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Autore: weasleywalrus93    14/09/2012    4 recensioni
Cosa può succedere se la Liverpool del 1958 e la Liverpool a noi contemporanea venissero a contatto tramite due ragazzi? Di uno il mondo conosce il suo nome, la sua vita e i suoi ideali. Dell'altra invece il mondo non fa nemmeno caso, mettendola in disparte e oscurando ciò che potrebbe offrire al mondo. Ma dall'esterno non si può sapere quanto una persona, anche la più famosa, può venire influenzata da qualcuno che il mondo nemmeno vede.
(mia primissima FF... mi sono letteralmente buttata a scrivere)
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And this time I know it's for real
The feelings that I feel
I know if I put my mind to it
I know that I really can do it


Liverpool, Aprile 4 2012.

Ero andata tutti i giorni al negozio, tranne quelle poche volte che riuscì a passare del tempo con Jeremy. Forse avevo esagerato con John e volevo scusarmi. Mi trovavo accovacciata proprio sotto il giradischi, di fronte l'espositore dei vinili. Simon&Garfunkel mi facevano compagnia mentre mi scervellavo su cosa mai Joyce avesse voluto dire quando scrisse l'Ulisse. In realtà più che sforzarmi di capire, picchiettavo la matita sul libro ascoltando Mrs Robinson e buttavo delle occhiate speranzose verso la porta. Ma non avevo idea se quella bolla temporale esisteva solo li in quei cinque metri quadri o si estendeva a tutto il negozio. Scossi la testa nel tentativo di concentrarmi una buona volta sul libro e abbassai la testa con l'intenzione di leggere seriamente.

It's gonna take time
A whole lot of precious time
It's gonna take patience and time, ummm
To do it, to do it, to do it, to do it, to do it,
To do it right


Liverpool, 4 aprile 1958.

Quella mocciosa aveva il potere di farmi saltare i nervi anche con una sola frase. Quel suo tono saccente e strafottente ti faceva venire voglia di metterle le mani al collo e strozzarla. In fondo poteva avere ragione. Insomma, anche se veniva dal futuro poteva essere vero che non mi conoscesse e che fossi un perfetto signor nessuno. Ma la cosa più irritante era stato il modo in cui l'aveva detto: guardando altrove e come se non le importasse nulla. Era il mio futuro cazzo! Come l'avrebbe presa se io le avessi detto che nella vita sarebbe stata una nullità? Alla fine il disco l'avevo preso. Era da matti non prenderlo quando trovavi i soldi esatti che servivano a comprarlo e lasciare li tutto. A quest'ora lo avrebbe avuto in mano un coglione. Brian era stupito di vedermi li a comprare qualcosa. Gli dissi che me l'aveva regalato la tizia appena uscita e sbarrò gli occhi dicendo che non aveva visto uscire nessuna ragazza dal negozio. Che cazzo stava succedendo? Ci pensavo proprio mentre entravo nel piccolo negozio e la vidi li rannicchiata a leggere un libro mentre ascoltava il vecchio giradischi sullo scaffale più in alto. Mi avvicinai e mi misi di fronte a lei, in modo che non le arrivasse nemmeno la poca luce emanata dalle grandi finestre.

I got my mind set on you
I got my mind set on you
I got my mind set on you
I got my mind set on you
{(Got my mind) Set on you}


La poca luce che mi permetteva di mettere a fuoco le parole scomparve improvvisamene. Alzai gli occhi e me lo ritrovai davanti. Ciuffo alla Elvis, camicia rosso fuoco, giubbotto di pelle, mani in tasca, jeans e stivaletti di pelle. Non mi sarei stupita se dalla tasca posteriore dei jeans fosse spuntato un pettinino come quello di John Travolta in Grease.

Non mi stava osservando. Mi stava studiando. Lo potevo capire da quegli occhi verdi che mi fissavano con un misto di freddezza e infantile curiosità. Mi piaceva uscire curato! Perchè? Nel futuro sono tutti barboni come lei?

-La buona educazione insegna a salutare le persone che conosci e incontri per strada-

Tolse la puntina dal vinile e fui costretta a togliere le cuffie.

-Sei tu che ti sei messo qui davanti, tu che mi hai visto. Quindi, caro il mio gentleman, toccherebbe a te salutarmi-

-Non saluto quelli di cui conosco solo il nome-

-Ti sei presentato tu solo con il nome-

Stronza. Stronza acida e meschina. Per tutta risposta mi buttai vicino a lei e presi il libro in cima alla pila che schiacciava lo zaino. Doveva essere una secchiona. Il libro era pieno di scritte fitte su tutti i bordi, i testi erano perfettamente sottolineati e spesso vi erano delle note aggiuntive scritte a mano. Avevo a che fare con un mostro?

-Se vuoi te lo posso regalare. E' filosofia e la odio-

-Ma dai! Per un attimo ho pensato che volessi essere gentile con me!-

-Hai cominciato tu ad essere cafone!-

-Solo perchè tu avevi preso l'LP che volevo io-

-Non c'era scritto il tuo nome la sopra-

-Ciò non ti autorizzava lo stesso a darmi i tuoi soldi per comprarlo-

Lo guardai stupita. L'aveva preso davvero?

Mi voltai verso di lei. Aveva gli occhi sgranati. Sogghignai.

-Mi credevi davvero così stupido da lasciare un LP di Elvis quando qualcuno mi lasciava i soldi per comprarlo?-

Mi stupì della mia ingenuità. In fondo parlavamo di John, mica di un Teddy boy qualunque.

Mi riconcentrai sul libro. Volevo sapere a tutti i costi il suo cognome. Non volevo dargliela vinta chiamandola per nome. Era qualche pagina dopo la copertina.

-Ti chiami Granger... Bel cognome-

-Visto che il mio ti piace tanto, perchè non mi dici il tuo?-

Chiusi il libro con un tonfo. Era ormai inutile continuare a tentare di studiare. Lo guardai in faccia, aspettando.

-Lennon. E un giorno tutto il mondo lo urlerà-

-Pff... illuso!-

-Ecco cosa odio di te! Cerco di avere una conversazione normale, dicendoti cosa penso e quale sarebbe il mio sogno e tu hai il potere di distruggerlo in un secondo! Ci credo poi che non hai amici e stai rintanata in questo buco a studiare invece di ubriacarti e farti una sana scopata con qualcuno!-

Balzai in piedi. Era incredibile. Ti faceva cambiare umore dicendo una sola parola. Me la sarei scopata se non fosse che nel bel mezzo avrebbe potuto dire "Non sei poi tutto questo granchè"

-Tu non sai nulla di me! Non viviamo nemmeno nella stessa epoca quindi come pretendi di poter sparare giudizi su di me?-

Mi alzai pure io guardandolo dritto negli occhi. Sembravano maledetti tanta era la rabbia che ci leggevo dentro. Lo vidi allontanarsi con aria sconfitta. Abbassai lo sguardo.

-I miei genitori mi hanno sempre detto che io ero uno sbaglio, che non ero in programma, che quando si sono accorti che io ero già in viaggio verso questa vita era ormai troppo tardi-

Le sue parole uscirono come un sussurro. Mi voltai verso di lei. Fissava le scarpe tenendo le mani nelle tasche dei jeans. Perchè mi diceva tutto questo? Perchè lo diceva a me poi? Non aveva una qualche fottutissima amica a cui raccontarlo?

Sentì i suoi passi verso la mia direzione, fermarsi a pochi centimetri da me, nel punto che avevano lasciato poco prima. Lo sentì scivolare fino a sedersi a terra e presto lo imitai.

-Non hai amici a cui raccontarlo?-

-Pensavo di averli... Se non lo avessero raccontato a tutta la scuola e non avessero cominciato a chiamarmi rifiuto umano. L'unico che mi è rimasto vicino è stato Jeremy-

-Un tuo amico?-

-Il mio ragazzo-

Non so per quale motivo ma sentì una mano gelida afferrarmi il cuore e strapparmelo da dove era situato. Non dovevo dimostrarmi debole.

-Allora perchè non te la fai una bella sveltina con lui? Ti fa balzare l'umore a mille!-

-Oddio ma tu non pensi proprio ad altro!-

Allungai le gambe sul pavimento e lasciai cadere le mani su di esse.

Mi voltai verso di lei. AVEVA FATTO UNA BATTUTA. Stava anche ridendo. Il mondo sarebbe crollato da un momento all'altro.

-Non avevo notato che tu avessi i capelli corti-

-Tante ragazze ce li hanno nel futuro-

-Sono... strani-

-Per essere una con le contropalle ora bisogna avere i capelli alla principessa Sissi?-

Mi voltai verso di lui con un'espressione tra l'incredulo e il perplesso.

-Visto? Se ti lasci andare non sei poi tanto male-

-Nemmeno tu, quando non fai lo spaccone-

-Ma come cazzo fai a studiare in un posto come questo?-

-Sempre meglio che studiare sentendo i tuoi genitori litigare dalla mattina alla sera-

Tornò a fissare il mobile davanti a noi. Il sorriso di prima se n'era andato per lasciare il posto a un viso mesto e triste.

-Se può consolarti, anch'io porto gli occhiali-

Lo guardai. Stava cercando di consolarmi. Ammirevole.

-Allora mettili. Voglio vederti con dei tappi di bottiglia sul naso-

Con sufficienza li estrassi dalla tasca e li posizionai sul naso. Già la vedevo meglio.

Di colpo sentì vibrare la tasca dei jeans. Era Jeremy. Serata assieme. Bowling più pizza. Gli risposi in fretta e poi cominciai a rimettere i libri nello zaino.

-Ehi cosa...-

-Jeremy-

Risentì la mano gelida di prima all'altezza dello stomaco risalire verso dove prima c'era il cuore per ributtarlo senza pietà nella sua posizione originaria.

-Stai bene con gli occhiali. La prossima volta voglio vederti da subito così-

Mi rizzai in piedi mettendo lo zaino in spalla. Mi imitò.

-Quando ci rivediamo?-

-Beh... contando che viviamo in anni diversi... quando capiterà-

Continuavo ad odiarla per quella sua indifferenza nel dire le cose. Doveva essere un qualcosa così radicato in lei da non rendersi nemmeno conto di quanto fosse irritabile.

-Allora alla prossima Granger-

-Alla prossima Lennon-

Mi porse la mano. Sputai sulla mia prima di stringergliela forte.

-Fai schifo!-

-Abituati-

E sparì tra la folla del negozio. Rimasi ancora un po li a osservare quei vinili. Improvvisamente sentì picchiettare sulla vetrina. Era Cynthia. Col sorriso sulle labbra uscì. Stavolta ero sicuro di non andare in bianco.

Spazio autrice
Rieccomiiiiii :D buh non so cosa scrivere ._.' *i ringraziamenti cretina!* ah si! grazie Lennon! ora torna a cuccia. sisi i ringraziamenti. Allora intanto ringrazio mia mamma, mio papà, mio nonna, mia nonna, i miei vicini di casa... *non ringrazi il Padre Eterno?* Lennon ti avevo detto a cuccia! Dopo aver ringraziato il Padre Eterno ringrazio 365withtheBeatles e Val_ per aver commentato, Elejjkk e malandrini _xs per aver inserito la storia tra le seguite, otrop per averla inserita tra le preferite, e malandrini _xs per averla inserita tra quelle da ricordare :D ps. so che la canzone è solo di george e non dei beatles però mi sembrava azzeccata ^^

  
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