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Autore: Irene Adler    01/04/2007    3 recensioni
Durante una tempesta giunge a Konoha una bambina, dal passato sconosciuto e avvolto dal mistero, con un'inquietante messaggio per l'hokage: Il Villaggio della Foglia è in pericolo.
AGGIUNTO CAPITOLO 38
Avvertenze: più avanti è spoiler!
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Kakashi Hatake, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 3: vecchi legami e verità nascoste

Prima di questo capitolo intendo precisare alcune cose:

La storia si svolge in un tempo imprecisato dopo l’esame di selezione dei chunin e sia Sasuke, che Sakura, che Naruto sono tutti dei chunin (mi sembrava un po’ ingiusto lasciarli genin…)

Ho dovuto modificare un po’ le età di alcuni personaggi: Itachi l’ho invecchiato un pochetto altrimenti la storia non sarebbe quadrata……..da 17 a 23 anni (fan del giovane Itachi non linciatemi pleeeese!!n.d me)(addosso!!!!!A morte l’autrice!!!! N.d. fan del giovane Itachi) (Nooooooo….vi prometto che Itachi arriverà il più presto possibile, sarà ancora più malefico e dannatamente spietato di quello che è in realtà…...risparmiatemi, non vi deuderò!!!!n.d.me implorante) (Va bene, per ora ti risparmiamo….n.d. fan del giovane Itachi)

Ci tengo particolarmente a rimanere fedele al carattere dei personaggi, quindi non esitate ad avvertirmi se c’è qualcosa che non va!!!

La fic penso proprio che andrà per le lunghe…..ma molto lunghe….

Godetevi questo capitolo, che è abbastanza succulento e ricco di colpi di scena…..

Entrò nella casa preceduta dall’uomo e lo seguì.

“Questa sarà la tua stanza, non è grandissima, ma è confortevole. Finchè non ti troveremo una sistemazione migliore ti dovrai adattare….”disse il jonin mostrando alla ragazza una camera arredata spartanamente.

“Andrà benissimo, grazie”

Posò a terra quelle poche cose che aveva con se.

Mangiarono in silenzio, poi Kakashi si ritirò nella propria camera.

“…..ero sua amica e sono scomparsa improvvisamente….sono passati così tanti anni.Forse è il caso che gli dia spiegazioni ”

La ragazzina bussò alla porta.

“Posso entrare?”

Dalla camera provenì un invito appena accennato, ma per lei fu abbastanza.

Socchiuse la porta quel tanto che bastava ed entrò.

Kakashi era alla finestra e guardava all’esterno, con sguardo perso.

Mirari lo osservò attentamente, non osando interromperlo.

Aspettò qualche minuto e poi lui si girò, sorridendo con quel suo unico occhio scuro.

“Scusa, mi sono perso…”disse.

Lei si scostò una ciocca di capelli dal viso e assunse uno sguardo tranquillo: era rimasto il Kakashi che conosceva da piccola.

Gli si sedette accanto, consapevole che il suo occhio la seguiva nei movimenti da bambina.

Ci fu silenzio.

“Io ti devo spiegare un po’ di cose….”

Lui la fissò attento.

Lei ricambiò lo sguardo, con una nota di tristezza.

“Io non me ne sono andata di mia spontanea volontà, Kakashi. Non lo avrei mai voluto. Sono…..sono stata rapita”

Si interruppe, mentre il jonin la osservava.

Era identica alla ragazzina conosciuta da bambino. Gli stessi lineamenti, il taglio degli occhi, il colore dell’iride e i capelli. Sembrava fare un tuffo nel passato.

“Sono stata rapita dall’associazione ALBA”

“Racconta”la incitò.

Passarono due ore.

Due ore in cui lei disse ogni cosa.

Due ore in cui la ascoltò senza interromperla.

Due ore in cui lui le raccontò ciò che era accaduto dopo la sua sparizione.

“Così è questa la storia….”

Lei scosse la testa.

“Non è tutto….manca ancora…..il peggio o il meglio…..non so”

Il ninja capì che era qualcosa d’importante.

“Il motivo per cui mi hanno catturato…..è stato deciso da Itachi”

Sospirò, mentre lui l’osservava.

“Lui mi ha rapita perché ho un potere particolare, che vuole sfruttare per i suoi biechi scopi…..”

“Che potere?”

Lei lo fissò negli occhi.

“E’ lo sharingan blu….così Itachi lo chiama….non so di preciso cosa serva, ne se l’ho mai usato….so solo di averlo.”

Kakashi cancellò dal volto i segni della sorpresa e la vide incupirsi di colpo.

“Sei appena stata dimessa dall’ospedale, non è il caso che ti sforzi….”
”Devo invece, devo dirtelo! Devo dirlo a qualcuno….E poi non si tratta solo di me......”

Quel comportamento così responsabile sembrava stonare con quel corpo da bambina.

“Itachi mi ha detto che sono un’Uciha. Mi ha detto che sono….. sua…..”

La voce s’incrinò.

“….sua sorella minore…..”

Kakashi Hatake la guardò stupito.

“Quando sono nata i miei genitori mi hanno affidato ad un'altra famiglia, i Fujita…..non so perché…..non so quando…”

Sospirò.

“I Fujita mi hanno accudito, finchè Itachi, una notte, li ha sterminati. La stessa notte mi ha presa con se….

Io sono rimasta rinchiusa in una delle basi ALBA fino ad ora e addestrata nelle arti ninja…...

Non volevo diventare come loro. Allora mi imposero questo sigillo, che mi rinchiude nel corpo di una bambina, per limitare la mia capacità di utilizzare le arti magiche per la fuga ……Itachi mi ipnotizzava ogni volta che cercavo di scappare….ma io volevo tornare a Konoha, la mia casa.…..”

Il volto di lei non lasciava trasparire emozioni, la voce era piatta, tuttavia Kakashi la conosceva abbastanza bene per capire che in realtà era molto turbata emotivamente.

“Mi dissero che ero un’Uciha a sedici anni…..”continuò con voce atona “solo allora seppi di avere Itachi come fratello.....solo allora capii che la strage degli Uciha era stata la strage della mia vera famiglia………..solo allora seppi….”

La voce le si incrinò.

Kakashi la guardò attentamente.

“…..seppi di avere ancora…”

Le lacrime le si affacciarono agli occhi e lei non fece nulla per nasconderle.

“….il mio fratellino”

Kakashi non sapeva come comportarsi in una situazione simile; da quando conosceva Mirari non l’aveva mai vista triste, ne tanto meno con le lacrime agli occhi.

“Era lui, non è vero? Il ragazzo bruno che è venuto all’ospedale……”

Lui fece un cenno affermativo con il capo.

“Sasuke”sussurrò più a se stessa che ad altri Mirari, mentre calde lacrime le rigavano le gote.

-ha vissuto per anni come in una prigione, tagliata fuori dal mondo. Lontano dal villaggio che tanto amava, lontana da ogni possibilità di rivedere gli amici che aveva.

Probabilmente è stata cresciuta nell’odio, a cui si è sempre ribellata, e quando le è stata rivelata la verità non ha avuto modo di esprimere i suoi sentimenti.

Qualsiasi ninja si sarebbe arreso, sarebbe impazzito, in una situazione simile.

Ma lei no.

Non Mirari…..-

Il jonin le mise una mano sulla spalla.

“Andrà tutto bene Mirari-chan. Ora sei sotto la protezione del villaggio”

Lei si scostò le lacrime dagli occhi.

-ora basta piangere. Ora basta disperarsi.Devo reagire-

“lo so Kakashi……”

Sorrise cacciando con decisione la tristezza.

“……anzi, d’ora in poi dovrò chiamarti sensei.”

Sorrise di nuovo, venendo ricambiata, per quello che poteva vedere, dal jonin.

“A che ora ci sono gli allenamenti domani?”chiese.

“Alle sette, ci troviamo sul ponte poco fuori il villaggio. Conviene che ti prepari, perché non sarà una passeggiata”

Mirari si alzò in piedi e socchiuse gli occhi blu scuro.

“Domani vedremo……a proposito…..dove sono le mie cose?”

Il ninja indicò uno zaino sgualcito alle sue spalle, la ragazzina lo prese fra le mani e lo svuotò.

Il bagaglio era composto da qualche kunai, cinque shuriken, due merendine fradice e un vecchio coprifronte.

Mirari prese fra le mani il coprifronte della foglia.

“Sai….”disse con voce malinconica “…..Itachi ha sempre cercato di farmelo buttare, ma io l’ho sempre tenuto stretto. Era il mio unico ricordo di casa.”

Il ninja dai capelli argentei non rispose e si limitò a guardarla.

“Dove sono i miei vestiti?”chiese lei.

Infatti in quel momento la giovane ninja indossava una vecchia uniforme che Kakashi portava da giovane.

“Li abbiamo buttati, erano tutti sgualciti….”detto questo Kakashi le lanciò un sacchetto di plastica.

“Provateli e vedi se ti stanno…”

Qualche minuto dopo la ragazzina rientrò con addosso degli abiti nuovi. Indossava una maglietta a maniche corte e collo alto nera, un paio di pantaloni bianchi con un apposito contenitore per kunai e un paio di sandali scuri.

“Sono bellissimi, grazie Kakashi.”

L’uomo la osservò tranquillamente.

“Non ringraziare me. Ringrazia Sasuke”

La ragazza lo guardò stupita, per poi socchiudere gli occhi e sorridere. Inconsciamente si strinse negli abiti del fratello minore.

“Te li ha dati lui?”

“Quando ha saputo che avevi bisogno di vestiti Sakura voleva prestarti i suoi, ma poi Sasuke è intervenuto dicendo se volevo prendere le sue vecchie uniformi di quando era piccolo. Ha detto che altrimenti le avrebbe buttate e allora…..”

Mirari sorrise.

-Grazie Sasuke-

Fine capitolo….recensite!!!

X angebo: spero ti sia piaciuto il continuo….

X Gloglo: eh eh…..questo è ancora nulla. Più avanti vedrai….Comunque anticipo solo che Kakashi e Mirari sono amici di infanzia…. Spero ti sia piaciuto il terzo capitolo! 1 kiss

X Siana: hai intuito bene! Itachi ci ha messo il suo losco zampino, chissà che più avanti…..ma non anticipo nulla.Continua a leggere e vedrai!

X SweetDark: eccoti accontentata!

X Mizar86: Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta. Nei prossimi capitoli, mi sbizzarrirò molto….ciao!

X Miyumi3: nei prossimi la faccenda diventerà ancora più intrigante….vedrai!

X Giusy chan: la cosa andrà per le lunghe quindi sarai più che accontentata!!

X Fin Fish: Eh eh, immagino che con questo capitolo il passato di Mirari-chan sia più chiaro, ma chissà quali altri segreti ci sono in serbo…..grazie per i complimenti, mi piace moltissimo scrivere e inventare storie quindi non sai quanto mi rendano felici i complimenti!!!Se ci sono cose non chiare non esitare a dirle!! Ciao!!

1 mega kiss a tutti i lettori e recensori!!

Irene Adler

  
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