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Autore: Yellow_    19/09/2012    1 recensioni
Comincio ribadendo il fatto che, come tutte le mie ff, anche questa è stata postata prima nel fan forum. (Official Forum Green Day Italy);
Quindi sarà postata esattamente come nel forum.
Detto questo, buona lettura ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buooooooon pomeriggio!
Okay, se vi siete dimenticati di me e della mia storia, non ve ne farò una colpa.
Posto per il piacere di farlo e nella speranza di ricevere qualche recensione.
Voglio bene a chiunque mi segua dopo tutto questo tempo, sia chiaro.

WARNING!
Capitolo abbastanza sdolcinato: se alla fine perderete miele, non ve la prendete con me, io vi avevo avvertiti!

Vi lascio al capitolo C:


"Tesoro? Tesoro? Cosa succede Christine?" Ti svegli di soprassalto. E finalmente respiri. Come se fossi stata in apnea tutta la notte. Sei sudata.
"Papà...- dici abbracciandolo - Oh papà..." Lo stringi più forte.
"Shhh... Non fare così piccola mia...Non è niente, solo un brutto sogno..." Ti culla, come quando eri piccolina e facevi gli incubi.
Quando ti sei calmata, lui va in cucina e ti prepara una camomilla. Ritorna, qualche minuto più tardi, con una tazza rosa e fumante.
"Stai meglio?"
"Si, grazie..." Annuisci mentre sorseggi l'infuso.
"Cos'è successo?"
"Non lo so. Un... un brutto sogno..."
"Cosa hai sognato di tanto brutto, il mio viso?" E' da quando che eri piccola che fa questa battuta, e ogni volta scoppi a ridere come se fosse la prima. Lui ti bacia sulla fronte.
"Vuoi che rimango ancora un po'?"
"No, non ti preoccupare, buona notte...."
"'Notte..." Ti lascia sola, e tu hai bisogno di pensare. Da sola, ora più che mai.
Glielo devi dire. Dopo questo incubo, non puoi fare altrimenti. Che ore saranno? Cerchi il tuo cellulare nella borsa.
Lo prendi e sblocchi il display. C'è un nuovo sms "Frankool". Lo apri.
"Hei ragazza! Come andiamo? Senti, volevo solo chiederti se domani sei libera... Ti va di uscire con me e i ragazzi? E con 'ragazzi' intendo quei casini ambulanti dei miei figli. Ahahah! Vabbè, visto che sono le due e ancora non dormo, mi vado a preparare qualcosa da mangiare. 'Notte Chris, dormi bene. Frank"
Sorridi e chiudi il messaggio. Sono le tre, e tu non hai per niente sonno.
Provi a coricarti sul divano, ma le parole della donna dell'incubo ti rimbombano in testa come proiettili.
"Sei arrivata tadri tesoruccio mio! - Sei arrivata tardi. - Tardi... - TARDI"
Quel "tardi" non ti piace per niente. Squoti la testa e continui a girarti e rigirarti sotto le lenzuola.
 
*Driiiiinnnn*
Il citofono. Senti tuo padre camminare verso l'apparecchio e rispondere.
"Chi è?.....Devo Aprirti?......D'accordo...... No, sta dormendo..... Ok, sesto piano.....Ah, lo sai..... Si, prego....." Senti che apre la porta e torna in cucina a sfogliare il suo giornale.
"'Ngiorno..."
"Buongiorno! Dorme ancora?" E' la sua voce. Che strano ti fa sentirla...
"Non si vede?"
"Ehm... si. Oooooccheeeeei. La sveglio io..."
Frank ti scompiglia i capelli.
"Eeeeii! Ghira, ci svegliamo o sei andata in letargo?" Sussurra.
"Sono andata in letargo." Dici tirandoti su il lenzuolo, fino a coprirti gli occhi.
Lui ride.
"Franky? La zia non vuole svegliarsi... I cornetti con la nutella puoi mangiarli tu..."
"Cosa?! Cornetti?! Nutella?! Buongiorno mondo!" Dici mettendoti a sedere sul divano.
Il figlioletto di Trè ti si piazza in braccio.
"Buongiorno zia! Se vuoi un cornetto te lo lascio!" E' sporco di nutella dalla testa ai piedi.
"Grazie, mi farebbe piacere..." Gli sorridi dolcemente.
"E poi, ne hai mangiati tre da questa mattina. Non vorrai diventare come me, vero?"
"Si che voglio diventare come te, papà!" Fa un piccolo salto per scendere dal divano e va in cucina da tuo padre.
"Ciao signore! Tu sei il papà della zia?"
"Si, e tu sei...?"
"Frankito."
"Piacere, io sono James." I due chiacchierano allegramente, e tu ti giri verso Trè.
"Buongiorno!" Ti abbraccia.
"Buongiorno... Come stai?"
"Uh, tutto sommato bene.... Ma Ramona?" Svaga con la mano.
"In macchina. Sta parlando con le sue amiche..." Ridi.
"Mi vado a dare una lavata e una vestita, va..."
"Aspettiamo giù, va bene?" Tu annuisci ed entri in bagno.
 
"MiniMeee!! Andiamo?" Dice Frank entrando in cucina.
"Di già?! Ma la zia non viene?"
"Si veste e poi viene..."
"Ok, ciao James!"
"Ciao piccoletto!"
"Arrivederci signore..." Frankito schizza via giù per le scale.
"Frank...?" 
"Si?"
"Mi raccomando, stalle vicino. Ne ha bisogno. Ha bisogno di te... Non farla soffrire, per favore..."
"Non si preoccupi James. Anche io ho bisogno di lei, non potrei mai farla soffrire..." Così dicendo esce da casa e scende le scale.
 
'Jeans, maglietta e scarpe da ginnastica. Perfetto!' Esci dalla tua stanza e vai in cucina da tuo padre.
"Papà, io vado. Ci vediamo stasera, ok?" Prendi la borsa dal tavolo.
"Ok, ma non affaticarti!"
"No, tranquillo..." Gli dai un bacio sulla guancia.
 
Scendi le scale, e dopo due rampe ti ritrovi di fronte lo stesso uomo di ieri.
"Buongiorno Christine!"
"'Giorno!" Continui a scendere.
Esci dal portone e ti dirigi verso la macchina di Frank.
"Ramona, buongiorno!"
"Hei Chris, come va?" Vi abbracciate e lei ti fa spazio sul sedile posteriore, dato che a quelli davanti ci sono "i Frank".
"Tutto bene, grazie... Tu come stai?"
"Bene, bene."
 
"...Boh... Donne?!" Frank vi distoglie dai pettegolezzi che Ramona ti sta raccontando.
"Uh?"
"Mare o campagna?"
"Uhm..." Guardi Ramona, che ti sorride e fa:
"Assolutamente campagna!" 
"Bene, Chris, vieni a metterti davanti che mi devi fare il navigatore..." Ferma la macchina e Frankito, senza neanche scendere dalla vettura, si mette sul sedile posteriore. Tu scendi e ti accomodi davanti.
"Dove andiamo?"
"Alle campagne dove hai passato la tua infanzia..."
"Eh...?! Ah, no, ho capito... be', fai inversione e svolta a destra..."
Continui ad indicargli la strada per un'altro po', poi arrivate davanti ad un prato immenso e verdissimo e vi fermate.
"Che bello qui!" Dice Ramona mentre indossa gli occhiali da sole.
"Si, e avresti dovuto vedere senza quelle fabbriche di sottofondo..."
Aiuti Frank a stendere una coperta gigante a terra, dove poi, vi sdraiate tutti e quattro.
"Papà?" Frankito giocherella con la pancia del padre.
"Uh? Dimmi!"
"Giochiamo a palla?" 
"Ottima idea! La vado a prendere, sta nel cofano della macchina..."
"Vengo con te!" Padre e figlio si alzano e corrono a perdifiato verso la macchina.
Ramona si sposta sulla coperta vicino a te.
"Ho conosciuto un ragazzo fantastico..."
"Davvero?"
"Si, è tedesco... Karl Yadneerg..."
"E' carino?"
"Tantissimo! E poi boh, mi tratta bene, è dolce, simpatico, è alto! Cavolo se è alto!" Ridi.
Tu e Ramona siete amiche, ti racconta tutto su di lei, e tu fai lo stesso, più o meno.
Anche se la differenza d'età è visibile, vi confidate come due coetanee.
"Da quanto lo conosci?"
"Uno o due mesi..."
"E perchè non me ne hai parlato prima?!" Lei ride.
"Non pensavo che potesse piacermi tanto... Prima era una questione fisica..."
"Oh, quindi sta messo bene con gli addominali!"
"Si, taaaanto bene..." Ridete.
"Cosa avete da sghignazzare voi due? Alzate il culetto e venite a giocare!" Il solito dialetto fine e gentile di Trè vi costringe, praticamente, ad alzarvi.
 
Giocate per un'oretta, fino a quando Trè decide che è affamato. Lui e Frankito salgono in macchina e partono alla volta del primo fast food che incontreranno.
Tu e Ramona vi ributtate sulla coperta.
"Quando glielo dirai?" No, aspetta: devi aver capito male.
"Dire cosa a chi?" Ti dà una piccola spinta.
"Hei, non prendermi in giro... Dai che si vede lontano un miglio!" 
'Ebbene, sì! Mia cara Christine, Ramona ti ha beccata. Ora che fai?'
Sbuffi arrendendoti all'evidenza.
"Si vede tanto?"
"Solo un demente come papà non se ne accorgerebbe... Anche Frankito se n'è accorto!" Ti giri verso di lei meravigliata.
"Non è figlio del padre quel bimbo..." Appoggi la fronte sulla coperta. Ramona ride.
"Non so che fare..."
"Diglielo."
"Eh, la fai facile tu! E poi?"
"E poi cosa? Di dementi ce ne sono due allora!"
"Non darmi della demente in mia presenza!" Fai la finta offesa. "Cosa vuoi dire?" Lei si copre il volto con le mani.
"Chris, ma si vede, cavolo!"
"Ma cosa si vede?!"
"Oh diavolo! Tu sei follemente innamorata dell'orso Yoghy, e l'orso Yoghy è follemente innamorato di te!"
"Si, vabe'..."
"Chris, ti ho mai raccontato una stronzata?"
"No..." Lei annuisce.
"Quindi?!"
"Quindi stavolta ti sbagli." Dici sicura, ma con amarezza.
"Non mi sbaglio Christine, ne sono sicura, altrimenti non te ne avrei parlato, no? Tu non sai quanto stava male quando stavi in ospedale... Aveva due occhiaie fino ai piedi, la notte non dormiva per paura che ti potesse accadere qualcosa... Era diventato paranoico!"
"...E se stavolta ti fossi sbagliata? Se ci credessi a questa cosa, se andassi fino in fondo per poi prendermi una batosta?"
"Secondo me dovresti dirglielo. Poi, fai come vuoi." 
Così dicendo, sbuffa e si mette gli auricolari del suo Ipod, cominciando a canticchiare "Whish you were here" dei Pink Floyd. 
 
Senti il motore di una macchina di grossa cilindrata, e capisci che padre e figlio sono tornati.
Hai una sensazione strana dopo quello che ti ha detto Ramona... Le parole "Tu sei follemente innamorata dell'orso Yoghy, e l'orso Yoghy è follemente innamorato di te" ti continuano a girare vorticosamente in testa, senza farti capire nulla.
 
"DONNE! I vostri uomini preferiti sono tornati! E accompagnati da quattro Hamburgher e 4 bibite!"
Tu stai in pratica sonnecchiando, mentre Ramona ascolta la musica a tutto volume.
"Hei?! Siete vive?!" Alzi lo sguardo fino a farlo combaciare con quello del batterista.
E' uno sguardo pieno di domande, che lui prende come uno sguardo rabbioso.
"Non mi riferivo... io... Oh, su mi hai capito! L'hai avvelenata?" Dice alludendo alla figlia sdraiata accanto a te. Squoti la testa e la riappoggi sulla coperta.
Ti rialzi lentamente facendo leva sugli avambracci. Tocchi il braccio di Ramona che alza lo sguardo, prima su di te, poi sul padre che sta litigando con il fratello per il panino più grande. Sorride mestamente e con un dito si sfila gli auricolari.
"Basta voi due!" Urla. "Il più grande lo dividiamo io e Chris, punto e basta." Padre e figlio la guardano per poi scoppiare a ridere. Lei squote la testa e ti allunga un hamburgher e un bidone di Cocacola. Ne prende anche per lei e si siede accanto a te.
"Scusami se sono stata scontrosa e acida..."
"Non ti preoccupare..."
"Tu inconsciamente, sai che ho ragione, ma non vuoi ammetterlo... Spero solo che te ne renda conto al più presto possibile..."
"Si, speriamo che se ne renda conto lui..." Biascichi quelle parole, senza neanche pensare a cosa stai facendo uscire dalle tue labbra. E' una chiara dichiarazione d'amore. Nei confronti dell'orso Yoghy che ti trovi di fronte, mentre litiga con Bubu per il panino. 
"Io sono il più grande!"
"E io devo crescere! Daaaaai papyyyy!!!!!!" Trè molla, finalmente, l' hamburgher a Frankito. 
"DIO, adesso piove!" Esclama Ramona.
"Allora? Che avete fatto mentre non c'eravamo?"
"Ah, niente, sai com'è, cose da donne..." Ramona annuisce. 
"Qualche pettegolezzo, gossip..."
"Cose che non capisco, e a cui non sono minimamente interessato, insomma." Ridi prendendo un sorso di Cocacola
"Hei Ramy, dopo andiamo a fare una passeggiata lì in fondo?" Frankito indica un punto indefinito all'orizzonte alla sorella.
"Uh? Dove?"
"Lì, ci sono le mucche!"
"Oh, per me va bene... Papà?"
"Sì, certo, certo, potete andare... Basta che non date fastidio agli animali..."
"Ok. Ramy?"
"Sì?"
"Ci andiamo quando finisci il panino?"
"Sì..."
"Oh, va bene. ...La Cola te la porti dietro o la devi finire?" Ramona sospira e lascia il panino.
"Ho capito, mostriciattolo, ho capito! Metti il cappello che ti prende un'insolazione!" Il bimbo schizza in piedi prendendo il cappellino dal suo zaino.
"Sono pronto! Posso portarmi la Cola?"
"Basta che poi non la molli a me, eh!"
"No, promesso!" Prende la sua bevanda e affianca la sorella, che intanto si è alzata.
"A dopo!"
"Stai attenta, a te e a tuo fratello!"
"Non ti preoccupare papy. Chris, dai un'occhiata a Yoghy da parte mia." Scoppi a ridere.
"Vai tranquilla..." Ridendo Ramona si appresta a raggiungere il fratello, che è andato avanti.
 
"Credi di potermi tenere a bada?" esordisce dopo qualche attimo
"Uhm... sì, credo proprio di sì. Nella borsa ho uno storditore." Lui fa una faccia inorridita.
"Cosa?! E se ti parte nella borsa che fai: ci rimani? Vabe', comunque, secondo me non puoi farlo. Nel senso: Se ora mi metto ad urlare, tu che fai?"
"Prendo lo storditore e ti scortisco...stordisco... Cacchio che parola!" Scoppia a ridere.
"Non ridere idiota!" Lui si sdraia con lo sguardo rivolto al cielo.
"E' proprio una bella giornata, eh?!"
"Mmh... Questo sole spacca le pietre..." Dopo qualche minuto di silenzio passato a scrutare il cielo, Frank sospira.
"Lunedì partiamo..." Ti alzi e lo guardi perplessa e spaventata allo stesso tempo.
"Cosa?"
"Fra tre giorni. Staremo via per circa sette, al massimo otto mesi..."
"No, aspetta: non ti seguo. Andate in Mititengolandia per rimanere tutto 'sto tempo?!" Lui ride.
"Mititengolandia non si può sentire..." Si rimette seduto vicino a te.
"Con il gruppo. Faremo un tour, 'sta volta per tutto il mondo..."
"Sì, ma... Non avete nessun nuovo CD, nessuna cosa da promuovere, e poi, otto mesi?! Non siete mai stati via così tanto tempo..." senti il panico salirti con un brivido lungo la schiena
"Lo so, ma ultimamente le vendite sono calate, e con la spesa di Awsome as Fuck le cose non sono migliorate... A quanto pare non è piaciuto, almeno non quanto Bullet..."
"Ma... tutto questo tempo?!" Frank annuisce, e tu capisci che ogni giorno può essere l'ultimo per te, e che otto mesi se per gli altri è tanto tempo, per te è una vita...
Senti le lacrime salirti agli occhi.
"Chris..." alzi lo sguardo "Vieni con me. Non voglio che tu stia sola, tra qualche giorno tuo padre comunque deve partire, resteresti sola, e... semplicemente non voglio. Vieni in tour con me."
"Io... non starei sola, ho le mie a-amiche..."
"Chris, lo so che non ti stanno simpatiche quelle tipe, e comunque non voglio lasciarti. Cioè, mi preoccuperei un casino, e non riuscirei a fare nulla..." Tiri le ginocchia al petto e le stringi con le braccia.
"Come farei con le visite?"
"Abbiamo un dottore, che a quanto ne so io è specializzato in tutto ciò che riguarda il cuore, sai che anche Mike ha dei problemi con quell'affare..."
"Sì, lo so..." Sospiri. "I tuoi figli?"
"Ho chiesto alle madri che ne pensavano ma, come è giusto che sia, rimarranno qui per la scuola e per tutto il resto. E poi Frankito è troppo piccolo per staccarlo dalla madre così, su due piedi. Per tutto questo tempo, poi. Ramona ha deciso di sua spontanea volontà. Ha detto che non può perdere l'anno scolastico..."
Annuisci
"Verrai con me?" Sembra quasi che stia trattenendo il respiro.
"Penso... Credo di sì. Ma... Cioè, devo parlarne con il Dottor Layton..." Frank butta fuori l'aria e sorride, mentre cinge le tue spalle con il braccio destro.
"Sono contento. Domani stesso andremo in ospedale, ok?"
"Non devi venire anche tu..."
"Certo che devo!" Ci rinunci, tanto non lo convincerai mai.
"Ok, come vuoi..." Ti accoccoli con la testa sulla sua spalla.
"Frank, io... possiamo parlare un attimo...?" Lo senti irrigidirsi.
"C-certo!" Inspiri quanto più ossigeno possono contenere i tuoi polmoni.
"La domanda che mi hai fatto in ospedale... Volevo darti una risposta..." Finisci la frase e trattieni il fiato. Lui ti guarda con un enorme punto interrogativo stampato in faccia.
"Q-quale domanda?" 
"Si, è la verità." Gli dici ignorando la sua voce. "E' la verità..." Ripeti.
Le sue spalle s'irrigidiscono maggiormente, e la sua mano sinistra sale verso il suo volto. La fa passare dalla tempia fino alla base del mento, fermandosi alla bocca.
"P-perchè..."
"Come 'perchè'?"
"Fammi finire! Perchè non me lo hai detto prima?"
"A cosa sarebbe servito?"
"Io... A passare più tempo insieme..."
"Che significa? Stiamo praticamente sempre insieme!"
"Non in quel senso, insieme INSIEME." Tu ci rimani quasi. Ramona aveva ragione.
L'orso Yoghy è REALMENTE innamorato di te.
Alzi lo sguardo su Trè che guarda perso nel vuoto, poi si accorge che lo stai fissando e ti bacia appena sulle labbra.
"Anche per me la risposta è si." Ricambi il bacio con un altro bacio accompagnato da una carezza.
"Perchè non me l'hai detto prima tu?"
"Non lo so, non pensavo..."
"Sai che novità!" Lui ride e appoggia la testa sulla tua.
"Abbiamo perso tanto, troppo tempo." Dici.
"Si, ma davanti abbiamo ancora una vita..." Annuisci e lo abbracci.
"Non puoi capire quanto ho desiderato che accadesse..."
"Oh, sì che posso. Credo più o meno quanto l'ho desiderato io..."
"Da quanto...?"
"Cosa?, da quanto ti amo?" Sentendo quel "ti amo" dalla sua voce, ti sciogli in lacrime silenziose e cariche di felicità.
Annuisci emozionata.
"Dieci lunghi, anzi, lunghissimi anni. Tu quando ti sei resa conto di essere impazzita?"
"Non prendermi in giro, però..." nega con la testa
"Dal dicembre del 2000..."
"No, aspetta, ti sei segnata la data?" Annuisci ridendo.
"Peggio ancora: 12 anni di silenzio?!"
"Tu 10, stiamo quasi pari..."
"C-Chris... io ero innamorato di te, ma... cioè, sono andato con altre ragazze, altre donne..."
"Chi ti dice che io non abbia fatto lo stesso? Con gli uomini intendo! - Ridi - No comunque, non l'ho fatto. 12 anni silenziosi e TRANQUILLI."
"M-mi dispiace..."
"Ma che cavolo dici? Non stavamo mica insieme!"
"Oh... Quindi, tu ed io... cioè, noi ora..."
"Ora sì, almeno penso."
"Sì, è ovvio che sì!" Ti bacia.
Il primo vero bacio, con tanto di lingue che si rincorrono per le bocche.
Sei sempre più emozionata, e pensi di poter scoppiare in lacrime da un momento all'altro.
Senti dei singhiozzi, ma non sei tu.
Ti giri verso Trè, e lo vedi piangere.
"Frankie..." Vi stringete forte.
"Ti amo..." Piangi anche tu.
L'emozione vi strappa via tutte le lacrime. Quelle dello stress, della paura, della rabbia, dell'amore, tutte.
Sorridi dolcemente, ma non dici nulla. Non vuoi rovinare l'atmosfera. Non vuoi dire qualcosa di sbagliato.
Stai in silenzio, ad ascoltare il respiro di Frank vicino al collo.
Hai sognato troppe volte questo momento, ed ora hai paura che sia un altro sogno, da cui, come sempre ti risveglierai in lacrime.
Tutte le volte che hai sognato l'inizio della tua storia con Trè, non arrivano neanche minimamente alla bellezza di questa. Questa è bella, questa è fantastica... No, non è fantastica, è reale.
E' reale come lo sono le tue mani incrociate alle sue, è reale come il tuo amore, è reale come questo sole che spacca le pietre, è reale come...
"Ma meno male! Frankito, fattelo dire: sei un genio." ...come sono reali Ramona e Frankito dietro di voi.
Frank salta preso alla sprovvista staccandosi da te e girandosi, avvampa. E' rosso come può esserlo il mantello dei matador nelle arene, è rosso come i pomodori in estate, quelli succosi, quelli buoni, e dolciamari, è rosso come il cuore in generale, è rosso come il tuo cuore, E' il tuo cuore.
"Mh. Sono piccolo, ma non scemo..." Scoppiano a ridere e Ramona gli scompiglia i capelli.
"Se avete finito di amoreggiare, possiamo tornare a casa? Dobbiamo ancora fare i compiti..."
Scattate in piedi e cominciate a piegare la coperta, dopo aver tolto le scatole dei panini ed i bicchieri vuoti.
Nessuno dei due fiata. Mettete la roba nel cofano della macchina e salite. Tu, rigorosamente dietro con Ramona. 
Ti viene da ridere. Scoppieresti a ridere anche subito.
Per evitare altre figure di merda ti limiti a sorridere e Ramona ti si avvinghia al braccio.
"Finalmente potrò chiamarti 'mammina'..." Sussurra.
"Ti metto in punizione se non la smetti di sfottere!" Sussurri anche tu, dandole un piccolo pizzico sul gomito.
Lei ride e si mette a smanettare col cellulare, che poi ti passa.
"Oh mamma! Quanto cacchio ci avete messo! XD Sono strafelice per voi, ma non sperare che ti chiami mamma. Non ci chiamo neanche la mia, quasi quasi..." Ridi e le rispondi:
"Troppo tempo. Troppissimo. Di media, sono 11 anni che ci amiamo. 12 io, 10 tuo padre.
E comunque.. non ci speravo, sono troppo giovane per essere tua madre!"
"No, aspetta... COSA?! 11 anni di media?! Voi non siete normali.
Non starai mica insinuando che sono vecchia, vero?"
"No, cara, se tu fossi vecchia, io lo sarei 15 anni in più, quindi, no."
"Come è stato???????????"
"Come è stato cosa: baciarlo? Una cosa da sogno... Sai quando ti sembra di aver gia vissuto una cosa? E' continuamente così, quando lo bacio, e.. cioè, l'ho baciato solo una volta!"
"Oh, azzarderei con un 'che carini', ma lui è mio padre, e non è per niente carino." Ridi e le ridai il telefono, che si infila euforicamente in tasca.
Si avvicina al poggia testa del sedile del guidatore e comincia a giocherellare con le orecchie del padre.
Lui infastidito squote la testa.
"Ramy, smettila, fammi guidare..." Lei sorride e si rituffa all'indietro sul sedile.
Il resto del viaggio si svolge in silenzio, smorzato a volte dai "Siamo arrivati?" di Frankito e dalle risposte negative di Trè.
 
Arrivate sotto casa di Frank che saranno le 16,00 e i due ragazzini vanno dritti in casa dopo averti salutato con un bacio e un'abbraccio.
Trè ti si avvicina mogiamente, e tu lo abbracci.
"Hei, che hai?"
"Quei due non sono figli miei." Ci pensi e poi sorridi.
"Effettivamente sono scaltri. Ramona dice che Frankito sapeva tutto da un bel pezzo, e che l'ha scoperto da solo..."
"Se non fosse per il fatto che mi hanno staccato la faccia entrambi, mi preoccuperei un po'."
"Ti ha dato fastidio che c'abbiano visti?"
"N-no... Cioè... No, ovvio che no. Solo che ora... boh, non so come spiegartelo..."
"Ti vergogni..."
"Sì... No, aspetta, mi vergogno, ma non di te, o del bacio, assolutamente."
"Dai, sono due ragazzi svegli, non te la faranno pesare..."
"Speriamo..." Fa per baciarti ma gli squilla il cellulare.
"Pronto? Ram?! Dimmi... ma... ok, a dopo. Ramy, grazie..." Sorride e interrompe la chiamata.
"E' figlia mia anche in questa pigrizia. Ha detto che se voglio posso accompagnarti a casa, penserà lei ad aiutare il fratello."
"E' proprio carina..." Lui annuisce e ti si ripiazza davanti.
"Sono follemente innamorata dell'orso Yoghy." Ti guarda stranito, poi, evidentemente capisce e fa:
"Più o meno come l'orso Yoghy è follemente innamorato di te." Lo baci, stringendolo il più forte possibile.
"Non diventeremo come quelle coppie sdolcinate da diabete, vero?" Ti chiede dandoti piccoli baci sulle labbra.
"Speriamo di no." Ridi.
 
Ti ha accompagnata a casa, con la promessa che ti avrebbe chiamato in qualunque momento avrebbe potuto. Chiudi il portone alle tue spalle e inspiri profondamente.
Sorridi, senti i nervi ai lati della bocca essere stanchi, ma sei felice della loro stanchezza.
Loro stanchi, tu felice: meglio, no?
Chiami l'ascensore, che non arriva. Poco male, qualcuno avrà lasciato la porta aperta.
Cominci a salire le scale, non due a due come tuo solito, ma piuttosto lentamente, uno scalino alla volta, e ripensi a quello che ti è successo:
L'infarto, il "sogno" di tua madre, il bene di Frank, diventato poi amore. 
'Sei fortunata Chirstine. Molto fortunata.'
Senza neanche rendertene conto, arrivi al sesto piano, sul pianerottolo del tuo appartamento. Suoni al campanello, e tuo padre ti fa entrare.
"Hei! Come è andato il giro?"
"Una favola, pà!"
"Sono contento..."
"Papà, possiamo parlare?"
"Ovvio!" Ti si avvicina e vi mettete seduti sul divano.
"Be'... Sto con Lui..." Lui sorride annuendo e ti da un bacio sulla fronte.
"Sono contento per te, figlia mia..." Rimani quasi allibita dal suo tono tranquillo e per nulla inafastidito.
"Fra tre giorni partiamo..." 
Lui annuisce "Volevo proprio parlarti di questo, io domani devo ripartire... Mi ha appena chiamato il caposettore... Comunque, posso sapere dove vai?"
"Oh, capito. Andrò in tour con i Green Day... Staremo via otto mesi..."
"Così tanto?! Come farai con le visite?"
"C'è un dottore, che li segue ovunque vanno. Anche Mike ha problemi al cuore. Non è nulla di sicuro, nel senso che devo parlarne con il dottor Layton... Però penso -spero- che si possa fare..."
"Oh... be', ma se c'è un cardiologo non vedo quale potrebbe essere il problema..."
"In effetti non ci dovrebbero essere. Ma per prevenzione domani andrò in ospedale... Trè mi accompagna..."
"D'accordo, Christy. Anche se non ti serve, hai il mio permesso." Sorride.
'Ma... Cioè, neanche una storia?!'
"Pà, ma..."
"Lo so, Chris, lo so. Frank non mi sta simpatico, perchè è l'unico che può portarti via da me. Andando via, in missione, sperai che si facesse avanti prima, ma aspettare tutto questo tempo... è un bel po' esagerato. E' un brav'uomo, e tu lo ami. Devo arrendermi all'evidenza che non sarai più tutta mia..."
Le sue parole ti emozionano, è bellissimo sentir dire quelle parole proprio da tuo padre. Lui che lo ha sempre odiato, Frank. Lui che cercava di allontanarvi. Lui che però, ha sempre saputo del vostro amore.
"Papà, io... Oh, ma lo sai che sarò sempre tua!" Gli salti al collo, stringendolo fortissimo.
Dopo qualche attimo si stacca da te.
"Vado a preparare le valigie..." Annuisci.
Vai in cucina e cominci a preparare la cena.
 
 
"Massì, sicuro che può partire Christine! Conosco il Dottor Chose, è un ottimo medico, serio, professionale... Se vi va d'aspettare qualche minuto scrivo una lettera che poi darete a lui, con alcuni piccoli particolari sulla sua situazione..."
Il dottore esce dalla stanza, e ti giri verso Frank che ti osserva.
"Sono contentissimo... Potremmo stare insieme tutto il tempo..." Ti sporgi dalla sedia e lo abbracci.
 
 
"Allora, questa è la lettera per il Dottor Chose, mi raccomando Christine, non s'affatichi."
Il Dottor Layton vi ha appena congedato. State andando verso la macchina di Frank, per raggiungere tuo padre a casa tua.
"E così domani partiamo..." Trè annuisce.
"Hei, approposito! I ragazzi non sanno nulla. Nè che vieni con noi, tanto meno che stiamo insieme... Facciamo una sorpresa, ok?"
"Uh-uhm, ma quindi... Non sai se sono d'accordo o meno?"
"Ma... No. Cioè, non devo chiedere il permesso. Il tour è anche mio. E fino a prova contraria, posso portare chi voglio."
"Ma dai! E... se non saranno d'accordo?"
"Si ritroveranno senza batterista." 
"Non lo faresti mai..."
"Non mi sfidare..." Frank ti guarda con sfida e tu scoppi a ridere:
"Che demente! Sia chiara una cosa: - gli punti l'indice sotto al mento - MAI. Non osare MAI lasciare i Green Day. Che sia per me, per tua nonna, per tua zia... per nessuno. Tutto chiaro, Wright?" Spalanca i suoi enormi occhioni celesti e annuisce.
"S-si signor capitano!" Lo baci a stampo, ma lui si tira indietro con il broncio.
"Non mi piacciono i baci a stampo, sai?" Accosta la macchina e ti bacia. Poi, tutto contento si rimette in carreggiata e accelera. Tu sorridi squotendo la testa.
 
"Papà? Siamo noi!" Entri nel tuo appartamento.
"Chris! Allora, che ti ha detto il dottore? Ciao Frank..."
"'Ngiorno Signor Shore..."
"Mi ha dato l'ok, con qualche piccola raccomandazione e un foglio da consegnare al 'dottore di bordo'.."
"Bene, sono contento per te... Vieni qui, salutami che devo andare in aereoporto..."
"Adesso?" Ti avvicini a lui
"Sì, fra due ore ho il volo, e fra check-in e roba varia sono quasi in ritardo..." lo abbracci
"Mi mancherai..."
"Anche tu, divertiti anche per me, mi raccomando..." Sorridi 
"Frank, mi raccomando a te, fammela tornare sana e salva..."
"Non si preoccupi signore, le riporterò indietro Christine senza neanche un graffio."
Tuo padre si allontana da te, e con IMMENSO stupore da parte tua, lo abbraccia.
Trè inizialmente basito, muove le mani verso la schiena di tuo padre, ma lui velocemente si sposta.
"Arrivederci ragazzi. Buon divertimento!" Ti bacia ancora una volta sulla guancia ed esce dal tuo appartamento.
"Mi ha seriamente abbracciato?" Sorridi 
"Sì. Seriamente..."
"Ma beeeeene... Vuol dire che gli sto simpatico?"
"Non esagerare adesso. Nessuno sta simpatico a mio padre." Lui scoppia a ridere e si butta sul divano, facendoti segno di metterti accanto a lui. Ti accoccoli sotto il suo braccio sinistro e gli cingi la vita con un braccio.
"No, ma prego, si butti ovunque lei vuole. Ho una sola domanda..."
"E sarebbe?" Ti domanda sogghignando.
"I suoi figli li abbandona lì da soli?" Lui si alza di scatto in piedi.
"Cazzo!" Ti bacia rapidamente. "Ti vengo a prendere domattina, ok? 'Notte Christy!" Esce dal tuo appartamento senza neanche farti chiedere a che ora verrà a prenderti.
 
 
 
E' una bellissima giornata. Sono appena le 9 di mattina, e già fa un caldo assurdo.
Le valigie sono pronte in salotto: Dentro c'hai messo di tutto. Roba estiva e autunnale per la maggiore.
Stai sorseggiando il tuo caffè appoggiata al tavolo, e aspetti.
Aspetti Frank, o per lo meno una chiamata. Oppure un messaggio con scritto: "Hei, sono vivo"
Non arriva nessuno dei tre, allora aspetti.
 
 
20 Minuti dopo....
 
Ok, ti stai preoccupando. Frank non risponde manco al telefono, Ramona non la puoi chiamare, si preoccuperebbe e basta, ma allora, che diavolo fai?!
Continui a digitare il suo numero sulla tastiera del tuo palmare:
346...
Il telefono vibra e per poco non lo fai cadere.
"Pro-pronto?"
"Hei, bignè alla crema! Buongiorno Chris, sei pronta?" ridi del nomignolo
"Se sono pronta? Certo tesoro, da 40 minuti circa..."
"40 minuti?! Ma che ore... PORCO CAZZO! Amore, fai in fretta, scendi, che tra due nanosecondi sono lì." Interrompe la chiamata e tu sospiri. 
E' il solito Frank, solo che ora ti chiama "Amore".
Stai bene solo al pensiero che state insieme... 
Cominci a prendere pacchi e pacchetti, e ad uscire dal tuo appartamento.
Cerchi di chiamare l'ascenzore con l'indice destro, che per ora è l'unico libero. 
Stai per buttare tutti i pacchi a terra, quando una mano spunta alle tue spalle e preme il bottone della chiamata, senza fatica alcuna.
Goffa come Dio solo sa, ti giri e riconosci il ragazzo che da qualche giorno incontri continuamente.
"Buongiorno! Non ho ancora avuto il piacere di conoscerla... Sono Jack, Jack Dawson, sono appena arrivato qui a Berkeley..."
Ti strappa gentilemente qualche pacco dalla montagna che tieni tra le braccia e li appoggia nella cabina dell'ascensore.
"Christine Shore, piacere mio!"
"Parte?"
"Uh-uhm" La situazione è alquanto imbarazzante, ti decidi a girarti verso la porta di casa tua, spegni la luce del salone, chiudi la porta e dai tutte le mandate con la chiave.
"Vuole..."
"Dammi del tu, siamo giovani!" Provi a scherzare. Lui sorride mestamente grattandosi la nuca.
"Certo... vuoi una mano con le valigie?" Calcoli che il peso complessivo delle borse è, come minimo, il doppio del tuo...
"Sì, grazie!" Gli sorridi ed entri nella cabina, lasciando spazio al tuo nuovo "amico". 
Preme il bottone del piano terra e infila le mani in tasca.
"Posso... Posso chiederti dove vai, Christine?"
"E-eh? Ah, un... un viaggio di piacere, in giro per il mondo..."
Le porte si aprono molto lentamente, e tu, prendendo più valigie possibili, ti avvìì verso il portone.
"Le prendi tu, quelle, Jack?" Chiedi indicando il resto delle tue cose.
"Sì, certamente!" Prende le ultime borse ed esce anche lui dalla cabina.
"Vuoi un passaggio... Non so, in stazione?" Sorridi grata.
"No, grazie, mi stanno venendo a prendere.... Ma grazie per il pensiero..." Vedi il suv di Trè svoltare l'angolo a 150 km/h, e squoti la testa.
"Appunto, il mio "taxi" è arrivato..." Frank ferma la macchina e scende, raggiante come sempre.
"Buooongiorno!" Ti bacia a stampo.
"Trè, lui è Jack, un nuovo inquilino del palazzo, si è offerto d'aiutarmi con le valigie..."
Dà una rapida occhiata alle tue cose.
"Ma quanta roba ti sei portata?!" Passa oltre la "roba" e stringe la mano al ragazzo.
"Piacere, Frank Edwblablabla Wright, grazie dell'aiuto!" Sorride sincero e Jack, si ripresenta a sua volta.
"Jack Dowson, è stato un piacere aiutare Christine... Va bene, ora devo proprio andare, è stato un piacere Christine e Frank, vi auguro buon viaggio...."
"Grazie!" Salutate e salite in macchina, mentre Jack si allontana a piedi nella direzione opposta.
"Alla buon'ora!"
"Scuuuusascusascusa! Ieri notte non so per quale cazzo di motivo ho spento il telefono e quindi la sveglia non è suonata... Pronta?" Sorridi.
"Certo!"
"Oh, bene. Billie e Jason ci aspettano... Ehm... Mi aspettano fuori casa di Mike..."
"E... Mike?"
"Davanti casa di Bill... Maccheccazzodicasinohannofatto?!" Si mette una mano in faccia ed estrae l'auricolare.
"Mike?! ... Si, ma dico: dove sei? ... Davanti casa di Billie, appunto... E Billie non è con te, vero? ... OH RONNIE SALVACI TU! Torna a casa tua, io sto arrivando... No, Mike, DAVANTI_CASA_TUA! ...A tra poco"
Si stacca l'auricolare e lo appoggia moooooolto delicatamente sul cruscotto.
"Non capiscono mai un cazzo..." Sorridi alla vista dell'aggeggio mezzo distrutto.
 
"Eccoli!" Frank indica un trio sormontato da una montagna di bagagli e con sfondo un ENORME pullman nero, verde e bianco, con le loro faccie stampate sopra, e un altrettanto ENORME Green Day stilizzato.
"Cosa diranno su di me, su di noi?" Frank scrolla le spalle.
"Nulla. Cioè, loro... Loro lo sanno... Cioè sanno che sono innamorato di te da una vita..." Muori un attimo dopo questa specie di dichiarazione...
"Ah. Ma non credi potrebbe dargli fastidio?" Si gira e ti guarda.
"Cosa dovrebbe dargli fastidio? La mia felicità? Chris, ne abbiamo già parlato: tutti e due o nessuno."
"Se lo dici tu..."


Ed eccoci qui :3 
Ditemi cosa ne pensate, d'accordo? u-u
Anche un "fai schifo" va bene, è pur sempre una critica costruttiva! xD
Anyway: vi lascio. Vado a guardare Merlin.
*lascia la merenda sul tavolo*

 W/ love,
Roxy.
   
 
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