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Autore: jessica80    17/09/2012    4 recensioni
Fragile e trasparente come cristallo, questa è la vita di Sarah a 15 anni di distanza dal suo "sogno" di Labyrinth. Ma è stato davvero un sogno?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Il nano aveva ceduto, aprendo le porte del dedalo e rimanendo bloccato dalla vista che gli si era presentata davanti*.
Un numeroso esercito costituito da Ly Erg e Lunantisidhe attendeva gli ordini del loro re, Aeron, ordinatamente e pericolosamente schierati.
Solo in quel momento si rese conto del terribile errore commesso.

*** *** ***

Il sovrano del labirinto era seduto sul suo trono, ignorando la confusione dei suoi sudditi. Avrebbe desiderato restare solo, scagliare qualche pollo o qualche goblin fuori dalla finestra come di consueto ma sarebbe stato pericoloso.
Nessuno doveva uscire dal castello per nessuna ragione.
Aveva evocato una sfera e per la prima volta non guardava il riflesso di Rose, o Sarah, o qualche altro suddito o luogo del suo regno, ma osservava il riflesso di se stesso.
Osservava i suoi occhi spaiati, i lineamenti marcati del suo volto così simile a quello umano e ricordava…
… la sua mano sfiorargli delicatamente gli occhi chiusi ed era così vicina che ne sentiva il dolce respiro sul viso. L’aveva sentita chinasi, appoggiare le labbra sulle sue mentre scorreva le dita tra i suoi corti capelli biondi. Non voleva aprire gli occhi per paura di infrangere quel sogno ma sapeva che lei era lì, tra le sue braccia e lo desiderava.
I sentimenti e i sogni dei fae non sono poi così diversi da quelli degli umani…
- I tuoi occhi…-
Un brivido gli aveva attraversato la schiena.
- Cos’hanno i miei occhi?- Le aveva chiesto mentre li apriva, sforzandosi di non far trapelare il panico che provava.   
- Non so… Mi ricordano qualcuno...-
L’aveva stesa sul letto capovolgendo la situazione. Ora era lui che incombeva sopra di lei e le accarezzava una guancia.
- Un tuo ex forse?-
La vide sorridere mentre le si illuminavano gli occhi.
- No, non era un mio ex. Quando avevo quindici anni desiderai che Toby fosse rapito da… No, non ha importanza, solo stupidi sogni di una ragazzina. Lascia perdere.-
- Tutto ciò che ti riguarda per me ha importanza.-
Ed era la verità.
Si chinò a baciarle il collo per poi scendere delicatamente lungo il petto, respirando i suoi sussulti di piacere, facendole dimenticare quei pensieri pericolosi.
- Jack!-
Si fermò all’istante. Solo gli dei sapevano quanto odiasse quel nome ma si costrinse ad alzare lo sguardo su quello di lei. La ragazza aveva gli occhi lucidi e tratteneva le lacrime, ma non era triste.
- Ti amo.-
In quel momento non era stato in grado di dirle che anche lui l’amava, che lei era tutto quello che avesse mai desiderato. Nulla aveva più importanza, solo lei.
Si chinò a baciarla mentre le sue braccia gli cingevano il collo per poi perdersi nuovamente l’uno nell’altra.


Ricordi. I fae avevano il potere di ricordare ogni istante della loro lunga vita, anche i momenti più tristi, come quando gli era stato imposto di…
… Non sposerai mai un’umana! Gli umani sono esseri inferiori, è la carne con la quale alcuni di noi si alimentano, i loro sogni sono l’essenza di tutta l’Underground e quindi hanno il valore di schiavi. Non ti unirai ad una schiava o farò in modo di distruggerla. Sono stato chiaro?-
Oberon sputò quelle parole con una crudeltà che nemmeno il re di Goblin era mai stato in grado di avere. Titania era alla sua destra, silenziosa e triste, eppure rispettosa di ogni decisione del marito.
Aeron, figlio del fratello Seguin e sovrano del regno di Rohan, stava alla sua sinistra e fissava il re di Goblin con un sorriso divertito sul volto. Jareth sapeva che se avesse infranto le regole dell’Underground suo padre gli avrebbe scagliato contro la sua furia e il suo esercito guidato dal cugino, mettendo così in pericolo non solo la sua vita ma anche quella di Sarah.
Seguin e Oberon erano fratelli, seelie l’uno e unseelie l’altro. Avevano creato due corti per potersi spartire i regni e cessare così le guerre. La pace durava da parecchi secoli sebbene con qualche piccolo screzio, e Jareth ed Aeron crebbero insieme come fratelli seppure cugini. Conoscevano l’uno i segreti dell’altro e quando lo vide sorridere alle parole di Oberon si rese conto che il cugino sarebbe stato la sua rovina
.”

- Maestà?-
Un goblin l’aveva destato dai suoi pensieri.
- Che diavolo vuoi, Cyanide?-
- Il mio nome è Cyril, sire.-
- Qualunque sia il tuo nome, non attenua la tossicità della tua presenza qui in questo momento. Ora dimmi, cosa vuoi?-
- Abbiamo cercato il nano ovunque maestà, ma non lo troviamo. Sembra scomparso.-
Perché Hoggle si era allontanato dal castello? Così distante da Rose e…
… - Così alla fine hai deciso di sposarla!-
Non era una domanda e dalla voce del nano trapelava tutta la rabbia e la tristezza che provava. Aveva convocato i migliori amici della ragazza, i suoi sudditi più fidati che lo avevano sostenuto per tutto il tempo sperando che almeno loro potessero capire.
- Re sposa Sawah…-
- Ordunque maestà, il grande sovrano ha concesso la sua permissione…-
- No Dydimus, da mio padre non ho ricevuto nessuna permissione ma non ha importanza.-
- Il vostro coraggio vi rende onore, maestà.-
- No, non è coraggio, è stupidità!-
Hoggle aveva sbattuto un pugno sul tavolo, tenendo gli occhi bassi e incapace di incrociare lo sguardo del re. Forse in fondo restava sempre il codardo che era.
- E… perché secondo te il mio agire è stupido, di grazia?-
Lo vide alzare lo sguardo e per la prima volta affrontarlo come fosse un suo pari.
- Conosci molto bene il motivo. Se la sposerai metterai in pericolo non solo lei ma l’intero regno e… -
- E?-
- …e stai tradendo la sua fiducia, come lo stiamo facendo tutti noi!-


Il fae strinse con forza il cristallo che si frantumò tra le sue dita guantate per poi dissolversi in una cascata di scintille.
Non era mai stato in grado di dirle la verità per paura di perderla.

Quella sera rientrò a casa prima del previsto, deciso a dirle tutta la verità. Lei era spensierata, felice come non mai. La sua Sarah era sempre stata una ragazza solare e quello sarebbe stato comunque il più bel giorno della sua vita. La raggiunse stringendola forte a sé.
- Sarah, devo parlarti… è importante.-
- Anch’io devo parlarti e anche quello che ti devo dire io è molto importante.-
La scostò per guardarla negli occhi, non l’aveva mai vista così raggiante e nulla era mai stato più bello.
- Allora ti ascolterò con attenzione.-
- Beh… Aspettiamo un bambino!-


Il pavimento cominciò improvvisamente a tremare spaventando i goblin presenti nella sala del trono.
L’equilibrio del labirinto era stato alterato. Qualcosa o qualcuno aveva aperto le porte del dedalo senza il permesso del sovrano mettendo in pericolo tutte le creature.
- Cyril, da ordine alle guardie di schierarsi lungo le mura della città di Goblin. Nessuno deve uscire né entrare. Poi raduna tutte le creature non in grado di difendersi e portale nei sotterranei del castello. Presto!-
- Ai vostri ordini sire. Ma voi dove andrete?-
- Devo trovare Ludo e Dydimus, ho una questione importante da risolvere. Dopo di che mi occuperò personalmente di Aeron e di mio padre.-

*** *** ***

- Papàààààààà…-
Sarah impallidì all’istante, incapace di trattenere la figlia.
L’uomo si era chinato per abbracciare la bambina, scostandole con dolcezza una ciocca di capelli biondi dalla fronte. Mani guantate sfioravano la pelle bianca e morbida di Rose, occhi spaiati la scrutavano con tenerezza, una voce calma e dannatamente familiare giunse alle orecchie di Sarah.
- Mia piccola principessa, stai bene?-
- Sì sì, ma ho avuto tanta paura. Tremava tutto… Anche mamma ha avuto tanta paura!-
Rose si volse verso Sarah puntandole contro un dito.
Il re di Goblin la ignorava deliberatamente, concentrando tutta la sua attenzione sulla figlia.
- Tesoro, devi andare nei sotterranei con Ludo e Dydimus. Io ho delle cose importanti da fare ma appena possibile vi raggiungerò, siamo intesi?-
- E cosa devi fare?- Era così tenera quando metteva il broncio.
- Cose da grandi piccola mia, cose che ti spiegherò quando anche tu sarai più grande.-
- Ma io sono già grande…-
- Ed è proprio perché sei grande che ti chiedo di obbedire al tuo papà. Prometti che farai tutto ciò che Ludo e Dydimus ti diranno?-
La piccola scosse la testa in modo buffo.
- Sì, sì, promesso! E mamma?-
Per la prima volta da quando era entrato nella stanza il re guardò Sarah per un breve istante.
La ragazza fissava la scena come paralizzata, pallida e con lo sguardo pieno di orrore.
- Mamma resterà con te nei sotterranei ma prima devo parlare con lei da solo, va bene?-
- Va bene...-
Il re si alzò e rimase a guardare la bambina mentre con una mano prendeva la grande zampa di Ludo e con l’altra si aggrappava alla pelliccia di Ambrosius per poi uscire dalla stanza.
Quando la porta si chiuse, il fae si volse incrociando lo sguardo colmo di disprezzo della sua ignara regina.


* Nel film Hoggle è colui che ha il potere di aprire e richiudere le porte del labirinto, anche senza toccarle. Una sorta di guardiano…


Finalmente sono tornata!!! Che altro dirvi? Buona lettura :-D
  
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