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Autore: weasleywalrus93    17/09/2012    3 recensioni
Cosa può succedere se la Liverpool del 1958 e la Liverpool a noi contemporanea venissero a contatto tramite due ragazzi? Di uno il mondo conosce il suo nome, la sua vita e i suoi ideali. Dell'altra invece il mondo non fa nemmeno caso, mettendola in disparte e oscurando ciò che potrebbe offrire al mondo. Ma dall'esterno non si può sapere quanto una persona, anche la più famosa, può venire influenzata da qualcuno che il mondo nemmeno vede.
(mia primissima FF... mi sono letteralmente buttata a scrivere)
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Close your eyes and I'll kiss you.
Tomorrow I'll miss you,
Remember I'll always be true.
And then while I'm away,
I'll write home everyday
and I'll send all my loving to you.
{All my loving}


Liverpool, 22 Aprile 1958/2012.

Quel giorno Jeremy aveva gli allenamenti fino a tardi e poi serata tra ragazzi. Il che non mi interessava poi tanto. Già stavamo tanto tempo a scuola insieme, sapevo che gli faceva bene stare con i suoi amici e io avrei guadagnato del tempo da passare con John. Nonostante ancora ci dessimo addosso come leoni dentro una gabbia, avevamo legato molto. Lo avevo obbligato a leggere Romeo e Giulietta anche se lo detestava per poter alzare almeno un po la sua media in letteratura. Era scandalizzante quella F ormai perenne. Soltanto il primo giorno finimmo a leggere l'opera dando una voce buffa ai personaggi: dal giorno seguente avevo cominciato a portare un mio libro da casa e leggerlo mentre eravamo assieme, in modo che fosse costretto a leggere anche solo una scena dell'opera. Stavo leggendo "il fu Mattia Pascal", libro italiano terribilmente affascinante. Ma già sapevo che con una mente bacata come quella di John era meglio se non affrontavo direttamente un argomento delicato e appassionante come quello.

-Basta! E' insostenibile! Ma cosa si era fumato sto stronzo prima di scrivere queste cazzate?-

Chiusi il libro con forza e con altrettanta rabbia lo lasciai cadere sul pavimento. Come fanno certe persone a farsi venire il diabete così? E' masochismo allo stato puro questo. Strinsi le ginocchia al petto e appoggiai la testa contro la parete.

-Quanto ne hai letto?-

-Una scena... Quella del balcone... Ma non capisco perchè tutti questi giri di parole. Bastava che Giulietta dicesse: "Ehi Romeo! Mi piace il tuo culo!" E il gioco era fatto! Invece no! Rompere le palle con tutti questi puccipuccicicciciccipipìpopò!-

-Guarda che più avanti scoperanno per la tua felicità-

-Si ma chissà come lo descriverà questo menomato... "La sua pelle era vellutata come una pesca, liscia come la seta e bianca come l'alabastro" Ma per favore!! Scommetto che era più nera di quei cosi che mi hai raccontato la... I Tritamorte o come cavolo si chiamano... E questa nemmeno si depilava. Ispida come un porcospino! Se proprio vogliono gliela faccio io una dimostrazione!-

-Per la cronaca quelli sono i Mangiamorte e no... Quelli tutti neri che ti tirano via la felicità sono i Dissennatori... Ma tanto tu oltre al sesso non capisci nulla!-

Continuai a leggere approfittando del suo silenzio post-sfogo. Quello era un libro da leggere con un silenzio tombale. Sapevo che in realtà non aveva ancora capito la differenza tra le due categorie ma al momento mi interessava solo che rimanesse zitto come una mummia.

Come facesse a leggere così tanto era un mistero per me. Stava li, con la schiena poggiata al muro, le ginocchia strette vicino al petto, a leggere, leggere, leggere. Ero sicuro che se non ci fossi stato io li con lei, avrebbe letto per ore intere, senza distrarsi mai. Prima o poi le si sarebbero consumati gli occhi. Già aveva dei fondi di bottiglia per occhiali. Avrebbe dovuto usare un binocolo direttamente. Guardandola così era strano pensare che dentro nascondesse un mostro di acidità che esternava solo con chi non conosceva.

Fine capitolo. Avevo gli occhi che bruciavano leggermente per via dello sguardo concentrato a decifrare i piccoli caratteri che avevo tenuto per troppo tempo. Misi un segnalibro e posai il libro dentro lo zaino.

Lo sguardo m'era caduto sui suoi capelli. Erano di un colore strano.

-Toh! Riesci a farti anche una treccia con quelle verdure morte che ti ritrovi per capelli?-

Cercai di incenerirlo con lo sguardo. Era vero. I miei capelli non erano granchè ma proprio verdure morte no. Avrei sfidato chiunque a trovare delle verdure tra il castano e il biondo con i riflessi color rame. Era una delle poche cose che mi piacevano di me.

-Hai scoperto una mia abilità. Fare treccie con capelli corti-

-Se la ritieni un'abilità questa...-

-Fammi provare con i tuoi capelli allora-

-Te lo scordi!-

Allungò la mano verso i miei capelli. Era pazza se credeva di rovinarmi il mio ciuffo alla Elvis per farmi una stupida cosa con i capelli.

Mi afferrò la mano e la spostò con forza. Ormai mi aveva provocata e di certo non sarei rimasta li a dargliela vinta.

-E' il minimo che puoi fare per ripagarmi i danni dell'offesa Lennon-

-Granger tu sei da rinchiudere. Strano che ancora non l'abbia fatto quel santo del tuo ragazzo.-

-Ma lui non ha dei capelli che dicono "suuuuuu fammi la treccia" come i tuoi-

Mi si buttò praticamente addosso, scompigliando i miei capelli gellati e rovinando così il mio ciuffo. Mi ritrovai steso a terra cercando di liberarmi da lei che nel frattempo continuava ad agitare le mani fra i miei capelli. Sembrava fosse eternamente in quel periodo con i suoi repentini sbalzi d'umore.

Cercavo di tenerlo fermo stringendo le ginocchia sul suo busto, ma continuava a dimenarsi. Le mani intanto mi correvano veloci sui capelli, che cercavo di scompigliare, con qualche difficoltà, vista la gran quantità di gel che aveva messo. Improvvisamente sentì le sue mani sui miei fianchi e prima che potessi accorgermene ero intrappolata tra lui e il pavimento. Le sue dita cominciarono a muoversi velocemente sul mio corpo.

-Ti prego! Tutto ma non il solletico!-

Era l'unico modo per tenerla buona. Cominciò a ridere senza ritegno. Intanto un rigido ciuffo di capelli mi cadde sugli occhi.

-Ora non ci vedo più bene per colpa tua. Questa me la paghi, cara la mia stronzetta!-

Ormai non riuscivo più a controllarmi. A dir la verità non riuscivo nemmeno più a respirare per via del troppo ridere. Improvvisamente ebbi un attimo di tregua, anche se un fianco faceva male da morire. Nonostante continuasse a farmi contorcere agitando le sue dita su di me, riuscì a farlo cadere da quella posizione di potere. E fu così che cominciammo a rotolare in quello spazio angusto.

Aveva ripreso a scompigliarmi i capelli. Per tutta risposta, feci aumentare la sua dose di risate, tanto che in certi momenti trascinò pure me. Era un continuo tira e molla. Prima era lei ad averla quasi vinta, e il secondo dopo si contorceva ancora sotto le mie mani. Improvvisamente prese le mie mani e mi buttò a terra, tenendomi imprigionato. Fu così che ci ritrovammo più vicini di quanto volessi.

Le risa mi morirono in gola. I nostri nasi si sfioravano. I suoi occhi quasi a mandorla avevano attratto i miei come una calamita attira il metallo. Ma sapevo che non stava guardando i miei occhi. Impulsivamente cominciai a mordermi il labbro inferiore imbarazzata, ma ciò non fece altro che aumentare la sua attenzione. Abbassai di poco lo sguardo e mi ritrovai a fissare quelle che dovevano essere le sue labbra.

Cazzo. Non ero un'adolescente in calore che si lasciava emozionare da momenti smielati come questo. Era un caso. Stop. Eravamo finiti in quella situazione per caso. Fissavo le sue labbra solo perchè non volevo fissare i suoi occhi e poi perchè non mi ero mai accorto di quanto fossero rosse. Niente di più.
"Idiota. Se proprio vuoi baciarla fatti avanti coglione. Sei John Lennon, il Playboy di Liverpool. Le ragazze farebbero a gara per ritrovarsi in una situazione del genere con te. O ti mancano le palle per baciare lei?"


-Scusa-

Mi rialzai in fretta, maledicendomi di quanto fosse appena successo. Eravamo entrambi impegnati. Almeno, io lo ero. Mi sentivo una perfetta idiota, perchè sapevo di non essere di quelle che baciano subito un tizio, pur essendo fidanzate.

-No-non è stata colpa tua... E' successo-

Mi misi a sedere e la osservai. Mi dava la schiena. Sapevo che i sensi di colpa la stavano divorando. Sapeva lasciarsi andare, ma mai del tutto. In fondo, eravamo amici. Un bacio non avrebbe cambiato nulla. O no?

Sapevo che mi stava osservando. Sentivo il suo sguardo indagatore su di me. Presi lo zaino e feci scorrere lentamente la cerniera. Restare ferma era uno strazio che dilaniava lentamente.

Guardai l'ora. Avevo un appuntamento con i ragazzi per suonare in un locale. Cazzo. Questa non me l'avrebbero perdonata. Oppure... Sistemata la situazione a mio favore...

-Io devo andare-

Lo sentì alzarsi e mettersi la borsa sulla spalla. Mi sentivo una perfetta idiota, ma dovevo chiederglielo.

-E quello che è successo?-

Si alzò in piedi. Aveva il viso che andava a fuoco per l'imbarazzo.

-Non so... per te è successo?-

-Beh.. non puoi cancellare niente di ciò che è successo...-

-In senso metaforico Granger... Non prendermi sempre alla lettera...-

-Se vuoi...-

-Se voglio...-

-Può restare tutto qui-

-Copriti bene che fuori fa ancora freddo, Judy-

Con due dita mi strinse la guancia e lo vidi uscire dal negozio. La mia mano stava toccando il punto in cui mi aveva sfiorato. Che cazzo mi succedeva? Era un amico. Amico. Punto. Ci eravamo ritrovati in quel modo per caso. E poi... Non era successo niente. Fortunatamente. Già sentivo un peso allo stomaco così. Figuriamoci se la cosa fosse andata avanti. In più sapevo che non poteva funzionare. Lo sapevamo entrambi. Mentalità ed epoche troppo diverse. Già era strano che fossimo diventati amici. Ma diventare qualcosa di più era follia pura.
"Eppure Judy, tu non dici sempre: 'Scherzando si possono dire tante cose. Ma se ne possono fare altrettante' Voi non stavate solo scherzando?"
Stupida coscienza moralista che non aveva altro da fare al momento!

Spazio autrice:
TADAAAAAAAAAAN! eccomi di nuovo tra voi! :D dalla canzone pensavate che si baciavano vero??? è invece no! belli i miei scherzi vero?? BAZINGA! *cretina! ora spunta quel palo isterico dicendo che secondo il grande capo pippa mentale della tribù degli yuppipippolosi gli dobbiamo i diritti per il bazinga!* Lennon sei una palla! allora i miei ringraziamenti, quelli del qui presente Lennon e anche del dotto Sheldon Cooper vanno a 365dayswiththebeatles e Miss_Riddle Starkey per aver puntualmente recensito la storia e a tutti voi che anche senza commentare la state seguendo :)

  
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