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Autore: Angel_shanti    19/09/2012    1 recensioni
Alicia è una ragazza disillusa dall'amore: è difficile continuare a credere a qualcosa che ci ha così profondamente deluso...eppure la nostra protagonista scoprirà ben presto che non si può decidere di chiudere la porta del proprio cuore e che l'amore sceglie le forme più inconsuete a volte per presentarsi...ma sarai inconfondibile?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Non dirmi che dormivi…”
“Ok, non te lo dico…”
“Alicia è quasi ora di pranzo!”
“Non ho sentito la sveglia…”
“…o non l’hai programmata proprio…”
“Può darsi, ahahahah!”
“Non c’è niente da ridere…”
“Come sei pesante mamma mia. Non dirmi che è andata male ieri…”
“Tra mezz’ora sono da te!”
“Ok, a dopo.”
Lascio cadere il telefonino di fianco a me sul letto, sto ancora morendo di sonno, Nick è ormai diventato la mia sveglia con le sue telefonate mattutine. Rassegnata guardo l’orologio: questa volta Nick non ha esagerato, è veramente quasi mezzogiorno; controvoglia mi alzo dal letto, il mio sguardo in automatico ricade sul computer ma non ho tempo adesso. Sospiro malinconica, questa volta Capitan Avena deve aspettare, la voce di Nick a telefono non prometteva nulla di buono e nell’attesa del suo arrivo voglio preparargli qualcosa di buono da mangiare, un buon pranzetto è quel che serve per riuscire a fargli tornare almeno un piccolo sorriso sul viso. Ancora in pigiama vado in cucina e mi metto ai fornelli, non sono una cuoca provetto ma conosco bene i gusti del mio amico e fortunatamente nella dispensa ho tutti gli ingredienti giusti per preparare il suo piatto preferito. Stamattina il tempo deve bastarmi; guardo per l’ennesima volta l’orologio e corro in bagno per lavarmi e vestirmi giusto in tempo per l’arrivo di Nick.
Riconoscerei tra mille il suo modo di citofonare, non ho neanche bisogno di chiedere chi sia, apro direttamente il cancello e lo attendo sull’uscio di casa.
“Buongiorno…”
Gli regalo il più dolce dei miei sorrisi, l’espressione mesta del suo viso non mente: c’è qualcosa che non va!
”Ti sei svegliata con la luna dritta stamattina?”
“C’è il sole stamattina, lo sai che mi mette di buon umore..”
”Si, lo so che sei tutta strana!”
”Resti fuori la porta?”
Mi sposto per farlo entrare in casa, Nick gironzola prima un po’ per la stanza per poi sedersi sul divano sotto il mio sguardo stranito.
“Beh come è andata ieri?”
Mi siedo accanto a lui incrociando le gambe sul divano.
“Bene.”
Storpio la bocca arricciando il naso.
“E che aspetti a raccontarmi tutto?”
Sospira mestamente.
“Julie è pazza di me! Quando sono andato a prenderla mi ha fatto aspettare un quarto d’ora prima di scendere ma non mi sono lamentato…come mi avevi detto di fare tu.”
”Bravissimo!”
La mia mano sfiora il suo viso per una leggera carezza e finalmente lo vedo sorridere.
“Siamo stati a cena nel ristorante dove hai prenotato, poi a fare una passeggiata in riva al mare e li gli ho detto tutto quello che pensavo di lei…”
”E lei?”
Sembrerebbe di star ascoltando il racconto di uno di quei film romantici e strappalacrime che mi piacciono tanto se solo ci mettesse più enfasi nelle sue parole.
“Lei si è commossa, mi ha guardato negli occhi e mi ha baciato…logicamente abbiamo concluso la serata a casa sua!”
“Non ne avevo dubbi. Ma quindi come siete rimasti?”
Si passa una mano tra i capelli sorridendo.
“Abbiamo deciso di provarci…ehmm si, direi che stiamo insieme!”
Quasi non finisco di farlo parlare che gli butto le braccia al collo per un caloroso abbraccio, rido felice stampandogli un bacio sulla guancia.
“Lo sapevo che non avrebbe potuto resistere ad un principe azzurro come te.”
Nick abbozza un sorriso, nonostante tutto sul suo viso non sembra voler scomparire quell’espressione malinconica. Resto a fissare questo suo silenzio.
“Beh e cos’è sta faccia? Non sei felice?”
“Certo che lo sono…”
Strofina nervoso le mani tra loro.
“…ma?”
“…ma devo dirti una cosa…”
Torno a sedermi composta e gli chiedo di continuare a parlare, mi sta facendo preoccupare.
“Non è facile per me dirti questa cosa, ecco, vedi…Julie è davvero una ragazza eccezionale ma è tremendamente gelosa…”
”Conoscendo il soggetto come darle torto!”
”Grazie eh! Comunque la cosa la cosa che più la manda in paranoia è il nostro legame…”
”Non ti seguo.”
“E’ gelosa dal rapporto che ho con te.”
Scoppio a ridere istericamente, non riesco a controllare la mia reazione alle sue parole.
“Oddio ma è assurda questa cosa…”
“Mi fa piacere che almeno tu riesca a riderci sopra, Julie non la trova così assurda, come dici tu, questa cosa, dice che passiamo troppo tempo insieme, che ci sentiamo troppo spesso a telefono, che abbiamo un legame morboso…”
“Morboso?”
“Lei così l’ha definito, dice che non è normale il nostro essere così legati l’uno all’altra…”
“Sei il mio migliore amico è ovvio tutto quello che dici. Ma cosa teme Julie?”
”Teme di essere sempre al secondo posto dopo di te nella mia vita!”
“Ma lei è la tua ragazza, non c’è termine di paragone con me!”
”Io lo so…ma lei no…e se voglio che le cose tra noi funzionino…”
Resta in silenzio qualche istante che a me sembra eterno, deglutisce la saliva e continua a parlare con sguardo assente.
“…dobbiamo allentare un po’ io e te…”
Non dico una parola. Non faccio alcun gesto.
“…sai quanto ci tengo a te ma…”
Prendo controllo di me e mi sforzo di sorridere.
“E’ giusto così Nick, Julie ha bisogno di sapere di essere l’unica per te e la mia costante presenza nella tua vita potrebbe incasinare la vostra storia e questo non è giusto, non voglio crearti problemi!”
Nick afferra di scatto le mie mani cercando i miei occhi con i suoi.
“Dobbiamo solo allentare un poco non perderci. Io ti voglio troppo bene!”
Mi stringe forte a se per un abbraccio da togliere il fiato, mi accoccolo sul suo petto lasciandomi vincere dalla dolcezza della sua stretta.
Il suono del suo telefonino interrompe questo momento di tenerezza tra noi. Nick risponde allontanando il suo corpo dal mio.
“Certo Julie, dieci minuti e sono da te!”
Posa il telefono in tasca e quasi imbarazzato mi dice che deve andare.
“Pranzo con Julie, sa faccio tardi chi la sente…”
“Allora è meglio che tu vada.”
“Ci si vede allora.”
“Certo.”
Sfiora appena la mia guancia con le labbra e va via lasciandomi sola. Vado in cucina e butto tutto quello che avevo cucinato nel secchio della spazzatura, ho lo stomaco chiuso e gli occhi gonfi di lacrime.
 Perchè la vita è così ingiusta con me?


________________________ANGOLO AUTORE______________________________________________
anche oggi sono stata generosa, postando ben 3 capitoli!
i personaggi iniziano a prendere forma,
svelano pian piano le loro debolezze,
si tessono storie, amicizie, legami,
se ne perdono altre!!!

Che ne pensate???
Gradirei avere una vostra opinione!


   
 
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