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Autore: weasleywalrus93    16/09/2012    5 recensioni
Cosa può succedere se la Liverpool del 1958 e la Liverpool a noi contemporanea venissero a contatto tramite due ragazzi? Di uno il mondo conosce il suo nome, la sua vita e i suoi ideali. Dell'altra invece il mondo non fa nemmeno caso, mettendola in disparte e oscurando ciò che potrebbe offrire al mondo. Ma dall'esterno non si può sapere quanto una persona, anche la più famosa, può venire influenzata da qualcuno che il mondo nemmeno vede.
(mia primissima FF... mi sono letteralmente buttata a scrivere)
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I don't need to hug or hold you tight
I just want to dance with you all night
In this world there's nothing I would rather do
'cause I'm happy just to dance with you


Just to dance with you
Is everything I need
Before this dance is through
I think I'll love you too
I'm so happy when you dance with me
{I'm happy just to dance with you}


Liverpool, 16 Aprile 1958/2012.

-Ahia Lennon! Mi hai distrutto un piede!-

-Mica è colpa mia se le tue barche sono sempre dove non devono stare!-

-Da che pulpito viene la predica! Sei di poco più alto di me e porti il 44 mentre io il 40... Potresti anche evitare quei cazzo di stivaletti alla Teddy boy con il tacchetto! Sfracellano i piedi!-

-Rinunciare alle mie scarpe? No dico, quanto whiskey metti nel tuo caffè irlandese la mattina, Granger? Piuttosto sei tu che ti metti quelle pezze di stoffa ai piedi che non riparano nulla!-

-Continua a insultare le mie scarpe e giuro che ti strappo la faccia a morsi!-

Ero poggiata al bancone dove si trovavano gli altri vinili, massaggiandomi il piede destro, pestato poco prima da quell'animale del mio amico. Perchè prima insisteva a insegnarmi a ballare il rock'n'roll quando nemmeno lui sapeva come mettere i piedi?

Rock'n'roll o algebra? Ovvio che è meglio il rock'n'roll! L'avevo praticamente obbligata ad alzarsi da terra dopo aver messo Twenty Flight Rock di Eddie Cochran. Era visibilmente impacciata e dalla sua espressione capì che avrebbe preferito scomparire sotto terra piuttosto che ballare con me. Non che io fossi tanto felice di quella follia messa in atto da me medesimo, ma cercavo di mascherarlo con un sorrisetto maligno. Inavvertitamente, poi, le avevo pestato un piede.

-Almeno la matematica non ti riduce in farina le ossa dei piedi.-

Mi risedetti vicino al quaderno che avevo lasciato poco prima e ripresi a mordicchiare la penna concentrandomi sull'esercizio lasciato a metà. Tutto pur di distrarmi dal dolore che mi trafiggeva il piede.

-Con te sembra di essere in compagnia di quella dell'elasticità o come cazzo si chiama... Frankestein?-

Mi sistemai vicino a lei osservando il quaderno scarabocchiato di simboli e numeri a me incomprensibili. Mi guardava con aria terrorizzata.

-Che ho detto?-

-Hai appena offeso la scienza. La teoria è della relatività e il fisico è Einstein! Frankestein è il dottore che crea il mostro!-

Scoppiai a ridere. Le sue battute mi mettevano sempre di buon umore, anche se sapevo che alcune non erano assolutamente volontarie.

Ritornò di nuovo sul suo quaderno. Era bello guardarla studiare. Emanava tranquillità. Tranne quando faceva algebra. Diventava nervosa, quasi isterica, quando non le riusciva qualche esercizio e addio alla pace e alla tranquillità! Ti ritrovavi nel bel mezzo di un'esplosione atomica. Lo sguardo mi cadde su quello che doveva essere il suo diario. Spuntavano tante di quelle che sembravano foto da esso. Afferrai le immagini e le studiai.

-Le hai fatte tu?-

-Eh?-

Fu come risvegliarsi da uno stato di trance. Teneva in mano le mie fotografie. Nei suoi occhi riuscivo a leggere la curiosità di volerle osservare, studiare e infine di immergersi dentro quelle foto.

-Sono.. foto?-

-Si. Sono il frutto del forse unico vero regalo che mi fecero mai i miei genitori. Mi regalarono qualche anno fa una macchina fotografica di quelle professionali. Pazzesco! Non ho idea di cosa gli girasse per la testa in quel periodo visto che mi fecero un regalo del genere. So solo che gliene sono grata per avermela data.-

Odiava parlare dei suoi genitori. Lo sapevo bene. Mi concentrai sulle foto. Rappresentavano per lo più il cielo, nei vari momenti della giornata e con le varie immagini che le nuvole si divertivano a creare. In numero nettamente minore c'erano i paesaggi e i particolari, e quasi rare, le persone. Mi chiedevo cosa pensasse quando scattò quelle foto. Alcune sembravano frutto di una giornata fuori a dipingere. Erano davvero belle.

-Sei brava-

Lo fissai un attimo. Sentì il viso andare a fuoco. Cercai di contenermi.

-Grazie-

Accennò un sorriso impacciato. Risposi. Mentre posavo le foto lo sguardo mi ricadde sul suo diario. Alzai appena lo sguardo. Era di nuovo concentrata su quel quaderno. Alzai leggermente la copertina e sfogliai silenziosamente le pagine. Guardai la data del suo compleanno. Era tra pochi giorni. Perchè non mi aveva detto nulla?

-SI! Matematica zero, Judy Granger uno!-

Chiusi con un tonfo libro e quaderno nello stesso momento, creando una forma indescrivibilmente disordinata, la lasciai a terra e alzai le braccia in segno di vittoria, abbandonando la testa sul muro.

-Credo che ora tocchi a me metterti in imbarazzo-

Si alzò in fretta senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. Fortuna sfacciata. Chiusi in fretta il diario e la osservai mentre rovistava freneticamente fra i dischi.

Cercavo cercavo fin quando non trovai una copertina con due uomini in un vestito scuro tranne per la camicia bianca, occhiali da sole neri e capello in testa. Estrassi il disco e lo misi sul piatto poggiandoci sopra una puntina. Ci metteva un po a leggerlo. L'importante era che lo leggesse. Mi misi davanti a lui e gli porsi le mani.

-Che vuoi fare?-

-Farti ballare. Prima tu mi hai distrutto i piedi e io ora voglio vendicar.. cioè, rimediare-

Vidi un lampo sadico passare nei suoi occhi. Se pensava di "comprarmi" così, aveva decisamente sbagliato persona.

-Te lo scordi! Io non mi alzo!-

-Io ti ho fatto felice prima-

-E chi mi assicura che non storcerai un braccio o non mi farai slogare una caviglia? Devo ricordarti che ho una band e il mio corpo mi serve?-

-Sese la band. Tutte scuse. Lo sappiamo benissimo entrambi a cosa ti serve il braccio e la caviglia deve solo reggerti in piedi quanto basta per attracare qualcuna. Ora muovi quelle chiappe da li. Subito!-

La musica era già partita. Odiavo perdere l'inizio di quella canzone travolgente.

-Almeno si può sapere che cazzo hai messo su?-

-I Blues Brothers fratello! Tu non puoi conoscerli ma sono dei veri miti! Fidati di me-

I suoi occhi diventarono quelli di un cucciolo bastonato. Aveva vinto. Le afferrai le mani e mi lasciai tirare su. Appena mi alzai, lei ricadde a terra.

-E ora perchè ti sei riseduta?-

-Beh tu prima mi hai ridotto in poltiglia un piede e ora per convincerti ad alzarti sono rimasta in piedi sforzandolo e ora mi fa maledettamente male. Quindi mi rialzi tu-

Con un gesto teatralmente esasperato, mi prese per i polsi e mi alzò, sbuffando e facendo finta di dover sollevare chissà quale carico. In piedi cominciai a muovermi a ritmo cercando di coinvolgerlo. Sapevo benissimo che i Blues Brothers erano completamente anacronistici, ma noi stessi eravamo anacronistici... a noi stessi. Quindi perchè non approfittarne?

Aveva orecchio per la musica. Quella roba era fenomenale. Non avevo idea di chi fosse il cantante ma di certo quella era una canzone che spaccava alla grande. Le presi una mano e cominciai a farla girare su se stessa. Stavolta aveva vinto lei. Ma era una vittoria meritata, specie dopo quello che aveva messo su. Era bello per una volta vederla sorridere spensierata mentre ogni tanto riprendeva le parole della canzone e ballavamo insieme. Verso la fine avevamo cominciato a ballare più vicini, ma niente di serio. Sempre scherzando. Io avevo una mano sul suo fianco, lei sulla mia spalla. In fondo eravamo solo due amici che scherzavano assieme.

Ridendo e scherzando si possono dire tante cose. Ma se ne possono fare altrettante. Trascinati dalla musica, ci eravamo ritrovati quasi abbracciati a ballare, mentre continuavamo a ridere per i continui pestamenti di piedi da parte di entrambi. Non so perchè , non so come, alla fine fu tanto "audace" da farmi fare un caschè. La sua mano non mi aveva preso bene. Mentre scivolavo, mi aggrappai alla sua spalla, tentando di restare in equilibrio. Il risultato? Entrambi a terra e John con la manica del maglione tirata a tal punto che stava per scucirsi. Riprendemmo a ridere come matti per la caduta, quando mi cadde lo sguardo sul grande orologio che si trovava su una parete del negozio. Guardai fuori. Era già sera inoltrata.

-Io devo andare... Sai... Jeremy.. pizza... qualche bevanda.. i suoi amici... devo andare!-

Raccolse tutte le sue cose in tempo record e senza darmi il tempo di ribattere mi disse un qualcosa che assomigliava tanto a "non provare mai più a sfracellarmi i piedi o ti pesto a sangue" e poi sparì, inghiottita nella notte. Rimasi li come un coglione a fissare fuori. Brian dovette buttarmi fuori a calci prima di chiudere. Come finire bene quella serata? Una bella bevuta allo Ye Crackle con la band.


Spazio autrice
Rieccomi tra voi con il nuovo capitolo :) Come potete vedere le cose fra i due vanno evolvendosi lentamente. Però sono già buoni amici. Ho scelto di far approfondire la loro amicizia perchè ritengo che nessun rapporto possa esistere senza aver alla base n buon rapporto d'amicizia. La canzone a cui ho pensato è... una canzone dei Blues Brothers XD non ve la dico perchè ognuno può immaginare quella vuole ^^ Boh che dire?? ho già detto grazie troppe volte che mi sembra anche di esagerare quindi faccio ringraziare quel grande uomo di Lennon. *grazie grazie grazie... Si lo so di essere stupendo e tutto... sisi ho capito però ora basta con gli applausi non c'è bisogno! se proprio volete farmi felice cominciate a far tintinnare la vostra gioielleria* Lennon dopo questa EVAPORA! allora ringrazio Val_, 365daywiththebeatles e Miss_Riddle Starkey per aver commentato e anche chi segue la storia senza commentare ^^ grazie ancora :) spero di aggiornare presto ^^

  
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