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Autore: directionlife98    18/09/2012    2 recensioni
‘Tu non sai niente di me.’-e mi allontanai da lui.
‘Io forse so più cose di te che tu non sai.’
‘Dimmene una.’
‘Che sei una ragazza bellissima.’
Mi venne un colpo allo stomaco, sembrava che avessi mille farfalle dentro.
‘Ecco perché dico che non sai niente.’
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi trovavo da sola al mare, così decisi di andarmi a fare una nuotata. Ad un tratto un vortice cercò di risucchiarmi, mi opposi, gridai aiuto. Davanti a me intravidi una sagoma, la chiamai ma lei era come se non mi sentisse, mi guardò, mi guardò andare sempre più giù e poi sparì del tutto. Mi svegliai ero sudata, era stato solo un brutto incubo. Mi accadeva spesso, da quando mio padre era scomparso. Un giorno era andato con la sua barca in mare e non era più ritornato. Il suo corpo non era stato ancora ritrovato, quindi mia madre sperava ancora che fosse vivo, ma secondo me era stato risucchiato da quelle gelide acque. Siccome non riuscivo più a prendere sonno andai in cucina e mi preparai la colazione. Almeno oggi sarei arrivata presto a scuola! Mi squillò il cellulare era lo stesso numero che il giorno prima mi mandò un messaggio. ‘Ciao Vale, perché non rispondi ai messaggi?’ ‘Scusi io le ho risposto e le ho già detto che non sono Vale.’ ‘Impossibile! Io ho chiesto il numero e mi hanno questo.’ ‘Si saranno sbagliati. Sono sicura di chiamarmi chiamo Samantha ’ ‘Lei è Samantha Maddi?’ ‘Si sono io, come fa a sapere il mio cognome?’ ‘Ecco cos’è successo! Mi hanno dato il numero giusto, ma non il nome.’ ‘Si,ma lei cosa vuole da me?’ ‘La chiamo dalla Scala di Milano. Poco tempo fa lei ci mandò il modulo d'iscrizione e noi adesso l’abbiamo presa in considerazione. Quindi è pregata di venire ai provini martedì,fra due settimane.’ ‘Mi dispiace ma io non ballo più.’-dissi a malincuore. Entrare nella Scala era sempre stato il mio sogno e della mia migliore amica. Da quando lei se n’era andata mi ero ripromessa di non ballare più se non ci fosse stata lei e così ho fatto. ‘Come non balla più? Non vorrei entrare nei suoi fatti personali però essere scelti per i provini alla Scala è una cosa da pochi, perché non provare? Adesso lei non deve dirmi si o no, ci pensi un po’ su e se decide di presentarsi ci vediamo martedì. Ciao:)’ ‘Ciao.’ Vidi mia madre arrivare in cucina. ‘Chi era al telefono?’ ‘Quelli della Scala, hanno preso in considerazione il mio modulo ma io ho rifiutato.’ ‘Ma è una cosa fantastica!’-disse venendomi ad abbracciare. ‘Come? Hai rifiutato?’ ‘Mamma,sai come sono andate le cose, è da mesi che non ballo più e non intendo ricominciare.’ ‘Ma è sempre stato il tuo sogno! Ricordo ancora quando sei venuta da me piangendo perchè non ti avevano presa. Ti prego amore ripensaci,non sai cosa stai rifiutando! La danza è parte della tua vita!’ ‘Posso anche fare a meno di questa parte.’-e me ne andai sbattendo la porta di casa. Non mi andava di andare con il motorino, così mi incamminai a piedi. Sì, mia madre aveva ragione la danza era una parte di me, ma ormai ero fuori allenamento, era difficile ricominciare dopo mesi. Arrivai alla scuola e non c’era nessuno tranne il ragazzo e il signore dell’altra volta. Niall diventava sempre più bello. Mi diressi verso di loro salutandoli. ‘Non ti hanno detto ancora in che classe andrai a finire?’ ‘No, non ancora però l’iscrizione l’ho completata.’-disse sorridendo. ‘Ah capisco, vabbè io adesso vado a ripetere storia, oggi deve interrogare.’ ‘Va bene, buona fortuna, ci vediamo fra un po'.’ Me ne andai. Era un ragazzo perfetto: simpatico e carino, peccato che una come me non poteva avere speranze con lui. Mi diressi in classe, uscii il libro di storia e cercai di ripetere la lezione. Fui distratta dal vocio di Vale e delle sue amiche. Facevano parte delle cheerleader e Vale era una delle ragazze più ammirate e richieste dai ragazzi della scuola. ‘Avete visto il ragazzo nuovo? Si dice che verrà in classe qui da noi, non credete sia davvero carino?’ Avevo capito male o no?! Niall sarebbe venuto nella stessa mia classe!:') Per la felicità, senza accorgermene, lanciai un gridolino e tutti si girarono verso di me. ‘Scusate..’ dissi rossa dalla vergogna. Arrivò la professoressa, tutti corsero a un banco qualsiasi e come sempre il banco vicino a me era vuoto. Con lei c’era anche Niall. ‘Ragazzi questo sarà il vostro nuovo compagno di classe. Vuoi presentarti?’ ‘Si certo. Buongiorno a tutti, io mi chiamo Niall e vengo da una piccola città dell'Irlanda,Mullungar.’ Un ragazzo lo interruppe e gli chiese come facesse a parlare così facilmente l’italiano e lui tranquillamente rispose che i suoi nonni erano di origini italiane. ‘Può andare a sedersi accanto alla signorina Samantha.’ ‘Si certo.’-e si venne a sedere vicino a me. Ero un po’ agitata, non sapevo come comportarmi. Mi guardava aspettando che dicessi qualcosa, ma alla fine fu lui a rompere il ghiaccio. ‘Hai visto? Alla fine siamo andati a finire in classe insieme! Che materie stanno oggi?’ Gli spiegai tutto il programma settimanale e il regolamento della scuola, lui ascoltava facendo attenzione a ogni parola. Poi suonò la campanella e come sempre Vale partì all’attacco con le sue amiche. Loro e Niall iniziarono a parlare si scambiarono anche i numeri. Vabbè, si sa: ragazzo bello vuole una ragazza bella e Vale sembrava una modella, era alta, magra, capelli lunghi marroni e il suo viso era perfetto. Dopo scuola me ne stavo andando a piedi, dato che non avevo portato il motorino, quando sentii qualcuno chiamarmi. Era lui che veniva correndo verso di me con il fiatone. ‘Mi hai fatto fare una bella corsa.. Volevo chiederti se domani tu venivi alla festa a casa di Valentina. Lei mi ha invitato ma non conosco ancora nessuno, se tu mi accompagni mi sento a mio agio.’ Non sapevo che dire, a me non mi avevano proprio invitato alla festa.. Avrei dovuto dire la verità oppure mi sarei dovuta inventare qualche scusa? ‘Io a dir la verità.. non sono stata invitata.’ ‘Ah non lo sapevo, scusami.’ E si scostò i capelli, anche lui un po’ imbarazzato. ‘Non ti preoccupare per me ormai sono abituata.’ ‘Si è che non capisco il perché.’ ‘E’ troppo lungo adesso da spiegare, io devo andare ciao.’ E me ne andai senza voltarmi, dopotutto se ero in quella situazione era tutta colpa mia. CONTINUO A 6 RECENSIONI <3
  
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