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Autore: Nicolessa    18/09/2012    1 recensioni
[«Non riuscirai a moltiplicare la birra come fece Gesù con pani e pesci, sai? Le tue mansioni si fermano giusto qualche gradino più in giù.» gli disse Jo a sfottò, togliendogli dalle mani la sua bottiglia praticamente vuota ma che Dean continuava a rigirarsi sotto gli occhi come se per magia avesse potuto riempirla nuovamente con la sola forza della mente da un momento all'altro.]
I fratelli Winchester e Jo si rincontrano dopo l'ultima caccia che ha lasciato Dean con una gamba dolorante e i suoi sentimenti vacillanti.
Si ritroveranno quindi coinvolti nuovamente in un caso insieme alla biondina, anche se di mezzo questa volta ci sarà il legame di Sam con Occhi Gialli a complicare la questione.
In più, ad allietare le giornate di Dean, alla Roadhouse si presenterà un giovane cacciatore, Miles, particolarmente visto di buon occhio dalla cacciatrice testarda.
AVVISO: questa storia è collegata a "Dangerous Hunt", un'altra storia che troverete sul mio account.
Spero che vi divertiate a leggerla come mi sono divertita io, insieme a Moonlight93, a scriverla!
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Jo, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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9 Capitolo 9 - Blocchi improvvisi.



Pochi minuti dopo, arrivata sul posto che accoglieva ancora le impronte delle ruote di Jo impresse per terra, scese dall'auto e iniziò ad urlare il nome di Miles, senza ricevere risposta.

Provò a chiamarlo al cellulare (dopo essersi maledetta per non averci pensato prima) e ancora niente. 
Era nel panico più totale.
«Dannazione Miles, rispondi!»

 
La situazione sembrava sotto controllo dopo le brevi parole che Andrew aveva sussurrato all'orecchio di Jo. A parte il fatto che lei stesse per ucciderlo con le sue stesse mani - era tornata in sé - sembrava filare tutto liscio, finché poi... 
«Dov'è Miles?» chiese Sam rovinando praticamente quel momento così magico. 
Jo sembrò smontare la sua improvvisa ira contro il ragazzo dagli straordinari poteri, perse ogni intenzione negativa nei suoi confronti. Lo spavento e la voglia di ritrovare il suo amico sembrarono assalirla. Dean la guardò; quello della ragazza era un vero e proprio interesse. Cominciò a pensare che ci fosse intesa tra i due, e che Jo provasse qualcosa per Miles. Era ovvio poi che la cosa era reciproca. Quando scappò alla ricerca del ragazzo Dean la guardò allontanarsi. 
«Dobbiamo fare qualcosa.» Disse Sam rivolgendosi a Dean. 
Il cacciatore gli gettò uno sguardo, ma non disse nulla. Scosse la testa e sospirò. 
«Mi sento leggermente in colpa per quello che ho fatto.» mormorò poi Andrew inarcando le sopracciglia in un'espressione da cucciolo abbandonato e bastonato, simile a quella che Sam assumeva involontariamente quando aveva bisogno di qualcosa. 
«Ahm... non è colpa tua.» borbottò Sam cercando di tirare su il ragazzo. 
«Troveremo una soluzione, Andy.» lo consolò Dean poco convinto. 
Calò il silenzio, ma durò troppo poco... Sam si ritrovò di nuovo piegato sulle ginocchia, con la testa in fiamme, le mani tra i capelli e gemiti di dolore che uscivano dalla sua bocca. 
«Sta succedendo ancora...» balbettò Andrew guardando il ragazzo inorridito. 
Dean, proprio come prima, era messo in ginocchio davanti al fratello e tentava di richiamare la sua attenzione.
«SAM!» urlò davanti al suo viso. 
La gente che passava casualmente di lì li guardava spaventata, perciò Dean pensò di appartarsi nell'angolo insieme ai due. 
«Mi s...scoppia la testa.» sussurrò il fratello minore accasciandosi sulla spalla destra di Dean. 
«Sam, ti prego.» 
Poi il buio. Sam tornò nuovo come prima... o quasi. I suoi occhi rossi fissavano l'asfalto e la sua bocca produceva sospiri profondi. 
«Sam?» Andrew fece un passo verso lui, camminando con molta cautela come se quello fosse un leone affamato. 
«E' Miles...» alzò lo sguardo verso Andre e poi verso Dean. «E' lui il prossimo.» 
Qualche secondo dopo tutti e tre si misero a bordo dell'Impala, diretti nel posto in cui si trovava il ragazzo del quale Sam aveva avuto la visione. 
«Che cos'hai visto?!» Dean teneva il piede premuto contro l'acceleratore, non si degnava delle auto che avrebbe potuto colpire durante il tragitto. 
Andrew nei sedili posteriori pregava Dio di tornare a casa sano e salvo. 
«Parlava con qualcuno! Poi ha preso la pistola e si è sparato un colpo in testa.»
«Chi era il tizio?!» chiese Andrew. 
«Non lo so. Non l'ho visto in faccia... ma aveva dei capelli chiari.» 
Dean cominciò ad imprecare contro il traffico che gli bloccò il passaggio. Poi decise di fare una cosa piuttosto illegale, ma da quando lui aveva fatto qualcosa che non andasse contro la legge? Sorpassò le macchine sulla sinistra e finì nella strada controsenso. 
«CHE COSA FAI?!? VUOI FARCI UCCIDERE TUTTI?!?!?» urlò Andrew scioccato che si reggeva ai bordi dei sedili di Sam e Dean. 
Quest'ultimo gettò un'occhiata al primo e ridacchiò divertito. 
«Un assassino, eh?»

Mentre i due cacciatori erano in viaggio, accompagnati a malavoglia dal ragazzo dal carisma impossibile, Jo si rigirava su sé stessa in cerca della figura di Miles.
Il cellulare era ancora incollato al suo orecchio e un fastidioso presentimento spingeva la sua mente a pensare il peggio.
"Forse gli è successo qualcosa", "forse è morto", "forse si è perso", "forse ha chiesto un passaggio per tornare a casa", "magari sta anche bene", "perchè penso subito alla morte, che diamine!".
Era proprio in questo ordine che le ipotesi balzavano in testa alla cacciatrice, lasciandola a fissare inutilmente il vuoto di quel posto ad occhi socchiusi per via della polvere volante.
Pensò anche per un istante di seguire delle orme (orme qualsiasi, pregando la fortuna che fossero proprio quelle di Miles) ma poi, agendo da perfetta realista qual'era, abbandonò l'idea.
A distogliere la sua attenzione da quella sparizione ci pensò la madre che, grazie a chissà quale potere, riusciva ad incutere terrore anche attraverso una suoneria dei REO Speedwagon.
«E' meglio che iniziate a partire, altrimenti non arriverete in tempo per le ore stabilite.» consigliò prima cauta, aspettando di alzare la voce alla replica di sua figlia.
«Partiremo appena troverò Miles.»
«Perchè, lui dov'è?»
«La parola "trovare" implica una perdita mamma, quindi vuol dire che non so dove diavolo sia.» spiegò stranamente calma, calciando via la polvere da sotto i suoi passi.
«Hai perso anche Sam e Dean?» ironizzò la donna, forse troppo insospettita dal silenzio al di là della cornetta.
«No, so perfettamente dove sono.» disse in tono sicuro Jo, captando con la coda dell'occhio un movimento alla sua destra.
«Allora fatti portare a casa da loro.»
«Mamma...»
«Non costringermi a venire fin lì a prenderti Joanna Beth, sai che lo farei.» Ed era proprio vero, l'avrebbe fatto eccome.
Evitando discussioni Jo annuì con la testa e salutò la madre, avvicinandosi istintivamente alle ombre che poco prima avevano attirato la sua attenzione.
Non poteva crederci. La dea della fortuna l'aveva davvero graziata: era Miles... che parlava con un ragazzo.
«Starà negoziando, di solito non è così propenso al dialogo con gli sconosciuti» pensò continuando a camminare nella sua direzione.
Proprio mentre stava per urlare il suo nome, le urla le morirono in gola come se fossero state soffocate.
Il viso di Miles si rabbuiò di scatto nel vederla, facendola quindi trasalire.
Quella non era l'espressione di Miles.
Ok, magari l'aveva lasciato lì, da solo e senza auto ma.. non poteva avercela così tanto con lei, infondo non era stata mica colpa sua.
Poi improvvisamente il ragazzo con cui stava parlando si allontanò con uno strano ed inquietante sorrisetto sulle labbra, lasciando che Miles si allontanasse a sua volta.
«Ti chiedo scusa, quello stronzo mi aveva tolto la memoria.» iniziò Jo ruotando infastidita gli occhi al solo ricordo.
«Lo sai che non do molta confidenza a chi conosce il mio vero nome in una città in cui non sono mai stata, potevi essere un demone o Dio solo sa cos'altro!» proseguì pacificamente ma senza ottenere alcuna attenzione. Miles continuava a camminare (e Jo non sapeva nemmeno verso dove) e non la guardava nemmeno di striscio. Insolito da parte sua.
La ragazza, innervosita dal suo comportamento, gli afferrò un braccio per girarlo verso di sé e farsi finalmente ascoltare ma Miles, nella suo poca finezza, strattonò con forza l'arto, lasciandola senza parole.
«Che diavolo ti pren...» ecco che di nuovo le parole le morirono in bocca.
Miles si trovava proprio in mezzo alla strada e nella mano destra stringeva una pistola calibro 22.
Il rumore di una brusca frenata d' auto si fissò nella mente di Jo, consapevole del fatto che il bolide fosse riuscito a fermarsi prima di prendere Miles in pieno.
Sollevata da questo e nello stesso tempo allarmata dai gesti di Miles, riprese questa volta a correre ma non riuscì a raggiungerlo in tempo.
Il suono assordante di uno sparo le fa spalancare gli occhi, riempiendole il viso di piccole macchie calde.

«Muoviti Dean o non arriveremo in tempo!» urlò Sam con un tono arrabbiato, come se la colpa fosse del fratello maggiore.

Il traffico impediva loro un passaggio tranquillo in mezzo alla strada, più che superare col rischio di schiantarsi, non poteva fare di più.
«Sto facendo il possibile! Non è mica la bat volante!» ribatté Dean nervosamente. 
«Per fortuna.» aggiunse Andre in un mormorio che attirò l'attenzione di entrambi i Winchester. 
Dean gli gettò un'occhiata, Sam invece roteò gli occhi stizzito. Dean lo sapeva, sapeva cosa stesse provando in quel momento il fratellino. Pensava che anche questa volta sarebbe andata male: avevano perso il dottore, la donna arsa viva e adesso... beh, non potevano perdere anche Miles. Il cacciatore gli rivolse uno sguardo comprensivo. 
«Ehi.» disse «Andrà bene.» 
Sam si voltò a guardarlo e annuì con poca convinzione. 
«D'accordo?» 
«Sì.» 
Pochi minuti dopo si trovarono sulla strada della visione. Sam si rizzò sulla schiena e tentò in tutti i modi di intravedere da lontano la figura del ragazzo bruno. Dean che teneva il piede schiacciato sul pedale dell'acceleratore, teneva gli occhi puntati sul parabrezza. Poi d'un tratto fu lì, uscì all'improvviso da chissà quale angolo. 
«FRENA!» urlò Andrew appena in tempo. 
Dean frenò all'improvviso, Sam finì per schiantarsi contro il vetro ed Andrew contro il sedile. Scese velocemente dall'auto e quando vide che Miles aveva levato la pistola per spararsi, si precipitò per strappargliela di mano. Ci fu uno sparo, qualche secondo di pausa.
Dean guardò Miles negli occhi. Stava bene, stava perfettamente bene, poi sentì una strana sensazione, un dolore lancinante alla spalla sinistra.
Abbassò lo sguardo su di essa e la scoprì dalla giacca di pelle. C'era sangue a macchiare la sua maglia.
Aggrottò la fronte e ci posò sopra la mano, premendo contro la nuova ferita. 

«Dean...» mormorò Miles stordito. 
«Sto bene.» tagliò corto il ragazzo gettandogli un'occhiata. 
Andrew e Sam scesero dall'auto e gli si avvicinarono. Sam già preoccupato si precipitò su di lui. 
«Va tutto bene!» gli assicurò prima che potesse dire qualcosa.

Jo non sapeva esattamente per quale motivo si immobilizzò a qualche metro da lei. Non si era mai arresa in vita sua mentre in quel preciso momento, vedendo Miles con la pistola puntata sulla testa, aveva chiaramente distinto una voce nella sua testa che le diceva, quasi la esortava a lasciare perdere, che ormai c'era poco o niente da fare.

Poi il sangue sulla faccia era praticamente il tocco finale. 
Il tempismo dei Winchester la salvava, ogni dannata volta. Quella sì che era una benedizione da parte della Fortuna.
Lo sguardo di Miles era tornato alla normalità e Jo era più che contenta per questo. Molto meno per Dean invece che si teneva una spalla praticamente in una mano, rassicurando Sam sulla sua condizione fisica. Storia che con Jo ovviamente non attaccava.
Sam rimbambiva Miles di domande, Andrew era rimasto in macchina probabilmente con il cuore in gola e Dean ascoltava l'interrogatorio come se si fosse squarciato semplicemente un dito con un foglio di carta.
«Mi ha avvicinato e io credevo che...»
«Come si chiamava?» domandò ragionevole Sam, rimandando il suo sguardo sulla spalla di Dean, un Dean che ruotava gli occhi ad ogni dimostrazione di preoccupazione da parte del fratello.
Jo era ancora imbambolata e ciondolava le braccia come se fossero state insensibili.
Si sentiva oltre che in colpa anche inutile, era perfetto come quadretto.
«Dean.» lo chiamò per attirare la sua attenzione con voce giusto un po' sotto tono.
Immediatamente Dean si voltò nella sua direzione, capendo che qualcosa nella ragazza non andasse.
Se fosse stato tutto apposto avrebbe già fatto una sfuriata a Miles e a tutto quello che coinvolgeva quel maledetto caso che l'aveva minacciata di perdere ogni cosa a cui teneva.
Ovviamente tutto senza sentimentalismi così plateali.
«Troviamo qualcosa per curarti.»
Inutile sottolineare la pronta risposta di Dean nel ribellarsi a tale proposta/obbligo.
«Va bene, stai bene. Ok. Ma hai anche un pallottola nel braccio. Ti prego, non farmelo dire due volte.» disse a sua volta con una rara e strana gentilezza che arrivò dritta al destinatario. O almeno, così credeva visto che l'espressione di Dean cambiò il suo volto.
Jo non aveva minimamente idea di dove avrebbe operato su Dean ma l'unica cosa che sapeva era che l'avrebbe fatto. Ad ogni costo. 
Solo in quel modo si sarebbe sentita utile.
Presa dalla sua macchina il kit di pronto soccorso che teneva sotto il sedile come sicurezza, invitò con un gesto della testa Dean ad entrare in macchina.
Sala operatoria: i sedili posteriori della sua auto.
Sangue sui sedili? Certamente lei non era come Dean, sarebbe sopravvissuta ad una vista del genere.
«Mi dispiace ma non ho l'alcool da farti bere.» introdusse armeggiando i primi strumenti.


------------------------------------------------------- Spazio dell'autrice-----------------------------------------------
Non so perchè ma quella striscia blu, ultimo rigo, proprio non si toglie O__O Bah!
Comunque sia questo capitolo è un pochino movimentato xD
Che sofferenza vedere Dean ferito (anche solo grazie all'immaginazione).
Miles è vivo, tranquille Miles-fan xD Al prossimo capitolo bellezze! :D



  
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