccata e sembravo un mostro. Dopo presi la prima cosa che trovai nell’armadio la indossai e scesi giù a far colazione. Sul tavolo trovai un biglietto che diceva ‘Tesoro, oggi sono andata a lavoro presto, c’era un’urgenza, starò tutto il giorno in ufficio, torno sta sera tardi, non aspettarmi. Mamma’ perfetto, tutto il giorno libero. Presi lo zaino e uscii di casa anche se era ancora presto, un po’ di aria non mi avrebbe fatto male.
L’aria mattutina di dicembre si faceva sentire, faceva abbastanza freddo, ma non aveva ancora nevicato, anche se il tempo era quello giusto, il cielo era coperto da nuvoloni grigi. Le strade erano deserte, era normale dato che erano solo le sette e mezza. Mi sedetti in una delle panchine del parco vicino a casa mia e iniziai a pensare a Niall. Io non volevo davvero perderlo, mai si comportava da stronzo, non mi credeva quando gli ho detto che non l’avevo tradito, non si fida più di me, poi vorrei atnto sapere perché crede che io l’abbia tradito, non ha nessuna prova. Cavolo, se solo aprisse gli occhi. Perché cavolo la vita deve essere così complicata? Non potrebbe andare tutto rose e fiori? No, giusto se no sarebbe un film, non più una vita. Ovvio che ci dev’essere sempre qualcosa che ostacola la tua felicità. Avrei fatto qualsiasi cosa per riacquistare la fiducia di Niall, qualsiasi. Stetti ancora un po’ sulla panchina, poi guardai l’orologio, erano le otto meno cinque, cavolo ero in ritardo per scuola! Presi lo zaino e iniziai a correre come una pazza, la gente sulle strade mi guardava stranita, ma io continuai a correre. Riuscii ad arrivare a scuola cinque minuti prima che suonasse la campanella. Appena entrata nel cortile Katie mi venne subito incontro.
“Maddie, ma che cazzo fai? Non puoi sparire così!” mi rimproverò lei.
“Che vuoi?” gli risposi io aggressiva.
“Ieri te ne sei andata dalla festa senza dire niente, non rispondi al cellulare, oggi quasi non ti presenti a scuola, pensavamo che ti fosse successo qualcosa! Potevi almeno avvertirci, no? Anche Niall si era preoccupato, guarda è la con noi” esclamò mentre si girava e indicava il vuoto totale. “Era lì fino a due secondi fa, è sparito nel nulla.” Disse rigirandosi verso di me.
“Va bene, va bene, entriamo in classe, và.” Dissi io mentre mi incamminavo verso l’entrata.
“Non mi credi? Ti giuro era là che parlava con noi, dovevi vedere com’era preoccupato.” Disse Katie mentre mi raggiungeva.
Entrammo in classe e ci sedemmo ai soliti posti, la prima ora avevamo filosofia, quindi in classe c’era anche Niall. Staccai un foglio dal mio quaderno e ci scrissi sopra ‘ciao’ poi ritagliai il bigliettino, lo appallottolai e lo lanciai a Niall, che sentendosi arrivare qualcosa nel collo si girò subito verso di me, mi guardò e poi lasciò cadere il bigliettino a terra. Feci un altro bigliettino con scritto ‘perché non mi parli?’ e glielo lanciai, non lesse nemmeno questo. Allora iniziai ad appallottolare pezzetti di carta senza scriverci niente sopra e tirarglieli addosso per dargli fastidio.
“Johnson, fuori dalla porta!” esclamò la professoressa alzandosi e guardandomi attraverso i suoi occhiali.
“Prof, ma non ho fatto niente!” protestai io.
“Ah, no? Le palline di carta le stavo lanciando io?” disse la professoressa.
“Che palle.” Dissi sottovoce mentre mi alzavo.
“Cosa?” chiese la professoressa.
“Che palle, ho detto che palle!” esclamai io prima di uscire dalla porta.
Ormai era più di mezz’ora che ero fuori dalla porta e mi stavo annoiando come non mai, non c’era niente da fare. Solo una volta è passato il bidello a chiedere perché ero fuori, per il resto, ogni tanto dalle altre classi usciva qualcuno per andare in bagno, che mi guardava e poi spariva oltre le scale. Dopo un po’ uscii qualcuno dalla mia classe, alzai lo sguardo restando seduta a terra con la schiena appoggiata al muro.
“Posso rientrare?” chiesi.
“In realtà no, ho chiesto alla prof se potevo andare in bagno” disse Harry guardandomi e poi sedendosi accanto a me. “Come va?” chiese dopo lui.
“Secondo te?” chiesi io a mia volta. “La mia vita fa schifo, sono appena uscita da un ospedale, il mio ragazzo mi odia, pensa che lo abbia tradito, cosa che non è vera, ieri, tra l’altro, mi sono ubriacata e ho un mal di testa fortissimo, quindi vedi un po’ te.” Dissi io infine.
“Niall non ti odia, ha solo il prosciutto davanti agli occhi e non vuole capire che si sta immaginando una storia surreale, gliel’ho provato a spiegare anche io che non lo tradivi, ma non lo vuole capire..” disse lui.
“Davvero? Ti ha parlato di me?” chiesi io girandomi verso di lui.
“Quasi sempre mi parla di te, dice che ti ama, che non ti vorrebbe perdere e che però non si fida più di te..” disse Harry.
“Ah..” dissi io tornando a guardare il nulla “Lo sapevo.” Sospirai.
“Senti, non ti scoraggiare. Vedi che prima o poi gli passa a quello stupido, devi solo aspettare.” Mi incoraggiò Harry.
“Speriamo che gli passi presto, non ho intenzione di aspettarlo per sempre.” Dissi mentre Harry mi guardava “Ok, sto mentendo. Lo aspetterò finché è necessario.”
“Brava Maddie!” disse Harry spettinandomi i capelli.
“Smettila!” dissi io dimenandomi. “Comunque grazie, Harry.” Dissi sorridendogli.
“Di niente, cosa non si fa per gli amici?” disse lui ricambiando il sorriso.
“Ah, quindi noi siamo diventati amici?” chiesi io ridendo.
“Ovvio! Almeno, tu sei mia amica, non so se per te è lo stesso.” Disse lui guardandomi.
“Certo!” risposi io sorridendo.
“Io devo tornare dentro..” disse Harry alzandosi.
“Ok.” Risposi io guardandolo. “Harry..” dissi tirandolo per una manica.
“Dimmi?” chiese lui.
“Non avrei mai pensato di dirti una cosa del genere, ma.. ti voglio bene” dissi mentre lui mi guardava e sorrideva.
“Anche io ti voglio bene, Maddie.” Disse abbassandosi per abbracciarmi e poi ritornò in classe.
Passò un’altra mezz’ora, poi finalmente suonò la campanella e dalla porta uscii la professoressa che si dirigeva verso un’altra classe, presi il mio zaino e andai al mio armadietto per posare i libri dell’ora prima. Quasi tutti erano già nelle classi, chiusi l’armadietto presi lo zaino e mi diressi verso la mia classe, quando vidi Niall aprire il suo armadietto, quindi andai da lui.
“Niall.” Dissi io mentre lo raggiungevo. Lui mi guardò e poi tornò ad infilare i suoi libri nell’armadietto.
“Mi puoi parlare per favore?” chiesi stufa di quella situazione. “Mi spieghi che cavolo ti ho fatto?”
“Mi sembra di avertelo già detto.” Disse lui chiudendo il suo armadietto.
“Ancora con quella storia? Non ti ho tradito, cazzo.” Urlai esasperata.
“Basta, sono stufo.” Disse lui prendendo lo zaino e andandosene. Lo presi per una manica della felpa e lo sbattei contro gli armadietti mettendomi davanti a lui.
“Adesso io e te parliamo chiaro?” dissi io mentre lui guardava in basso. “Di cosa sei stufo?”
“Di questa situazione, di questa storia.” Rispose lui.
“Dimmi che hai, che ti ho fatto, perché non ci credo che tu pensi che ti abbia tradito, so che non lo pensi veramente, quindi dovresti credermi. Cos’è che ti ha stufato? Questa storia? Quindi in pratica mi vuoi dire che mi vuoi lasciare?” dissi io cercando di trattenere le lacrime. Lui non rispose, stava lì con la testa bassa.
“Allora, è questo che vuoi? Va bene.” Dissi spostandomi da davanti a lui e lasciandogli libero il passaggio. “Prego, vai verso la strada della libertà, da adesso non sei più fidanzato. Contento?” dissi allargando il braccio destro come per dirgli ‘questa è la strada’. Lui mi guardò per qualche secondi con gli occhi lucidi e poi si allontanò. Io mi appoggiai con la schiena agli armadietti e scivolai giù fino a sedermi per terra. Ora non ce la facevo davvero più, non volevo più trattenere le lacrime, infatti qualche secondo dopo iniziarono a scivolare veloci sulle mie guancie. Niall mi aveva appena lasciato.

___________________________________________
Eccomi con un nuovo capitolo c:
Niall e Maddie si sono lasciati *piange*
Che stronzo che è stato Niall, eh? *si asciuga le lacrime*
E vabbè, è la vita. Non sempre succede quello che speriamo che accada, vero?
Invece Maddie e Harry stanno iniziando a diventare amici?
Non è che nascerà qualcosa fra i due?
Voi che ne pensate? Secondo voi Maddie farebbe qualcosa del genere alla sua migliore amica?
Bah, io non vi spoilero niente lol *risata malvagia*
Lasciate qualche recensioncina piccola piccola per me? Per favore, esaudite il desiderio di questa barbona che scrive fan fiction lol
Ora vi lascio, mi scuso se il capitolo è un po’ corto..
Mi raccomando:
Non drogatevi.
Non fumate.
Non fate cazzate.
E soprattutto, recensite in tanti questo capitolo! Lol
Twitter:
@xniallspotato
Ho capito come fare i collegamenti ipertestuali, oh yeah.
Quindi volevo farvi vedere anche com'era vestita Maddie la sera della festa:
gonna e camicetta
Much love for ya x

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xniallspotato