L’isola dei ricordi , quella era la destinazione di Rubber e la sua ciurma , Akinari sorridendo fissava l’orizzonte
<< Finalmente dopo tanto tempo ritornerò a casa mia >>
Sanji che era affianco al vecchietto a fumare sorrise
<< Quindi è la che sei nato ? >>
<< Si , la ho la mia casa … e i miei affetti >>
<< Hai dei parenti ? >>
chiese Nami curiosa avvicinandosi ai due , l’uomo annuì
<< Ho un figlio e una moglie >>
<< COSA ? >>
Akinari sorrise
<< E si , è li che conobbi mia moglie e li diedi alla luce mio figlio , solo che quando aveva due anni io me ne andai da quel posto vivevamo di povertà e miseria volevo dare loro solo un po’ di ricchezza in più e non sarei tornato se non avevo con me il denaro sufficiente >>
<< Ma non sei mai più tornato >>
Disse Sanji buttando il mozzicone di sigaretta in mare
<< No >>
<< E non l’hai mai più rivista ? >>
<< NO >>
Disse l’uomo affranto
<< Pensi che ti perdonerà ? >>
<< Non lo so >>
Nami sorrise tristemente
<< Io non avrei il coraggio di tornare con il mio uomo , anche se era per una giusta causa , hai abbandonato una moglie con un bambino >>
Akinari s’incupì
<< Lo so , e solo che non sapevo che fare >>
Sanji lasciò una lieve pacca sulla spalla del vecchio poi sorridendo prese la mano di Nami e se la portò via per lasciare l’amico da solo
<< Perdonatemi >>
fu l’ultimo commento lasciato da Akinari alla lune , sperando che quella sua supplica sarebbe arrivata ai cuori di chi lo amava .
Il viaggio durò poco e finalmente La ciurma giunse a destinazione , Akinari andò in cerca della sua famiglia ,  sapeva dove trovarli … A casa loro .
<< E’ questa >>
Disse Akinari fermandosi avanti a una casetta piccola con il tetto bianco , non si avvicinò  e rimase fermo a contemplarla
<< Che fai ? >>
Chiese Rubber incuriosito da quel suo atteggiamento
<< Beh , io volevo … ma non ho il coraggio >>
Sanji fece per avvicinarsi alla porta
<< Busserò io per te allora >>
Akinari si avvicinò supplicandolo di non far nulla
<< No fermo >>
Disse strattonando di poco il cuoco , questi si allontanò in tempo che la porta della piccola casa venne spalancata
<< Chi è ? >>
Urlò un uomo dall’aria cattiva , un uomo basso un po’ robusto
<< Rey >>
Disse semplicemente Akinari sorridendo
<< Chi sei ? >>
<< Tuo padre >>
Sussurrò sorprendendo tutti
<< Ti sbagli , mio padre è morto >>
<< No , no sono io >>
<< Bene , allora torna da dove sei venuto , a causa tua ho perso tutto anche la mamma , non so come hai fatto e che faccia tosta hai per tornare qui >>
<< Aspetta .. la mamma ? >>
<< Si , è morta avevo cinque anni , si era lasciata andare , ora sparisci di nuovo per sempre >>
Detto ciò l’uomo chiuse la porta alzando un gran polverone
<< Akinari.. >>
<<  E ‘ giusto così Sanji , è giusto così >>
Chopper con le lacrime agli occhi si avvicinò al vecchietto
<< Ora che farai ? >>
<< Aspetterò la mia morte qui .. Nel frattempo cercherò di recuperare il rapporto con mio figlio anche se la vedo durissima >>
Quelle furono le ultime parole dette da Akinari le ultime che la ciurma sentirono perché dopo lo videro andare al cimitero a trovare la moglie e piangere sulla sua tomba , non riuscirono a salutarlo e con la tristezza nel cuore Sanji fece una promessa , non avrebbe mai abbandonato Nami per nessuna ragione al mondo .