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Autore: xniallspotato    15/09/2012    1 recensioni
Un altro anno insieme a quella gente che ti squadra da capo a piedi.
Quella gente che non ti conosce ma parla male di te.
Quella gente che ti giudica solo per come ti vesti, per quello che dici o per cosa fai.
Quella gente di merda, che se conoscesse più a fondo le persone che giudica tanto, magari smetterebbe di farlo.
Odiavo quel posto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non posso più trattenere le lacrime.
 
“Katie, cazzo lo capisci? Mi ha lasciato. Mi ha lasciato quello stronzo” dissi strafogandomi di gelato alla stracciatella.
“Non è possibile lei l’ho ha appena tradito con il suo migliore amico! Non ci credo.” Disse lei prestando attenzione al film strappalacrime che stavamo vedendo. Non c’era modo migliore di consolarti quando sei appena stata scaricata.
“Gelato e film strappalacrime are the way!” gridai io senza sapere il senso di quella frase. “Cazzo, Katie mi ascolti?” gli gridai poco dopo.
“Ssssh.” Disse lei facendo un gesto con la mano per zittirmi.
“Ssssh, lo vai a dire a tua sorella, ok?” gridai io ancora più forte di prima.
“Me l’hai già detto un centinaio di volte che ti ha lasciato, che ci posso fare io?” disse lei guardandomi. “ora lasciami guardare il film in pace.” Disse lei tornando a guardare la televisione.
“Ok, sei cattiva però. Non si dovrebbe trattare così un’amica che è stata appena lasciata, soprattutto se è la tua migliore amica” dissi io facendo l’offesa.
“Oh, che palle che sei.” Disse lei scherzando.
“Ti odio.” Gli risposi io infilando tutta la testa dentro il barattolo di gelato.
“Anche io ti amo tanto.” Rispose lei sorridendo e continuando a guardare il film.
“Ora con tutto questo gelato ingrasserò come un maiale e nessuno mi vorrà mai più, yaaay.” Gridai io guardando le cinque scatole di gelato vuote sul tavolino. Ad un certo punto suonò il campanello.
“Chi cazzo è?” gridai io. “Ora non si può nemmeno ingrassare mangiando gelato in pace!” dissi dirigendomi verso la porta.
“Oh, sei tu.” Dissi guardando la figura davanti a me.
“Già, sono io.” Rispose Harry. “Che hai sul naso?” disse guardandomi. Io mi pulii con un dito il naso e poi guardai il dito.
“Gelato.” Risposi io.
“Stai mangiato una scatola di gelato?” chiese Harry entrando in casa.
“Oh, fai come se fossi a casa tua eh!” protestai io.
“Si, grazie mille!” disse lui lanciandosi sul divano.
“Stupido! Comunque, sì, mi sto strafogando di gelato, e non ho mangiato una sola scatola ok?” dissi io irritata.
“Eh, lo vedo!” disse guardando con un’espressione schifata le scatole sul tavolino.
“Ti sposti? Quello è il mio posto!” dissi avvicinandomi al divano.
“Certo, madame.” Rispose lui. “Dove mi dovrei sedere?” disse alzandosi.
“Per terra.” Risposi io buttandomi sul divano.
“Oh, bello.” Rispose lui sedendosi con la schiena appoggiata al divano.
“Guarda che non c’è sporco per terra, l’ultima volta che ho pulito è stato cinque mesi fa, quindi c’è abbastanza pulito!” dissi io.
“Oh, certo, pulitissimo.” Disse lui.
“Sto scherzando stupido, ho passato ieri la scopa!” dissi ridacchiando mentre stendevo le mie gambe sulla sua testa.
“Si, fai pure, eh. Ti do io il permesso.” Disse lui sentendosi un peso sulla testa. “Ma cazzo è sta puzza?” esclamò dopo un po’
“I miei piedi, ti piacciono?” risposi io. “Se vuoi te li faccio annusare per bene” dissi piantandogli i miei piedi in faccia. “Mmmmh, che buon odore, vero?”
“Inebriante!” esclamò lui dopo che si fu liberato dei miei piedi.
“Ehi, vi avverto che ci sono anche io, eh.” Disse Katie agitando le mani per farsi notare.
“Amore, mica c’eravamo dimenticati di te.” Disse Harry stampandogli un bacio sulle labbra, quanto erano dolci? Quanto? Awwww.
“Piccioncini, se volete c’è la camera da letto di sopra, però per favore, lasciatemi libero il salone!” esclamai io trattenendo una risata.
“Scema!” Esclamò Katie tirandomi uno schiaffo sulla nuca.
“Ehi, che ho detto?” esclamai io.
“Ci faremo un pensierino.” Scherzò Harry.
“Bravi, bravi. Così si fa. Ma usate sempre le precauzioni!” non ebbi il tempo di finire la frase che mi arrivò un altro schiaffo sulla testa. “Ahiaaa!” gridai io.
“Scusami, non l’ho fatta apposta!” disse Katie ridendo.
“Maddie, ho saputo..” disse Harry diventando improvvisamente serio.
“Che cosa?” chiesi io ridendo ancora.
“Di te e Niall..” disse lui un po’ triste. “Mi dispiace..”
“Ah, me n’ero quasi dimenticata. Grazie per avermelo ricordato!” dissi aprendo un’altra scatola di gelato.
“Comunque ti ho portato anche io del gelato..” disse Harry tirando fuori dalla maglietta una scatola di gelato. Non voglio nemmeno sapere dove l’aveva infilata.
“Sì, giusto per farmi ingrassare un altro po’. Comunque.. che gusto è?” dissi togliendogliela di mano. “Pistacchio, che schifo! Lo odio.” Dissi lanciandogliela in testa.
“Ahia.” Esclamò lui massaggiandosi la parte colpita. “Potevi semplicemente dire che non lo volevi!” disse lui.
“Oh, scusami tanto.” Dissi io infilandomi una cucchiaiata di gelato in bocca.
 
KATIE’S POV

Erano passati un po’ di giorni da quando Niall aveva lasciato Maddie e lei si comportava in modo sempre più strano. Sta mattina, quando è venuta a casa mia, mi ha chiesto se in questi giorni c’erano delle feste in programma perché lei aveva voglia di divertirsi. Io non la capisco, prima si butta giù perché è stata scaricata e dopo un giorno è già tutto a posto, sorride come se non fosse successo nulla, fa finta di niente ed è felice.. Non so che cosa le prenda. Nell’intervallo si precipitò da Harry, questa cosa mi dava un po’ fastidio, ma lei è la mia migliore amica e so che non avrebbe mai toccato Harry.
“Harry, Katie non mi da retta.. quindi chiedo a te!” squittì Maddie.
“Dimmi” chiese gentilmente Harry.
“Sai se c’è qualche festa in programma?” chiese lei sorridendo.
“Mmm.. no, non credo.” Disse Harry dopo averci pensato qualche secondo. “Ma perché me lo chiedi? Non ti vorrai ubriacare di nuovo?” chiese Harry preoccupato.
“Ma no!” esclamò lei “Voglio solo divertirmi un po’! C’è qualcosa di sbagliato? E poi credo che dopo quel giorno non mi ubriacherò mai più, sono stata malissimo il giorno dopo.” Concluse.
“Ok..” disse Harry insicuro. “Comunque, una festa ci sarebbe..” disse pensandoci meglio. “Quella di Natale della prossima settimana.” Disse Harry ricordandosi dell’invito che gli aveva fatto una delle puttanelle della scuola.
“Ah, davvero? Quando precisamente?” chiese eccitata Maddie.
“Mercoledì, il giorno di Natale.” Disse Harry.
“Perfetto! Non mancherò” esclamò infine.
“Neanche noi, vero?” chiese infine Harry rivolgendosi a me.
“Mmm.. in realtà io avrei progettato una cenetta a casa mia” dissi “Ma se vuoi andare alla festa, per me va bene.” Conclusi sorridendo.
“Facciamo come vuoi tu.” Disse Harry stampandomi un bacio sulle labbra.
“Ok.. qua è meglio se me ne vado.” Disse Maddie indietreggiando di qualche passo “Vi lascio alle vostre cosette.” Disse gesticolando con le mani prima di sparire tra la folla di studenti.

MADDIE’S POV

Me ne andai lasciando Harry e Katie da soli nel cortile della scuola. Andai in bagno e mi sciacquai la faccia. Dopo mi guardai allo specchio. Vedevo una persona orribile, una persona che cercava di nascondere i suoi veri sentimenti dietro un sorriso falso, vedevo una persona che aveva perso l’unica ragione della sua vita, una persona che non riusciva più a trattenere le lacrime, una persona che non riusciva a nascondere tutto quanto a lungo. Mi rinchiusi in un bagno e iniziai a piangere, lacrime amare, lacrime che sprigionavano tutte le mie emozioni, lacrime che non riuscivo a trattenere. Ad un certo punto sentii dei passi avvicinarsi, mi asciugai in fretta le lacrime con la mia felpa e tirai su con il naso.
“C’è qualcuno?” chiese una voce femminile.
“Ehm.. no. Cioè sì, ci sono io.” Dissi uscendo dal bagno.
“Ma stavi piangendo?” chiese gentilmente lei.
“No..” disse mentre lei mi guardava. “Va bene.. sì.”
“Vuoi raccontarmi cos’è successo? Se non vuoi, non fa niente, non ti preoccupare.”
“Scusami, ma non.. non è il momento giusto, grazie comunque.”
“Oh, di niente.” Esclamò lei sorridendomi. “Comunque, piacere Sharon Murray.” Disse porgendomi la mano.
“Maddie Johnson” dissi afferrando la sua mano e ricambiando il sorriso. “Ora vado, è stato un piacere parlare con te.”
“Ci si vede.” Disse lei mentre io uscivo.
 
KATIE’S POV

Il pomeriggio Maddie mi invitò a casa sua e alle tre in punto ero sotto casa sua a suonare al campanello.
“Arrivo, un secondo.” Esclamò lei da dentro casa e poco dopo mi aprii la porta. “Kaaatieee, che sorpresa vederti” disse abbracciandomi.
“Maddie, ma mi hai invitato tu..” dissi io staccandomi dall’abbraccio.
“Oh giusto, me n’ero scordata!” disse lei sorridendo. “Dai entra.” Disse spostandosi per farmi passare.
“Che facciamo?” chiesi io sedendomi sul divano.
“Balliamo!” propose lei sedendosi vicino a me.
“Maddie stai bene?” chiesi mettendogli una mano in fronte “No, la febbre non ce l’hai..”
“Perché dici così?” chiese lei
“Maddie, a te non ti è mai piaciuto ballare.. Ricordi?” chiesi io sarcastica.
“Sorridi che la vita è bella!” esclamò lei accendendo lo stereo e mettendolo a tutto volume.
“Ma che centra adesso?” chiesi io.
“Balla!” disse lei ignorandomi, mentre ballava come una pazza sulle note di ‘Rock the boat’ di Bob Sinclar.
“Uh, devo sedermi.” Disse sedendosi sul divano non appena la canzone fu finita “Mi gira tutta la testa.” Constatò poco dopo.
“Ci credo.. di dimenavi peggio di una scimmia!” esclamai io.
“Ehi, stai dicendo che ballo male?” esplose in una risata che sembrava più isterica che una risata normale.
“Ma non te ne importa più niente di Niall?” chiesi io poco dopo.
“Niall? Chi è Niall?” chiese lei.
“Come chi è Niall? Sei scema?”
“No.. sinceramente io non conosco nessun Niall, mi dispiace.” Disse alzandosi e andandosi a prendere un bicchiere d’acqua.
“Senti, io vado un attimo in bagno.” Dissi io salendo le scale.
“Certo, ricordi dov’è no?” disse bevendo un sorso d’acqua.
“Ovvio che lo so, ormai la conosco a memoria questa casa.” Esclamai io ovvia.
“Giusto, sei la mia migliore amica..” disse lei. Non so cos’aveva, ma il suo comportamento non era di certo normale.
Andai in bagno e presi il cellulare per chiamare un dottore e digitai il numero.
“Pronto?”
“Dottor Martins!” esclamai io. “Sono Katie.”
“Oh ciao Katie, come mai chiami? Qualcuno della tua famiglia sta male?” chiese il dottore.
“No, della mia famiglia nessuno. Una mia amica sta male.. non so cos’abbia. Si comporta in modo strano.” Dissi io.
“Katie, ora io non posso venire, perché sono nel mezzo del lavoro e non posso lasciare l’ospedale, comunque descrivimi il ‘modo strano’ in cui si comporta e vedo se posso aiutarti via telefono” disse il dottore.
“In pratica, il suo ragazzo l’ha lasciata pochi giorni fa, il primo giorno è stata malissimo, poi il secondo e il terzo è come se non fosse successo niente, lei fa finta di niente, finge un sorriso e fa credere che sembra che vada tutto a posto, ma io so che non è così. Sembra che voglia nascondere tutto, dimenticare tutto e ricominciare come se non fosse mai successo nulla, ma non può farlo! Oggi ho provato ad affrontare l’argomento e lei mi ha detto che non conosceva nessun ragazzo di nome Niall, ovvero il nome del suo ragazzo. Sono davvero preoccupata per lei, non capisco cosa le succeda.” Raccontai.
“Non ti devi preoccupare, non è niente di grave, è solo in crisi, finge che vada tutto bene, ma dentro di lei non è così, dentro di lei prova tantissime cose, ti dico solo che devi stare sempre vicino a lei perché da un momento all’altro potrebbe non sopportare questa situazione di finzione e quindi potrebbe scoppiare. Devi starle sempre vicino, ok?” disse il dottore.
“Ok.” Risposi io.
“Non è la prima storia del genere che sento, quindi ne so qualcosa, ma so che prima o poi passa, non può tenere tutto dentro di se, basta solo aspettare. Spero di esserti stato d’aiuto.” Disse infine il dottore.
“Certo, grazie mille. Arrivederci.” Dissi io prima d chiudere la chiamata.
Scesi di nuovo giù e vidi che Maddie aveva ripreso a ballare.
“Dai, su, balla con me!” disse prendendomi per le mani e facendomi fare movimenti strani. Cercai di oppormi e di liberarmi da lei, ma fu tutto inutile, quindi mi lasciai trasportare e iniziai a ballare come una pazza, proprio come lei.
“Allora è divertente, no?” esclamò ad un certo punto.
“Eeeh, divertentissimo.” Risposi io sarcasticamente.
“Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!” disse “Uh, amo questa canzone” disse mentre partiva ‘Party rock anthem’ degli LMFAO.
“Party rock is in the house toniiiiiiiiiiiiiiiiight everybody just have a good timeeeeeeeeeee.” Gridò come se fosse ad un concerto. “su canta con me!” mi spronò e io non potei fare altro che cantare come una scema.
“Party rock is in the hoooouse tonight, everybody just have a gooooooooood time, and we gon’ make you lose your mindddddddddd, we just wanna se you.. shake that!” cantai insieme a lei mentre ballavamo come cretine.
“Tutututututturuuututturuttutturutturu” iniziò a cantare lei come una scema.
Ballammo per non so quanto tempo, poi solo quando eravamo sfinite ci fiondammo sul divano. Per qualche minuto restammo zitte senza dire una parola, poi dopo un paio di minuti lei si fiondò tra le mie braccia scoppiando in un pianto isterico e in pochi secondi mi bagnò tutta la spalla con le sue lacrime. Sapevo che sarebbe scoppiata da un momento all’altro, sapevo che sarebbe arrivato presto questo momento, lo stavo solo aspettando.

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Eccomi qua con un altro capitolo!
Yeeah, siete felici che ho aggiornato così presto?
Eeeh, immagino la vostra felicità lol
Oggi un colore che vi ammazza gli occhi, siete felici? L'ho messo solo per voi lol
Eh vabbè, visto che sta sera ho ispirazione e ho voglia di scrivere, scriverò subito il prossimo capitolo.
E chi lo dice che magari non lo posto sta sera stessa?
Vi prometto che se mi lasciate almeno una recensione ve lo posto sta sera! Ve lo giuro.
Quindi, fate felice questa barbona, lasciatemi una sola recensione che non costa nulla. Fatelo per me lol
Lasciatemi una recensione dove dite cosa ne pensate del capitolo, dove mi insultate, dove insultate la storia, insomma scrivete quello che volete, ma scrivete qualcosa! lol
So che mi volete bene e quindi lo farete, quindi vi ringrazio già da ora c:
Vi amo tutti quanti uno per uno, dal primo all’ultimo.
Grazie a tutti quanti.
Much love for ya.

Twittah: @xniallspotato

  
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