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Autore: Verena    15/09/2012    1 recensioni
Tokyo, 2024.
Una città oppressa dalla dittatura di un sindaco corrotto.
Un gruppo di giovani ribelli armati di pattini a rotelle e vernice spray.
Una ragazza senza passato.
Ma con una missione da compiere.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WAKE ME UP



Era l’alba. Beat era a Kibogaoka Hill, la zona di periferia vicino al porto di Tokyo. In piedi, dritto davanti all’acqua, esattamente di fronte al punto in cui avevano sepolto Dark. Secondo la tradizione dei Rudies, esattamente una settimana prima, al tramonto del giorno dopo la sua morte, l’avevano adagiata su una tavola, avvolta in un telo, fissata con dei pesi per non farla galleggiare e calata in acqua, in quella zona che da sempre consideravano il proprio cimitero. Quel giorno non aveva pianto. Si era chiuso in un silenzio impenetrabile, non rivolgendo una sola parola nemmeno a Ryth, che ciò nonostante stava sempre vicina al fratello. Era una settimana che Beat stava pochissimo al Garage, vagando senza meta per le strade giorno e notte, oppure passando ore davanti alla tomba di Dark, contrassegnata da una rosa nera che Beat aveva legato ad un lampione per evidenziare il punto esatto in cui giaceva la sua ragazza. Aveva avuto il coraggio di definirla tale solo dopo quella maledetta notte, e l’avrebbe sempre considerata tale. Ma lei non l’avrebbe mai saputo. A quel pensiero, Beat cadde pesantemente in ginocchio e si prese la testa tra le mani, disperato. Dark non c’era più, era morta per salvarlo. Se lei non si fosse messa in mezzo, quel colpo lo avrebbe sicuramente ucciso. Ma lei era corsa a fargli scudo col proprio corpo, senza pensare alle conseguenze. O forse le sapeva benissimo, ma non aveva esitato comunque. Aveva preferito morire lei al suo posto. Non era giusto, Dark non se lo meritava. Anche se li aveva traditi, consegnandoli a Rokkaku, in fondo era innocente. Ma forse, a questo mondo, gli innocenti non durano mai. Per la prima volta dopo una settimana, Beat si concesse il lusso delle lacrime. Iniziò a piangere, lì in ginocchio, solo come non era mai stato. Aveva avuto un periodo da solitario a Dogenzaka Hill, ma all’epoca si beava della propria solitudine scambiandola per indipendenza. Poi si era unito ai GG e tutto era cambiato. Aveva conosciuto degli amici, aveva ritrovato la sorella che non aveva mai conosciuto, e poi… Si era innamorato. Aveva conosciuto Dark, e per la prima volta aveva provato quello che tutti chiamavano amore. Amore. Beat pianse ancora più forte, pensando al momento in cui aveva baciato Dark per la prima volta. Quanto avrebbe dato per sentir suonare ancora una volta le campane, quelle della festa per l’inizio della primavera. Quelle che suonavano il giorno in cui aveva incontrato Dark.

 
Dopo alcuni minuti, forse alcune ore , Beat si alzò e fece per andarsene, solo col proprio dolore ancora una volta. Forse un giorno la sua memoria avrebbe trovato pace, ma non avrebbe mai scordato ciò che aveva perso. Gettò un ultimo sguardo all’acqua, che si muoveva pigra. Un momento. Cos’era quello? Sembrava solo un riflesso della luce del sole… Oppure no. Una strana luce sembrava provenire dal fondo di quell’acqua. Beat restò un momento ad osservarla. La luce diventava sempre più forte, come se affiorasse verso la superficie…  E improvvisamente si formò un mulinello, anzi, un vero e proprio vortice da cui usciva una luce fortissima. Una sagoma uscì dal vortice, come se fosse composta da quella stessa luce. Beat strizzò gli occhi e intravide qualcosa. E il suo cuore si fermò per un momento. Non era possibile. No, non poteva essere possibile. Eppure, anche quando la luce si attenuò e poi svanì, mentre le acque tornavano improvvisamente calme, era lì. Dark era lì, di fronte a lui. Sembrava traslucida, come se fosse riflessa in un vetro. Eppure era lei, senza alcun dubbio. Beat si tolse per un attimo gli occhiali, e poi li rimise, ma l’immagine restò lì. Dark aprì lentamente gli occhi. Beat si sentì un calore fortissimo nel cuore quando incrociò il suo sguardo. Sì, era assolutamente lei, non c’erano più dubbi. Ma come? Come poteva essere lì? L’immagine di Dark sorrise. Era un sorriso debole, ma carico di tenerezza. Inclinò la testa da un lato.

“Ciao, Beat.” La sua voce era poco più che un sussurro.

“D-Dark? Ma… Ma come…?” Beat non riusciva a formulare una frase coerente. Il sorriso sul volto di lei si allargò, ma si spense subito, mentre alzava gli occhi verso il cielo.

“Un’altra estate è passata, eppure a questo mondo gli innocenti non durano mai. I miei vent’anni sono trascorsi così veloci… Ma presto scenderà nuovamente la pioggia, portata dalle stelle. E noi, paralizzati ancora nel mio dolore, siamo diventati ciò che ora siamo. Ma la mia missione non è finita. Ho ancora un compito da svolgere.”

Beat non riusciva a capire nulla di quello che Dark stava dicendo. Era come se le sue parole appartenessero ad un altro mondo, qualcosa di trascendentale e ultraterreno.

“Sto… Sto sognando, vero?” rispose lui, con una nota di disperazione nella voce.

“No, non stai sognando. Ma è comunque ora che ti risvegli. Beat, svegliati. Svegliami.”

L’immagine gli si avvicinò rapida, non camminando ma come se fluttuasse. Posò le labbra su quelle del ragazzo, che sentì solo un gran freddo. Non un freddo glaciale, ma più simile a quello di una folata di vento. L’immagine gli posò una mano sul viso, sfiorandolo appena. Beat non sentiva un vero e proprio contatto; era come se una corrente d’aria lo accarezzasse. I loro volti erano ormai a pochi centimetri di distanza.

“Sono tornata, Beat.” Disse lei. “è stato il tuo amore a riportarmi indietro. Street Soul mi ha affidato una nuova missione, e sono l’unica che può compierla. Ma senza il tuo amore non avrei potuto fare nulla, non avrei mai capito quale fosse il mio posto. Ma ora so che il mio posto, in questo come nell’altro mondo, è accanto a te. Per ora posso assumere solo questa forma temporanea, ma… Presto saprai tutto.”

Beat era… Confuso. Non sapeva con che altro termine definire le proprie emozioni. Aveva visto Dark morirgli tra le braccia, sacrificandosi per lui, e ora ce l’aveva davanti, a dirgli che aveva avuto un’altra possibilità, e che era l’unica in grado di compiere una missione affidatale nientemeno che da Street Soul, lo Spirito delle Strade, quanto di più simile a una divinità esistesse a Tokyo. Non riusciva assolutamente a cogliere il senso logico di tutto questo. Forse era davvero un sogno, e quindi presto si sarebbe svegliato e si sarebbe ritrovato solo col proprio dolore. O forse, era tutto vero, ma l’avrebbe capito solo col tempo.

 
Dark indietreggiò leggermente, e notando l’indecisione di Beat sorrise. “Non è facile da accettare. Ma ce la farai.” Poi gli tese una mano. “Ora… Torniamo a casa.”



L'Angolo di Verena

Rieccomi!!! Lo so, vi sono mancata, anche se vedo che come al solito le recensioni mancano...*sospiro*
Beh, colpo di scena!!!! Avevamo lasciato Dark morta, sacrificatasi per il suo grande amore, e invece rieccola!!!
Come avrà fatto a tornare? Perchè? E soprattutto, quale sarà questa nuova missione?
Lo scoprirete solo leggendo ;)
Alla prossima!!!
  
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