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Autore: Miyu Orwell    11/06/2004    3 recensioni
"Draco Malfoy si comporta in modo strano... sembra quasi gentile. Harry Potter si chiede il perchè. Lo scoprirà a Natale del loro quinto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Da quel momento, la loro storia ha inizio." Questa è la prima storia che ho scritto ed è composta da 17 capitoli. Spero di ricevere dei commenti e delle critiche. Grazie.
Genere: Romantico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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MISTERI

CAPITOLO -16- CAMBIAMENTI



Era il primo Settembre e mancavano circa quindici minuti alle undici. Una ragazza alta, bionda e con gli occhi del color del ghiaccio era appena arrivata, portando il suo carrello, al binario 9¾. Aveva una piccola cicatrice sulla guancia destra.
Molte teste maschili si girarono verso di lei, fissandola con sguardi inebetiti, quando, all’improvviso, un ragazzo alto, con gli occhi verdi, i capelli neri tutti spettinati e una cicatrice a forma di saetta sulla fronte, le si avvicinò e le appoggiò un braccio sopra le spalle.
“Ciao, amore!” disse lei, voltandosi verso il ragazzo.
“Ciao…” rispose lui, sorridendole. “Come stai??”
“Bene... sono praticamente guarita… mi è rimasto solo questo segno…” disse la ragazza, indicando il segno sulla guancia.
“Sei sicura di star bene? Mi sembri preoccupata…”
“Ho solo paura… Voldemort vorrà sicuramente vendicarsi e, quindi, temo che ci possa fare del male… ora ha un motivo in più…”
Il ragazzo la strinse forte a sé e le disse: “Lui non riuscirà a farti del male… io non glielo permetterò!”
Lei si strinse di più a lui e gli sussurrò: “Ti amo…”
“Anche io…” le rispose lui, sorridendo e chinandosi per baciarla.
“Harry!! Marie!!” I due si voltarono e videro Ron e Hermione agitare le braccia in segno di saluto.
“Ciao ragazzi!!” urlarono Harry e Marie in coro.
I quattro salirono rapidamente sul treno e si fermarono solo all’ultimo scompartimento, dove, all’interno, li attendevano due persone.
“Sirius! Remus!” salutò Harry.
I due uomini, prima intenti a discutere, si voltarono verso il ragazzo e gli dissero: “Ciao Harry! Come stai?”
“Io benissimo! Voi?”
“Anche noi tutto bene…oh! Ciao Ron!! Ciao Hermione!!… Marie…” disse Sirius, in tono preoccupato quest’ultimo nome.
Marie sbuffò contrariata. “Sirius… non ti devi preoccupare… io sto bene, ok?”
L’animagus parve poco convinto.
“Davvero…” disse, seriamente, la ragazza.
“Uff.. va bene… ti credo… ma giurami che se ci fosse qualcosa che non va, ce lo verrai a dire immediatamente!”
“Te lo giuro…” disse lei, stufa dall’atteggiamento che tutti avevano mostrato nei suoi confronti negli ultimi tempi… più precisamente da quel giorno… quel giorno disastroso.
Marie e gli altri ragazzi si sedettero. Dopo poco, lei si addormentò, sognando ciò che era accaduto nei mesi precedenti, mentre gli altri iniziarono a parlare di tutto e di più… sembravano avere mille cose da dirsi, come se non si fossero visti per anni interi… mentre, invece, non si vedevano che da pochi giorni…

************************************************************************************

Da quando Harry e Draco si erano rimessi assieme, era passato diverso tempo… si vedevano molto spesso, ma sempre di notte, l’unico momento del giorno in cui non rischiavano di destare sospetto… anche se Harry scompariva di notte dal suo dormitorio, nessuno poteva notarlo…
Lui andava sempre nella camera di Draco, anche quando lei non c’era, quando aveva una riunione di Mangiamorte a cui partecipare… e quando la ragazza tornava, si mettevano a letto e lui cercava di calmarla… perché lei odiava partecipare a quei raduni.. infatti tutte le volte, finiva sempre che Voldemort le faceva proposte indecenti o che la baciasse.. cose che facevano imbestialire entrambi i ragazzi… ma cose che non potevano evitare… non ancora, almeno… perché accadde un giorno, a una riunione, che Voldemort diede un annuncio: “Miei Mangiamorte!! È finalmente giunto il momento: attaccheremo il Ministero!! Dobbiamo recuperare una sfera molto particolare… ci servirà per assoggettare tutti coloro che si opporranno a noi!!”
La folla di Mangiamorte esultò.
“Ora… chiamerò tutti coloro che parteciperanno alla missione: Lestrange, Bellatrix!”
“Sì, Signore!!” rispose una donna, estasiata, tra la folla, facendosi avanti.
La lista era lunga e ogni volta che Voldemort pronunciava un nome, una persona tra la folla, rispondeva esultante… poi venne il turno di Lucius.
“Malfoy, Lucius!”
“Sì, Signore!” Si fece avanti.
“Malfoy, Draco!” La ragazza perse un battito. Lei? In missione?? No.. doveva aver sentito male.
“Draco!”
Lei alzò lo sguardo e fissò gli occhi rossi di Voldemort, poi quelli freddi e grigi di suo padre e poi di nuovo Voldemort.
“Sì, mio Signore…” disse Draco, avvicinandosi, col cuore in gola.
Non se lo aspettava… era la prima volta che andava in missione.. senza contare che quella, era particolarmente delicata e pericolosa.
“Piton, Severus!” disse, infine, Voldemort.
Anche Piton si fece avanti, di fianco a Draco, la quale tremava impercettibilmente.
“Bene!” iniziò Voldemort. “Ho scelto voi, perché siete i più preparati in incantesimi…” Soffermò il suo sguardo in particolare su Lucius. “… in pozioni…” (Alla fin fine mi chiedo a cosa gli servono le pozioni in questa missione… N.D. Miyu) (Se non lo sai tu… N.D. Tutti) Questa volta il suo sguardo si fermò su Severus. “… i più fedeli…” Il suo sguardo si posò sulla donna chiamata per prima. “…e i più potenti.” concluse, fissando Draco, con un sorriso.
“Questa è una missione pericolosa, ma non penso che andrà male.. anzi! Sono sicuro che andrà molto bene… nessuno riuscirà a sbarrarci la strada!”
Tutti i Mangiamorte esultarono.
“L’attacco sarà Giovedì … a mezzanotte… vi aspetterò qui alle 23.00 per spiegarvi di preciso cosa dovremo fare” concluse, spostando lo sguardo su ogni Mangiamorte che gli stava di fronte… i prescelti.
“Ora andate!”
Mentre i suoi servi si stavano allontanando, Voldemort disse: “…Draco… vieni qui…”
“Sì, signore…”
Lei si avvicinò cautamente. “Mi dica, mio Signore…” disse, inginocchiandosi davanti a lui. Voldemort fece una smorfia di disapprovazione.
“Ti ho detto che non ti devi inchinare…” le disse, mentre lei si rialzava. “Avvicinati…” le sussurrò poi lui.
Lei fece come le era stato ordinato. Lui la abbracciò e la baciò, ma lei non rispose, così lui si staccò e le chiese: “Cosa c’è?”
Lei lo fissò con occhi esitanti e lui capì. “Non riesci a capire perché ho deciso che anche tu vada in missione, vero?”
Lei annuì.
“Bhè, vedi… io mi fido di te. Mi fido della tua forza e delle tue capacità. Ti credo in grado di affrontare questa missione… ma non ti preoccupare… non ti metterò in prima fila. Starai dietro di me, così che io possa difenderti se ne avrai bisogno” Lui si chinò a baciarle il marchio, messo bene in evidenza dalla scollatura dell’abito… il marchio.. la loro unione…
“Perché.. perché io ho il marchio sul petto, mentre tutti gli altri ce l’hanno sul braccio?”
Voldemort alzò lo sguardo e fissò gli occhi esitanti della ragazza.
“Perché tu sei speciale… sei diversa dagli altri… il tuo marchio è sul tuo cuore (Non proprio, forse, ma comunque… N.D. Miyu), tua parte del corpo che più di tutto io voglio avere… perchè quella non posso averla con la forza, se non sarai tu a donarmela… perchè tu non mi ami, vero? Tu.. hai solo paura di me, vero? Cosa mi manca, per farmi amare da te?”
Lui alzò lo sguardo verso di lei. Ma lei, con uno sguardo triste, gli rispose: “Non è così, mio Signore… non siete voi.. sono io, il problema… io.. che sono così giovane e inesperta, mentre voi.. siete un uomo.. avete molte esperienze alle spalle e questo.. solo questo mi fa paura di voi… non il vostro potere o il male che potreste farmi usandolo contro di me…”(Che attrice! N.D. Miyu) (Piantala di interrompere !! N.D. Tutti)
“Tu hai solo bisogno di tempo, pratica e.. qualcuno che ti guidi… finché sarà necessario… perché, presto, riuscirai a fare tutto da te… tu… impari in fretta…” le sussurrò lui, baciandola, mentre lei passava le braccia intorno al collo del suo Signore, questa volta, rispondendo al bacio dell’uomo.

Appena tornati a Hogwarts, Severus e Draco si divisero… Piton corse subito da Silente, per informarlo, mentre Draco tornò in camera sua, dove la aspettava Harry…

“Ciao!! Bentornata, amore! Com’è andata??” chiese Harry, scattato in piedi appena Draco era entrata nella sua camera.
Lei gli sorrise. “Bene… non è successo niente di particolare…” mentì lei.
“Ti ha toccata ancora?? Ti ha ancora baciata??” chiese il ragazzo.
“Sì… mi ha baciata… per cui, spero che non ti dispiaccia se vado a darmi una lavati.. sai, sentirsi l’odore di quell’essere addosso, non è per niente piacevole…” disse lei, togliendosi il vestito e gettandolo da parte.
Lui annuì, ma poi la guardò contrariato. “Non mi va che tu vada da lui, con addosso solo quel vestitino e un paio di mutande…”
“… e un mantello che mi copre da capo a piedi” aggiunse lei.
“Quello te lo sposta sempre… non serve a niente…”
Lei gli sorrise tristemente, per poi entrare nel bagno.

“Har…ry..” lo chiamò lei, ansimante. “Di… mmi…” rispose lui, appoggiandosi, stremato, sulla spalla di lei.
Draco prese ad accarezzargli la testa. Trasse un profondo respiro e disse: “Giovedì… non venire… starò fuori fino a molto tardi… non aspettarmi qui.. resta in camera tua”
Lui si alzò di scatto e la guardò sbalordito.
Notando l’espressione triste della ragazza, pensò di capire cosa le passasse per la testa e le urlò: “NO!! NON PUOI!! NON VOGLIO!! NON VOGLIO CHE TU.. CHE TU VADA A LETTO CON LUI!! NON TE LO PERMETTERò MAI!!”
Lei lo guardò e gli sorrise tristemente. “Non sto via perché devo fare l’amore con Voldemort… ma devo andare in missione… attacchiamo il Ministero della Magia, Giovedì notte…”
“C-Cosa?? Stai scherzando, vero?”
Lei lo guardò seriamente. “Ti sembra che io possa scherzare su queste cose?”
Lui non rispose e abbassò lo sguardo. “Non ci andare… ti prego…” le disse lui, fissandola tristemente.
“Sai già che non posso non andare… e poi… non ti preoccupare… non mi accadrà niente… tornerò da te…” gli rispose lei. Fece una pausa.
“Ora dormi… è meglio…” gli ordinò, tirandolo giù a forza.

Quella notte, alle 23 precise, i Mangiamorte erano presenti nella sala delle riunioni. Molti erano impazienti e fremevano dalla voglia di dare inizio alla missione. Ma dovevano aspettare fino a mezzanotte.
Draco arrivò con il padre con qualche minuto di ritardo, ma nessuno ci fece caso più di tanto. A non pochi andava a genio il fatto di essere stati esclusi dalla cerchia dei prescelti, mentre per una missione di così grande importanza era stata scelta una semplice e inesperta ragazzina!! Draco non fece caso ai bisbigli sparsi per tutta la sala e si mise seduta in un angolo a pochi passi dal padre.
“Sai che, se qualcuno tra i Mangiamorte è una spia, noi rischiamo di morire stanotte?” chiese Lucius alla figlia.
Lei lo fissò, sbalordita. “Sì, lo so… e allora?? Cosa vuoi che faccia? Vuoi che ti dica qualcosa di particolare??” chiese lei, ghignando.
Lui si voltò di scatto verso di lei, ma non disse niente.
Lei si fece seria e gli disse: “Se tu.. se tu mi chiedessi scusa per come mi hai sempre trattata… per tutto quello che mi hai fatto fin da quando ero piccola, io.. io ti potrei anche dire di volerti bene sai?”
Detto questo si voltò un attimo verso suo padre, il quale aveva un’espressione indecifrabile sul volto, e, scattando in piedi, si unì alla folla di Mangiamorte in attesa nella sala.
Lucius la seguì dopo poco e, una volta ritrovata, la prese per un braccio e la trascinò fuori dalla sala. “Tu… tu non mi dirai mai che mi vuoi bene… non puoi dirmi che mi vuoi bene…” disse Lucius. “Ti ho fatto troppo male, perché tu possa dirmi di volermi bene… se io ti chiedessi scusa, tu mi rideresti in faccia…”
Lei lo guardò quasi arrabbiata. “Tu non puoi sapere cosa penso io in realtà! Sei troppo preso da te stesso per renderti conto di quello che provano quelli che ti circondano!!”
Lucius non disse nulla, ma si limitò a fissarla diffidente.
Lei sospirò, abbassando lo sguardo. Poi lo rialzò e lo fissò decisa. “È vero.. tu mi hai fatto tanto male… mi hai picchiata non so quante volte… non mi hai fatto vivere in santa pace neanche un attimo della mia vita… però… se tu non mi avessi cresciuta così, io.. io non l’avrei conosciuto e non avrei passato tanti momenti felici con lui… io ora.. non sarei così se non mi avessi cresciuta in questo modo…”
Lei fece un leggero sorriso e si voltò di nuovo, ritornando nella sala.

“Miei Mangiamorte!! L’ora è arrivata!! Andiamo!!” Voldemort si smaterializzò, portando con sé Draco. Arrivati nella Sala d’Ingresso del Ministero, Voldemort sussurrò: “Ora, dobbiamo scendere fino al settimo piano… andiamo.”
Il gruppo scese.. scese, ma dopo pochi piani accadde qualcosa di imprevisto: Codaliscia arrivò trafelato dal suo signore. “M-Mio signore… ci.. ci hanno attaccati… erano tantissimi!”
“Maledizione!!” urlò Voldemort. “Sbrighiamoci!! Codaliscia, vieni anche tu! Draco… aiutalo tu”
“Sì, mio signore…”
*Codaliscia… Peter Minus… colui che, restando nascosto nell’ombra, rende impossibile la liberazione di Sirius Black… Harry… lo libererò per te!!* (E anche per me… ti ringrazio in anticipo… Grazie Dracuzza.. N.D. Miyu) (Se eviti di chiamarmi Dracuzza, magari… N.D. Draco) Voldemort e i suoi Mangiamorte continuavano a scendere, il più velocemente possibile… arrivarono al settimo piano, ma, lì, li attendeva una brutta sorpresa!
Tutti gli Auror e i maghi del Ministero erano lì ad aspettarli. Appena il gruppo entrò, i maghi e gli auror lanciarono loro un grande numero di Incantesimi!
“Draco!! Nasconditi dietro a quel muro!!” urlò Voldemort deviando un incantesimo che, però, ferì lo stesso Draco sulla guancia. Draco corse indietro e si nascose con Minus. Era la sua occasione. *È venuto il momento… ora farò in modo di liberarlo…*
“Codaliscia…” disse lei, guardandolo malignamente. Lui si voltò di scatto, terrorizzato. Il tono della ragazza era gelido e crudele.
“Ora… è giunto il tuo momento… STUPEFICIUM!!!”
Minus cadde all’indietro e svenne, schiantato.
“E uno è andato… ora.. tocca a lui…” Draco uscì dal suo nascondiglio.
Si avvicinò di soppiatto a Voldemort, poi a una distanza di circa sei metri da lui, gli urlò: “VOLDEMORT!!”
Lui si girò di scatto, sentendo la voce della ragazza.
“Ora… te le farò pagare tutte!!! TU NON HAI IL DIRITTO DI TOCCARMI!!!”
“Cosa vuoi dire? Chi avrebbe il diritto di toccarti, eh?” chiese Voldemort. Il suo sguardo era terribilmente freddo.
“Solo.. solo Harry può!!” gli disse lei, guardandolo con aria di sfida.
“Harry?? Potter… quello stupido ragazzino? Maledetta… MALEDETTA!!!”
Voldemort preso da un attacco d’ira, le lanciò un tremendo incantesimo che, se l’avesse colpita, l’avrebbe ferita mortalmente.
“AAAAAAAAH!!!!” Draco aprì gli occhi, davanti a lei, degli occhi grigi come i suoi si stavano chiudendo. Lucius si accasciò a terra, era ferito gravemente e perdeva molto sangue. Draco lo fissò, sconvolta, poi alzò di colpo il volto e la bacchetta e urlò, con tutto il fiato che aveva in corpo: “AVADA KEDAVRA!!!”
Voldemort non si spostò neanche… si fece colpire, sbalzando poi all’indietro.
Draco abbassò lo sguardo su suo padre, che respirava con grande affanno. Stava per abbassarsi su di lui, quando sentì un urlo. Voldemort si era rialzato e le aveva lanciato un altro incantesimo. Lei riuscì a spostarsi un poco, ma venne colpita lo stesso… era una ferita grave. “Tu… TU SEI SOLO UNA STUPIDA!! NON RIUSCIRAI MAI AD UCCIDERMI CON LA TUA MISERA FORZA!! TU NON DOVEVI…” Ma Voldemort si interruppe.
Dietro di sé, era comparso Albus Silente.
“Tom… sei stato uno sciocco…”
“Silente… adesso mi sono stancato di te… oggi porrò fine a questa assurda lotta!! Uccidendoti, naturalmente!!” gridò irato Voldemort.
E il duello tra i due ebbe inizio.
Intanto Draco si era accasciata vicino al padre. “Papà… papà… perché? Perché l’hai fatto?” gli chiese lei, appoggiandosi ad un braccio per poterlo guardare in faccia.
Lui aprì appena gli occhi.. era molto debole e aveva perso troppo sangue; stava morendo… non sarebbe riuscito a resistere ancora a lungo.
“Mi… mi.. dispiace… mi dispiace per quello… che.. ti ho fatto…”
Lei si mise a piangere. “Papà… papà… non fa niente… non mi importa più… non fa niente…”
Lui le fece un sorriso forzato. Lui cercò di alzare il braccio verso di lei, ma non riusciva quasi a muoverlo. Lei se ne accorse e glielo prese, poggiando la mano del padre sulla sua guancia.
“Ti voglio bene, papà… ti voglio bene…” “
Anche io… piccola.. mi..a…”
Il braccio divenne immediatamente più pesante e le scivolò tra le mani.
Gli occhi di Lucius erano chiusi e la testa cascante di lato.
“P-Papà? Papà… PAPà!!” Lei iniziò a scuoterlo, ma lui non si svegliava… non avrebbe più potuto farlo… gli occhi di Draco si riempirono nuovamente di lacrime… si gettò sul corpo del padre, urlando: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! NO!NO!NOOOOOO!”
Piton si avvicinò immediatamente a Draco.
La prese per le spalle e cercò di tirarla indietro, ma lei continuò a dimenarsi, benché ferita. “NOOOO!!!!!! MI LASCI!!! MI LASCI! LA… SCia… mi…”
Draco svenne… perdendo tutto quel sangue, non era riuscita a rimanere cosciente, senza contare lo shock subito alla vista della morte del padre.

++++++

Draco aprì gli occhi… davanti a lei vedeva delle forme sfuocate che si muovevano.. non capiva chi fossero… non riusciva a sentire niente, così aprì la bocca per parlare, ma non riusciva nemmeno a fare quello.. si sentiva malissimo… sentiva dolore al petto, alla gamba sinistra e alla testa… nella sua mente comparvero strane immagini… Minus schiantato a terra… Voldemort che si rialzava… suo padre… suo padre morto!! No.. non era vero.. era solo un brutto sogno.. aveva solo sognato tutto… non riuscì più a resistere e perse di nuovo i sensi.

++++++

Draco riaprì gli occhi… all’inizio era ancora un po’ sfuocato, ma dopo aver ammiccato un po’ di volte, tutto in torno a lei si fece più nitido… spostò la testa di lato e vide Harry entrare di corsa nella stanza… stava piangendo… le si gettò al collo e le sussurrò, tra i singhiozzi: “Amore mio… perché.. perché mi hai fatto questo??.. perché??… non dovevi.. non dovevi farlo… sei stata una sciocca…”
Lei non riuscì a capire… di cosa stava parlando? “Eh?…” sussurrò lei.
“Cosa… stai dicendo?… cosa.. ho fatto?”
Harry la guardò gravemente. “No.. non è vero.. non è successo…” iniziò a piangere… i ricordi ora si facevano più nitidi… “Lui non è morto, vero?? Non è morto vero Harry? Dimmelo, ti prego…”
Lui non le rispose. Si limitò a guardarla tristemente. Draco si portò una mano sugli occhi… “Maledizione… maledizione.. MALEDIZIONE!!”
Draco fece per alzarsi, ma fu subito fermata da Sirius e da Harry… solo ora si era accorta della presenza dell’uomo…
“Cosa… cosa ci fa lui qui?” chiese Draco, rivolta a Harry, indicando Sirius.
“Sono qui per te… per ringraziarti…” disse Sirius. “Peter è stato trovato schiantato… e Silente mi ha detto che sei stata tu a schiantarlo… grazie… grazie mille!”
Lei annuì. “Era il momento giusto per farlo… avevo intenzione di tradire Voldemort perché ero stanca di quella situazione… se non lo avessi schiantato io, ci avrebbero pensato gli auror del Ministero…”
Sirius sbuffò. “Secondo te, lui sarebbe rimasto lì a farsi catturare?? Sarebbe scappato il prima possibile, trasformandosi e allora non l’avrebbero più trovato…”
Lei non rispose. Ci fu un attimo di silenzio.
Poi Harry disse: “Come.. come ti senti adesso?”
“Ho male dappertutto… ovunque… non c’è una parte del corpo che non mi faccia male…”
Lui la guardò tristemente e i suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime. “Mi avevi promesso che saresti tornata da me… che non ti sarebbe successo niente…”
“Mi dispiace, amore… non potevo immaginare che sarebbe andata così… mi dispiace… però almeno IO sono qui… lui…”
Lei scosse la testa, cercando di trattenere le lacrime…
“Perché… perché si è comportato così? Perché si è sacrificato per salvarti al vita?? Perché proprio uno come lui?” chiese Sirius, titubante. Lei lo fissò.
“Perché… perché si era pentito di essersi sempre comportato così con me… io, prima di andare in missione, gli ho detto che se lui mi avesse chiesto scusa per avermi sempre trattata male… avrei potuto dirgli che gli volevo bene… e così è stato.. prima di morire mi ha chiesto scusa… io gli ho risposto che non importava più e che gli volevo bene… poi lui mi ha detto che mi voleva bene a sua volta e poi è… è…” Non riuscì più a parlare, perché ormai non era più riuscita a trattenere le lacrime… Harry l’abbraccio delicatamente, passandole una mano tra i capelli, lasciandola sfogare. Lei si aggrappò a lui per la maglietta, stringendola con tutte le sue forze…

“Q-Quanto tempo è passato da quel giorno??”
“Sono passati dieci giorni circa… hai ‘dormito’ per tutto il tempo… solo quattro giorni fa hai aperto gli occhi, ma dopo poco sei crollata di nuovo… penso che tu abbia voluto dire qualcosa perché hai mosso la bocca, ma non ne è uscito alcun suono…”
“Che giorno è oggi?”
“È Domenica… e sono le tre del pomeriggio…” rispose Sirius.
“Ma… dove mi trovo??” chiese lei, guardandosi un po’ intorno.
“Sei a San Mungo… all’ospedale… dove credevi di essere?” chiese Harry.
“Non lo so… solo che… io non dovrei stare qui… i medici avranno sicuramente notato questo…” disse indicando il marchio, ora coperto.
“Bhè… ha pensato a tutto Silente, naturalmente…” intervenne Sirius.
“E lei?? Lei, signor Black, perché è qui?” “Prima di tutti dammi del tu… e poi, comunque, te l’ho detto prima, no? Peter è stato catturato e io finalmente liberato!!”
“Ah, già…”
“No, no.. non esultare così tanto.. non ce ne è bisogno…” disse Sirius sarcastico, dato che Draco non aveva abbozzato nemmeno un mezzo sorriso.
“S-Scusa…” disse lei, arrossendo.
“Ma dai... stavo scherzando!” rispose l’uomo, sorridendo.
Anche lei sorrise, mentre Harry continuava a fissarla… (Se esultavo io Siri faceva una brutta fine… ^///- N.D. Miyu) (O__o N.D. Sirius)
Poco dopo, entrò nella stanza un dottore, seguito a ruota da un’infermiera. “Signori, vi preghiamo di uscire… dobbiamo visitare la paziente” disse il medico.
Harry diede un bacio veloce a Draco per poi uscire, seguendo Sirius.

“Allora?? Come sta?” chiese Hermione. Anche Ron era a orecchie aperte.
“Abbastanza bene, spero… ha pianto parecchio prima, ma poi, dopo essersi calmata, ha anche sorriso… però le faceva male dappertutto”
“Bhè.. posso immaginare… le sue ferite non sono per niente leggere… è una fortuna che sia ancora viva…”
Harry la guardò un male, ma non rispose.
“Chissà quanto dovrà restare qui…” disse Ron.
“Come minimo per due/tre settimane…” rispose pronta Hermione.
“Oh no! Se deve stare qui per tre settimane, dovrà festeggiare in ospedale il suo diciassettesimo compleanno!”
“Perché?? Quando compie gli anni?” chiese Sirius.
“Il 21 di questo mese…”
“Ma forse tornerà a casa prima… forse riesce a riprendersi più velocemente di quanto ci si possa immaginare… non trovi?”
“Lo spero per lei… senza contare che dovrà stare qui praticamente da sola… noi dovremo andare a scuola e potremo venire a trovarla al massimo durante il week-end…”
“Se vuoi resto io con lei, durante la settimana…” disse Sirius.
Harry lo guardò storto. “Perché dovresti passare due/tre settimane in ospedale, per stare vicino a una persona di cui tu non ti fidavi minimamente e che hai anche osato offendere senza ritegno?”
“Senti… ma perché devi rinfacciarmi tutte le sante volte quella storia? Ho sbagliato, l’ho capito… mi dispiace… e comunque resto più che volentieri… è la mia salvatrice e io sono un tipo riconoscente!”
“Ma di che cosa state parlando??” chiesero Ron e Hermione in coro.
“Eh?” dissero Sirius e Harry, voltandosi verso i due.
“Ahhh… non glielo hai ancora detto, Harry?” chiese Sirius, guardando divertito la faccia bianca del suo figlioccio.
“Ehm… bhè… ecco… è successo un po’ di tempo fa… che ecco… Sirius mi aveva scritto una lettera in cui mi chiedeva di recarmi nella Stamberga Strillante perché mi doveva parlare di una cosa importante… solo che.. ecco.. io ho portato Draco con me, al posto… al posto…”
“Al posto nostro!!” gridarono irati Ron e Hermione.
I due iniziarono a scagliarsi, indignati, contro il loro amico, senza accorgersi che il medico e l’infermiera erano usciti dalla stanza di Draco.
Sirius gli si avvicinò. “Allora? Come sta?” chiese rivolto al medico.
“Si riprenderà… però dovrà stare qui per tre settimane, se non guarirà prima, naturalmente… ma poi dovrà comunque seguire un corso di riabilitazione… le sue erano molto gravi e le hanno danneggiato il braccio e la gamba sinistra”
“Capisco…” disse Sirius.
“Arrivederci.” Si congedò il medico, allontanandosi.
L’infermiera si fece avanti. “Lei è il padre della ragazza?”
“Eh? No, no… però sono un suo parente… sono lo zio…”
“EH? E da quando?” lo interruppe Harry.
“Da quando suo padre ha sposato mia cugina!”
Harry non rispose. Rimase a fissarlo stupito… “Ehi!! Aspetta un attimo!! Perché non me lo hai mai detto?”
“Perché prima non mi sembrava il caso di dirtelo…”
“Allora rimarrà lei con la paziente?”
“Sì… rimango io…” rispose Sirius, all’infermiera.

I giorni passavano e Draco faceva di tutto pur di guarire il prima possibile… non voleva restare in ospedale, perché quando si faceva buio, le tornavano alla mente tutti quei tremendi ricordi di quella maledetta notte…
L’unica consolazione della ragazza era la compagnia di Sirius (Mon amour!! ^__^ N.D. Miyu), il quale faceva di tutto pur di non farla sentire sola e triste, cosicché, nell’arco di tre settimane, i due diventarono grandi amici. Purtroppo Draco non poté tornare a scuola in tempo per il suo compleanno, così Harry, Hermione, Cho (MUORI!!! N.D. Miyu) (Scusa, ma.. se ti sta tanto sulle scatole, perché la metti? N.D. Tutti) (Ehm… O.o N.D. Miyu) (Buona notte… -__- N.D. Tutti) e i Weasley, accompagnati da Remus, andarono a trovarla la domenica successiva.
“Come stai amore?” chiese Harry.
“Bene, bene… solo che quelle carogne di medici non vogliono mandarmi ancora via… almeno per altri tre giorni…” rispose la ragazza, imbronciata.
“Se non fossero state inferte da una maledizione tanto potente, saresti potuta venire via molto prima, perché saresti guarita grazie a qualche incantesimo e a qualche pozione… ma non è andata così: le tue ferite si sono dovuto rimarginare praticamente da sole e sei fortunata! Potevi anche rischiare di non guarire…” disse Remus, molto seriamente.
“Lo so… i medici non facevano altro che ripetermelo…” disse lei, stancamente.
“Suvvia… ormai è praticamente guarita, perciò non parliamone più!! Siamo qui per un altro motivo, giusto?” disse Hermione.
“Giusto!” dissero Harry e Ron.
Poi, tutti in coro, le dissero: “BUON COMPLEANNO!!” Lei sorrise e disse: “Grazie mille!” (^_____________^ N.D. Draco) (OH? Draco… come mai sorridi così?? Non è da te essere così accondiscendente… N.D. Tutti) (^__________________^ N.D. Draco) (O.o N.D. Tutti) (L’autrice gli ha paralizzato la faccia… N.D. Sirius) (Ah, ecco…N.D. Tutti) (^_________^N.D. Draco) (Fai paura… N.D. Harry) (Taci... Potter… ^_____^ N.D. Draco, che parla a fatica) Draco stava per aprire i regali che le avevano portato, quando la porta della camera si aprì di scatto. Pansy Parkinson era sulla soglia e squadrava tutte le persone presenti in quella stanza. “Bene, bene, bene… allora sei davvero qui, Malfoy… avevo sentito dire che ti trovavi a San Mungo, ma non mi aspettavo che fosse vero…”
Pansy entrò nella stanza e si avvicinò al letto, con stampato in volto un ghigno vittorioso.
“E tu, Parkinson, che ci fai qui? Sei venuta a trovarmi?”
Pansy arrossì e balbettò: “C-Certo che no!! Sono qui… perché.. perché anche mio zio è ricoverato qui!!”
“Allora quei fiori sono per lui?” chiese Draco, notando il mazzo di fiori che la ragazza aveva in mano.
“C-Che domanda! Ma certo!! Per chi altro dovrebbero essere?!”
“Mha… magari li avevi portati per me…” disse Draco con un ghigno.
Pansy arrossì ancora di più. Poi le gettò sul letto i fiori e scappò fuori dalla stanza.
Draco prese il mazzo (Un mazzolin di fiori… N.D. Miyu che parte a cantare) (Cosa hai bevuto, mentre scrivevi sto pezzo? N.D. Tutti) (Chi?? Hic… Io?? Ni-hic-iente!! N.D. Mi-hic-yu) e vi trovò allegato un biglietto: “Buon compleanno… Pansy”
Draco sorrise e mise i fiori su un comodino.
“Perché ti ha regalato quei fiori??” chiese Harry.
“Perché… possiamo dire che era… in debito con me. Questo è stato il suo modo per ringraziarmi…” La ragazza sorrise.
“Perchè? Cosa hai fatto??” chiese Harry.
“Ho chiesto a Silente di fare in modo di risparmiare il padre di Pansy… non ha mai fatto niente di spregevole come gli altri, non ha mai ucciso né torturato nessuno… e poi non è mai stato un granché come mago…”
Harry la fissò sbalordito… dopo le mise tra le mani il suo regalo, che lei scartò con un sorriso.

Harry stava pranzando, quando il portone della Sala Grande si aprì: sulla soglia c’era una studentessa bionda e con gli occhi del color del ghiaccio, la quale indossava l’uniforme femminile dei Serpeverde. Il Preside si alzò in piedi, mentre tutta la sala si era zittita alla comparsa di quella ragazza.
“Cari studenti… con grande piacere, vi annuncio che la vostra compagna di Serpeverde, rimasta assente nelle ultime tre settimane, è finalmente tornata!!”
Poi si rivolse a Draco. “Signorina Malfoy… si sieda pure al suo posto…”
Molti nel sentire il nome pronunciato dal vecchio mago, sbarrarono gli occhi e si girarono di scatto verso di lei. I Serpeverde erano gli unici a non essersi scomposti… tutti gi altri, fatta eccezione, naturalmente, del trio, di Ginny e di Cho, la fissavano sbalorditi.
Una volta che lei si fu seduta, tutta la sala riprese a parlare, questa volta, l’argomento in questione era lei…

“Malfoy… una donna… e chi se lo sarebbe mai aspettato?!” disse Dean Thomas.
“Ma cos’hai?? Le fette di salame sugli occhi?? Non ti eri accorto veramente di niente??” chiese, esterrefatto, Seamus Finnigan.
“Perché? Tu lo sapevi?”
“Ma dai!! È da… poco prima di Natale che lo sapevo!! Cioè… non per.. ma si vedeva benissimo… col davanzale che si ritrova!”
A queste parole, Harry stava decisamente per strozzarsi… la conversazione tra i due ragazzi stava prendendo una piega piuttosto sgradevole per il ragazzo, cosicché li fulminò con lo sguardo.
“Cosa c’è Harry? Perché ci guardi così??”
“Niente… solo che non mi sembra il caso di parlare di certe cose…”
“Harry, Harry, Harry…” I due scossero la testa, guardando Harry con commiserazione.
Harry sbuffò di nuovo e ricominciò a mangiare.
I due continuarono il discorso da punto in cui lo avevano interrotto. “Comunque… anche se è Malfoy… io ci proverei lo stesso…” disse Seamus.
A Harry andò un’altra volta il cibo di traverso e tra un colpo di tosse a l’altro, disse: “Come prego?!”
“Dicevo che anche se si tratta di Malfoy, rimane comunque una bellissima ragazza e… bhè… ci vorrei provare più che volentieri… magari ci sta… sai com’è… molte ragazze di Serpeverde hanno la fama di essere le… migliori… in quel campo…”
Harry era diventato rosso di rabbia. Si alzò di scatto, fissò malamente i due, e a grandi passi si diresse verso il tavolo di Serpeverde. Si fermò di fronte a Draco e, dolcemente, le disse, sorridendo: “Bentornata…”
Lei rispose al sorriso: “Grazie…”
Lui si chinò e la baciò davanti a tutta la sala.
Hermione e Ron si divertirono un mondo ad osservare le facce sconvolte e terree dei Grifondoro.

Il resto dell’anno scolastico trascorse senza troppi problemi… Voldemort non si fece sentire, cosa che però preoccupava Silente.

Una volta iniziate le vacanze, Draco si trasferì a casa Black con Harry e Sirius… Voldemort avrebbe sicuramente voluto vendicarsi e per questo non potevano di certo lasciarla sola: sua madre, infatti, era fuggita, abbandonandola, pur di salvarsi la vita…
Pochi giorni prima di iniziare la scuola, però, lei decise di tornare a casa sua e ci rimase fino al 31 agosto… rimase a fissare ogni stanza, ogni singolo oggetto, perché quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe messo piede in quel luogo pieno di brutti ricordi… in quel luogo maledetto…


*************************************************************************************

Doveva correre… doveva sbrigarsi…
Il marchio sul suo petto era rosso… inquietante…
Sentiva l’angoscia crescere dentro di sé…
“… presto… devo … devo fare presto…”
Uscì dal castello…
Dalla foresta proibita provenivano luci e scoppi… corse verso la foresta… vi si addentrò… continuò a correre… sempre più in fretta… il timore cresceva dentro di lei…
Corse… stava per arrivare in uno spiazzo, privo di alberi…
Vide una luce rossa.. avanzò velocemente evitando un paio di alberi e vide di nuovo una luce… stavolta, però, verde…
Una luce verde che colpiva Harry!!!

“NOOOOOOOOOOOOOOO!” urlò Marie, mettendosi a sedere. La ragazza si guardò intorno… era nel suo letto… aveva sognato, ma il marchio sul suo petto era strano… era rosso!!
Si allarmò moltissimo, così prese la bacchetta e uscì immediatamente dalla sua camera…
Corse a più non posso verso la torre dei Grifondoro… appena vi arrivò, urlò: “SIGNORA GRASSA!! SIGNORA!! SI SVEGLI!!”
La donna nel quadro si svegliò con un sussulto. “Cosa… cosa è successo?” chiese, guardandosi intorno… poi notò la ragazza e le disse: “E tu che ci fai qui a quest’ora?”
“Lasci perdere… la parola d’ordine è ‘Fiocco di Neve’! Mi lasci entrare, presto!”
Il quadro si spostò e la ragazza corse per la Sala Comune dei Grifondoro. Salì le scale ed entrò di fretta nella stanza a sinistra.
Corse verso uno dei letti a baldacchino e aprì con voga le tende.
Il ragazzo, che stava dormendo in quel letto, si svegliò di colpo e si mise a sedere, allarmato.
La ragazza si era inginocchiata a terra e stava piangendo.
Harry la fissò e disse, allarmato: “Amore! Co-Cosa ci fai qui? Cosa ti è successo?? Perché stai piangendo??”
Lei non riuscì a rispondere… gli si gettò addosso, abbracciandolo con forza…
Era stato solo un incubo…



Ma guardate un po' chi è tornata.... IO!!!!!! ^_____^ (-_- potevi restare dov'eri... N.D. Draco) Non ti rispondo, se nò i lettori si scandalizzano... -_-

RISPOSTE AI COMMENTI:

Sarikketta Malfoy
: Ciao carissima! Come vedi questo è il penultimo capitolo... il prossimo sarà l'ultimo... ç_ç e io sonot ristissimaaaaaaaaaaa!!!!! ç__ç spero di ricevere un commento per questo capitolo! Bacioni!

Sanzina: Davvero hai fatto un disegno su Dracuccia?????? *__* Spero che troverai presto uno scanner disponibile perché son curiosa di vederlo!!!!! Spero di ricevere uan tua risposta! BAci!


Se qualcuno di voi ha visto HP e il Prigioniero di Azkaban al cinema e ne volesse parlare, mandatemi una e-mail a black_miyu_87@yahoo.it oppure mandati un messaggio contattandomi tramite il nome... ^_-

Al prossimo ultimo capitolo... ç_ç


Bacioni

Miyuncina
  
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