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Autore: Pechka    14/09/2012    1 recensioni
I nostri protagonisti hanno deciso di prendersi una vacanza!
Dal 7 capitolo:
[...]
“Bene! E ora passiamo alla presentazione dei concorrenti!” esclamò un telecronista anonimo spuntato dal nulla.
“Abbiamo qui il focoso Natsu Dragneel, il suo freddo rivale Gray Fullbuster, la splendida fanciulla degli Spiriti Stellari, Lucy Heartphilia, la grande Titania, Erza Scarlet e... per ultimo ma non meno importante... Il signoooor Tizio!” e dopo aver proceduto alla presentazione dei concorrenti possiamo subito passare al primo inc-.. ah no?
[...]
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gerard, Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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NON LO SOOOOO ç____ç

Ciao a tutti, io sono Nadia, quella di EFP e ho perso l'ispirazione.

Ciao a tutti, io sono Monica, quella di EFP e ho perso la voce.

Ciao a tutti, noi siamo Pechka, quelle di EFP e non sappiamo cosa cazzo scrivere.

Tanto per dire un'altra cosa che vi sarà molto utile (?) Quella che scrive questi messaggi generali che rappresentano entrambe è Nadia, quindi parla solo lei in pratica.

Monica: E io sto maleee!

Come avete appena potuto vedere Monica parla solo attraverso dei 'Monica: blablabla'.
CAPITO?!

Ora scriveremo la fanfic. (Aspetta e spera)


...E ora?
Nadia: Ok, ho capito. Vai a guardare la tv.
Monica: Yeeee!


C'ho preso gusto con queste cazzate pre-capitolo che non finiranno mai e poi mai che cercano di farvi comprendere la difficoltà causata dal blocco dello scrittore (?)


Visto che ho mandato Monica a studiare storia credo che possiamo cominciare.

Nelle cazzate precedenti:

-Cavolo, ma che hai combinato..?-
-Eh eh.. ho vinto!-
-Sì, sì.. Ora pensiamo a curare queste punture!-

Nessuno era a conoscenza - nemmeno il legittimo proprietario del luogo - del fatto che, ben nascosta dietro l'area delle 'abitazioni', c'era un'altro edificio. 
Sembrava più recente degli altri - non era ancora completamente a pezzi - e una volta entrati si potevano notare vari letti coperti da candide lenzuola bianche, alcuni scaffali al lato di un muro pieni di medicine e quant'altro e alcune altre cose che ne facevano una vera e propria infermeria.
Lucy aveva trascinato Natsu in giro alla ricerca di un posto tranquillo dove poter curare le sue 'ferite da guerra' ma non aveva trovato nulla (non avete idea di come possano essere casinisti i ragazzi di Fairy Tail nel pieno della loro estate giovanile [cosa?!])
Allora aveva continuato a girare e girare mentre Natsu borbottava debolmente le sue lamentele - dopotutto essere portati in giro in quel modo se si è conciati male come lui non è proprio il massimo -, fino a trovare quell'infermeria.
Allora l'aveva malamente buttato in un letto qualsiasi ed era andata a cercare i medicinali che facevano al caso suo.
Natsu si stava ormai abbandonando all'idea che l'avrebbe medicato senza fare troppe domande quando..
-Beh? Cosa ti è venuto in mente?-
Un sorpreso "Eh?" raggiunse le orecchie della maga.
-Insomma, ti sei buttato in acqua in quel modo sapendo che quelle meduse non ti avrebbero lasciato tornare in superficie facilmente! Che cosa ti diceva la tua testa bacata?!-
Il ragazzo implorò la sua 'testa bacata' di trovare in fretta una scusa credibile: non si sentiva ancora pronto a confessare il vero motivo che l'aveva spinto al tentato suicidio!
-Ehm.. io.. ecco.. Sì, giusto! D-Dicevate tutti che senza potersi fare il bagno era tutto così noioso quindi.. H-Ho pensato di rendere queste vacanze migliori! Sì, esatto! Eh eh..- concludendo il tutto con una risatina nervosa.
L'altra, diversamente da quanto si aspettava, sembrava non avere voglia di continuare a discutere decise di concludere la conversazione con un "Sì, certo.."
E mentre continuava a trafficare con tutte quelle pomate ecc. il povero Dragon Slayer non poteva fare a meno di chiedersi quando avrebbe deciso di confessare i suoi veri sentimenti a una certa maga bionda di nostra conoscenza, convinto di non poter andare più avanti in questo modo.
Lui non era quel tipo di persona. Se doveva dire qualcosa la diceva. 
E allora perché quelle parole non riuscivano a uscire? Perché ogni volta che erano troppo vicini la sua faccia diventava lo stesso colore dei suoi capelli costringendolo a distogliere lo sguardo? (Sempre meglio che compararlo a Erza, eh!) 
Quello che però non sapeva Natsu era che quando lui non la guardava anche Lucy si sentiva il sangue affluire al viso senza riuscire a controllarlo in alcun modo.
Tornando al presente, Lucy aveva trovato quello che le serviva e si stava avvicinando al letto dove giaceva Natsu borbottando qualcosa che suonava come un "Adesso medicarti sarà una faticaccia.."
Quindi gli aveva chiesto di sedersi e, partendo dalle braccia, aveva iniziato a spalmare un particolarecataplasma che, secondo l'etichetta attaccata alla boccetta, era fatto apposta per le punture di quelle meduse che pare avessero l'abitudine di visitare il lido ogni anno.
E pare che l'etichetta avesse ragione, perché appena sentì il cataplasma venire spalmato sulle sue 'ferite da guerra' Natsu si sentì subito meglio.
-Com'è? Va meglio?- disse la maga degli spiriti stellari sorridendo, come se gli avesse letto nel pensiero.
-Wow, sì! Potrei andare a combattere contro Erza e vincere in questo momento!-
-No, non puoi-
-... Ok...-




Intanto gli altri ragazzi stavano continuando i preparativi per il torneo di briscola - che dovrebbe esserci da tipo l'inzio della fanfic ma noi siamo fancazziste.
Stavano tranquillamente contando le carte da gioco per assicurarsi che fossero effettivamente 40 quando all'improvviso, un certo Dragon Slayer del Ferro notò che mancava qualcosa!
Si guardò un po' attorno, individuò un certo vecchietto e poi disse:
-Ehi vecchio, non manca un tavolo?-
Il signor Tizio però, senza dare segni di averlo sentito, continuò tranquillamente a fare quello che stava facendo. 
Ovvero contare per la ventordicesima volta le carte dello stesso mazzo.     
Il nostro eroe stava per sprofondare nella disperazione: nessuno lo notava! Nessuno lo ascoltava! Era proprio ignorato da tutti.
Ma poi si fece coraggio e pensò che probabilmente l'anziano era un po' sordo. 
Non era più un giovanotto, dopotutto! E allora riprovò, un po' più forte.
-Ehi vecchio, non manca un tavolo?-
Ma neanche ora il presunto sordo dette segno di aver sentito una parola.
Il mago dai capelli neri pensò che doveva essere un caso molto grave.
E allora ebbe pazienza e continuò a chiamarlo.
-Ehi vecchio!-
E continuò e continuò, aumentando il volume della voce sempre di più sino ad urlare con tutte le sue forze:
-Ehi!-
E non si fermò per almeno 10 minuti buoni. Non voleva cadere nel baratro della disperazione! Non voleva arrendersi al suo destino! Non voleva continuare ad essere ignorato in quel modo! 
Ma allo stesso tempo dei dubbi assalirono la sua mente: perché nessuno lo notava? Stava urlando come un ossesso, cavolo! 
Gli sarebbe andato bene anche che avessero chiamato un ospedale psichiatrico ma perché tutti continuavano a fare quello che stavano facendo con tutta quella tranquillità?
Questi pensieri furono la sua fine. Si vide cadere nel buio, senza più possibilità d'uscita.
Ma ecco che all'improvviso una luce accecante lo accolse e sentì una piccola mano posarsi sulla sua spalla. 
Sì girò e vide una minuta maga dai capelli azzurri che lo guardava con determinazione, come a dire "non preoccuparti, ora ci penso io. Fidati di me." e lui si fidò. 
Mentre lei intratteneva una conversazione con l'anziano proprietario del lido
(-Signor Tizio, credo che manchi un tavolo-
-Oh, davvero? Non credo di averne altri.. vado a vedere se c'è un po' di legna in giro...-)
lui cercava un posto comodo per andare a farsi circondare da un'aura oscura, disegnare cerchi con il dito sulla sabbia, e, come si era già capito, deprimersi.


-Cavolo, sapevo che ci avremmo messo parecchio ma non riesco nemmeno a ricordare da quanto tempo siamo qui dentro..-
-.. Scusa...-
La ragazza non rispose, troppo impegnata a spalmare il medicinale sulla sua schiena. 
Poi però le venne in mente una cosa a cui già pensava da tempo, ma che non aveva mai trovato occasione di esprimere. 
Forse questo è il momento giusto, si disse, e parlò.
-Senti, Natsu..-
-Hmm? Cosa?-
-Ecco.. G-Grazie..-
Lui non rispose, e lei sentì di poter continuare.
-Grazie perché ci sei sempre per me, mi hai sempre aiutata.. Con Phantom Lord e non solo allora mi hai sempre tirato fuori dai guai- decise saggiamente di omettere la parte in cui per la maggior parte delle volte era proprio lui a trascinarla in mezzo ai guai.
-Quindi pensavo di.. doverti ringraziare per tutto, insomma.- concluse, arrossendo un po'.
-Lucy.-
-S-Sì?-
-Non hai motivo di ringraziarmi, anche io sono in debito con te per tante cose!- esclamò, girandosi di scatto e mostrandole un sorriso che le scaldò il cuore.
Senza rendersene conto le guance di entrambi di erano tinte di rosso.
-Lucy..- iniziò Natsu, sentendo che era il momento giusto per dirle finalmente cosa provava.
-Io..- il ragazzo deglutì, la ragazza si sentiva tesa come una corda di violino sperando di sentire quelle parole.
-Lucy io ti a-.
Quando ecco che all'impovviso il rumore del legno spaccato interruppe bruscamente la loro conversazione, cancellando quell'atmosfera romantica che si era venuta a formare. 
Entrambi si girarono di scatto verso il lato opposto al quale si trovavano per vedere..
Il signor Tizio con un'accetta in mano che continuava indisturbato a spaccare il legno che si trovava intorno a lui, demolendo una parte del muro. 
Poi si accorse improvvisamente della loro presenza, sorrise e disse:
-Oh, oh, oh! Scusate se vi ho disturbato. Mi serviva un po' di legna! Continuate pure quello che stavate facendo- allora prese il legno che aveva appena spaccato, se lo mise in spalla e se ne andò fischiettando.




 MONGOLOIDI AUTRICI 

ANGOLO DELLE AUTRICI



Salve a tutti! E finalmente abbiamo aggiornato! Che faticacciaa...

Comunque non è vero che non abbiamo l'ispirazione. 
In realtà sappiamo so abbastanza bene cosa scrivere ma non abbiamo voglia di farlo. E oltre a questo non sappiamo come iniziare a scrivere. Una volta iniziato è tutto più facile D:
Appena inizi a scrivere non ti fermi finchè non incontri un blocco, non ti scassi oppure non finisci! 
Quando finisci finisci! Certo, io non ho ancora finito (non riesco nemmeno a vedere la fine di questa fanfic) ma almeno ho finito il capitolo. Ed è già tanto. 
Sono pigra, ok?!


Ora parliamo di cose serie.
Questa è una fanfic che riguarda le vacanze. Le vacanze sono finite.
E questa fanfic no. Che bella cosa la coerenza.
Già aggiornavamo solo quando mi ci girava, ora è pure iniziata la scuola..
Quest'anno non possiamo darci al fancazzismo.. Uff.. Che mondo crudele..
(Mondo: BWHAHAAHAHAHAHHAHA L'HAI NOTATO SOLO ORA?! 
IO ESISTO SOLO PER ROVINARTI LA VITA!!)
Comunque questo capitolo l'ho scritto sola soletta... 
Monica si è dimenticata il cellulare da me e io non posso nemmeno romperle le palle con messaggini scemi come: 
"SÌ CAZZO, HO FINITO IL CAPITOLOOOOOO!! 
MUOVITI E COLLEGATI AL PC CHE SE NON LO LEGGI NON POSSO CARICARLO SU EFP, CAZZO!!"

Perché anche se scrivo solo io Pechka è comunque un duo.. 
E poi se lo legge potrebbero venirle in mente cazzate come quelle del capitan Mutanda che balla la macarena.
E poi oggi ho provato a lasciarle in mano la tastiera ma è davvero impossibile D: 
Prima che scrive una frase passano mesi e quella frase è qualcosa tipo: "Asngnagnagna asdgnngna io mangio la cacca a colazione."
Non posso assolutamente lasciarla scrivere. Ci tengo all'incolumità di chi segue le mie storie. 
Ma se volete forse un giorno le farò scrivere la sua versione personale di un capitolo scritto da me... Interessante...


Ah, sì. Il pezzo in cui Gazillo cade nel baratro, sappiate che è puramente la sua immaginazione.

~Special: Dietro le quinte 6~


 *Monica scrive cazzate destinate alla fanfic*
Monica: E poi deve gfgyjirtf ngyaaaaa! Deve ******* [censura provvisoria]
Nadia: ...Tu scrivi, poi io in caso ti picchio.
 


*Nel pieno del fancazzismo giovanile (?)*
Nadia: Tu detta, io poi modifico le tue cazzate in cose sensate.


 

vari letti coperti da candide lenzuola bianche- che erano resi tali grazie ad una sostanza ehm ehm 





Il ragazzo dai capelli omosessualmente rosa




Il mago dai lunghi capelli neri che fanno swish anche nei più caldi giorni d'estate 




 




allora prese il legno che aveva appena spaccato, se lo mise in spalla e se ne andò fischiettando.   Trololololololololololoooool~♫  


 


- Senti, Natsu..-
-Hmm? Cosa?-
-Ecco.. G-Grazie..-
-Per cosa?-
-Sto cazzoo- 


 
  

la ragazza si sentiva tesa come una statua di una cacca gigante messa ad asciugare (Nadia: le statue di cacca giganti si sentono tese?)
  





Bene. Missione compiuta. E per ora ho la coscienza pulita. Ho aggiornato. Sono contenta.
Sono felice. Ora potete andare tutti a Culonia.
Come? Non sapete dov'è? Tranquilli, è il culo al mondo.
Cosa? Come si fa ad arrivarci? Sempre dritto, e prima o poi girate.
Semplice no? 
Così arriverete alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts in un battibaleno!
Eh? Stavamo parlando di Culonia? E vabbé, non volete fare un viaggio a Magnolia? 
Konoha è un bel posto, eh!
Ok, la smetto.


Alla prossima!

  
Ps. Per chi non l'avesse capito (e dovete essere degli unicellulari per non averlo capito) Io sono Nadia. Monica è in vacanza in culo al mondo.
  
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