Gli
infermieri che sono accorsi per soccorrere Nick mi hanno fatto
allontanare,
agiscono frenetici…sento le loro parole e mi sento
trasalire…non credono che ce
la farà….ha già perso troppo sangue e
il trauma…..mi sento venire meno….ma
questo non è il momento di svenire…gli infermieri
adagiano Nick su una barella
e lo caricano sull’ambulanza che si allontana a sirene
spiegate….
Resto
immobile a guardare l’ambulanza distanziarsi….mi
hanno allontanato e non mi
hanno dato la possibilità di salire e andare con
loro...Simon mi abbraccia da
dietro…
“Lo
salveranno piccola….dai andiamo….hai bisogno di
riposare…”
“Ho
bisogno
di andare in ospedale…”
“Non
stai
bene?”
“Ho
bisogno
di andare da lui….”
“Ma…”
“Ti
prego…accompagnami da lui!”
“Certo
andiamo!”
Non so se
Simon abbia capito tutto o meno,ma non mi importa, ho solo bisogno di
correre
da Nick. Che stupida che sono stata: ho provato a dimenticarlo
gettandomi a
capofitto tra le braccia di un altro, ho provato a dimenticare quanto
c’ero
stata male per lui, credevo davvero che dimenticarlo sarebbe stata la
soluzione
migliore, invece non ho smesso un solo istante di amarlo, nonostante
tutto, nonostante Simon. Come ho potuto?? Devo dirgli quanto lo amo!
Arrivati in
ospedale, Simon chiede informazioni su dove l’abbiano
portato, mi sembra di
essere in un film, un brutto film. Mi guardo intorno, è
tutto così
sfuocato e rumoroso; un gruppo di infermieri e di dottori intorno a una
barella
corrono verso la sala operatoria…..oh mio
Dio….è lui….è
semicosciente….gli
occhi semiaperti…corro disperatamente verso lui…
“Dove
lo
state portando? Cos’ha?”
Riesco a
prendergli la mano….
“Amore
mio…”
Con un filo
di voce e con grande difficoltà riesce a rivolgermi poche
parole.
“Perché?
Io
ci credevo ancora…”
Perché
mi
dice queste cose?? Gli infermieri mi allontanano da lui: deve essere
operato
d’urgenza!
“Nick!”
Lo vedo
allontanarsi in quella sala completamente bianca….che
stupida che sono
stata….ora davvero ho paura di perderlo….mi sento
così impotente…non so cosa
fare…devo restare lucida…ma non è
così semplice…Simon mi raggiunge…mi
abbraccia…mi perdo nel suo abbraccio e in un pianto
disperato…
“Piccola….andrà
tutto bene….non è colpa nostra….era
ubriaco fradicio….”
Possibile
che ancora non abbia capito come stanno le cose?? Mi sposto da lui, mi
siedo e appoggio
la testa al muro, gira tutto troppo veloce…
“Mi
scusi. Lei è un familiare del signor Carter?”
“Sono
la
fidanzata…”
Simon ha un
sussulto, finalmente ha preso coscienza di come stanno le cose,
finalmente
riesce a capire il motivo della mia reazione….
“Questi
sono gli effetti personali che sono stati ritrovati in macchina,
insieme a un
bel po’ di bottiglie di super alcolici
vuote…”
Prendo tra
le mani il sacchettino contenente i pochi effetti di Nick,
c’è la nostra
foto, quella che Nick orgoglioso aveva sempre con se, è
strappata a metà. Mi
sento terribilmente in colpa. Ma perché aveva bevuto
così tanto??
Sono
già
passate due ore! Nick è ancora in sala operatoria, i dottori
si alternano da
quella maledetta porta ma nessuno mi dice nulla…fanno
spallucce…mi mettono una
mano sulla spalla…mi dicono di avere fede e di
pregare…
Non ho
ancora avvisato nessuno dell’accaduto, ma devo farlo, non
sono certa sul chi
chiamare,i rapporti di Nick con i genitori non sono di certo i
migliori. Opto
per Brian, gli chiederò di informare lui gli altri.
“Heyy
stellina….”
“Ciao
Brian….”
“Che
c’è
piccola?? Hai una voce….”
“Ecco…devo
dirti una cosa….”
“Ascolta…lo
sai a me non piace giudicare….e non mi va di entrare nella
vita tua e di
Nick….ma….ascolta Nick ti ha
raggiunto….era impazzito senza di te e ha deciso
di raggiungerti….ma…ecco….sa
tutto!!!”
“…non
capisco Bri…”
“…mi
ha
chiamato oggi….era sconvoltissimo…credo avesse
bevuto…piangeva….mi ha detto di
averti vista baciare un altro ragazzo….ti ripeto piccola non
mi permetto di
giudicare….ma….stai attenta….non era
molto lucido…”
“Oh
mio
dio….è tutta colpa
mia…nooooooooooo…..non è
possibile…..io….oh dio….se gli
succede qualcosa….noooo Briannn….”
“Hey
calmati….cosa è colpa tua? Una sbandata
capita….”
Come un
automa provo a raccontare tutto a Brian….
“Nick
ha
avuto un incidente….è in sala
operatoria….sono passate 2 ore…non mi dicono
niente….ha perso molto sangue….ha battuto la
testa….Brian….era
ubriaco….è tutta
colpa mia…!”
“Oh
mio
Dio….noooo…..non è possibile! Santo
cielo Nick….stella vedrai andrà tutto
bene….lui è….è un ragazzo
forte….”
Chiudo la
conversazione…torno a
sedermi…quest’attesa mi sta
distruggendo…Simon è ancora
qui con me…mi porge un caffè…
“Piccola….io…vedrai
che andrà tutto bene….”
“Non
può lasciarmi
qui da sola….io senza di lui….oh ma come ho
potuto? Scusami… Simon….io credevo
di riuscire a dimenticarlo….”
“Shhh….vieni
qui….non sei sola…e non ti lascerà
sola….andrà tutto bene!”
Poggio la
testa sulla sua spalla….è davvero un ragazzo
speciale…nonostante tutto resta
qui con me…non mi lascia sola in quest’attesa
dilaniante…
Sono
passate almeno altre 2 ore e mezza, finalmente qualcuno sembra sia
venuto a
dirmi come stanno andando le cose, mi alzo ma ho un lieve capogiro,
Simon mi
aiuta a stare in piedi….sono davvero distrutta…
“L’operazione
è terminata….è
riuscita….”
“Oh
dio…graziee…”
“…purtroppo
non è del tutto fuori pericolo…tutto dipende da
come…e da se passerà la
notte…”
“…se
passerà
la notte??”
“Ha
perso
troppo sangue….abbiamo fatto il possibile….ora
tocca a lui reagire…dipende
dalla forza del suo organismo e dalla sua voglia di
vivere…”
“Posso
vederlo….”
“Mi
spiace…ma non è possibile…”
“Posso
parlarle un attimo?”
Simon ha
portato il dottore in disparte, non riesco a sentire cosa si stiano
dicendo….vedo le loro bocche muoversi…ritornano
verso di me…
“Allora….può
entrare…ma solo per 5 minuti….”
“La
ringrazio….grazie…davvero…..grazie
Simon…non so come ringraziarti…”
“Va
da lui
adesso….”
Entro nella
sua stanza, sembra morto su questo lettino,è intubato, la
testa fasciata e sul
viso i segni dell’incidente e dello scontro al bar con
Simon…un impulso
irrefrenabile di scappare via mi sconvolge…ma mi faccio
coraggio…gli accarezzo
la mano fredda come un pezzo di marmo…
“Amore
mio….perdonami….sono qui con te….non
lasciarmi….non puoi lasciarmi….io non
posso vivere senza di te…ti prego Nick non
lasciarmi….io ci credo nella nostra
storia….non ho mai smesso di amarti….”
“Mi
scusi….ma deve
uscire…vedrà….se la
caverà…è giovane e
forte…perché dovrebbe
rinunciare a lottare per vivere?”
Ho mille
risposte a quella domanda, mi limito ad asciugare le lacrime dal viso e
sfiorare con le labbra la sua mano…per poi uscire
mestamente…fuori ad
aspettarmi c’è Simon….mi abbraccia e mi
stringe forte a se…riesce a calmare il
mio pianto….
“Perché
fai
tutto questo per me?”
“Piccola…ti
sembrerò pazzo….ma in questi
giorni…ecco….credo di essermi innamorato di
te….”
“Oh Simon….”
“…so
che
per te non è lo stesso….l’ho sempre
saputo…ma…va bhe c’ho
sperato…il tuo posto
è accanto a lui…ma…ecco…se
posso fare qualcosa per te….”
“..stai
facendo già tanto davvero…”
Gli do un
bacio sulla guancia, torniamo a sederci….Simon resta con me
tutta la notte in
attesa fuori la stanza in cui giace Nick…..è
mattino….ci siamo appisolati…
“Mi
scusi….”
Con un
movimento improvviso apro gli occhi, vedo il dottore in piedi di fronte
a
me…sono terrorizzata….ma sorride…
“Si
è
svegliato….se vuole può entrare per
salutarlo….”
Non me lo
sono fatta ripetere due volte sono già fuori alla porta, ma
non riesco a
entrare….mi sento così in colpa….se
è ridotto in questo stato è solo colpa
mia…perché mai dovrebbe volermi vedere??
“Hey….tranquilla….fa
un lungo respiro e entra….per ridursi così per te
deve amarti davvero tanto….”
Simon
è qui
accanto a me….prova a infondermi quel coraggio di cui
davvero ho bisogno….
“Grazie
Simon…”
“Forza
va
da lui adesso…”
Decisamente
perplessa entro nella stanza…il vederlo finalmente sveglio
mi riempie il cuore
di gioia…gli accenno un sorriso ma le sue parole sono
più pungenti di una lama
ben affilata…
“Che
sei
venuta a fare? Vattene via…”
“Nick
ti
prego….fammi spiegare..”
“Com’era?
Ah si….non mi interessa…”
“Nick….io…”
Parla
lentamente….non può sforzarsi….ma dal
suo viso traspaiono odio e disprezzo…
“Oh
dio…ma
come hai potuto? Credevo mi amassi….”
“Io
ti amo
Nick…ti amo più della mia stessa
vita….ero confusa…volevo dimenticarti
Nick…amarti mi faceva troppo male…il tuo lento
allontanarti mi faceva male…la
nostra storia che si stava frantumando mi faceva male….con
lui era diverso….mi
guardava come non facevi più tu da tanto
tempo…troppo tempo….nei suoi
baci…Nick…c’era la dolcezza che tu
avevi perso…aveva mille attenzioni….era
premuroso….”
“…sono
felice che lui ti dia quello che non sono in grado di
darti…”
“Nick…lui
era perfetto….ma non era te….”
“….”
“Ti
prego
Nick perdonami….Amore mio…ti prego…ti
amo…ti amo Nick….io…io ci credo ancora
Nick….”
“Quando
ti
ho vista baciare quel ragazzo….mi sono sentito morire
dentro….sono stato io
spingerti tra le sue braccia…il mio comportamento assurdo
dell’ultimo
periodo…quello schiaffo….l’aver tentato
di…. ero venuto qui per dirti che senza
di te rischio di impazzire….e
perché….”
“….”
“…non
volevo passare il nostro primo anniversario lontano da
te…”
“…potrai
mai perdonarmi?”
“…e
tu
potrai mai perdonare me?”
“Shhh…”
Mi avvicino
amorevolmente al suo viso e lo accarezzo con un lieve
bacio…abbiamo ancora
tante cose da dirci, molte questioni da chiarire e da
risolvere…ma questo non è
il momento adatto…stando qui ho perso la cognizione del
tempo…stavo per
dimenticare il giorno del nostro
anniversario……non ci riesco a
credere…ci siamo
ritrovati proprio nello stesso giorno in cui un anno fa ci siamo
uniti….che
strano il destino…..
“Amore….”
“Piccolina
mia…”
“Buon
anniversario…”
Non era
proprio questo il modo in cui avevamo immaginato di trascorrere il
giorno del
primo anniversario del nostro amore….ma
l’importante è l’esserci
ritrovati…l’aver capito che nonostante i mille
problemi e le mille difficoltà
che la vita ci riserva l’amore, quello vero,vince su
tutto….basta solo
crederci!