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Autore: madeforsykes    17/09/2012    7 recensioni
Decise di entrare. Nathan era da solo, su una poltrona in un angolo, con in mano un bicchiere. Probabilmente uno dei tanti che si era scolato, guardando lo stato dei suoi occhi verdi. Bella amava quegli occhi, ma non era preparata a vederli così. Anzi non era preparata a vederlo in quello stato. Se proprio doveva andare male, almeno voleva poggiare un’ultima volta le labbra sulle sue, tanto poi, se ne sarebbe andata.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao bellezze! I'm back con un nuovo capitolo, anche se onestamente non è un granchè ://
Spero vi piaccia comunque, fatemi sapere che ne pensate, GRAZIE! <3 

 


She's moving to the beat of my heart, me was so lost until tonight;


«Che ci fai qui?» chiese in tono duro il ragazzo, continuando a fissare l’orizzonte.
«Quello che tutti stanno facendo. Ti cercavo.» rispose delicatamente la ragazza.
«Non dovresti dopo quello che ho fatto.» disse Nathan fissando un’onda che si infrangeva con forza verso gli scogli.
«Cosa hai fatto?»
«Ho dato un pugno in faccia al tuo ragazzo.» Disse compiaciuto.
Bella sgranò gli occhi. Di certo non si aspettava tale confessione.
«Non è il mio ragazzo.» disse stretta tra i denti.
«Oh giusto, tu sei solita giocare con i sentimenti altrui, quasi dimenticavo.»
«Nathan sono cambiate tante cose da allora. Dire che mi dispiace per quello che è successo non sistemerà le cose, non mi pento di ciò che ho fatto. Era la cosa migliore e tu lo sai.» rispose la ragazza voltandosi per guardare il suo profilo.
Nathan rimaneva impassibile. Non lasciava trapelare nulla. Soltanto rabbia.
«Ma almeno le affievolirebbe.» disse voltandosi a sua volta per guardarla negli occhi.
Bella non sapeva resistere a quegli occhi. Sapeva che avrebbe ceduto prima o poi.
«Se ti fa stare meglio, è stato difficile dimenticarti. Davvero. E alcune volte mi chiedo se ci sia mai riuscita veramente.» disse Bella torturandosi le mani.
Che cosa aveva appena detto? Quelle parole erano davvero uscite dalla sua bocca? Si morse il labbro, rendendosi conto di ciò che aveva appena confessato. Nathan tacque. L’unico rumore che ora si udiva era quello delle onde del mare. Nathan si tolse il giubbetto e lo appoggiò sopra le spalle della ragazza, che sorpresa si tirò all’indietro.
«Tra poco pioverà, tienilo.» disse.
Bella lo guardò. Era possibile che non avesse sentito nulla di tutto quello che gli aveva detto?
«Ma..» disse lei stringendosi la giacca sulle spalle.
«Non voglio metterti in condizione di dover scegliere. Lui è uno dei miei migliori amici, tu sei la cosa più importante per me. Lo sei sempre stata. A mio malgrado non voglio farti soffrire. Lascia stare.» disse lui gettando la testa all’indietro.
«Spiegami il tuo comportamento perché davvero io non lo capisco!»
«Non c’è nulla da spiegare è così.» le diede un bacio in fronte alzandosi e se ne andò.
Bella si voltò e lo vide andare via. Per quanto si sforzasse, non riusciva a capirlo. Era aggressivo e arrabbiato, ma due minuti dopo premuroso e dolce. Rimase a lungo a fissare il mare stringendosi nel giubbetto del ragazzo, che poco prima era seduto accanto a lei.
Aveva il suo profumo. Quel profumo che le piaceva tanto. Scosse la testa e con uno slancio si alzò in piedi e si avviò verso lo studio. Dopo aver fatto “ragionare” Nathan, non poteva essere lei quella in ritardo.
Ripercosse il viottolo per spuntare poi in prossimità della strada. Un tuono in lontananza rimbombò, facendo aumentare la velocità del passo della ragazza.
Spinse la porta scorrevole e rientrò in studio. Trovò ad attenderla la sua amica e altre 3 ragazze. Erano tutte in cerchio, probabilmente era il momento delle presentazioni.
«Oh ecco l’altra di cui vi parlavo!» disse Chanel indicando Bella.
«Salve ragazze, io sono Bella!» disse con un ampio gesto della mano.
Le altre ragazze erano davvero bellissime, due more e una bionda.
«Ciao io sono Caroline!» disse la bionda sorridendo.
«Io sono Ruby!» disse una ragazza mora.
«Ed io sono Joe!» sorrise quella con i capelli più scuri di tutte.
«Piacere ragazze! E così siamo noi le prescelte?» rise Bella.
Le ragazze annuirono tutte insieme.
«Ragazze, le riprese della spiaggia le rimandiamo a domani mattina, con questo tempo non possiamo farle. Ci ritroviamo qui alle 9 per girare quelle nei locali e per strada.» disse Sian.
La donna raccolse il suo cappotto e se ne andò. Le ballerine rimasero per un momento a fissarsi per poi scoppiare in una grande risata.
«Ci vediamo stasera!» dissero Bella e Chanel allontanandosi.
«Eh ora che facciamo fino a stasera? Sono le tre!» chiese Chanel.
«Non lo so.» rispose pensierosa l’amica.
«E di chi è quel giubbetto, ora che ci faccio caso?» chiese ancora.
«Di Nathan.» sillabò Bella prima di cominciare a camminare. 

Uscirono dalla costruzione. Non avevano una meta precisa da raggiungere.
«Ti va di tornare un momento in albergo? Vorrei sapere come sta Jay!» disse Bella accelerando il passo.
«Stai evitando la mia domanda!» rispose l’amica, quasi rincorrendola.«Non dirmi che ci stai ricascando! Ti ricordo che hai un ragazzo! Anche se tecnicamente l’hai tra..»
«Lo so ok?» la interruppe. «Non so cosa mi stia prendendo. Sai che non sono così, non mi piace giocare con le persone..ma Jay mi piace.» continuò.
«E Nathan? E Kurt?» chiese di rimando Chanel, mentre comprava i biglietti della metro.
«Kurt..bhè dovrò parlargli. E Nathan oggi è stato così strano. Mi ha detto di tenere ancora a me. Dopo tutto questo tempo, quello che gli ho fatto, il fatto di stare con uno dei suoi migliori amici, lui mi vuole ancora bene..» rispose entrando nella  metro.
«Ti piace ancora vero?»
«Cosa? No!»
«E allora perché ti stringi tanto in quel giubbetto?» ammiccò l’amica.
«Per quanto io l’abbia nascosto, sì lui mi piace ancora. Mi è sempre piaciuto, ma non posso, lo sai bene. Non voglio far soffrire Jay.» rispose aggrappandosi al palo della metro per non cadere.
«Ma se lo allontani, soffrirete tutti e 3.» rispose Chanel.
«Lasciamo perdere va, è troppo complicato, non voglio pensarci ora!» Un suono metallico risuonò sopra le voci delle persone.
Erano arrivate al capolinea. Aspettarono che le porte si aprissero e poi risalirono le scale mobili che portavano in superficie. Camminarono per un po’ in silenzio, fin quando arrivarono nel loro hotel.
«Prendiamo l’ascensore, faremo prima!» Bella abbozzò un sorriso aspettando un cenno dall’amica, che non tardò ad arrivare. Erano arrivate al terzo piano.
«Chan io vado nella stanza di Jay!»
«Okay, ci vediamo dopo, ti passo a chiamare!» rispose l’amica entrando nella sua.
Bella si diresse verso la stanza del ragazzo e bussò ripetutamente. 
  
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