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Autore: butterbeer95    15/09/2012    2 recensioni
Cecily Rose e London Hudson. Adolescenti, innamorati, alle prese con le prime ribellioni e i sogni adolescenziali, vittime di un odio che, solo in teoria, impedisce loro di stare insieme.
[Continuazione -ma neanche tanto- di Mrs. Brownstone, spero vi piaccia!]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Forbidden&Forgotten'
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Poche volte prima di allora London Hudson si era sentito tanto inutile e, soprattutto, tanto stupido. Da mesi il rimorso di quanto accaduto a Las Vegas lo perseguitava. Se non avesse fatto ciò, se non avesse detto quello..Ma ormai era troppo tardi.
La sua Cecily ora era in qualche clinica che assisteva i drogati, come se lei fosse uno di loro. Nemmeno la musica riusciva a calmarlo, e questo era grave.
Ogni giorno telefonava a casa Rose, per sapere le novità. Se rispondeva Clare andava tutto bene. Ma capitava che dall’altra parte del filo ci fosse Axl, e allora le cose precipitavano. Il signor Rose passava metà della telefonata ad insultarlo e a farlo sentire in colpa, e l’altra metà a parlare di quanto le generazioni fossero cambiate dai suoi tempi. Certo.
“Pà?”
“Dimmi, London.” Suo padre stava attualmente lucidando la sua bimba –la sua chitarra-. Quel processo durava dalle due alle tre ore. Si era sempre rifiutato di farlo fare a qualcun altro. Faceva il musicista nella vita, non poteva delegare ad altra gente le sue responsabilità.
“L’altro giorno sei andato a casa di Cecily, vero?”
Lui annuì.
“E..come stavano? Sanno qualcosa di Cecily?”
“Non stanno affatto bene, London. Stanno come sarebbero i genitori di una ragazza sedicenne in una clinica, in una riabilitazione. Sono a terra. Ho detto ad Axl che noi ci saremmo stati per lui, ma non credo che ci chiederà mai qualcosa..Troppo orgoglioso.”
“Voglio andare a far visita a Cecily.”
“Non puoi, e lo sai.”
“Ma perché? Axl e Clare ci vanno sempre, Max ci va, gli altri ci vanno. Non è giusto, cazzo!”
“Hey, modera i termini.”
“No, non li modero papà! Sono mesi che me ne sto qui come un fottuto coglione, con altri che non mi dicono niente, Axl che mi insulta e te –che in teoria dovresti essere dalla mia fottutissima parte- che mi dici che non posso! Vaffanculo!”
Slash lo fece finire. Era arrabbiato, era comprensibilmente arrabbiato. Poi chi era lui per dire agli altri di imprecare di meno?
“Mi dispiace dirtelo così, ma, London, la colpa è..Beh, è praticamente tua. Lo so, non ci hai pensato in quel momento, ma la cazzata è fatta. Pensi davvero che ti lasceranno avvicinare a lei?”
Involontariamente, London si fece sfuggire una lacrima. Non voleva piangere, non voleva sembrare debole –anche se, dentro di sé, stava cadendo a pezzi-.  Il padre se ne accorse, e lo abbracciò.
Proprio come faceva quando London aveva quattro anni, quando veniva svegliato dagli incubi, quando qualcuno a scuola lo prendeva in giro. Erano tornati ad essere il padre ed il figlio di un tempo.
“Non ti devi preoccupare, piccolo. Ne sono uscito io, ce la può fare chiunque.”
Non erano le parole più rassicuranti del mondo, ma il ragazzo sapeva che suo padre non era bravo con i discorsi, e sapeva anche che, per costruire quello ci aveva messo tutto il suo impegno.
“Ti voglio bene, papà.”
“Ora basta fare le checche, piuttosto, vai a dare da mangiare a Sam. Muoviti!”
 
London non voleva comportarsi così. Sapeva che avrebbe deluso tutti. Suo padre, sua madre, il suo fratellino, i suoi amici, Cecily. Ma ormai era tutto ciò che riusciva a fare, no? Sbagliare. E allora avrebbe commesso un altro errore.
Tanto a nessuno importava di ciò che faceva.
Ognuno si preoccupava solo di tenerlo alla larga dalla sua ragazza.
Ma non ce l’avrebbero fatta.
Loro si amavano, e due innamorati non si potevano dividere.
Perciò prese il telefono, digitò quel numero, quel numero che tanto odiava, e attese.
Squillò, una, due volte. Poi la sua voce. Sembrava di fretta.
“Sono io. Mi devi fare un favore.”


WEEEEEEEE:
Sì, potete dirlo, so combinare solo casini. Chi avrà chiamto London? Si accettano scommesse (non credo ce ne saranno, non molti stanno cagando la mia ff, cattivoni!)
No, dai, grazie a chi legge, recensisce e quant'altro. Bacioni.
   
 
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