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Autore: Hannanas    17/09/2012    1 recensioni
[ lei parlava lentamente, come se stesse cercando di farsi capire con qualcuno che non parlasse molto bene inglese < Male, perchè non sono Harry Potter! Io mi chiamo Chr-> il ragazzo sbottò sull' orlo della collera ma quella non gli fece terminare la frase, e lo investì rapidamente con un secondo incantesimo. Ok , aveva sopravvalutato la ragazzina più superdotata del libro, era un perfetto imbecille < Legilimens! >] Ciao xD questa storia è dedicata ad una mia follia notturna : cosa succederebbe se un famoso fan di Harry Potter finisse risucchiato dalla serie stessa? E cosa succederebbe se quel famoso fan fosse Chris Colfer?
Genere: Azione, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chris Colfer
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come già scritto chiedo perdono per il ritardo ^^ oggi posto questo capitolo e entro domani metterò anche l' altro ( è finito in realtà ma non mi convince , questa notte farò una revisione e un po' di taglia e cuci...Vediamo che esce ) grazie per chi mi legge e apprezza tanto da commentare *^* . Spero sia più leggibile dei precedenti . Buona lettura




Dopo una penosa performance sulle scale ( già , proprio quelle a cui piace cambiare ) Chris si trovava , finalmente , davanti al ritratto della Signora Grassa che , da decenni, custodiva l' accesso alla torre dei Grifondoro. Ogni sua energia era impiegata a visualizzare l' immagine mentale del suo letto , a casa sua , in America  e ,sia Ron che Hermione, non sembravano avere idee molto diverse dalle sue per la testa.
<Parola d' ordine?> chiese con garbo la donna paffuta ritratta in abiti antichi, stile venere romana.
Chris guardò Ron che, in quel momento , stava fissando Hermione. Lei non si sprecò nemmeno a voltarsi per guardare in faccia quei due, il primo non poteva certo saperla e il secondo era da cinque anni che se la dimenticava , la stupida parola d' ordine.

<Guazzabuglio...> recitò con indignazione in un sonoro sbuffo: come si poteva essere così impediti ? Certo, Chris non aveva colpa, ma Ron...Lui non aveva scusanti!
< Ecco qual'era! L' avevo scordato!> Esclamò Ron come se avesse ricordato un difficilissimo incantesimo in latino < Ma non mi dire...> gli fece il verso ironica Hermione mentre entrava dando la schiena ai due ragazzi ( che quindi non poterono cogliere il sorriso divertito che ora sfoggiava letteralmente alle spalle del rosso ); Ron sbuffò sommessamente e poi , tutti e tre , si trovarono a ridere flebilmente, troppo stanchi: chi per ridere sul serio e chi per prendersela sul serio.

L' interno della torre era accogliente : muri in pietra con grandi arazzi rosso/dorati che pendevano da tutte le parti , divani e poltrone in pelle situati davanti ad un grande camino in marmo scuro decorato e varie insegne e trofei sparsi un po' dappertutto. Separata da quella che il soprano identificò come l' area relax, c'erano diversi scrittoi per quella che doveva essere l' area studio della torre. L' illuminazione era calda , data dalle fiammelle delle candele, dal fuoco del camino , dalle finestre e dalla luce magica che ( visto che ormai era sera ) aiutava a rendere migliore la vista. I “primini” , ancora incantati dal prefetto che li aveva accompagnati , stavano poco più a vanti rispetto a loro, abbagliati da tutto quello che per loro era così nuovo...Nonostante tutto Chris non aveva l' energia giusta per potersi godere anche lui quel momento e si rivolse ai suoi compagni:
<...Proporrei di vederci quaggiù, questa notte, quando tutti gli altri Grifondoro si saranno messi a dormire...Ora non ho proprio le forze per raccontarvi che ci siamo detti, ed è stata una giornata impegnativa per tutti e tre...>
Nonostante sia Hermione che Ron, che Chris stesso (in realtà) reputassero quella una decisione stupida , concordarono stancamente con un debole cenno del capo e si avviarono su per la scala a chiocciola... Avevano troppe poche energie per affrontare un vero discorso, e fare un pisolino prima di tutto sembrava più necessario che intelligente. Arrivati al primo pianerottolo si separarono con un flebile borbottio da parte di Hermione , che continuò su per la scala a chiocciola diretta al dormitorio delle ragazze .

I ragazzi entrarono , molti Grifondoro del loro anno si stavano sistemando su alcuni letti a baldacchino ( a una piazza e mezza ) vicino alle finestre che davano la vista su Lago Nero , e istintivamente gli occhi azzurri di Chris si andarono a posare sui vari bauli accanto alle testiere di ogni letto. Cominciò mentalmente a passare in rassegna le iniziali, più per stanchezza che per curiosità, come si fa con le targhette di metallo sotto le cornici dei quadri nei musei quando non ci si ricorda il titolo:
“N.L. ... Neville … D.C. … Dennis Creevey … C.C. … COME!?!?” sgranò gli occhi quando si sorprese a riconoscere quella sigla... Si avvicinò al letto cui era stato poggiato accanto il baule. Non sentiva più la presenza di Ron accanto a se e , da come avanzava incerto , sembrava fosse attirato da una magia spettrale. Il celo azzurro che era intrappolato nei suoi occhi sembrò essere momentaneamente scosso da un tifone . Schiuse le labbra mentre si chinava ad osservare meglio i dettagli di quell' oggetto . Era un baule talmente comune che avrebbe potuto contenere sia vestiti che fuochi d' artificio , fatto di pelle scura e con una rinforzatura interna che lo teneva rigido e solido , due cinghie di cuoio più scuro che lo stringevano trattenute ciascuna da una fibbia di rame...E quel cartellino maledetto , stile aeroporto  , attaccato sul davanti con quell' unica sigla. Le sue mani lo stavano già aprendo prima di sentire  la voce di Colin  squittire ansioso dietro di lui:

<Che fai Harry?> il tono talmente innocente da tradire un età minore rispetto a quello di tutti i presenti tra quei letti . Chris si voltò di scatto , come destatosi da un sogno , e con una rapida occhiata lo riconobbe, il ragazzino salvato dal basilisco grazie alla sua noiosissima abitudine di scattare foto come una macchinetta … E poi aveva una Canon al collo...
Era stato un completo idiota. Serrò gli occhi e si diede un sonoro schiaffo mentale, come diavolo poteva pensare che quel baule fosse suo? “Andiamo Colfer ! Va bene che succedono cose strane qua , ma non è il caso di diventare completamente pazzi se vuoi superare almeno il capitolo 20 con tutti gli arti attaccati al corpo “. Deglutì poi , recitando ( che in fondo era il suo mestiere ) dissimulò il disagio di chi si trova con le mani nella farina con un sagace sorriso :

<Niente Colin, mi sembrava di aver visto qualcosa...Ma invece non era niente, credo di dover fare un altro controllo dall' oculista, questi occhiali non bastano più> l' indice destro puntò ad indicarsi teatralmente il naso. Colin sorrise e si lanciò , di pancia , tra i morbidi cuscini del SUO letto. Chris si allontanò...Un po' scosso ma deciso a non darlo a vedere a nessuno. Gli occhi vagarono ancora sui letti finchè , due bauli uno sull' altro , non lo attirarono particolarmente : scassati , pieni di figurine di cioccorane incollate sopra , con tracce di unto e di bruciature e addirittura qualche toppa... E le iniziali che sopra erano ricamate lo fecero sorridere di cuore : R.B.W.  quello in alto H.J.P. quello in basso; quei due bauli che sembravano essere stati risputati dalla piovra gigante potevano essere solo i loro. Sospirò e affiancò Ron che , in quel momento , li stava separando ( spostando il suo per liberare quello sottostante ) per cominciare a frugarci dentro alla ricerca di qualcosa.

Trovò libri e vestiti ammassati in maniera molto più che disordinata e , dopo aver reinventato gli spazi e dato un senso a quel groviglio informe di oggetti ed indumenti , si decise ad infilarsi il pigiama meno brutto dei tre proposti dal baule di Harry , e a infilarsi sotto le coperte. Il sonno arrivò come una mattonata dietro la nuca.

Camminava a piedi nudi su un prato con l' erba tagliata all' inglese...
...Nell' aria si spargeva un tenue odore di viole e margherite...
...Darren ,accanto  a lui , lo affiancava stringendogli la mano destra...
...Si sorridevano...
...Il cielo era azzurro e si potevano sentire gli uccelli cantare...
...Incantevole , incantevole davvero... Come mai aveva così voglia di sporgersi e baciarlo?
I ricci di lui mossi dal vento ed il sole ad illuminare i suoi occhi color miele stavano influenzando i suoi desideri? O forse era quel puro sorriso che vedeva increspare le labbra di Darren e che era sicuro di stare riflettendo con le proprie labbra?
Un solo bacio...L' avevano fatto tante volte sul set...E in fondo non era quello che la gente sperava da loro?
Schiuse le labbra e si sporse verso il suo visto, l' altro lo imitò ...Ma appena furono abbastanza vicini un lampo di luce verde attraversò gli occhi del moro, facendoli luccicare in maniera sinistra ed oscura.
Darren cadde a terra con gli occhi sbarrati , ora di un verde acceso.
Un urlo , un urlo terribile attraversò la mente di Chris
HARRYYYYYYYYYYYY........

Chris si svegliò di soprassalto , sudato , e con una lancinante fitta alla fronte. Ecco come si sentiva Harry Potter ; non lo invidiava. Gli ci vollero parecchi secondi per rendersi conto che Ronald era sopra di lui , a cavalcioni , che lo riempiva di schiaffi :
< R-Ron! > Sbottò alterato prima di allungare entrambe le mani verso il petto del ragazzo con i capelli rossi e dargli una forte spinta . Ron , colto di totale sorpresa , perse l' equilibrio e , ricadendo sul materasso a pochi centimetri dai piedi di Chris , atterrò poco elegantemente sulle chiappe.
< Tutto ok? > chiese quello prima che Chris lo potesse prendere in contropiede come al solito , non sembrava affatto turbato o risentito. Non era sconvolto , con tutte le volte che era successo con il vero Harry aveva perso il conto dei suoi atterraggi sul pavimento , questa volta in realtà gli era andata bene.
Chris ansimava ancora, ma si sforzò di annuire < Ho solo avuto un incubo > disse portandosi l' indice e il medio della mano destra a coprire la porzione di fronte che bruciava. Ron annuì...Proprio come Harry , pensò , quel ragazzo se aveva un problema faceva di tutto per chiudersi in se stesso...Forse non era capitato li proprio per caso, si disse.
< Scendiamo, Hermione ci avrà di sicuro anticipati...> Boffonchiò il rosso al castano prima di rotolare , in silenzio , giù dal letto del nuovo amico. Chris si limitò a seguirlo a ruota.

Scesero le scale in silenzio e trovarono, seduta su un divanetto cremisi davanti ad un camino spento , la ragazza dai capelli ribelli : indosso una camicia da notte color lavanda coperta da una gigantesca felpa da uomo color vinaccia senza cerniera, acciambellato sulle sue gambe il rossissimo Grattastinchi.

Mentre lo accarezzava lentamente ricordava un po' un boss della malavita uscito da uno dei primi film di 007 .
< Siete in ritardo...> soffiò tradendo stanchezza e sonnolenza; Ron increspò le labbra e donò all' americano uno sguardo d' intesa che poteva solo voler dire “ te lo avevo detto! “

Si sedettero accanto a lei sul divano e , in pochi istanti, i due cominciarono a pendere dalle labbra di Chris.

<Silente ha un piano...> riassunse l' americano dopo aver precedentemente semplificato e raccontato la visita alla Stanza delle Necessità con il preside < ma non me ne ha ancora messo al corrente...E' scontato che io vi ricordi che tutto questo deve rimanere tra noi , vero?> il suo tono era tranquillo, ma si era appena ricordato di aver cominciato a parlare di fatti di vitale importanza con due quattordicenni...Che , di tutta risposta lo guardarono con glaciale sufficienza < Chris, sai per caso chi è il mio migliore amico?> lo imbeccò Ron ironico con il tono di chi sta per chiederti se hai abbastanza neuroni in zucca per fare la sinapsi . Si era scontato, ma la sicurezza non è mai troppa, giusto?
<Temo che sarà troppo pericoloso per voi e che includerà solo me , nel piano> riprese praticamente ignorando il grifondoro < anticiperemo probabilmente i tempi del libro...E rischieremmo di rovinare tutta la storia includendo altri...> “personaggi”. Voleva proprio dire quella parola .

Le parole di  Chris gli stavano spezzando il cuore , Ron non poteva crederci ...Quel ragazzo passava dall' essergli simpatico allo stargli decisamente sulle palle con una rapidità impressionante.
Hermione deglutì rumorosamente, cacciando il magone in fondo alla gola, da dove cercava prepotentemente di risalire.
<...Altre persone> si affrettò a concludere mentre osservava i loro occhi acquosi
<...Mi capite vero?> il tono calmo come quello di un padre che cerca di far capire a suo figlio che non può chiedere a Babbo Natale un razzo per partire per Marte. Lo avrebbero odiato? Era prevedibile , ma sperava davvero che avrebbero capito.

< Si , ma io e Ron non staremo certo qui con le mani in mano ad aspettare che il mondo si sgretoli sotto i nostri piedi ! E se fallisci ?> non metteva certo in dubbio le qualità di Silente. Ma quel “bamboccio” ( eh si , alla fine era proprio un bamboccio ) non era neanche un mago! E ora era nel corpo di Harry(freakin)Potter ; non di un mago qualunque. Poteva sparile quello che lui chiamava “ il loro piano di esistenza “ anche in quel preciso istante. No , Oh , no ! Hermione Jean Granger non sarebbe rimasta li a fare niente, si sarebbe rimboccata le maniche e avrebbe messo in riga quel babbano-nerd-invasore di mondi. Gonfiò il petto acerbo di forme e puntò il mento , minacciosamente , verso il soffitto.


“ e se fallisci ? “ Ostentava una sicurezza che nella voce era totalmente assente.

Paradossalmente era la prima volta che quel pensiero attraversava come un fulmine a ciel sereno la materia grigia di Chris.
Era stato sicuro , nonostante tutto , che sarebbe riuscito nell' impresa , o USCITO dall' impresa con Silente, Ron e Hermione dalla sua parte per aiutarlo ...Ma forse non sarebbe bastato. Sbiancò.
<Non lo so...>




La Sala Grande era piena di ragazzi intenti a ruminare le loro rispettive colazioni davanti ai rispettivi piatti , seduti nei rispettivi tavoli della loro rispettiva casa. Il soffitto era molto più calmo rispetto alla sera precedente ma alcune nuvole nere e “ dense di pioggia “ aleggiavano pigramente sulle teste degli studenti semi addormentati. Mentre Chris , Ron e Hermione studiavano i nuovi orari scolastici addentando qualche fetta di pane imburrato ( i ragazzini ) e un po' di cereali in una tazza di latte scremato ( l' attore ) , a qualche sedia di distanza da loro , Fred, George e Lee Jordan (il famosissimo commentatore delle partite di quidditch nonché cavia umana e migliore amico dei gemelli ) discutevano i metodi magici per invecchiarsi e riuscire a essere ammessi di straforo al Torneo Tremaghi...

Chris faceva qualsiasi cosa per cercare di concentrarsi sulla pergamena tenuta tra le mani di Hermione e sui suoi cavolo di fiocchi di mais mentre Ron , con un po' troppo entusiasmo , dava corda ai tre ragazzi del sesto anno , urlando a squarciagola e cercando di vanificare ogni suo sforzo.

<Dei geni ! I miei fratelli sono due indiscussi geni ! Ma come ci siete riusciti?> Chris sospirò cupamente < Shhhht ! > lo ammonirono in coro i tre studenti più grandi. I gemelli proseguirono parlando in sincrono come uno stereo rotto < Zitto Ron ! Ci farai beccare !>. Lee rise di gusto ,mentre Ron assumeva un espressione mortificata < Comunque voglio essere il primo a provarla ...> proferì il commentatore con un filo d' incertezza: dopo i primi test di pasticche vomitose e torrone sanguinolento era diventato molto più cauto nel seguire le prodezze magico-chimiche dei due. < Sisi, dobbiamo limare qualche difettuccio e poi, la pozione invecchiante sarà : pronta , consubile e soprattutto > cominciò a rassicurarlo Fred che venne subito dopo raggiunto George  che terminando la frase insieme a lui < innocua !> con aria orgogliosa. George aggiunse < Vedrai ,amico, questa volta Madama Chips  non la vedrai nemmeno di striscio >. Lee sospirò poco convinto < Speriamo...> boffonchiò, gli atri  Grifondoro seduti attorno risero...Meno Hermione e Chris.

Lei non stava minimamente ascoltando i ragazzi , stava pensando ai suoi corsi...Forse doveva aiutare Chris: <Oggi non è male... siamo fuori tutta la mattina>

disse Hermione destando Chris dai suoi pensieri,
nonostante appena svegli i tre si fossero parlati dopo la semi-discussione della notte precedente tra lui ed Hermione c'era ancora una sorta di tensione e freddezza latente. Si percepiva dal tono che l' una rivolgeva all' altro e da come gli occhi azzurri di lui si posassero a scandagliare con una vena di scetticismo minima le espressioni di lei.  <Erbologia con quelli di Tassorosso e Cura delle Creature Magiche... accidenti, siamo ancora con i Serpeverde> sbuffò piano; lei ODIAVA tenere le lezioni di CCM con quelli di Serpeverde; Draco e i suoi non perdevano mai occasione per essere più odiosi del solito, un po' come l' ora di ginnastica per i ragazzi sfigati nelle scuola babbane .
Scrollò le spalle con fastidio e continuò:
<Poi due ore di Divinazione oggi pomeriggio per te e Ron>
Ron si intromise solo in quel momento nella conversazione , sentendosi interpellato in una frase che combinava il suo nome a quello della materia della Cooman
<Che?> chiese prima di andare a scorrere con lo sguardo la pergamena con l' orario < Oh ! No! > gemette infine. Odiava Divinazione; soprattutto perchè quella talpa della Cooman non faceva altro che predire la morte sua e di Harry con una frequenza a dir poco irritante.
<Avreste dovuto mollarla come ho fatto io> disse Hermione impaziente, imburrandosi un' altra fetta di pane tostato <Così fareste qualcosa di sensato come Aritmanzia> concluse con orgoglio.
Ron espose platealmente la lingua fuori dalle labbra, arricciando il naso in un espressione di puro disgusto, poi rilassò il viso e si rivolse direttamente alla ragazza:
<Vedo che hai deciso di mangiare,alla fine> il tono del rosso era insinuante e vagamente di scherno.
Chris cominciò a palleggiare lo sguardo tra i due < Perchè? > chiese spontaneamente sentendosi escluso dalla conversazione. Hermione sbuffò sonoramente prima di portare la fetta alle labbra e addentarla con aria ostinata.
Ron trattenendo una risatina di scherno si voltò a favore di Chris e gli spiegò
<Vedi, da dopo la Coppa del Mondo , la signorina ha deciso di intraprendere una lotta per i diritti degli elfi domestici...Ma visto che a nessuno di noi fregava un fico secco , per attirare l' attenzione aveva indetto uno sciopero della fame , visto che qui a scuola gli elfi domestici cucinano...>
Il C.R.E.P.A. ! Come aveva potuto dimenticarselo ! Un largo sorriso si formò sulle dolci labbra di Chris. <Ho deciso che ci sono modi migliori per prendere posizione sui diritti degli elfi > concluse Hermione altezzosa prima che Ron potesse “calunniare” il suo movimento attivista ulteriormente.
<Sì... e poi avevi fame> disse Ron con un ghigno, ricevendo di rimando un occhiataccia ardente dalla ragazza.
Chris ridacchiò di gusto e poi si affrettò a parlare per Hermione che , in quel momento , stava masticando in preda al rimorso < Sappi che  sono  solidale al C.R.E.P.A. al 100% da sempre, sai?>
lei deglutì prima di soffiare in sua direzione < Veramente?> . Il sorriso dell' americano si aprì del doppio < Ma certo ! Sono un vero sostenitore ! Penso che vengano sfruttati ingiustamente e che vengano indottrinati dalla cultura magica a sottostare in una condizione di semi schiavitù indecente per le loro capacità intellettuali e la loro esagerata sensibilità. Non dovrebbero credersi al di sotto di un mago > concluse con sincerità parlando tranquillo.
Hermione ora era certa, dopo quello che aveva appena detto con tutta quella spontaneità, sarebbe stata disposta a perdonare a quel ragazzo qualsiasi cosa. I suoi occhi ora erano brillanti e quasi commossi < G-grazie > commentò ammirata. Ron sbuffò < Harry , quanto mi manchi...> appena udibile. I tre si lasciarono andare ad una risatina amara.

Sopra di loro si udì un improvviso fruscio, e un centinaio di gufi planarono dalle finestre aperte, carichi della posta del mattino. Il sole illuminava le piume dei volatili facendo tremare le ombre della sala . Chris inspirò profondamente l' aria scozzese nei polmoni , e poi commentò
< Perchè non mi fate fare un bel giro turistico?> il tono allegro e fresco. In fondo , perchè non sfruttare il momento? I ragazzi alzarono nuovamente la testa dalla pergamena , che erano tornati a consultare , per tornare  sull' attore con aria sorpresa.




Quella mattina avrebbero avuto solo quattro ore di lezione quindi ne avevano ben due a disposizione per vagare per i corridoi della scuola. Chris era estasiato , era tutto come lo aveva immaginato . I bagni , le aule, i cortili , il ponte sospeso . Fantastico.

< Quindi tu , in pratica , che sai fare? > Chiese Ron biascicando con la bocca piena di caramelle  verso Chris.
< Scrivere è la cosa che mi piace di più... Anche se adoro cantare e recitare > i ragazzi passeggiavano con le mani in tasca verso lo spiazzo erboso appena fuori la struttura del castello , che permetteva di osservare da una certa distanza , la Foresta proibita e la capanna di Hagrid , da cui si alzava una sottile striscia di fumo grigio in prossimità del comignolo.

< Tipo ? > Continuò Hermione < Tipo cosa? > Chris si voltò a guardarla , rispondendole sorridendo < Cosa scrivi? Cosa canti ? Dove hai recitato? > Lei continuò...Lui sapeva tutto di loro e loro non sapevano nulla di lui, un po' di curiosità era sana e legittima.
< Beh, scrivo storie...> generalizzò sentendo un involontario calore affluire alle sue guance < Canto cover e recito per la tv e il cinema...Anche se ho lavorato un pochino anche in teatro > . Ron gli si fece più vicino < Ma sei...Un attore famoso?> sarebbe stato bello essere amico di qualcuno che non è noto per le sue sfortune ma per le sue qualità; Harry avrebbe preferito non essere noto...Anzi , tutti l' avrebbero preferito per lui. < Abbastanza...> commentò sentendosi decisamente arrossire l' americano < Sono di quella categoria di attori che non ha ancora un oscar ma viene fermato ovunque da chiunque per avere una foto> il suo pensiero volò al suo Golden Globe. <  Un po' come un animale ad un safari insomma > concluse dopo un istante di silenzio facendo ridere Ron e Hermione.

Mentre ritornavano verso il cortile ed il portone d' accesso al corridoio principale della scuola i due Grifondoro fecero di tutto per convincere Chris a cantare. La sua voce sarebbe uscita  dal corpo di Harry o il timbro sarebbe stato totalmente diverso e sarebbe risultato sgradevole ? Nah ! Non se ne parlava < Dai ti prego, solo un secondo > Piagnucolò Ron < Una frase...Mezza?> aggiunse Hermione < No ragazzi, non credo sia il caso...> cercò di farli desistere con il milionesimo tentativo. < Eddai !> Ron sbottò come un bambino. Ormai erano arrivati nel portico coperto a quattro lati che , al centro , ospitava una fontana circondata da tre alti alberi. Studenti di ogni anno , casa , paese , stavano sfrecciando per raggiungere il luogo delle lezioni e nessuno degnava attenzione a quei tre , bloccati a metà corridoio , che semplicemente rallentavano il flusso del traffico umano. < Va bene!> si arrese Chris sbottando innervosito. I due ragazzini sorrisero curiosi . Chris si avvicinò ai loro visi con il proprio abbassando il tono di voce < Piano però eh?> I due annuirono.
Rialzò la testa e sospirò . Chiuse gli occhi e cominciò a cantare; la prima che gli venne in mente.

<Yeah I'll... Tell you something
I think you'll understand >

La voce era la sua. Per un attimo aveva temuto il contrario.  “ I Whant To Hold Your Hand “ dei Beatles , non conosceva tante canzoni a cappella ma quella l' aveva imparata con i ragazzi del Glee...

<When I'll say that something
I wanna hold your hand....>
E pensò anche a Lui.
Darren...Cretino !D' istinto spinse di più sul diaframma facendo uscire, inconsapevolmente, quelle note con un volume maggiore fuori dalla sua bocca.


<I wanna hold your hand
I wanna hold your hand >

Riaprì gli occhi. Notò che , oltre a Ron e Hermione ( che lo stavano osservando tutti eccitati ) si erano fermati , tra la folla , altri due ragazzi...Non vi badò.

<Oh please, say to me
You'll let me be your man >
Palleggiò gli occhi tra Ron e Hermione che cominciarono a ridacchiare allegri. Altri tre ragazzi si erano fermati ad ascoltarlo. La sua attenzione rimaneva per i due Grifondoro...Era sicuro che avrebbe fatto una figura di merda alzando gli occhi...In fondo, Potter non cantava.

<And please, say to me
You'll let me hold your hand
I'll let me hold your hand
I wanna hold your hand >


Concluse la prima strofa con un gorgeggio, dando ad intendere che non avrebbe eseguito la seconda ,  e si inchinò con metà busto verso i due

<Contenti?> aggiunse con già una risata divertita pronta a fior di labbra prima di ricevere tre timidi applausi.
A quel punto alzò lo sguardo su quel pubblico improvvisato che si stava già disgregando , tornado ad affollare il corridoio,  e  oltre ai due ragazzini di quarto anno un altra figura si era attardata per rimanere a battergli per un po' le mani.

Chris era solo riuscito a riportarsi in posizione eretta da quando il ragazzo se ne era andato, la bocca era ancora semi schiusa e un espressione da completo imbecille  era   stampata sul viso .
Era sicuramente un miraggio : non altissimo , scuri e corti capelli ricci , sorriso magnetico , stupide sopracciglia triangolari e occhi castano dorati. Non aveva fatto in tempo a riprendersi dallo shock che quello era sparito nella folla con i libri sotto braccio.
<Darren!> Aveva urlato appena il suo cervello era riuscito a ripristinare la connessione con la sua bocca; poi si era raddrizzato e era rimasto a  fissare il punto in cui era sparito.

< Chris!?> sottovoce Hermione cercava di attirare la sua attenzione < Chi era quello?> Chiese Ron mentre Chris era bloccato come fosse stato scolpito nel sale. I due ragazzini gli frullavano in torno con una certa preoccupazione... < Cedric Diggory...> sbuffò in malo modo Hermione in direzione di Ron per poi tornare sul soprano < Chris!? Ma che hai?> chiese allarmata mentre cercava di catturare i suoi occhi azzurri con i propri. Improvvisamente li vide riflessi nei suoi < Chi hai detto che era scusami? > chiese Chris con aria seria facendola trasalire.
  
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