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Autore: Notperfect    17/09/2012    6 recensioni
Samantha è costretta a trasferirsi a casa del compagno della madre, Ron Stlyles, a Holmes Chapel. Qui conoscerà gli amici di Harry, suo fratellastro. Tra chi nascerà amore questa volta?
***
–Sam, semplicemente mi piaci e sono bastati quei cinque difetti, che hai accennato poco fa, a renderti perfetta ai miei occhi.
***
-Preferiresti respirare o...o stare con me?-.
- In realtà non mi interessa perché quando sto con te, mi togli sempre il fiato-.
Lo guardo stravolta.
-Che c'è? Ti ho tolto il respiro?-. Domanda ironico.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Can't be true

Se qualcuno decidesse di scrivere un libro sulla mia vita e se qualcun altro la leggesse, quel qualcun altro direbbe che la mia vita è perfetta e magari mi invidierebbe.
No, adesso non mostrerò la parte pessimista del mio carattere, non dirò che stavo scherzando perché sono felicissima per davvero, come mai sono stata. Ho un fidanzato da urlo e che mi ama follemente, un fratello protettivo che  mi vuole bene, amici sempre disponibili e con un cuore d’oro anche se a volte rompono i coglioni e…beh, vorrei dire lo stesso di mamma e Ron. Si, lo so, loro mi vogliono bene, come ne vogliono ad Harry, ma non sono mai presenti e questo un po’ mi rattrista. Certo, critico Ron in tutti i momenti della giornata in cui mi è possibile ma sono passati ormai sei mesi da quando sono qui ad Holmes Chapel e non c’è stato un giorno in cui abbiamo trascorso una giornata come una normale famiglia di un paesino sperduto del sud dell’Inghilterra.
Ritorniamo a cose più serie…siamo a metà aprile e tra due mesi e mezzo dovrei andare al mare e sfoggiare il mio fisico bestiale.
Devo mettermi in forma, dannazione! Sembro una foca in orgasmo quando mi vedo nuda allo specchio. Non che odi il mio fisico perché, sinceramente, non me ne importa nulla se poi mi viene il diabete e muoio; ciò di cui mi preoccupo è che Zayn potrebbe lasciarmi vedendomi in costume!
Si, si…è vero, io e Zayn in questi sei mesi una volta abbiamo fatto sesso…okay più di una volta, ma non si è mai soffermato a guardarmi attentamente in quanto era preso da altre cose in quei momenti. Non dico cosa.
Fatto sta che devo mettermi a dieta e fare attività fisica almeno due volte a settimana se voglio ritornare quella di un tempo.
Ma chi voglio prendere in giro?
Sono sempre stata una porcellina, sin dai tempi dell’asilo quando mangiavo la mia merenda e poi rubavo quella di Tommy Sullivan. Non potevo farci niente se lui portava sempre i biscotti al cioccolato che a me piacevano!
-Sam, puoi portare tu la spazzatura fuori?-. Mi chiede Harry mentre si sdraia sul divano e accende la tv.
Abbiamo appena finito di cenare e stiamo aspettando Ron e mamma che ritornano; questa mattina sono usciti presto ma hanno lasciato un biglietto con su scritto ‘Abbiamo una sorpresa per voi da dirvi’.
Ci ha fatto stare in ansia tutto il giorno e spero solamente che questa ‘sorpresa’ varrà almeno il doppio di tutti i biscotti che ho mangiato questo pomeriggio per il nervosismo provocato dall’attesa.
Okay, vi ho mentito quando ho detto che voglio mettermi a dieta.
Non sono il tipo di persona che mantiene le promesse, più che altro le creo e poi le lascio perdere.
-Va bene-. Rassegnata mi carico sulle spalle la busta di plastica nera che puzza di topo morto ed esco nel vialetto fuori casa per gettarlo nel bidone.
Pensando ai topi morti, mi viene in mente quell’idiota di Niall che ha finalmente chiesto a  Miley di uscire. All’inizio sono rimasta un po’ stravolta. Insomma, Niall non aveva mai mostrato interesse per Miley prima d’ora, e due giorni fa ha fatto questa grande mossa. Naturalmente Miley ha accettato nonostante sapesse che Louis abbia una cotta per lei, ma allo stesso tempo lui ha trovato una nuova ragazza, Eleanor, un’adorabile ragazza che abita poco più distante da lui.
Oh Santo Cielo, mi sembra di essere la nuova Gossip Girl.
Parlando di Miley…oggi a scuola, ho fatto una delle mie solite brutte figure.
Stavamo camminando per il cortile della scuola ad ora di pranzo quando due ragazzi si fermano e ci indicano. Inizialmente non ho rivolto lo sguardo a nessuno dei due; poi però, i loro sguardi non si posavano su nessun altro se non su me e su Miley.
‘Ehi, Miley, guarda quant’è brutto quel ragazzo!’. Indico uno dei due.
In effetti era veramente osceno, non potevo guardarlo che mi veniva una colite acuta di primo grado con ematoma allo stomaco. E aveva un sacco di brufoli. Certo, conosco l’acne adolescenziale, ma, davvero il volto di quel ragazzo ne era pieno, era come un giardino con tanti rilievi di terra creati dalle talpe.
‘Quello è mio fratello’. Mi risponde, disinvolta.
Cazzo.
‘Oh, ma io intendevo l’altro’.
‘Quell’altro è mio cugino’.
Cazzo cazzo.
A quel punto l’ho lasciata lì, da sola, come un idiota e in lontananza l’ho vista mentre si avvicinava ai due ragazzi.
Comunque…Zayn l’altra sera mi ha regalato un ciondolo d’oro con una nota musicale uguale al suo a causa della passione per la musica che in un certo senso ci lega ancora di più di quanto lo siamo; è meraviglioso e lo indosso sempre.
Mi sento felice con Zayn e ogni volta che sto con lui mi sento soddisfatta, come se finalmente abbia fatto qualcosa di buono per me e per chi mi sta accanto. Non sono più una rompiscatole fastidiosa, ora ho ben altro a cui pensare.
Fuori tira un po’ di vento e proprio vicino al quartiere dove vi sono i contenitori della spazzatura c’è un gruppo di cinque o sei ragazzi, intenti a parlare e a scherzare tra loro.
Intravedo anche Roosvelt, quello della squadra di football della scuola, nei confronti del quale Zayn è un po’ ostile.
Cosa sta facendo qui, in questo quartiere, nel mio quartiere?
Estraggo il cellulare dalla tasca per fingere di stare a telefono mentre mi avvicino abilmente a quei ragazzi alti e ossuti; con la mano sinistra mantengo la busta dell’immondizia.
-Si si, capisco…mmhh, si, sono d’accordo, completamente…senza dubbi…hai pienamente ragione…già, è vero…-. Continuo con una serie di esclamazioni del genere fin quando getto la busta nel contenitore sotto lo sguardo interessato di quei ragazzi.
Mi giro e sto per andarmene quando…
‘Ehi, I just met you and this is crazy, but is my number, so call me maybe…’.
Accidenti.
Solo a me può capitare una cosa del genere: suona il cellulare mentre sono immersa in una scena teatrale improvvisata in cui non è previsto lo squillare del telefono.
Complimenti, Sam.
Seconda brutta figura del giorno.
Quante ancora mi aspettano?
Allontano il cellulare dall’orecchio e metto a tacere la suoneria. Guardo i ragazzi e mostro un sorriso quasi isterico e spasmodico, a mo’ di suicidio.
-Ciaaaao-. Sussurro come un ebete, allungando la ‘a’ nel mezzo più del dovuto e ciò alimenta la mia immagine da demente.
-Ehi, Sam, come va?-.
-Ciao Cameron, va tutto bene…cosa ci fai da queste parti?-.
Tento di iniziare una conversazione in cui io non sia la protagonista di qualche altra figuraccia made by Sam, mentre noto che uno dei ragazzi in sua compagnia mi sta fissando il culo.
-Un mio amico abita qui-. Indica una casa poco distante dalla mia. -…e ho cenato a casa sua. Poi abbiamo deciso di fare due passi e ci siamo fermati a parlare un po’-.
-Proprio davanti alla spazzatura? Wow, bel posto-. Commento seria, eppure quell’idiota di Roosvelt e i suoi amorevoli compagni ridono come degli imbecilli.
Accenno anch’io un sorriso sforzato per non sembrare un’intrusa per poi accorgermi che quel ragazzo mi sta ancora fissando.
-Senti, vuoi che faccia una foto al mio culo e poi te la invii? Decidi tu da che lato. Da destra è il suo profilo migliore-. Dico sarcastica.
Cameron ride come mai l’ho visto fare, seguito a ruota dagli altri ragazzi presenti, escluso l’accusato.
Non è stato divertente per lui.
Peccato, me ne farò una ragione.
-Io vado, ci si vede-. Saluto e mi divulgo nel buio cupo che aleggia nell’aria questa sera, caratterizzato da…
No, okay, basta.
Non sono un meteorologo ne un’autrice di poesie riguardanti la natura.
Sto aprendo la porta di casa quando, non vedendo uno scalino, inciampo e cado a terra.
Il vocio dei quattro ragazzi sparisce e si sentono solo i versi dei grilli in sottofondo.
Passano alcuni secondi; mi guardo intorno, mi alzo, mi volto verso i ragazzi che mi stanno fissando, soffocando una risata.
-Tranquilli, sto bene-. Annuncio, allargando le braccia e annuendo con il capo.
Ecco l’altra bella figura che mi aspettava!
Complimenti, Sam, di nuovo.


Quando ritorno dentro, Harry sta guardando Jersey Shore.
Odio questo programma e nonostante io sia un’acida odiosa, penso che sia troppo diseducativo e che debba essere censurato. Dicono solamente parolacce e nel mentre fanno sesso con chiunque si ritrovano davanti.
-Ancora guardi questo programma?-. domando infastidita ad Harry che non mi degna neanche di uno sguardo.
Mi dirigo in cucina e mi siedo sullo sgabello in legno, aspettando che mamma e Ron ritornino.
Digito il numero di Zayn, che mi risponde dopo pochi secondi.
-Ehi, piccola-. Sento la sua voce e sorrido involontariamente.
-Ehi-. Ripeto sognante.
-Tua madre ti ha dato la notizia che aspettavi?-.
-Non ancora, la sto aspettando-.
Oggi anche Zayn ha dovuto subire la mia stressante attesa a scuola. Non ho fatto altro che parlare di quanto odio mia madre quando agisce in questo modo e di quanto Ron si vesta male.
Va be’, questo non centra.
-Oh no, non mi avrai chiamato per dirmi quanto facciano schifo i nuovi mocassini di Ron, vero?-. Chiede allarmato e allo stesso tempo divertito.
-Sei un idiota, il caso è chiuso-. Dico solamente, passandomi una mano tra i capelli e sorridendo come un ebe…beh, sapete come sorrido ormai.
-Lo sai che ti voglio bene-.
-Lo sai che non stavo scherzando e che sei un idiota seriamente-.
-Lo sai che ti amo-.
-Lo sai che…aspetta…mi ami? Okay, anche io mi amo-.
Lo sento ridere e di conseguenza lo faccio anch’io.
-Prima ho incontrato Cameron Roosvelt mentre gettavo la spazzatura-. Lo informo.
In realtà è solo una tecnica per farlo…ingelosire.
Lo so, è da stupidi farlo ma è più forte di me.
-Cosa? Roosvelt? Quel palestrato senza un cervello? Che ci faceva fuori casa tua? Ti ha parlato? Cosa ti ha detto? Ti ha fatto qualcosa? Ti si è avvicinato più del dovuto? Gli hai dato un calcio nelle…-.
-Zayn!-. Urlo scocciata. –Falla finita, basta! Ci siamo solo salutati-.
Tralasciamo la caduta, grazie.
-Sicura?-.
-Cosa? Non ti fidi di me?-. Lo accuso, infastidita.
-No, no…è solo che…lascia perdere-.
-Sei adorabile quando ti ingelosisci e subito dopo non sai cosa dirmi quando capisci che hai torto-.
Lo sento ridere e subito dopo il garage si apre e il rombo del motore dell’auto invade la casa.
-Sono arrivati!-. Esclamo pimpante.
-Chi?
-Mamma e Ron!-.
-Oh, finalmente-. Sospira rasserenato.
-Ti chiamo dopo per darti una bella notizia, sicuramente-. Attacco e mi catapulto nel tinello, posizionandomi vicino ad Harry sul divano e aspettando mamma e Ron che fanno la loro entrata trionfale.
Cosa vorranno dirci?
Vogliono per caso portarmi ad un concerto di Justin Bieber? No, perché se è così devo seriamente mettermi a dieta.
Però ad Harry non piace Justin quindi presumo che sia qualcos’altro. Per rendere Harry felice basterebbe dire che Pamela Anderson nuda è in garage che fa la strip dance. No, con questa notizia rimarrebbe direttamente incinto prima che la veda.
-Siamo a casa-. Urla mamma che ci raggiunge in salotto seguita da Ron.
Poggiano sul pavimento le loro borse e appendono i loro cappotti, poi sorridenti si avvicinano al divano dove io e Harry li stiamo contemplando scettici.
Sembrano troppo felici ma al tempo stesso il loro sorriso contraddice la loro serenità e sembrano quasi nervosi.
Devo preoccuparmi?
Oh, spero di no.
-Allora? Cosa dovevate dirci? Di quale grande sorpresa si tratta?-. Domanda Harry paranoico.
-Beh, l’abbiamo deciso già da qualche settima ma abbiamo preferito non dirvelo fin quando non ne saremmo stati sicuri-.
Odio quando mamma fa la vaga, mi rende solo più stizzita!
-Già…speriamo proprio che vi piaccia ciò che faremo-. Aggiunge Ron.
-Volete smetterla con questi giri di parole e andare dritto al sodo?-. Chiedo imbestialita.
-Sam…-. Mamma si volta verso di me. -…Harry-. Ora è rivolta verso Harry e ci sta guardando preoccupata. Oh, maledizione. -…ci trasferiremo a Londra!-. Il suo sorriso diventa una vera risata quasi spasmodica e ci abbraccia affettuosamente.
Anche Ron sembra essere contento.
‘Ci trasferiamo a Londra’.
‘Ci trasferiamo a Londra’.
‘Ci trasferiamo a Londra’.
Questa frase rimbomba nella mia mente un paio di volte e sembra quasi che mi manchino le forze per dire qualcosa, per ribattere quest’affermazione così sciocca, così sbagliata.
No, sarà sicuramente un errore ciò che ha detto mamma; un errore del mio cervello che ha capito male o della bocca di mamma che spara cazzate.
-Abbiamo già trovato una casa in periferia, dicono che sia il posto ideale per viverci. Non è fantastico?-. Chiede Ron eccitato.
No che non lo è!
Bene, quindi ho capito benissimo.
Magari sto sognando…se mi do un pizzico forse mi sveglio.
Ahia!
No, sono ancora qui nel mio salotto con due idioti che ridono senza motivo, alias Beth e Ron Styles.
Questo vuol dire una nuova casa, un nuovo quartiere, una nuova scuola, nuovi amici; perdere la vecchia casa, abbandonare questo quartiere, lasciare la scuola, allontanarsi dai miei amici e…no, non può accadere, non esiste, non accadrà: non voglio separarmi da Zayn!
Io e Harry ci guardiamo per qualche secondo confusi poi, infuriati e infastiditi, ci voltiamo verso i nostri ‘presunti’ genitori.
-Cosa?-. Esclamo urlando.
-Come ci trasferiamo a Londra?-. Domanda Harry ancora più ad alta voce.
-Io non voglio ritornare a Londra! Non voglio abbandonare i miei amici-.
-Andiamo, non fatene un melodramma. Londra è la città dei sogni, è una città perfetta. Inoltre io e Ron avremmo più opportunità di lavoro lì-. Dice mamma cercando col tono di voce di calmarci.
-Ecco di cosa si tratta: del lavoro! Voi pensate solo a lavorare e a non badare a noi! Siete dei maniaci del denaro-. Li accusa Harry e sembra veramente al limite della sopportazione. Penso che tenesse questo pensiero dentro già da un po’ ed ora si stia liberando.
Beh, è proprio ciò che penso anche io.
-Cosa? Noi lavoriamo notte e giorno per farvi vivere nel migliore dei modi e voi ci ripagate in questo modo?-. E’ Ron adesso ed è molto infuriato. –Non dovreste neanche lamentarvi, non vi manca nulla!-. Aggiunge.
-Ci manca il vostro affetto, cazzo, non ve ne rendete conto!-. Contraddice Harry, sul cui viso vedo scendere una lacrima proprio ora.
Il silenzio predomina per qualche secondo poi Harry se ne va al piano di sopra senza dire una parola e senza guardare in faccia nessuno.
Che bella situazione di merda.
-Sono d’accordo con Harry!-. Sbotto improvvisamente raggiungendo mio fratello al piano di sopra.
Mi chiudo nella mia stanza e chiamo Zayn.
-Ehi-.
Ecco, il suo solito ‘ehi’ sexy e quasi mi scende una lacrima.
Ora mi tocca dirglielo, devo trovare la forza per farlo.
Potrei anche andarmene senza dire nulla inviandogli una mia foto per fargli capire che sono viva, per non sentire un ‘addio’ e non sentire il cuore fare ‘crack’.
 -Zayn…-. Sussurro.
-Ehi, c’è qualcosa che non va? Cos’è successo?-.
Zayn parte sempre con le domande a raffica quando è preoccupato per me ed è una delle cose che mi piace più di lui.
-Va tutto bene…non preoccuparti-.
No che non va tutto bene!
-Allora cos’è successo?-. Domanda e sembra non avere la pazienza di aspettare, sembra quasi che da un momento all’altro compaia dal telefono stesso.
-E’ difficile da dire, Zayn…-.
-Sam!-. Urla irritato.
-No, sono seria…non è facile e…-.
-Samantha!-. Sbraita nuovamente.
-Mi trasferirò a Londra!-. Dico tutto d’un fiato, chiudendo gli occhi, nonostante non lo abbia davanti.
Non lo sento parlare e neanche respirare; non sarà mica morto?! No, non può morire, il mio pakistano preferito non può lasciarmi così senza almeno averci detto un ultima volta che ci amiamo e che io avrei tanto voluto avere due figli: un maschio più grande, Justin, e una femminuccia, Sophie.
E poi ai funerali dovrei andare fino in Pakistan? No, sarà celebrato qui in Inghilterra; ho paura dell’aereo, sono come Michael Jackson.
-Zayn?!-
-Cosa? Ho capito bene?-. Domanda incredulo. –E’ uno scherzo…si, è uno scherzo. Vero Sam? Brava, per un attimo c’ho creduto. Complimenti, potresti fare l’attrice oltre che la ballerina-.
-No, Zayn, sono seria. Vado a vivere di nuovo a Londra-.
Per la prima volta nella mia vita ho un tono di voce normale, caratterizzato da coscienziosità e malinconia al tempo stesso.
 





Babieees!
Beh, spero che vi sia piaciuto!
Il prossimo sarà mooolto ‘boom’.
E anche quello dopo! Quindi…non perdeteli!
Recensite, per favore!
Se vi va, passate sul mio profilo…ho scritto varie OS.
Un bacio, notperfect. 
  


 

   
 
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