Sola
Mary Margareth era rimasta sola, doveva guardare la verità in faccia anche se questo voleva dire soffire e stare male. Doveva aprire gli occhi ed affrontare il dolore.
Emma se n'era andata e non sarebbe tornata. Mai.
Basta credere nelle favole, il lieto fine non esisteva o almeno non nel suo caso.
Non era Biancaneve.
Prima avrebbe voltato pagina prima sarebbe stata meglio.
Lei, però, non voleva dimenticare, anzi, si teneva stretto ogni singolo ricordo dei momenti che avevano passato assieme perchè la famiglia non si può dimenticare, è troppo importante per poterlo fare, non sarebbe giusto. Avrebbe portato nel cuore ogni singola chiacchierata, ogni lacrima che avevano versato assieme nei momenti di difficoltà, avrebbe fatto tesoro di ogni loro risata. Le belle parole che Emma le aveva rivolto quando lei soffriva per amore. L'aiuto ricevuto dalla ragazza quando tutti credevano fosse una terribile assassina. La fiducia che aveva riposto in lei.
Avrebbe ricordato tutto.
Perchè mi ha lasciata sola?
Strinse forte con entrambe le mani la sua tazza della colazione contenente la sua cioccolata calda alla cannella.
Credeva le sarebbe passata, che prima o poi il vuoto sarebbe diminuito fino a scomparire ma questo, invece, non aveva fatto altro che aumentere. La nostalgia per Emma la stava lentamente divorando il cuore.
Anche Henry le mancava, terribilmente. Il ragazzino che sosteneva che lei fosse Biancaneve era scomparso assieme alla sua coinquilina quella notte, nemmeno lui le aveva detto nulla.
Nessun avviso, nessun addio.
Pensava Emma fosse cambiata, che nel periodo vissuto assieme avesse finalmente abbattuto il suo muro.
Credeva fossero diventate una famiglia su cui poter contare. Sempre.
Madre e figlia, come Henry aveva sostenuto più e più volte anche se i ruoli si erano spesso rovesciati: era Emma ad occuparsi di lei, a farle da guida. A farle da madre.
Ingenua, ecco cos'era stata, una povera bambina ingenua.
Le buone intenzioni le aveva avute ma non erano bastate, tanto quelle non bastano mai. Sapeva che l'amore è letale, che uccide più di qualsiasi malattia quando fa male, ma lei non ci aveva mai creduto. O almeno non fino a quel momento.
Guardò la porta di casa alla ricerca di un miracolo.
Era passato un anno da quando Emma se n'era andata.
Da quando l'aveva abbandonata.
Non aveva mai più ricevuto sue notizie.
Ma lei non tornerà. Mai.
Ora lo sa, ha capito ma sapete com'è, la speranza è l'ultima a morire.
Perchè credere nei lieto fine è una cosa molto potente.
Posò la testa sul tavolo e pianse tutte le sue lacrime.
Sola
NOTA DELL' AUTRICE
Mi sono spesso chiesta come si sarebbe sentita Mary Margareth se Emma non fosse mai tornata indietro dando ascolto ad Henry e così è nata questa mini What if...?
Spero vi sia piaciuta.
Sono riuscita a completare la storia (ero in blocco da mesi su questo capitolo) per merito di una canzone che mi ha ispirato moltissimo ( e si nota ma non è una song fic, non ho preso frasi). Sto parlando di "Sola" di Francesca Michielin. Ho intitolato il capitolo come la sua canzone per ringraziarla.Grazie Francesca, anche se dubito fortemente che leggerai mai questo messaggio.
Ok, grazie per essere passati.
Spero di non avervi annoiato troppo.
Laura