Tu per
me sei tutto...
Sei una piccola margherita in un immenso prato verde.
Sei il
dolce vento che la accarezza.
Sei la tempesta mortale che impera sui
mari.
Sei la nave che affonda, colpita dai fulmini, e soffocata dalle
onde.
Sei il fuoco del camino ormai spento.
Sei la cenere sempre più
fredda del legno mio estinto.
Sei il tronco di un salice, perso e solo, tra
milioni di abeti.
Sei la foglia verde della rigogliosa estate quasi
finita.
Sei il giallo dell'autunno, che è alle porte di questa vita.
Sei
il ghiaccio di quel lago che risiede nei tuoi occhi.
Sei il pattino che lo
scalfisce, prima di cadere nella pozza d'acqua gelata.
Sei quel ruggito di
terremoto che scuote le mie fondamenta.
Sei la terra che brucia nei miei
occhi quando cado dalla mia scopa.
Sei la mia fatica, che scivola lungo la
mia schiena e il mio petto con piccole e salate e calde goccioline.
Sei quelle lacrime che non posso
permettermi di piangere.
Sei quel sorriso che inebria la mente e rannuvola il
mio dolore.
Sei quella sensualità che è pari all'eleganza.
Sei quella
forza che permette a una porta di sbattere la propria rabbia.
Sei quel
piccolo spiraglio di luce, lasciato soffuso per non farmi dimenticare la
speranza.
Sei l'ululato notturno che infesta i miei incubi.
Sei quel dolce
angelo che mi porta a sognare sulle nuvole.
Sei la nebbia che indica a me
misero il cammino.
Sei quella discesa così ripida da dove salta la
cascata.
Sei quel canto che risuona tra le mure di una vecchia cattedrale.
Sei il riflesso sul mare che acceca anche un cieco come me.
Sei quel
fruscio, tra le fronde di giovani piante verdi, che solo un sordo può
sentire.
Sei quel dolce che può essere ingoiato solo dal palato più
amaro.
Sei quelle soffici piume che non si possono percepire.
Sei quel
finissimo e unico profumo che non è ancora vissuto.
Sei quel coraggio che non
è follia.
Sei la follia della mia vita.
Sei quella mia vita a cui non
porrei mai fine, nemmeno se fossi tu a volermi uccidere.
Sei il mondo che mi
è ancora sconosciuto.
Sei quell'anima che mi è stata rubata.
Sei quel
battito che accellera il mio cuore.
Sei quel caldo che avvolge le mie guance
appena i miei occhi ti vedono.
Sei quel pensiero fisso nella mia
testa.
Sei quel Dio che io non credo, ma a cui mi affido.
Tu sei tutto
per me...
E io sono il Nulla, per te.
Aloha, gente! Questa è un'ode vera e propria che ho voluto dedicare prima
di tutto al mio cuore, così diviso e confuso e solo in quest'ultimo periodo. E
poi a tutti/e quelli/e che amano le difficoltà e l'amore. E gli
abissi.
Quindi, che ve ne pare? Un piccolo commentino non mi dispiacerebbe
(anche i pomodori e le uova marce mi vanno bene: aiutano a crescere! ^____^'')
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