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Autore: Alice33    17/09/2012    1 recensioni
Nella mia vita ogni cosa aveva un posto fisso. Tutto era perfettamente equilibrato. E questo e` essenziale per me. Per riuscire a vivere bene. Ma cosa succederebbe se ad un certo punto tutte le mie convinzioni, i miei ‘punti fissi` crollassero?
Se non avessi piu` certezze da un momento all’altro? Succederebbe il caos e fu proprio quello che successe.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 2: confusione.
 
 
Una volta arrivata a casa mi buttai sul letto, e chiusi gli occhi.
 Quelle sensazioni potevano essere solo un momento di debolezza. In fondo non avevo mai provato attrazione per una ragazza. Anche se a volte rimanevo a guardare le ragazze in spogliatoio mentre aspettavo che Quinn finisse di prepararsi… ma mai avrei pensato di provare dei sentimenti per loro. E perché provarli proprio in quel momento? Perché proprio con lei?
Tortutarmi la mente con quelle domande senza risposta non mi faceva bene, cosí decisi di uscire a prendere aria.
Camminavo senza meta osservando le persone vicino a me.
Amare una ragazza era una cosa sbagliata?
Trovai la risposta quando, una volta varcato l’ingresso del parco, vidi Kurt Hummel. L’unico gay dichiarato della mia scuola. Aveva un’aria spensierata e felice, e in quel momento rideva come forse non avevo mai riso in vita mia. Aveva davanti a sé un ragazzo. Con i capelli neri gellatissimi, e una divisa scolastica. A quel punto lui gli prese la pano ed entrambi sorrisero. Nei loro occhi c’era solo felicità e amore. E quello non poteva essere sbagliato.
 
Dieci ore dopo stavo correndo per andare a scuola. Come al solito ero in ritardo. Entrai in classe. Per fortuna il prof non era ancora arrivato e mi diressi verso il mio posto. Ma quando alzai lo sguardo vidi che era occupato da Brittany e un giocatore di football. Sam Evans.
Stavano parlando e sembravano molto presi.
In quel momento successe una cosa strana. Come se la terra stesse tremando ed io stessi per essere inghiottita dal sottosuolo.
“ Santana, tutto bene?” disse Puck che era arrivato il quel momento.
Non gli risposi e mi sedetti in un posto all’angolo da sola.
Era una reazione esagerata. Solo per un posto. Che importava?
“ Scusa, posso sedermi qui? E’ l’unico posto libero. “
Alzai lo sguardo e vidi che c’era Kurt. Aveva l’aria un po’ impaurita , come se si aspettasse un insulto da un momento all’altro.
“ Si. Siediti pure “. Stranamente mi faceva piacere avere Kurt al mio fianco, avevo tante domande da fargli, ma allo stesso tempo avevo paura che lui fraintendesse qualcosa.
“ Come hai scoperto di essere gay? “ chiesi di punto in bianco.
Lui si girò, con gli occhi spalancati. Non si aspettava proprio una domanda del genere. Forse non si aspettava che gli rivolgessi una parola.
“ Credo di averlo sempre saputo, ma me ne accorsi in prima media quando mi innamorai del mio compagno di classe. Perché? “
“ Così, per curiosità “ mi voltai dall’altra parte. Sapevo che Kurt mi stava giudicando in quel momento. Ero terrorizzata dall’idea che pensasse qualcosa di me.
“ Che ne dici se ti unissi al Glee Club?. “
“ stai scherzando spero. “ come poteva pensare che mi unissi al club degli sfigati?
“ Perché ? ti ho sentita cantare e sei molto brava. E poi il glee cerca nuovi membri. “
“ Non ho intenzione di essere presa a granitate. “
“ Non succederà. A Finn non hanno mai tirato una granita. “
“ Senti ci penserò ok? “.
“ Va bene. Ci vediamo oggi pomeriggio alle prove” concluse con un sorriso.
 
Quel giorno evitai tutti. Soprattutto Brittany. Non volevo aver rivolto domande di nessun tipo. Sapevo che avevo un comportamento infantile ma se questa cosa (qualsiasi cosa fosse) con Brittany fosse continuata sarebbe finita male.
 
Dopo un lungo periodo di riflessione (la pausa tra la seconda e la terza ora), decisi che sarei andata al glee club. Magari sarei andata a quella prova solo per vedere com’era. Insomma cos’e` che attirava Finn? Perché Finn aveva deciso di rovinare la sua reputazione per cantare qualche canzoncina?
 
Mi diressi verso la choir room e sbirchiati dentro dalla vetrata della porta. C’erano Kurt, il tizio in sedia a rotelle, la nana tutta naso, Sam Evans, due cinesi, Finn e..
“ Ehi San! “
“ Brittany! “
“ Sei venuta alle prove! Scusa se stamattina Sam ti ha rubato il posto ma doveva parlarmi del glee club! Qui sono tutti simpatici. Su entriamo! ” mi prese per mano e mi condusse dentro.
Quando aprì la porta, tutti si voltarono a guardarmi con aria stupita, eccetto Kurt che aveva un sorrisino soddisfatto.
“ Ciao ragazzi lei è Santana, come immagino che sappiate già! ” mi presentò Brittany.
“ Ciao “ dissero tutti in coro.
In quel momento entrò il professor Schuester, insegnate di spagnolo e del glee club, perennemente euforico.
“ Oh, vedo che abbiamo nuovi arrivati! “ disse sorridendomi.
“ Vorresti presentarti? Magari cantando qualcosa? “ mi chiese.
“ No grazie. “
“ D’accordo un’altra volta magari. Iniziamo subito con la lezione! “ Presi posto dietro Finn.
“ Santana! Cosa ci fai qui! “ Sussurrò lui.
“ Stavo cercando di capire cosa ti attrae in questo club. Ma tranquillo non ho l’intenzione di restare. “
 
Contro tutte le mie aspettative, quell’ora passata con i ragazzi meno stimati di tutta la scuola, mi piacque molto.
Quello era un luogo in cui si poteva essere sé stessi senza aver bisogno di controllare ogni parola o ogni azione per paura di essere giudicata.
Potevo parlare con chiunque volessi e di qualunque argomento senza l’ansia di essere presa a granitate.
Per la prima volta nella mia vita stavo cercando di abbattere le difese ed essere me stessa. Stando in quel gruppo stavo diventando me stessa.
Inutile dire che tutta la mia giornata passata ad evitare Brittany fu inutile. Durante tutta la lezione ci cercavamo con gli sguardi, ci sorridevamo e  ci scambiavamo battute.
Ogni volta che guardavo i suoi occhi era come se riuscisse a entrarmi dentro. Riusciva a mandarmi il cuore a mille con un solo sorriso. E questo mi spaventava a morte. Cosa sarebbe successo se qualcuno capisse tutto? Cosa ne sarebbe di me? Del mio ruolo nella scuola? Ma soprattutto, cosa succederebbe se per Brittany non fosse lo stesso?
  
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