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Autore: Parfois_    16/09/2012    1 recensioni
‘Eth, mi abbracci? Ho freddo.’ Mi guarda sorridendomi, poi cambia posizione e m’abbraccia.
Ci addormentiamo così, naso contro naso, braccia contro braccia, cuore contro cuore.
Apro gli occhi, il sole sta appena salendo, è rosso rosso. Sta salendo piano piano, la spiaggia è deserta. Si sentono solo i gabbiani, mi giro e vedo Ethan che è ancora abbracciato contro di me. Provo ad alzarmi ma lui si abbraccia ancora più contro di me, ‘Non andartene via, perfavore.’ Spalanco gli occhi immediatamente, lo guardo ma lui continuava a dormire, lo stringo immediatamente più forte ‘Mai, finchè tu mi vorrai io ci sarò. E questa è una promessa, Ethan.’ Poi lo bacio sulla guancia e torno a dormire.
Vi prometto che non è una storia che deluderà, anzi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Più lo conosco più mi rendo conto di tutto quel che non so di lui, e certe volte mi rendo conto che non lo conoscerò mai affondo, non lo riuscirò mai a capire, ed è proprio questa la cosa fantastica. Mi giro e lo guardo, si. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto con lui è un’esperienza assolutamente nuova, buttarsi in strade sconosciute ogni dannata volta. Non mi accorgo nemmeno che siamo arrivati finchè Ethan mi scrolla la spalle, io lo fisso sorpresa, ‘Siamo già arrivati?’ Lui si avvicina, ormai ci stavamo sfiorando le labbra. ‘Lo so che sono così.. Come dire, bello intelligente simpatico sexy gentile int-’      
Scoppio a ridere, lui mi fissa allibito. ‘Oddio eri serio Ethan? Stavo solo pensando, di sicuro non a te.’
Lui mi guarda, mi scruta dentro con i suoi occhi azzurri.
Più lo guardavo negli occhi più mi rendevo conto che non avrebbe fatto altro che spezzarmi in due; in una relazione stabile di solito c’è chi fa e chi subisce.
Due che subiscono capita, però non si amano davvero, secondo me. Due che invece che non subiscono in una relazione è totalmente auto distruttiva. Stavo con un ragazzo prima, si chiama Jason. Siamo stati insieme per anni, io lo mandavo a fanculo e lui mi baciava. Lui diceva che mi odiava e io gli dicevo che io lo odiavo di più. Siamo stati benissimo. E malissimo. Ci amavamo a suoni di chitarra, sesso, sigarette e schiaffi. Relazione auto distruttive al massimo, ma non c’è mai stato nulla di così bello cazzo..! Entriamo in palestra, saluto tutti e cominciamo nella routine. Decidiamo di fare una nuova coreografia, io ballavo da sola e poi mi raggiungeva Ethan, eravamo tutt’e due arrabbiati con l’altro, era una danza contro il fuoco, contro se stessi. Chiudevi gli occhi e lo vedevi, facevi fluttuare il tuo corpo nell’aria e lo capivi. Appena finiamo mi suona il cellulare, mi scuso e rispondo. ‘Pronto?’ ‘Scusami sono Harry, chiudo adesso il negozio potresti venire appena possibile? Ti pago extra, ti prego...’ ‘Okay okay, mezz’ora e arrivo.’ Butto giù, mi butto negli spogliatoi e mi cambio. Poi mi ricordo che sono arrivata qui con Ethan, mi giro verso di lui ma lui era già vestito e pronto per andare, sorrido. Che carino. Salutiamo tutti e rimandiamo le prove a domani nel pomeriggio e la sera in un altro locale, saliamo in macchina. ‘Dove ti porto, allora?’ Ci penso su’, se vado direttamente al negozio poi come faccio a tornare indietro? La moto mi sembra che è a casa. ‘A casa capo!’ ‘Pfft.’ Continua a toccarsi i capelli, gli sudano le mani.. E’ nervoso. Imbarazzato? ‘Eth, che c’è?’ ‘Ehm.. Io ti volevo chiedere, cioè no, ma perchè, e no ma nel senso che eh..’ Frustrato ferma la macchina davanti a casa mia. Mi guarda, ‘A che ora finisci al negozio?’ ‘Alle 9.’ Sorride soddisfatto e si gira di nuovo verso di me, ‘Embè non eri di fretta!? Sciò, ciao ciao!’ Lo guardo incuriosita e frustrata, c’è sicuramente qualcosa che non mi sta dicendo. Esco e lui va’ via, prendo la moto e vado in negozio, finalmente arrivano le 9. Mentre chiudo il negozio penso a cosa fare questa sera, in ogni caso dopo domani comincia scuola. Uffa. Almeno è l’ultimo anno del liceo, dai. Sta sera probabilmente mi prendo un bel caffè, comincio a leggere il libro e poi vado in spiaggia.. E se ne ho voglia torno a casa sul tardi, però domani di mattina devo andare al bar. Poi ho le prove. E poi devo andare di nuovo in negozio. Ugh, chi me l’ha fatto fare!? Salgo sulla moto, faccio per girare a destra per andare da Starbucks quando ritrovo la moto di Ethan affianco alla mia, lo guardo confusa. Lui ride, ma ride sul serio, quando proprio butti la testa all’indietro e non pensi a nulla. Che carino che è. :3 ‘Seguimi, se ci riesci.’ ‘Pfft. Come se-’ Parte velocissimo, io ovviamente lo raggiungo e vado più veloce di lui, peccato che non so nemmeno dove stiamo andando... Dopo un’oretta di moto arriviamo in un ristorantino sul mare, bellissimo. Era tutto illuminato, con la luna che splendeva nel cielo. Era... Magnifico.
  
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