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Autore: KStewLover    17/09/2012    11 recensioni
Boston,2012.
In una città risucchiata dall'economia e dal vortice degli affari,Isabella Swan,studentessa ventitreenne agli sgoccioli della sua specialistica universitaria,lavora come assistente in un'agenzia di organizzazione d'eventi,pronta a diventarne un partner vero e proprio.
Isabella sogna il grande amore,quello vero,non corrotto dalla ricchezza, o appartenente all'èlite di Boston,con cui ha spesso a che fare grazie al suo lavoro.
Ma si sa,il principe non arriva sempre in sella ad un cavallo bianco.
...e se quello di Bella fosse l'erede di una delle aziende multinazionali più ricche di tutti gli Stati Uniti d'America?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buon Lunedì sera a tutte !
Passato una bella settimana?
Io sono stata un po' sbattuta di qua e di là , ma tutto bene :)
Eccoci qui per un nuovo capitolo , che io reputo molto importante perchè segna l'inizio di quella che sarà l'amicizia tra Bella e Alice : in tutte le mie ff ho sempre cercato di far risaltare questo lato , perchè adoro l'amicizia tra queste due , anche se in questa storia la migliore amica di Bella è Rosalie . Diventeranno un trio? Chi lo sa u.u
Un GRAZIE enorme a chi ha commentato lo scorso capitolo , davvero *-*
Buona lettura :)

TWP

CAPITOLO 3


Ero immersa nello studio, precisamente nella Germania nazista all'apice del suo potere, comodamente seduta sulle poltrone in pelle della hall dell'agenzia , quando sentii la porta automatica aprirsi.
Solo una piccola parte di me si accorse di quel suono lieve; ero talmente concentrata,con tanto di matita tra i capelli , che nemmeno alzai lo sguardo.
Tuttavia,lo feci quando Claire annunciò la signorina Cullen .
Per poco non mi cadde il libro per terra,quando sentii quel cognome.
Alzando lo sguardo,trovai effettivamente Alice Cullen al bancone , con una maglia a balze e i capelli tirati indietro da un cerchietto. Aveva una Longchamp poggiata al braccio e sorrideva.
Mi alzai , mentre il mio pensiero correva inevitabilmente a suo fratello.
Avevo passato gli ultimi giorni a ispezionare per bene il suo profilo,affascinata.
Ero rimasta decisamente impressionata dal fatto che ,nonostante ci fosse un limite massimo di amicizie da avere su Facebook, Edward avesse deciso di sprecarne una per me .
D'altronde,il suo profilo,oltre ad essere assolutamente privato se non era tra i tuoi amici , aveva un qualcosa come le oltre duemila amicizie.
Le sue foto erano meravigliose. Aveva davvero girato tutto il mondo,per avere solo ventisette anni : c'erano foto di fronte la Torre Eiffel,il Big Ben ,il Colosseo ,piazza San Marco a Venezia ,e il Cristo di Rio de Janeiro,per non parlare delle foto nelle Isole Vergini e ai Caraibi.
Decisamente aveva viaggiato.
In alcuni dei suoi viaggi compariva la sua ragazza, Tanya , che a quanto avevo visto ,non aveva Facebook ,mentre nella maggior parte compariva in presenza dei suoi genitori o dei suoi fratelli.
Ero stata tentata di richiedere l'amicizia ad Alice , ma non ero sicura che Natasha ne sarebbe stata poi molto contenta.
D'altronde,il rapporto instauratosi tra noi era puramente professionale.
Non avevo mancato di leggere commenti vari e suoi stati personali,rimanendone affascinata.
Ne scriveva davvero pochi,e quando lo faceva era per citare qualche frase di qualche grande azionista di successo.
Una foto in particolare aveva catturato la mia attenzione: lui,suo fratello Emmett e suo padre Carlisle davanti alla sede della Boston Consulting Group, il grande grattacielo dai vetri specchiati che governava Boston dall'alto .
Fino a quel momento,non avevo mai posto molta attenzione a quell'edificio : ora sapere che li dentro,in uno di quei piani Edward Cullen ci lavorasse...aveva acceso in me un improvviso interesse per la zona.
Alice si voltò ,illuminandosi quando mi vide. -Oh ,Isabella! - esclamò ,dandomi un veloce abbraccio.
Ricambiai con affetto.Quella ragazza l'avevo adorata fin dal primo istante.
-Signorina Cullen -sorrisi,poggiando il libro sul bancone di Claire,che mi fece l'occhiolino. -Natasha è fuori per lavoro ,tornerà tra qualche ora.Posso aiutarla? -chiesi,professionale.
Lei alzò gli occhi . -Oh ,chiamami anche Alice ,Isabella – decretò,rubando una caramellina dal vassoio per gli ospiti sul bancone. -Sarai la mia wedding planner e passeremo moltissimo tempo a contatto,potremmo darci del tu,non credi?-
-Credo di sì – risposi .-E tu chiamami Bella – aggiunsi con nonchalance.
-Bella- ripetè lei ,con un sorriso enigmatico. Chissà cosa stava pensando.-In realtà,volevo solo confermare la mia volontà di lasciarvi l'organizzazione del matrimonio – sorrise ,felice ,mostrandomi l'anello di fidanzamento decisamente complesso al suo anulare – Io e il mio fidanzato saremmo lieti di lasciarvi campo libero. Sai, è rimasto molto contento anche lui della festa lo scorso finesettimana – Sorrise .
-Ne saremmo onorati, Alice – ricambiai il sorriso .
-A dire la verità ,ero passata per ... non so,dare qualche disposizione e lasciarvi qualche informazione in merito ,ma se Natasha non c'è ...-
-Oh,non preoccuparti – scrollai la mano . -Di solito sono io che mi occupo di questi dati . Lei sovrintende l'organizzazione vera e propria. Vieni , andiamo nel suo ufficio -
-Perfetto! - trillò ,eccitata battendo le mani .
Il suo entusiasmo era contagioso.
-Ci vediamo dopo Claire- la salutai con un cenno del capo.
Lei ricambiò con un sorriso . -Ciao Bella. Signorina Cullen arrivederci-
- A rivederla -
Prenotai l'ascensore per il ventesimo piano ,lasciando che le ante si chiudessero lentamente.
-Hai già qualche idea su quando sposarti? - chiesi ,intenerita.
Amavo organizzare matrimoni.
Il solo pensiero di immergermi nella testa di una futura sposa , di aiutarla nella scelta di tutti quei piccoli dettagli , di starle vicino psicologicamente... mi metteva i brividi.
Ero nata per quel lavoro,lo sentivo mio .
Forse perchè , anche se odiavo ammetterlo a me stessa,nel fondo del mio cuore speravo un giorno di provare quelle sensazioni sulla mia pelle.
- Dipende dai tempi di preparazione – rispose lei ,pensierosa.
L'ascensore si fermò e io la guidai nell'ufficio.
-Prego,accomodati – le suggerii,sedendomi sulla poltrona di Natasha . -Dunque ,per quanto riguarda i tempi di preparazione , non devi assolutamente preoccuparti . L'efficienza è la nostra regola numero uno . Siamo riuscite ad organizzare matrimoni anche in due settimane . Più che altro, preferiresti l'inverno o l'estate? - domandai , tirando fuori il blocco appunti e accendendo il pc .
- Mi piacciono entrambe le stagioni , anche se preferirei un caldo moderato , non vorrei sudare nell'abito – mormorò,commossa. - A dire la verità , mi piacerebbe festeggiarlo in autunno.
Non so, magari novembre , in qualche capitale europea. Cosa ne pensi, Bella?-
Sembrava davvero interessata al mio parere,e mi sentii lusingata.
Accidenti,voleva sposarsi in Europa.
Una cosa da ricchi sfondati.
Come sbagliarsi , d'altronde ?
- Sarebbe...fantastico - mormorai,rapita. - Sai,anche io sogno di sposarmi in Europa. Magari Roma o Parigi , non so. Se vuoi sposarti in Europa,suppongo che ti affascini la cultura , i monumenti e la storia ,quindi una città con tutto questo sarebbe l'ideale. Qualche preferenza?-
Alice sorrise,emozionata. Poggiò le mani sulla scrivania ,improvvisamente timida. -Avevamo pensato la Costa Azzurra , a dire la verità . Magari sposarci in qualche antica chiesa cristiana , poi mangiare a bordo di uno yacht ,non so...-
Mi si illuminarono gli occhi . - Oh,sarebbe meraviglioso. Ma non penso che Novembre sia il clima ideale . Ti suggerirei Settembre,il clima è favorevole, le temperature si aggirano intorno ai venticinque gradi e l'aria è fresca o perlomeno non arida. -
- Vada per Settembre allora – approvò lei sorridendo .
Continuammo a discorrere delle informazioni principali per almeno un'ora ,prima che Natasha facesse rientro.
Quando trovò Alice seduta lì,si illuminò.
- Signorina Cullen,che piacere ! Non l'aspettavamo così presto ! Scusi ma ero fuori per lavoro - esordì , stringendole la mano , poi si voltò verso di me . - Bella,hai pensato a tutto tu? - mi chiese ,ansiosa.
- Certo -risposi , efficiente. Le mostrai le circa cinque pagine di appunti che avevo preso . - Abbiamo tracciato un quadro dalle linee generali . I dettagli li lascio a te - sorrisi,cedendole la sua poltrona . - Alice,è stato un vero piacere. Adesso ti lascio in mani più esperte –
- Grazie Bella , davvero. Sei grandiosa. Natasha, è molto fortunata ad avere un'assistente così devota al suo lavoro. -
Il mio capo sorrise, orgogliosa . -Lo so,so scegliere bene i miei successori -
Sorrisi,riconoscente. -Vi ringrazio,faccio solo il mio lavoro. Vado di sotto a scannerizzare i passaporti dei due clienti di stamattina per il viaggio di nozze. Buon lavoro – mi congedai ,raggiungendo la piccola ala delle fotocopiatrici.
Mi imbattei in Jules, una delle altre sette wedding planners che lavoravano in agenzia. Era raro incontrarle "alla base" , perchè erano spesso in giro a coordinare eventi.
-Ciao Jules- la salutai , dirigendomi verso la prima fotocopiatrice a destra.
Recuperai i passaporti dalla cartellina dei due clienti e passai allo scanner. -Che si dice?-
-Tutto bene Bella,grazie – rispose lei,accingendosi ad uscire. - Ho visto Alice Cullen passare prima. Prepara il matrimonio da noi,vero? - chiese ,curiosa.
Annuii. -Già .E' con Natasha ora. Che te lo dico a fare, è al settimo cielo -
Lei sorrise. -Ci credo. Voci di corridoio affermano che abbia lasciato a te il compito di aiutare la sposa. E' vero?- chiese ,senza giri di parole.
-Beh...sì è vero -risposi con orgoglio . -Tra quindici giorni darò l'ultimo esame , vuole che sia il mio primo compito qui come vera e propria wedding planner -
Fischiò. -Però. Non è da tutti avere come primo evento da organizzare il matrimonio di Alice Cullen! -
-Lo so – risposi,emozionata.- Spero che vada tutto bene -
- Te lo auguro – rispose. -Beh ,ora devo andare.Ci si vede in giro -
-Certo. Ciao Jules-
Quando rimasi sola,ripresi il mio lavoro,con la mente da un'altra parte.
Erano passati esattamente cinque giorni dalla festa di fidanzamento di Alice,ed Edward non aveva messo più piede su Facebook, da quello che avevo potuto vedere.
Nelle tre sere che mi ero collegata, non l'avevo mai trovato online, e il suo profilo non sembrava essere stato aggiornato dalla settimana prima del fidanzamento .
D'altronde, era a capo di una multinazionale . Non che credessi quindi che il suo primo pensiero fosse aggiornare il suo profilo Facebook, però...una parte di me ci aveva sperato.
Ero davvero impazzita .

Chiaramente , il suo salvataggio ai limiti del cavalleresco e il suo interesse alla festa di sua sorella, nonchè la sua richiesta di amicizia, avevano acceso in me una scintilla d'interesse o ,perlomeno di curiosità, come mi ostinavo a chiamarla io ,verso di lui .
Il fatto che fosse fidanzato non era assolutamente da trascurare ,anzi ,era il pensiero fisso che mi ricordava che molto probabilmente il suo era solo un interesse momentaneo dato che si annoiava .
D'altronde, l'avevo visto entrare in un night club .
Che tipo di ragazzo poteva essere uno che fidanzato si divertiva la sera nei night club?
Il vibrare del cellulare mi riscosse .Sorrisi quando vidi che era Rosalie.
Mi chiedeva di andare a cena da lei .Accettai subito ,contenta,visto che altrimenti avrei dovuto cenare da sola - mia madre era rimasta a cena da una nostra vicina – e rimanemmo d'accordo che sarebbe passata a prendermi al lavoro.
Quando Rosalie aveva scoperto che Edward Cullen mi aveva richiesto l'amicizia,era stata la fine.
Per lei ,quello era un chiaro segno di interesse .
Era stato difficile farle entrare in testa che si era presentato al ricevimento mano nella mano con la sua biondissima fidanzata .
D'altronde,lei si era interstadita con suo fratello,Emmett.
Alzai gli occhi al cielo, ripensando a quante volte lo avesse nominato nemmeno nel giro di una settimana.
Continuai i miei lavori fino alla fine del mio turno,alle sei di pomeriggio.
Stavo scendendo , quando incontrai Alice che probabilmente aveva terminato la sua seduta con Natasha.
-Bella! -
Mi fermai,sorridente. -Allora com'è andata? - chiesi,mentre prendevamo l'ascensore.
Lei stava mettendo dentro il portafoglio nella borsa. Non osai immaginare a quanto ammontasse solo l'acconto per il matrimonio. -Oh , benissimo . Dalla settimana prossima inizia tutto – le brillarono gli occhi , e non potei non carezzarle il braccio in segno d'affetto.
-Sono contentissima per te -
-Te ne stai andando? - chiese, quando notò che avevo la borsa in spalla.
-Oh ...sì, finisco alle sei durante la settimana – spiegai , indicandole il mio libro di storia. -Sai, con l'università e tutto il resto...-
-Oh , capisco . Studi qui a Boston?- chiese , interessata.
Sapevo probabilmente dove avevano studiato i tre fratelli Cullen ,anzi, ero sinceramente sorpresa che Alice sapesse dell'esistenza di un'università pubblica a Boston.
D'altronde, abitavamo nel Massachussets, la sede d'eccellenza delle grandi università americane.
Harvard, Princeston ,Darmouth , Yale ...c'era solo la vastità della scelta.
-Sì -risposi decisa.
-Immagino che la vita del college sia divertente- constatò lei, dubbiosa.
-Non posso dire di averla compresa appieno , perchè abito qui e non mi sono dovuta trasferire -risposi ,alludendo al fatto che non avessi mai abitato in un campus universitario.
Quando poi riflettei sulle sue parole, mi bloccai ,subito dopo essere uscite dall'ascensore. -Aspetta un attimo, tu non hai frequentato l'università ? - chiesi,allibita.
Certo che l'ha frequentata,Bella.Ti pare?
Lei rise ,mentre lentamente ci avviavamo fuori. -No – rispose semplicemente. -Sono sempre un po' stata la "pecora nera" della famiglia. Papà non mi ha rivolto la parola per giorni, dopo la mia scelta. Sai , ho un amore sconsiderato per la musica ,suono l'arpa. Sono andata in Conservatorio , e ora suono in qualche concerto in giro per il mondo e qui a Boston – spiegò .
Ero sgomenta. -Non ...non l'avrei mai detto – risposi ,sincera.
Lei rise . -Lo so. Sono la mente artistica della famiglia , insieme a mamma. I miei fratelli e mio padre seguono un'unica direttiva – continuò ,rivolgendomi un'occhiata strana.
Cercai di mantenere un contegno, anche se il discorso stava andando a parare su Edward.
-Edward ed Emmett hanno studiato ad Harvard – continuò,fornendomi informazioni senza che glielo chiedessi . -Hanno studiato entrambi economia e commercio . Edward è uscito con il massimo dei voti, Emmett non proprio , ma come sai , sono entrambi a capo delle due filiali di mio padre -
Anuii , cercando di sembrare poco interessata . -Sì ,me l'aveva già detto...-
-Edward – finì lei per me , e capii di aver fatto una gaffe.
Sentii le guance avvampare,ma riuscii a mantenermi calma. -Sì -
-Vi ho visto parlare , alla mia festa – disse lei , chiaramente curiosa. Cercava di carpirne qualcosa. - Sai , lui è il pupillo di papà .E' sempre stato il più professionale e ambizioso. Papà dice sempre che probabilmente lui saprà governare tutto il suo impero alla grande, una volta che lui gli lascerà le redini. Ma io non penso che lui sia completamente felice, sai? -
-Perchè? - chiesi ,sincera.
Mi era difficile immaginare un'infelicità,non quando sei a capo di una compagnia da miliardi di dollari.
Ci eravamo ormai fermate vicino la macchinetta del caffè ,e solo una piccola parte di me si ricordava che Rosalie probabilmente era già fuori ad aspettarmi.
Alice intensificò lo sguardo, e per qualche ragione mi sentii in imbarazzo. - Papà vuole che lui frequenti solo un certo tipo...di persone. Sai , è estremamente rigido con lui,forse perchè l'ha designato come erede diretto dell'impero Cullen .Io ed Emmett siamo da sempre stati molto più liberi di scegliere tutto -spiegò,dispiaciuta..
Due emozioni si impadronirono di me : precisamente sdegno e tristezza.
Sdegno , per un padre che anteponeva il proprio potere alla felicità del figlio ; tristezza , perchè ora capivo la rassegnazione che avevo letto sul volto di Edward fin dal primo istante.
-Non so...cosa dire – dissi , cercando di non far pesare la mia opinione. -Mi dispiace molto -aggiunsi ,impacciata.
-Senti ,Bella- Alice si illuminò ,animata da una strana luce -io...sarei veramente felice di conoscerti meglio.Mi sei molto simpatica,e beh...sai ,non ho tantissime amiche femmine con cui confidarmi. Ma con te mi trovo bene. Credi che potremmo vederci uno dei prossimi giorni della settimana?-
Esitai . -Alice ... non so se sarebbe proprio il caso... anche tu mi stai simpatica,non fraintendere- precisai,temendo di offenderla . -Ma, non so... -tentennai , timorosa ,ricordando la pregola numero uno di Natasha.
Mai lasciarsi trasportare dall'affetto verso i clienti, ripeteva sempre.
-Neanche una giornata insieme al porto domenica prossima? - chiese , dispiaciuta.
Corrugai le sopracciglia. - Al mare? -
Lei sorrise. - Io e la mia famiglia possediamo una barca al porto di Boston . Spesso la domenica io, Edward ed Emmett andiamo a vedere i delfini e le balene al largo. Poi si avvicina la bella stagione,potremmo cenare sulla barca. Insomma, una giornata insieme . Cosa ne pensi? -
Una barca personale. Personale di bordo che serviva pesce.
Tutto ciò era destabilizzante. Mi morsi un labbro .
Non accettare Bella,non accettare.
Non accettare.
Mi morsi un labbro ,mentre Alice mi aspettava speranzosa.
Oh ,al diavolo!
Quella ragazza mi era simpatica. Mi avrebbe fatto piacere conoscerla meglio,e non era giusto privarmi di questo per via del suo fratello incredibilmente bello e complicato e del mio lavoro.
-Accetto – asserii ,con un sorriso. -Ho sempre voluto vedere delfini e balene! -
-Ohhh , è perfetto! - saltellò lei ,contenta. - Allora ci riaggiorniamo durante la settimana per metterci d'accordo. Ti invio ora l'amicizia su Facebook – continuò , estraendo un Blackberry dalla borsa. -Fatto- continuò ,dandomi un veloce abbraccio. -Sono così contenta che tu abbia accettato ,Bella. Ci divertiremo un mondo vedrai! -
-Non ne ho dubbi – risposi, sincera.
- Sai , adoro tantissimo il mare. Quando posso , cerco sempre di andare , quella barca è il mio rifugio segreto e ...-
In quel momento il suo Blackberry squillò .Accigliata, guardò il numero . -E' Edward -
Il respiro mi si mozzò in gola. Sistemai nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Edward , cosa c'è? - chiese , profondamente ... preoccupata.
Aggrottai le sopracciglia ,osservando attentamente la sua espressione. Sembrava molto risentita , e la sua faccia stonava con le parole dolci e accurate che aveva usato qualche minuto prima per descrivere suo fratello.
-Immaginavo . La ...la chiamo io .Sappi che sono senza parole per il tuo comportamento. Quando la finirai ? -
Mi lanciò un 'occhiata nervosa e abbassò la voce .
Schiarendomi la gola mi guardai intorno , cercando di farle capire che non stavo prestando attenzione alla telefonata , ma dentro ero assalita da mille dubbi.
Cosa aveva combinato Edward? E chi doveva chiamare Alice?
-Non mi interessa , Edward . Adesso devo andare , ci penso io ...come sempre. Ti richiamo tra poco. -
Continuai a prestare attenzione alla pianta di fiori finti posti all'entrata , ma non mi sfuggì il sospiro che uscì dalle labbra di Alice.
-Bella , devi scusarmi ma devo scappare. Mio fratello... a volte è un gran cretino – borbottò ,scuotendo la testa.
Sembrava davvero preoccupata e , inutile dirlo , anche io ormai lo ero diventata da quando aveva nominato suo fratello.
Per un assurdo momento pensai quasi di chiederle cosa stesse accadendo, per poi ricordarmi che tra Edward e me non c'era assolutamente nessun rapporto.
-Figurati – risposi , cordiale ,un sorriso nervoso . -Anche io devo andare , la mia amica mi aspetta fuori. Allora ci riaggiorniamo in settimana ? - chiesi cercando di sorridere più naturalmente.
-Ma certo – mi rispose lei, con la testa chiaramente da un'altra parte. -Ti faccio sapere io . Scappo allora. Ci risentiamo -
Mi diede un veloce abbraccio e poi scomparve in pochi secondi , i tacchi che risuonavano sul marmo.
Sospirai , lasciando vagare la mia mente in congetture su quello che aveva potuto combinare Edward Cullen.

-- -- -- --



-Quindi non hai la più pallida idea di cosa stessero parlando -constatò Rosalie , ripassandosi lo smalto rosso sulle unghie dei piedi.
Eravamo nella sua camera,dopo aver cenato a base di fritti e pizza napoletana.
La camera di Rose era davvero enorme e rosa : il suo letto matrimoniale ci ospitava entrambe quando rimanevo a dormire da lei ,e una toilette riservata era collocata davanti a noi.
In quel momento ero sdraiata sul letto.
-No -risposi pensierosa ,osservandola smaltarsi le unghie. Mi misi a pancia in giù . -Perchè non ti sei fatta la manicure dall'estetista questo mese? - chiesi ,curiosa.
Lei scrollò le spalle. -Avevo voglia di curarmene personalmente. Fatto – mise a posto la boccetta di smalto. -Allora – disse ,sedendosi accanto a me.
Anche con i capelli raccolti da un mollettone e senza trucco,era semplicemente fantastica.
-Ragioniamo . Edward Cullen è rimasto folgorato da te venerdi notte,e su questo NON si discute- alzò la voce quando vide che avevo aperto bocca per contrastarla .
-Andiamo Bella , ero presente anche io e se non avessi parlato nemmeno se ne sarebbe accorto della mia presenza. Nonostante questo , vi incontrate il giorno dopo e ... puff ! E' il fratello della tua cliente più importante. A casa mia si chiama destino -
-A casa mia si chiama coincidenza – ribattei subito , attorcigliando una ciocca di capelli attorno al dito.
- Quindi anche per coincidenza è venuto a dirti quanto sei carina mentre la sua fidanzata era lì con lui ? - chiese alzando gli occhi al cielo.
Sbuffai , negando quella che per lei era un'evidenza . -Rose , avresti dovuto vederlo. Ti prego , prendimi in parola,per una volta . Sono ... beh ,sono legati – dissi , sincera.
Lei continuava a guardarmi con un sopracciglio inarcato . -Bella , ti ha chiesto l'amicizia. E' un segnale più che chiaro , non trovi ? -
Scossi la testa con vigore. -Rose , se fosse stata una persona meno ... facoltosa , avrei preso in possibilità le tue teorie . Ma ...lui ... è strano – mi confidai , rivelando quello che avevo in testa da quel pomeriggio , dopo la strana telefonata ricevuta da Alice. - E' come se ... non so , per me c'è qualcosa che non va – continuai ,non sapendo bene come descrivere i miei dubbi.
Rose assottigliò gli occhi, stendendosi accanto a me . -Spiegati-
Sospirai . -Oggi Alice ha tirato fuori il discorso di suo fratello . Ha detto che si è laureato ad Harvard. -
Lei rise. -E' una cosa così scioccante? -
Le lanciai un 'occhiataccia . -No ,ma se mi lasciassi finire...-
-Ok – fece il gesto di cucirsi le labbra . -Va avanti -
- Sì beh , è come se avesse voluto farmi capire che suo fratello è un tipo un po'... fuori dalla norma . Suo padre l'ha gia designato come erede del suo impero, tu lo sapevi ? - chiesi ,ancora sgomenta.
Provai ad immaginare ad avere in eredità miliardi di dollari .
- Sì lo sapevo . Emmett non è mai stato preso in considerazione da Carlisle come suo successore . Edward è il genio della famiglia. -
-E tu come le sai queste cose ? -chiesi, sbalordita.
Inaspettatamente , la mia amica arrossì. -Ehm ti spiego dopo -
Scossi la testa rassegnata e continuai. - Sì beh , è come se avesse voluto mettere in chiaro che Edward è una personalità difficile . Suo padre l'ha sempre fatto crescere in una gabbia d'oro , fatta di determinate amicizie e determinate attività . - Scossi la testa, disgustata . -Pensavo che solo le antiche casate reali come gli Asburgo avessero una sorta di preparazione per l'erede al trono .Dio, è così assurdo – mi mossi, a disagio.
- Questo non significa che Edward non sia una persona gentile o umile ,Bella – tentò di farmi ragionare lei . -Io sono ricca , non giriamoci intorno . Vorresti dirmi che sono una persona non aggradabile? - chiese, un po' mortificata.
-No – replicai subito . -Rose , qui non stiamo parlando di persone ricche, è questo che ti sfugge. Stiamo parlando di miliardi di dollari. Stiamo parlando di una multinazionale che agisce a livello internazionale , te ne rendi conto ? E lui un giorno avrà in mano tutto questo ! - quasi urlai, con voce stridula.
- E allora ? Questo non vuol dire che debba innamorarsi di specifiche persone ,Bella. E aspetta – borbottò prima che la interrompessi . -Tutti abbiamo scheletri nell'armadio . Ora , puoi stare qui a convincerti che lui non sia almeno un minimo interessato a te , o affrontare la situazione di petto e dargli almeno la possiblità di conoscerlo come amico. Anche perchè ti attrae , è così ovvio. -
Le guance mi si infuocarono . - E' così ovvio davvero? - chiesi,flebile.
Lei rise. -Se non ti interessasse non ne staremmo qui a parlare , altrimenti avremmo dovuto farlo pure per Jacob o per Steve-
Aveva fatto centro.
Sospirai , scuotendo la testa . -Sei terribile -
Rosalie rise ancora più forte ,soffiando sulle unghie . -Lo so. Ma mi vuoi bene anche per questo. Comunque , Emmett oggi mi ha scritto in chat – annunciò ,scoppiando di felicità .
Era evidente che voleva dirlo da un bel po'.
Rimasi a bocca aperta. -Cosa?- urlai. -E me lo dici solo ora? -
Lei scrollò le spalle. -E' più scioccante il fatto di Edward , credimi – mi assicurò. -Ci siamo scambiati i numeri di telefono. Ha detto che anche lui non ha fatto altro che pensarmi da quella sera ,e che non poteva crederci quando ti ha riconosciuta alla festa di Alice Cullen . Poi è venuto a dare una sbirciata ai tuoi amici su Facebook , dopo che hai stretto amicizia con Edward ,e beh...mi ha aggiunta e subito contattata -spiegò ,gli occhi scintillanti.
Scossi la testa ,scioccata.
Perchè non poteva capitare qualcosa di simile pure a me?
-Ce l'hai fatta alla fine ,Rose- scherzai, carezzandole un braccio . -Rosalie Hale ed Emmett Cullen. Però , suonate bene insieme -scherzai .
Lei rise,dandomi uno schiaffetto – smettila,scema! -
Poi si fece seria. -Lo chiamo ,allora?- chiese,insicura.
Mi tirai su a sedere. -Direi proprio di sì – le feci l'occhiolino .-Il primo passo l'ha fatto lui .Adesso tocca a te,augura una dolce buonanotte al tuo uomo d'affari - risi ancora,guadagnandomi un altro schiaffetto.
-Cretina. Allora faccio in due secondi – disse indicando il terrazzo che dava sulla sua camera. -Torno subito,tu fai quello che vuoi nel frattempo-
Uscì , e io recuperai il suo pc Apple, scuotendo la testa.
Non c'era niene da fare. Rose era Rose. Irretiva chiunque.
D'altronde,sapevo che un giorno sarebbe finita con qualcuno di quel calibro,e Emmett le interessava davvero tanto.
Risi ,mentre entravo su Facebook e constatavo quanto quella famiglia avesse stravolto la vita mia e della mia migliore amica in pochi giorni .
Quando apparve la chat di Facebook , per abitudine andai a controllare se lui ci fosse .
Sbiancai.
Il pallino verde di fianco il suo nome segnalava chiaramente che fosse online.
Online.
Mi si bloccò lo stomaco ,ma riuscii a digitare il suo nome , per andare a controllare il suo profilo.
Per poco non urlai.
Era appena stata pubblicata la foto di una città industriale attraversata da un fiume e , a giudicare dalla tonalità grigia, pronta a ricevere un bel temporale. Sopra,una didascalia:
Sulla via del ritorno. Francoforte, è sempre un piacere rivederti.A presto.
Sessanta apprezzamenti e dieci commenti.
Ma non li aprii.
-BELLA! -
Rosalie entrò come un fulmine, il cellulare stretto in mano . -Emmett mi ha appena detto che Edward sta tornando dalla Germania per lavoro , ecco perchè non ti ha ancora contattata ! Mio Dio, lo sapevo! -urlò saltando sul letto ,dove ero ancora pietrificata.
-Bella mi hai sentito?-
Mi morsi un labbro,sconvolta,indicandole la schermata del suo pc .Trattenne il respiro anche lei.
La chat si illuminò.
Edward Cullen ti ha appena inviato un messaggio.
Deglutii ,mentre un sorriso nasceva sulle mie labbra.Emozionata,aprii la sua finestra di conversazione.


Grazie per aver accettato la mia richiesta d'amicizia.
Sono dovuto partire per un'urgenza lavorativa molto importante , parto spesso per la Germania . Sai , adoro questo paese , è uno dei miei luoghi preferiti .
Tu come stai ?





Ma quanto mi diverto a far parlare questi due su Facebook? XD
Vi dico subito che nel viaggio di Edward si nasconde qualcosa , qualcosa che ha a che fare con la strana telefonata ricevuta da Alice .
Allora , dalle vostre recensioni mi pare di aver capito che Tanya vi è molto simpatica xD
Una cosa : molte di voi nei commenti mi hanno scritto che questo è un Edward un po' scontato , diciamo così .
So che all'inizio non può che essere così – è un Edward multimiliardario , un mix tra Chuck Bass e Christian Grey – ma siamo ancora ai primi capitoli.
Diciamo che con questo Edward ho voluto affrontare un tema che tra poco sarà rivelato ( di cui vi ho dato un indizio nel secondo capitolo ) che mi ha sempre affascinata e che coinvolge anche la sua relazione con Tanya.
Consideratelo uno spoiler per il prossimo capitolo , visto che ancora è in fase di scrittura stavolta ( sto diventando scema a ricercare informazioni sui vari tipi di balene ,non ci ho mai capito niente di scienze !!)
Altra cosa : vi prego di sopportarmi quando inizio a parlare della parte lavorativa del lavoro di Bella... amo descrivere questo lavoro , quindi lo farò molto spesso soprattutto quando lei diventerà a tutti gli effetti la wedding planner di Alice .
Bene , detto questo , ringrazio a chi commenterà o leggerà il capitolo .
Per chi segue USAP , ci sentiamo domani , altrimenti al prossimo Lunedì con l'aggiornamento di TWP.
Buona settimana a tutte!










  
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