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Autore: Blaina    19/09/2012    1 recensioni
"Burt Hummel era un re giusto di un altro pianeta simile alla nostra terra, in un'altra galassia sconosciuta. E tutto andava bene. A quel tempo, nessuno avrebbe immaginato la paura, la follia, il terrore, e la crudeltà. Alla morte del re, il regno è diviso in due parti che vengono date ai suoi 2 figli: Il principe Kurt Hummel, a cui viene affidata la parte Est, e il principe Finn Hundson, a cui viene affidata la parte ovest. I due però si lasciano sovrastare dal potere. Il pianeta viene ricoperto di cadaveri e morti. Due re in lotta, Est contro Ovest. Pochi hanno la forza di reagire alla distruzione. La fortuna sarà dalla loro parte?"
         
Genere: Angst, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Un po' tutti
Note: AUOOC | Avvertimenti: nessuno
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E' tutto così strano... sto finendo la storia che mi ha convinto a pubblicare su efp. La storia che non si è cagato nessuno ma... non mi importa. Voglio ringraziare coloro che nel loro piccolo che l'hanno letta. Anche se l'hanno trovata bruttissima, grazie per averlo letto. E grazie a coloro che l'hanno seguita fino a qui!
Non volevo pubblicare l'epilogo, perché doveva essere speciale. Avrei voluto fosse migliore. Ci ho lavorato tanto tempo, e ieri ho impiegato un giorno intero per farlo uscire così dopo tantissimi cambi. ^u^ Godetevi questo epilogo.
14. Let your crayon. (Epilogo)

Kurt aprì gli occhi e molti dolori l’assalivano. La gola gli bruciava, e anche il petto dove era stato colpita. La testa gli scoppiava a causa di tutti quei ricordi che aveva acquistato in poco tempo. Si trovava in un lettino, in un ospedale come aveva visto nel suo strano ‘sogno’. La stanza era piena di oggetti, striscioni e fiori vari. Cercò di alzarsi con tutte le forze ma non ci riuscì. Si distese abbattuto e si addormentò subito ma sorridendo.
Eppure era strano, si era dimenticato come si sorrideva.

**

“ Dunque, quando vi volete sposare?”
“Lo abbiamo già fatto.” Rispose Rachel mostrando a Blaine l’anello al suo dito e abbracciando stretto Finn, suo marito.
“ E come mai non sono stato invitato?” Finse di fare l’offeso.
“ Beh sai… c’era il prete nel mio palazzo e ho pensato ‘Sposiamoci ora!’ e l’abbiamo fatto!” I due neosposi scoppiarono a ridere e poi si scambiarono un leggero bacio sulle labbra, mentre Blaine si morse un labbro cercando di non piangere.
“Scusaci..” Loro lo sapevano bene, erano quasi 3 mesi che la guerra era finita. I primi due mesi erano stati difficili, soprattutto per Blaine che, in assenza del suo amato, ha dovuto prendere il comando del regno dell’Est.
Non era stato facile addormentarsi ogni notte, su di un letto matrimoniale vuoto da un lato. Non era stato facile neanche riuscire a ricominciare una vita ma doveva farlo. Non poteva morire accanto a Kurt, in un ospedale aspettando aprisse gli occhi. Tutti avevano perso le speranze.
Improvvisamente qualcuno bussò alla porta della sala da pranzo di Rachel e Finn, un’enorme sala da pranzo decorata un po’ all’antica, piena d’oro.
“Avanti!” Urlò Rachel con voce squillante.
Entrarono, dal quella porta di legno bianco, facce già conosciute: Santana , Brittany, Quinn, Artie, Puck e Sebastian. Nonostante fosse stato lui la causa di tutto, non si poteva negare il fatto che grazie a quel gesto tutti ora vivevano molto meglio di prima.
Brittany e Santana avevano aperto un orfanotrofio in nome di “Mamma Sue”, e accudivano tutti i bambini che avevano perso i propri genitori per quella guerra. Sebastian lavorava come operaio e spendeva i suoi soldi per aiutare l’orfanotrofio. Quinn e Artie, assieme a Tina, avevano aperto degli ostelli per ospitare coloro senza casa. Puck, invece, aveva dato un lavoro a coloro che lo avevano perso: aveva aperto un cantiere per ricostruire tutte le città distrutte.
Si erano macchiati fin troppo di sangue.
“ Auguri!” Urlarono tutti portando dei regali e fiori ai due sposini che, imbarazzati, ringraziavano. E mentre questo casino generale Sebastian prese per un braccio Blaine e lo trascinò in un’altra stanza.
“Io volevo scusarmi e…” Blaine lo fermò. Sebastian non faceva altro che chiedergli scusa e sinceramente, lui, non ne poteva più.
“Sebiastan ti prego, smettila. Lo so che..” Stavolta fu Sebastian a interromperlo.
“Aspetta, fammi finire. In pratica…”

**

“Sei sicuro di volerlo fare?”
“Sì.” Disse secco. Il medico sbuffò.
“ Beh, d’accordo. Ma torna prima delle cinque, dobbiamo ancora farti del controlli…”
“ Grazie Wes.” Gli sorrise cercando di alzarsi. Era ancora debole ma voleva farlo. Erano passata circa una settimana da quando aveva aperto gli occhi per la prima volta dopo circa 3 mesi. Si mantenne al muro, zoppicando appena.
“C’è la fai? Vuoi che ti aiuti?” Wes si avvicinò cercando di sostenerlo ma Kurt, con un cenno della mano, lo rifiuto.
“Devo riuscirci da solo.” Uscì con un po’ di fatica dalla stanza dove fuori c’era tanta gente, la sua gente ad aspettarlo. Lo abbracciarono tutti, piansero e si commossero. Lui sorrise loro e scusandosi uscì di fretta dall’ospedale per recarsi in un posto.

**

Sebastian entrò nel salone, accompagnando la porta.
“Allora?” Venne subito assalito dai ragazzi presenti.
“Se ne è andato. E’ volato via come un fulmine.”
“Che gli hai detto?” Gli domandò curiosa Brittany.
“Quello che dovevo dirgli.”
Tutti si abbracciarono a vicenda. Era un giorno nuovo, di festa. Finn prese il vino migliore che avevano in casa loro, e servì a tutti quella delizia in un bicchiere di vetro puro. Dovevano festeggiare. Sarebbe tornato tutto alla normalità.

**

Arrivò di corsa al luogo stabilito ripensando le parole di Sebastian:
“ Vai nel vecchio campo di addestramento dei Warbler. Qualcuno ti aspetta.”
Blaine si era chiesto più volte chi fosse e aveva sperato fino all’ultimo che fosse Kurt, ma poi quando arrivò non vide nessuno. C’era solo una sedia il mezzo al nulla. Erano cambiate tante cose. Si era innamorato lì ed ora era tutto così diverso. Si guardò attorno, tutto era stato abbattuto, nessuno voleva sentire più parlare di guerra, e nemmeno lui. A breve ci avrebbero costruito una scuola per i bambini. Decise di sedersi, sulla sedia. Aveva l’affanno, voleva riposarsi.
Si sedette subito sospirando.
“Oh eccoti qui, è da una vita che ti cerco.” Blaine si alzò di scatto e si girò. Non poteva essere, la sua voce. KURT. Era lì, davanti a lui, sorridente.
“K-kurt…” Riuscì a balbettare.
“Blaine.”
“Kurt…” Voleva abbracciarlo, voleva baciarlo ma non ci riusciva a muoversi.
“ Blaine… “ Dal canto suo Kurt continuò a sorridergli.
“ T-tu… tu…” Non riusciva a parlare, le parole gli si fermarono in gola.
“Sono vivo, e non so come. E’ una storia assurda che poi ti racconterò…” Venne fermato da un abbraccio di Blaine. Quest’ultimo, piangendo, strinse forte Kurt.
Quanto gli era mancato.
“Shh, va tutto bene. Sono qui.” Kurt gli accarezzò la schiena sorridendogli. Era felice, non ricordava che Blaine fosse così teneramente adorabile.
Gli prese la faccia fra le mani e lo baciò. Fu un bacio intenso, pieno di emozioni, ricordi e lacrime. Si staccarono sospirando e le loro mani si cercarono subito, intrecciandosi.
“ Ma perché hai scelto questo posto così desolato e vuoto?”
“ Beh perché in realtà… è come se non ci fossimo mai conosciuti.”
“EH?”
“Questo dovrebbe essere il nostro primo incontro… perché ci siamo incontrati qui.” Blaine si era perso, ma sorrise lo stesso. La mano di Kurt si staccò e lui la porse al ragazzo dagli occhi mori.
“ Soldato, sono il re dell’est. KURT HUMMEL IN PERSONA! Dimmi il tuo nome.” “ Piacere, sono Kurt Hummel. Semplicemente Kurt Hummel e ti amo.” I ricordi di quel giorno, erano vaghi ma risalirono comunque a galla.
“ Maestà, sono il capo dei Warbler: Blaine Anderson. Le hanno mai detto che ha dei bei occhi?”
“Piacere. Sono Blaine Anderson, mi sono innamorato di te. Ci sposiamo? Anche io ti amo.” Disse Blaine senza pensarci troppo, prendendo la sua mano e stringendola.
“Sì.”
“Cosa?” Chiese Blaine.
“Sì, voglio sposarmi con te. Me lo hai chiesto tu ora.”
Entrambi si guardarono per un attimo e scoppiarono a ridere.
“Ti amo e mi sei mancato da morire.” Disse Blaine stringendogli la mano più forte che poteva.
“Non ci lasceremo più. Promesso.” E gli diede un bacio, quei baci che si danno appena sulle labbra ma solo per promessa. Sarebbe stato tutto diverso da ora, ma tutto così migliore.

**

I due regni si unirono e giurarono pace per l'enernità. Tutto scorreva tranquillo e il mondo procedeva tranquillo. Ormai tutti avevano cancellato il ricordo della guerra. Ed è così che deve andare.

“To all people who lost their sense,
I’m a persimmon tree
A tenacity that I’m not
discouraged by the sniffish
Whether you’re odds or sods,
without prejudice, CRAYON,
Whether you’re best or yahoo,
without discrimination, CRAYON

Ed è finita così, con la canzone di GDragon CRAYON, ho deciso di fare un finale molto più felice che triste perché era tutto così depresso D:
Seriamente sto ancora piangendo Q__Q La mia prima ff è finita.
Chiedo perdono per non essermi fatta sentire più ma I'm very busy! c: VI RINGRAZIO E VI AMO PER TUTTO.
Ricordatevi che potete trovarmi qui Appare pagina selvatica. <3
THAT MAD BATTLE, HAS COME TO END.
   
 
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