Crossover
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Autore: Meky e Amber    05/04/2007    1 recensioni
In una città nove giovani stanno per compiere il proprio destino. Una profezia li segue stretti, sulle nove essenze e su tre poteri speciali. La loro battaglia sta per cominciare, scolpita da emozioni. Che l'avventura inizi!
[personaggi: Dragonlance, Inuyasha, Teen Titans, Rayearth, reali, inventati]
ATTENZIONE! A causa di eventi non molto piacevoli non potremo più scrivere questa storia insieme. Per ora mi impegno a pubblicare tutti i capitoli scritti finora, alcuni non completi purtroppo. Grazie.
Meky
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Fumetti, Libri
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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adeg sts hfcb

 

Capitolo 9

Incontro sotto la pioggia

 

Era ormai notte quando i ragazzi decisero di fermarsi a dormire. La luna nel cielo era piena e le tre ragazze erano senza parole per la sua bellezza.

-Dove viviamo noi non c’è nulla di simile…- mormorò Ambra osservando le stelle luminose che ricoprivano tutto il cielo. Le altre due annuirono.

-Peccato non avere un telescopio…- disse Gessica –Ci sarebbe stato utile- continuò

-Chissà se con esso si vede Marte da qua- bisbigliò sognante Jessica. Gli altri ragazzi stavano dormendo e loro avevano deciso di fare il primo turno in quanto non avevano sonno.

-Questo non lo so, ma sarebbe bello!-esclamò Ambra. Non aveva ancora parlato alle ragazze di quel bellissimo incontro del pomeriggio ma neanche loro non avevano detto nulla.

-Chissà se qui esiste Marte- disse Gessica stringendo la borsa che conteneva il gioiello. Doveva dirlo alle ragazze, erano amiche dopo tutto…

Jessica a disagio si mosse leggermente, mentre una domanda si formava nella mente delle tre.

“Che fare?” Così aprirono contemporaneamente la bocca per parlare

-Sentite ragazze io…- Si guardarono –Inizia prima tu…- ridissero insieme. –Basta!- esclamarono. Risero guardandosi mentre gli sguardi di Ambra e Jessica andarono sulla povera Ge.

-La prima nella confessione, eh?- Loro annuirono. Così una alla volta le ragazze iniziarono a raccontare quello che era accaduto.

-E se non fosse solo una coincidenza? Li abbiamo incontrati nello stesso momento…- chiese Jessica

-Ma sono così dolci…- disse Gessica mentre Ambra annuiva

-Se è per questo sono anche bellissimi!- esclamò Jessica esasperata. Le tre annuirono

-Eterei e soavi- disse Ambra scoppiando a ridere

-Prego!?- chiesero le due J/Ge

-Una volta ho letto una fic su Harry Potter…- iniziò a raccontare la ragazza

-Ma te pareva?- disse Jessica. Ambra la fulminò

-Stavo dicendo che ho letto una fic su Harry Potter dove c’era Blaise…-

-Chi diavolo è Blaise?- chiese Gessica confusa. Ambra la guardò con sguardo assassino 

-E io che ne so? Nei libri c’è, nelle fic pure…- disse

[NdMeky: Hey Ambra, non rompere! Io non sono una sfegatata di Harry Potter come te sai!? (lei con mazza in mano pronta a colpire)] [Nd Amber: Riprenditi cara… (accarezzandole la testa)] [NdMeky: ti uccido!!! (la rincorre per tutta la storia agitando in aria la mazza in mano)] [NdAmber: AIUTOOO!!! (scappando)] [NdJe: FINITELAAAAAAA!!! Non è il momento di discutere! (ringhia mentre le due dalla furia cieca della loro amica si bloccano mettendosi sull’attenti) Torniamo nel punto di prima (si incamminano velocemente verso il punto lasciato a metà). Ge, posa la mazza! (lei ubbidisce velocemente) Amber finisci di scrivere questo maledetto pezzo!!! (Amber inizia scrivere velocemente al computer mentre dietro di lei Je malvagia la controlla)], Sorrise, mentre le due J/Ge alzavano un sopracciglio –Stavo dicendo, c’era Blaise che in questa fic è molto…- Ci pensò un momento -…  fighettino? E ad un certo punto si fa una magia in cui la R diventa moscia-

-Tutto merito di mia sorella che ha trovato la fanfiction, capito?- spiegò Ambra annuendo, poi sbadigliò improvvisamente –Bene, visto che siamo delle brave ragazze io vado a nanna, notte…- Si mise le mani sotto la testa chiudendo gli occhi addormentandosi pochi attimi dopo. Le due scossero la testa.

-Che bambina!- esclamò Gessica, ridacchiando.

-Già ma il bello è che non se ne accorge neanche!- Le due annuirono.

-Già- posò lo sguardo al cielo poi di nuovo su Ambra che stava pacificamente dormendo poco distante da lei. –Chissà dove ha messo il mio laccio per i capelli?- Jessica alzò le spalle.

-Boh…-

-Mh… Vabbé, buona notte Je-  disse mettendosi supina Gessica.

-Buona notte, ora sveglio pure quelli del secondo turno- Jessica si alzò in piedi.

-Ah, il secondo turno già… chi è che c’era?- domandò chiudendo gli occhi

-Raistlin e Laurana…-

-Ah. Però è strano vederli tutti qua, anche Wyle… Corvina, Terra e Kagura no perché naturalmente li vedevo in televisione, ma… loro che vengono da un libro… sai me li sono sempre immaginati in un certo modo ed è… strano…- Jessica annuì.

-Si, hai ragione- la guardò. Si era addormentata. Si avvicinò a Laurana e la scosse leggermente. Laurana aprì gli occhi.

-È già ora?- chiese

-Si…-

-Ok, ci sono…- Si mise a sedere stirandosi. Scosse poi il braccio di Raistlin. –Sveglia che tocca a noi-

 

La mattina dopo i ragazzi si svegliarono all’alba, poi si incamminarono di nuovo verso la fine della foresta.

-Non vedo l’ora di arrivare alla prossima città! Sarà bellissima ne sono certa!- esclamò Laurana. –E poi ci saranno sicuramente qualche cosa di nuovo e di eccitante!-

-Per te qualche cosa di nuovo ed eccitante sono i nostri cari amici soldati?- chiese Corvina

-Perché?- domandò la ragazza

-Perché non credo che nella prossima città non ci siano dei soldati!- sbottò la ragazza.

-Corvina ha ragione!- disse Terra, sconsolata

-Il problema è che non possiamo mostrarci troppo in giro- disse Raistlin. –Sarebbe meglio che solo quattro di noi andassero in città a comprare le provviste e tutto quello che ci serve… siamo nei guai se ci prendono…- Ambra sospirò.

-Sai Raistlin, potresti essere un ottimo Serpeverde!- esclamò esasperata.

-Sempre con Harry Potter tu???- le fece notare Jessica.

-Harry Potter chi???- chiesero tutti gli altri. Le tre ragazze scossero la testa.

Ambra guardò il cielo, contrariata.

-Fantastico, pioggia in arrivo! Gessica, che ti prende?-

-Guarda che ogni tanto deve piovere, sai? Non può esserci solo il sole!-

-Io non voglio dormire sotto la pioggia!- esclamò Terra

-Le donne, non si sanno sacrificare…- cominciò Wyle, di cattivo umore

-Chiudi la bocca se non ti vuoi ritrovare un masso al posto del cervello! Anche se non credo ci manchi molto…- mormorò Terra

-Comunque durerà poco la pioggia, non preoccupatevi!- esclamò Gessica sorridendo.

-E come lo sai?- chiesero.

-Sono o non sono la signora del cielo?- disse lei come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Ignorandola, ricominciarono a camminare. Poco dopo il gruppo si dovette fermare per riposare. Purtroppo, però, le loro provviste erano ormai finite. Parlottano fra loro su una probabile soluzione, alla fine le tre ragazze si alzarono insieme

-Noi andiamo a cercare qualcosa nel bosco- disse Ambra –Tranquilli, non ci allontaneremo molto. Ah, e se per caso tra dieci minuti non torniamo, venite a cercarci!- Loro annuirono. Si inoltrarono fra la boscaglia, finchè furono abbastanza lontane da non sentire più le parole dei compagni.

-Separiamoci ragazze- propose Jessica. –Avremo più possibilità di trovare provviste-

Le altre annuirono concordi e presero strade opposte.

 

Intanto…

Tre uomini guardavano la scena da uno specchio ovale, affisso alla parete della loro stanza. Senza che le povere tre se ne rendessero conto, venivano seguite ovunque. Si diedero un’occhiata d’intesa e scomparvero.

 

Ambra stava camminando da un po’ di tempo rovistando tra i cespugli o sugli alberi ma non aveva trovato molto, solo bacche o mirtilli e aveva preso dei funghi striminziti. Sperò che a Gessica fosse andata meglio quando ad un certo punto sentì un tuono  e il cuore iniziò a batterle forte. Non le erano mai piaciuti i tuoni.

-Oh no…- Si voltò verso il sentiero che l’avrebbe portata all’accampamento e iniziò a camminare sperando che non iniziasse a piovere proprio adesso. Sbagliato. Grosse gocce di pioggia iniziarono a scendere dal cielo plumbeo.

-Miseriaccia!!-

Cercò di correre ma venne agguantata per un braccio. Urlò spaventata scattando indietro. Guardò dietro di sé riconoscendo il proprietario di quegli occhi.

-Harry! Cosa ci fai qua?- chiese. Il ragazzo aveva il cappuccio alzato e i suoi occhi erano pieni di stupore. Recitare gli stava riuscendo più facile del previsto.

-Cosa ci fai tu piuttosto, non vedi che piove? Dovresti essere dai tuoi compagni, all’asciutto!-

-Lo so, è che sono venuta a prendere qualche cosa da mangiare…- disse indicandogli le poche cose che aveva. Lui le scrutò e appena visti i funghi li buttò a terra –Ma che fai?-

-Stupida, sono velenosi! I funghi se non si conoscono andrebbero lasciati dove sono…- Un lampo seguito da un tuono fece incendiare un albero lì vicino. Ambra urlò spaventata stringendo forte la mano di Harry che la guardò. –Vieni forza- Lei lo guardò, spaesata.

-Ma… i miei compagni…-

-Ti vuoi ammalare!? Sono sicuro che se la caveranno benissimo!- Lei guardò in direzione dell’accampamento e annuì. Lui si sciolse il mantello rivelando un paio di pantaloni neri e una maglia aderente del medesimo colore con le maniche lunghe

“Questo è un uomo fatto e figo” pensò la ragazza –Hey, perché ti togli il mantello? Vuoi gela…a…a…a…REecciù!- Ci mancò davvero pochissimo perché tutto il cibo preso le cadde a terra

-L’unica a gelare qui sarai tu!- Le adagiò il mantello sopra le spalle e le alzò il cappuccio, allacciandole il tutto perché restasse completamente coperta. Il cuore della ragazza mancò di un battito… era completamente avvolta dall’odore dell’uomo. –Ecco, questo mantello è pesantissimo in inverno e leggerissimo in estate, è magico e non ti ammalerai così- Lei lo guardò

“Ma così tu…” Lui le prese la mano e insieme si diressero dalla parte opposta dell’accampamento. Poco dopo raggiunsero una grotta e i due ci entrarono. Lui rabbrividì. Pronunciando una parola, dal nulla si accese un fuoco scoppiettante e vi si sedette di fianco.

-Come facevi a sapere di questa grotta?- chiese la giovane. Lui alzò le spalle.

-Questa foresta mi affascina molto, così ogni tanto la esploro!-

-Capisco…- Si guardò e rise. Lui la guardò e la imitò.

-Sei un po’ ridicola!- Lei annuì

-Già, mi sento come se avessi addosso cinque taglie in più!-

Il mantello infatti le cadeva da tutte le parti. Lei se lo tolse e glielo allungò sedendosi al suo fianco –Grazie Harry, sei stato molto gentile…- Gli sorrise. Lui riprese il mantello mettendolo vicino al fuoco.

-Prego, non c’è di che…- Lei lo guardò

-Accidenti, sei tutto bagnato- Guardò a terra, imbarazzata.

-Non preoccuparti. I miei vestiti si asciugheranno in poco tempo…- Lei sorrise

-Però se vuoi posso darti questi, ne vuoi mangiare un po’ con me?- chiese la ragazza mostrandogli le bacche e i mirtilli. Lui annuì

-Ok- li misero in mezzo e per poco tempo non parlarono accompagnati solo dal rumore della pioggia.

-Ehi Harry?-

-Cosa?- lei restò un momento in silenzio

-Ti piace usare la magia?- Sorpreso la guardò.

-In realtà non molto- Questa volta fu lei ad essere sorpresa.

-Come mai?-

-Perché io non ho una grande voglia di studiare! So solo gli incantesimi base, come trovare la strada persa o… accendere un fuoco, depurare l’acqua… cose così! Invece un mio amico- disse pensando a Sey –La adora e sta continuando gli studi…- Lei annuì

-Sai a vederti non sembri una persona che non ama studiare-

-Me lo dicevano in molti…-

Per qualche strana ragione, la ragazza non volle approfondire il discorso. Guardandolo negli occhi vi lesse dolore, molto dolore… così nascosto e celato che credette di esserselo immaginato. La ragazza guardò il cielo.

-Maledetta Gessica! Aveva detto che la pioggia non durava tanto!- Harry, meravigliato, la guardò: pensava avrebbe chiesto di più, invece aveva cambiato totalmente discorso!

-E ti dispiace stare sola con me?- chiese poco dopo. Lei sorrise rispondendo con tutta sincerità.

-No, non mi dispiace- disse -Non può dispiacermi…- aggiunse in un mormorio. Lo guardò arrossendo leggermente –E a te?- balbettò –Ti dispiace stare solo con me?- “Oh accidenti che domanda assurda! Che vergogna! Non ho mai detto nulla di simile in vita mia!!!” pensò mentre il cuore le batteva all’impazzata.

-Stranamente no…- sorrise, un sorriso affascinante e sincero. Lei si strinse le ginocchia. –Cosa ti succede?-

-Niente è che…- Arrossì –Sai mi sento… strana…-

-Strana?- chiese stupito. La recitazione era davvero troppo… spontanea… Aveva fatto ogni cosa come nel piano, ma in alcuni momenti le emozioni erano sue, reali.

-Si, strana- appoggiò la schiena alla parete guardando il soffitto –Devo confessarti che non sono mai stata sola con un ragazzo così a lungo e quando intendo sola intendo solo lui e la sottoscritta. Così… quando ti ho incontrato la prima volta mi sentivo imbarazzata, e tuttora lo sono, ma… meno…- Lo guardò –Mi piace questa sensazione di serenità quando resto con te. Mi piace stare con te, sei interessante e vorrei conoscerti meglio…- Sorrise –Vuoi… essere mio amico?- chiese. Lui la guardò confuso. Amico? Di lei? Ma scherziamo? Non doveva finire così! Lei si doveva innamorare!

“Ma che diavolo penso?? Va bene Harry, sei impazzito! Se vuoi arrivare a quello che vogliono i tuoi signori, devi prima fartela amica giusto? Ma perché mi sento un vuoto allo stomaco?” si chiese. Lui annuì. –Ok, va bene!- Lei scattò in piedi, felice.

-Che bello! Harry? Non sei contento?- chiese quasi saltellando

-Si…- disse guardandola. Lei era stata sincera e lui… lui la stava usando… che razza di uomo era?

[NdMeky: Ehm… Harry… a dirla tutta non sei proprio un uomo…] [NdAmber: Non anticipare!]

La pioggia finì e la ragazza guardò il sole e le nuvole grigie che si allontanavano. Uscì e lui la seguì.

-Bene, credo che sia ora di salutarci io… devo andare!- Alzò la mano in segno di saluto e sorrise .–Spero che ci rivedremo presto- fece un passo indietro.

-Lo spero… anche io…- lei andò ancora indietro

-A presto allora e grazie di nuovo- Gli voltò le spalle ma si bloccò voltandosi sorridendo –Beh, la sai una cosa?- chiese lei guardandolo

-Cosa?- domandò lui

-Hai degli occhi espressivi che sono bellissimi- Alzò la mano in segno di saluto e corse via. Sparì dalla vista del giovane, rimasto impietrito. Gli aveva detto che aveva degli occhi bellissimi ed espressivi… un dolore misto a piacere esplose nel suo cuore. Con tutte le sue forze cercò di cancellare quel sentimento, che stava facendo riemergere dei ricordi… ricordi di fiamme, rabbia, morte… ricordi di una giovane sorridente che lo chiamava per nome…

Serrò la mascella, lo sguardo si era offuscato in un’uniforme lastra di ghiaccio impenetrabile.

“Irene”

 

Gessica stava camminando in mezzo alla boscaglia, quando il cielo iniziò a tuonare.

-Accidenti, non poteva aspettare un po’ per mettersi a piangere il cielo?!?!- sbottò la ragazza stringendo le poche cose che era riuscita a racimolare e iniziando a correre; raggiungere l’accampamento era fuori discussione, soprattutto perché la pioggia sarebbe durata poco ma sarebbe stata abbastanza violenta. Improvvisamente davanti a sé scorse una persona… che fu molto contenta di vedere!

-E tu che ci fai qui?- chiese l’uomo davanti alla ragazza

[NdMeky: Eeeddai… ‘sta frase verrà ripetuta ancora per molto?!?!?][NdAmber: All’infinito vorrai dire! Ho l’impressione che passerà alla storia come: “Le frasi ripetute di Amber e Meky”, trovi? ^_^?] [NdMeky: Ehi, hai notatos che ès las primas voltas ches parliamos nois comos scrittricis?] [NdAmber: Me-chan? Ci sei? Ce la fai? Sei… connessa -_-’)? Probabilmente no ma… non credi che lo spagnolo sia… un po’ diverso e che tu lo hai scritto… da schifo? ^^ E poi non è proprio la prima volta…] [NdMeky: Ciertos! L’hos fattos appostas! Se nos ches devertimientos c’ieras?] [NdAmbra: Tu-sei-suonata! Tu compries? Benes, oras nois tornares a nostras storias o ios uccideres tessssss. Tesssssoro….] [NdGollum/Smeagol: Chi mi ha chiamato, tesssssssss (ecc ecc ecc)oro?] [NdGe: Scusate? Vorrei tornare al MIO INCONTROOOO!!! Chiaro?] [NdAmbra: Idilliaco, preciserei! Credo che non aspetti altro… -_-!] [NdGe: Parla per te… -.-] [NdAmbra: ^///^ Pensa per te… (borbottando)] [NdAmber: Non sembra, ma sono tutte e due delle timidone, vero Me-chan?] [NdMeky (stanca della scena): Si si, potremmo tornare a scrivere “seriamente”. E poi loro due non dovrebbero entrare nei discorsi di noi due!! è.é]

E fu così che la storia riprese… [NdTutti (soprattutto Gessica): ALLELUIA!] Ehm ehm…. E la storia riprese… (fulminando a destra e a manca)

-Beh…- disse arrossendo lei –Sto cercando qualcosa per la cena, sai…-

-Sotto la pioggia? Dai, vieni con me- Lui le prese la mano e lei lo seguì. In quell’istante la pioggia divenne più forte e forse non era dovuto solo alle condizioni climatiche… –A proposito, il mio nome è Sey-

-Il... il mio è… Gessica…- balbettò lei. Corsero sotto la pioggia, alla ricerca di un riparo; finalmente giunsero nei pressi di un accampamento.

-Entra- le disse lui aprendo il lembo di tenda che fungeva come entrata.

-Tu vivi qui dentro?- gli chiese Gessica

-Mi sono accampato nel mezzo della foresta per trovare dei tipi di pianta che crescono solo qui-

-Ah… Per caso sei un mago?-

-Esatto- disse lui, sorridendole sinceramente. Sotto quel sorriso, la ragazza s’imporporò. Lui le allungò un asciugamano. –Tieni, asciugati un po’ o ti beccherai un raffreddore…- Gessica lo prese e, nel farlo, gli sfiorò la mano.

-Oh…- dissero insieme. Sey le sorrise e le si sedette accanto.

-Sai, anch’io sono una maga- gli disse la ragazza. Lui la fissò sorpreso, sinceramente.

-Davvero? E che tipo di incantesimi preferisci?- chiese mentre gli brillavano gli occhi.

-Dunque… un po’ tutti, ma preferisco quelli dell’aria oppure quelli di luce e tenebre. E tu?-

-Quelli riguardanti la natura, o quelli di tuono-

-Davvero?- chiese sbalordita la ragazza alzandosi a carponi –Anche a te piacciono i tuoni? Certo, se sei in una foresta o in un qualche altro luogo pericoloso non sono proprio simpatici-

-Ma noi siamo in una foresta…- le fece notare lui

-Ops…- disse lei mettendosi una mano sulla bocca e facendo una smorfia buffa. Lui scoppiò a ridere divertito, e lei imbarazzata arrossì e rise con lui poi guardò il cielo, stava per finire la pioggia. Sorrise e con un movimento veloce della mano addensò le nubi. Così sarebbe piovuto per altri dieci minuti… –Che figuraccia…-

-Non è vero! Sei simpatica- disse, senza dover fingere tanto. Quella ragazzina, coi suoi modi buffi e timidi gli faceva una tenerezza che non provava da molto tempo; guardò i suoi occhi azzurro-grigi, fissi a terra e sentì come uno strano istinto di volerli avere per sempre. Poi la sua bocca, dall’aspetto così morbido e ingenuo… Scosse la testa con forza. Ma a che stava pensando?! Non era certo quello, quello a cui si era riferita la Signora! Si stava auto-incantando! Eppure… Eppure non gli dispiaceva. In fondo… si sentiva infinitamente umano così… Si fermò a fissarla e lei, imbarazzata alzò lo sguardo su di lui. Per un istante, Sey desiderò intensamente di poter toccare quelle labbra socchiuse…

-Sey, cosa c’è? Mi stai fissando…- disse alla fine Gessica.

-Nulla, - disse l’uomo scacciando i pensieri confusi che gli affollavano la mente –stavo pensando. Mi ero incantato- La ragazza sentendosi un po’ a disagio sotto lo sguardo indagatore di lui si affacciò fuori dalla tenda.

-Oh, ha smesso di piovere- disse aprendo completamente la porta e facendo entrare dei piccoli raggi di sole “L’incantesimo è svanito al momento giusto…” pensò lei sospirando –Credo di dover andare. Sai, i miei compagni potrebbero preoccuparsi…-

-Certo- disse lui prendendole la mano –Ci rincontreremo presto, me lo sento- affermò poi, sperandolo veramente.

-Istinto da mago?- chiese lei, con una luce complice negli occhi.

-Istinto da mago- rispose l’altro, ricambiando lo sguardo.

-Allora alla prossima volta Sey-

-Alla prossima, Maga del cielo- Lei arrossì.

-Te ne sei accorto?- chiese

-È stata una cosa carina addensare le nubi per restare ancora un po’ con me…- Lei si schiarì la gola cercando una buona scusa

-Beh, la conversazione si stava facendo interessante- Lui sorrise e avvicinò la mano alle labbra, poi gliela lasciò, e la ragazza, un po’ titubante, uscì dalla tenda, correndo via con in braccio i viveri raccolti prima della pioggia. Sey la guardò sparire, e un sospiro uscì involontariamente dalle sue labbra. Per sua fortuna, i Signori avevano smesso d’interessarsi alla scena, e non si accorsero del suo comportamento strano.

[NdGe: Scrittrici! Voglio rimanere lì! Sigh…] [NdMeky e Amber: Smettila, è finito il cap. poi avrai tantissime altre occasioni per vederlo…] [NdGe: Siiigh!!]

 

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