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Autore: Cheshire_Blue_Cat    20/09/2012    2 recensioni
... bene, questa è la prima fic che pubblico e, anche se sono cosciente che fa veramente schifo, spero che piaccia a qualche buon anima ^.^ parla di una ragazza che non è umana, si chiama(casualmente -.-) Lirin e sul suo passato è gettato un velo di mistero su cui lei intende far luce, ovviamente possiede un'Ombra(di mia invenzione)... bhe, spero vivamente che qualcuno legga questa schifezza... P.s. ho preferito scrivere che i personaggi fossero un po' più grandi che nell'anime... spero non dispiaccia a nessuno. ^.^
P.p.s. ho apportato alcune modifiche al capitolo 8 per chi fosse interessato... -.-" mi ero dimenticata che per inserire i dialoghi bisogna usare i trattini e non le virgolette... pardon! ^.^
//Incompiuta... già... mi duole il cuore, ma alla fine ogni storia è già finita appena si scrive la prima parola per chi la scrive quindi anche questa storia prima o poi avrà una fine//
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Lirin

 
Voglio morire… la prima cosa che pensò quando le mancò l’appiglio sotto i piedi.
L’aveva ucciso, aveva ucciso Gilliam… ma che le era preso tutto ad un tratto? Tutto quel sangue: NO! non ci doveva pensare o sarebbe impazzita.
Teneva gli occhi chiusi precipitando, gli aprì solo a pochi metri da terra trasformandosi in un giaguaro e cadendo in piedi tremante: Zola… le pupille le si strinsero: - Devi uccidere Zola. - le ultime parole di Gilliam.
Perché?
Rabbrividì, sentiva ancora il vuoto sotto di se accompagnato da un senso di smarrimento.
Mosse un passo, ma ricadde sulla pancia con un uggiolio appena toccò terra con la zampa: Dannazione… strinse i denti e si rialzò.
Che doveva fare?
Tornare indietro o seguire ancora Zola e gli altri?
Non ce la faceva più a fare avanti e indietro senza prendere le parti di nessuno, ora non poteva prendere nessuna delle due strade; se fosse tornata da Logi dopo aver ucciso Gilliam, Delphinium l’avrebbe uccisa e se fosse andata con Zola doveva essere pronta ad uccidere Nene, non che le stesse particolarmente simpatico, ma su quella strada avrebbe di sicuro incontrato Andropov e Schneider.
Figlia della Morte… rabbrividì al solo pensarlo. Era sempre stata diversa da chiunque altro e l’aveva capito solo adesso cosa realmente fosse.
Non a caso si ritrovava sempre a camminare da sola, ogni dannata volta. Nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di seguirla, ripensandoci con la mente lucida le venne da piangere.
Da Demone si tirò le ginocchia al petto e affondò il viso sul braccio ferito da cui piano cominciarono a scendere gocce di sangue misto a lacrime.
Non sollevò la testa neanche sentendo un fruscio alle spalle.
- Oh, la piccola Mezzodemone. - la salutò una voce con falsa gentilezza: - Tutta sola in mezzo alla foresta… -
Lo stridere di una lama che veniva sguainata: - Anche Andropov ha capito che è meglio starti lontano? - si avvicinava.
Lei si strinse le gambe fino a graffiarsele: - Stai zitta. - sibilò.
Delphinium rise: - Cosa c’è? La verità fa male? - chiese beffarda: - Non sei umana, non sei Demone. Esiste un posto per quelli come te? -
Lirin sgranò gli occhi fissando il vuoto: Ha ragione… non ho un luogo a cui tornare… ormai non vedeva più, il velo che aveva sugli occhi glielo impediva: - Uccidimi. - mormorò pianissimo.
Evidentemente Delphinium non la sentì: - Sei sola… - affermò.
- Uccidimi. - sussurrò un po’ più forte.
- Non hai un posto a cui far ritorno… - continuò.
Lirin strinse i denti: - Uccidimi. - disse, stavolta parlando con un tono di voce normale.
- Dove potresti stare se non all’inferno? -
- Uccidimi! - urlò alla fine voltandosi finalmente a guardarla per ritrovarsi poi l’Ombra artificiale di Delphinium con gli aculei protesi verso il petto.
Non si mosse, voleva urlarle di fare più in fretta, era tutto così lento e struggente, non capiva più cosa stesse accadendo.
- LIRIN! -
Avanti Delphinium, muoviti a farmi fuori! pensò serrando le palpebre, appena chiuse gli occhi però si sentì svenire.
Sono morta…
 
Fu presa alla sprovvista, quelle lame cerulee che le vennero scagliate contro lacerarono la maggior parte delle zampe uncinate della sua Ombra, indietreggiò di poco.
Sorrise sarcastica: - Andropov… ti diverti a fare l’eroe? - domandò melliflua rigirandosi il pugnale tra le mani.
Lui non rispose riservandole uno sguardo truce e prese in braccio Lirin.
Delphinium rise: - Oh… è per la ragazza che ti dai tanta pena… - disse fingendo di averlo capito solo ora.
In tutta risposta un cristallo le arrivò a pochi centimetri dal collo: - Non essere ipocrita, ci tieni troppo ad uccidere Lirin, non può essere un ordine di Logi. -
La donna sorrise in modo alquanto sinistro: - Povero ingenuo, non hai ancora capito quanto quella ragazza possa essere pericolosa, se lo volesse potrebbe spazzare via un’intera città in un unico gesto e uccidere te. -
- Se volesse… - ripeté An.
- Non ha controllo e per quanto cerchi di evitarlo il suo sangue attira le Tenebre come il miele con le api. -
Non lo diede a vedere, ma An rimase molto turbato da quella frase. Scosse impercettibilmente la testa e fece per andarsene.
- Fossi in te starei attento. - lo ammonì l’assassina prima di voltarsi a sua volta e incamminarsi nella direzione opposta.
Non badò a quelle parole continuando a camminare, si fermò un momento solo quando non sentì più i passi di Delphinium alle spalle.
Devo portarla da Logi… si disse guardandole il taglio sul braccio e un altro paio sulla guancia.
Evocò Alfain e fece per caricarci sopra il corpo inerte della ragazza che l’Ombra si scansò tintinnando contrariata.
Che c’è? chiese lui alzando un sopracciglio.
Ti ricordo che ha ucciso Gilliam, non so così farà Logi a questo punto…
Già, se n’era dimenticato, rimase soprappensiero per un bel po’ poi titubante attivò la ricetrasmittente; anche se lo Squadrone si era praticamente sciolto lui e Schneider la tenevano ancora.
- Schneider? -
- Andropov! Dove sei? - gli urlò il biondo dall’altro capo.
- Sono con Lirin, è svenuta. -
- Gilliam? -
An rimase a lungo in silenzio.
- Capisco… - lo anticipò Schneider intuendo la risposta: - Che intenzioni hai? Se la porti qui Logi la squoia viva ammesso che Delphinium non la uccida prima. - continuò.
- L’ho incontrata adesso, c’era quasi riuscita… - silenzio: - Ha detto che il sangue di Lirin attira le Tenebre, ne sai qualcosa? -
- Vedo che posso fare… Immagino che sarai qui entro i prossimi cinque minuti quindi ti consiglio di entrare dalla finestra. -
- Logi? -
- Appunto, è qui. -
Chiusero lì la conversazione e An congedò la propria Ombra con un “Me la faccio a piedi.”
Teneva lo sguardo fisso sul volto pallido della ragazza.
- Andropov… ti diverti a fare l’eroe? -
Scosse la testa, che ne poteva sapere Delphinium di rimpianti? Se adesso non avesse salvato Lirin ne avrebbe avuto parecchi altri da aggiungere alla sua personale collezione.
No, era decisamente sbagliato definirlo l’eroe della situazione… … …
Cos’era quello???!!! quel rumore insistente non prometteva niente di buono, si voltò lentamente e il rumore si ripeté, solo che non era un rumore, somigliava al grugnito degli orsi, ne ebbe la conferma quando ne scorse parecchi tra la macchia.
Prese fiato come se dovesse immergersi e continuò a camminare sperando che no lo notassero: Avranno sentito l’odore del sangue di Lirin… immaginò.
Inavvertitamente diede un calcio ad un sassolino, gli venne la pelle d’oca sentendo i versi gutturali degli orsi cessare: Cazzo… cazzo… cazzo… imprecò.
Bene, credo di dover correre… per fortuna gli bastò fare qualche metro per trovare un’insenatura nella roccia in cui infilarsi insieme a Lirin.
Fece appena in tempo ad appoggiare la schiena sul muro e ad evocare una barriera di cristalli per chiudere l’entrata che altre il loro nascondiglio si cominciarono a vedere gli orsi annusare l’aria confusi alla loro ricerca.
Quella sottile barriera schermava abbastanza il sangue di Lirin da confonderli e non era poi tanto visibile dall’esterno quindi ora non gli rimaneva che cercare di svegliare la ragazza.
Le diede due colpetti sulla guancia e subito lei spalancò le palpebre andando a sbattere la schiena contro la roccia per lo spavento. Stava per urlare che An le tappò la bocca portandosi l’indice alle labbra.
Lei aveva gli occhi arrossati e lucidi: - Che ci fai qui? -
An scosse la testa sorpreso dalla domanda: - La domanda giusta è cosa ci fai TU qui. Perché… - ingoiò un groppo: - … stavi piangendo? -
- Dovevi lasciare che Delphinium mi uccidesse. -
- Per quale assurdo motivo? -
Due copiose lacrime le rotolarono sulle guance: - Perché glielo avevo chiesto io. -
Andropov ammutolì e per quanto si sforzasse non riusciva a guardarla negli occhi, che lei ostinatamente teneva aperti fissi su di lui.
- Faresti meglio ad allontanarti da me finché sei in tempo. - gli consigliò la Demone.
Il ragazzo deglutì a vuoto e l’abbracciò di slancio: - Ti prego non guardarmi a quel modo… - supplicò.
Lirin singhiozzò stringendosi talmente tanto a lui da conficcargli le unghie nella pelle aspettando di sentire il resto della frase.
- Il tuo è lo sguardo di chi odia. -
- E io non ti odio. - gemette Lirin, con una tristezza tale da far piangere anche il cielo; qualche gocciolina cominciò a cadere dal cielo ingrigito.
- An… perché continui a metterti in mezzo quando sono ad un passo dalla morte? - chiese appena si fu calmata.
- Perché mi trascino dietro troppi rimpianti, quello di lasciarti morire sarebbe il peggiore… -
- Rimpianti per un anima dannata? -
Lui sciolse l’abbraccio facendola riappoggiare al muro di fronte, non che lo spazio permettesse di muoversi e comunque dovevano stare praticamente appiccicati per riuscire a stare uno davanti all’altra.
Scese un denso silenzio, An sospirò: - Vorrei sapere cosa pensi. -
Lirin si asciugò le lacrime: - Penso… che dovrei andarmene via da qui. - disse quasi a se stessa.
- Ti ucciderebbero. - le ricordò riferendosi ai Demoni, perché era lì che lei aveva intenzione di nascondersi.
- Non ho detto che voglio restare in vita. - puntualizzò Lirin.
An stava per risponderle che si immobilizzò di colpo rabbrividendo.
- Che c’è? - chiese Lirin.
- Sento come uno stimolo. -
- Ehi! Non dirlo mentre sei appiccicato a me! - sbraitò la Demone e fu tentata di tirargli un calcio, ma si bloccò come ad ascoltare qualcosa di flebile.
- Non stimolo in quel senso! - si corresse An.
- Sai… ho freddo anch’io… - balbettò Lirin colta da un brivido prima di alzare lo sguardo e vedere che proprio sopra di loro c’era il muso ringhiante di un orso che incurante sbavava loro addosso.
- Bleah… - commentò la Demone prima che Andropov attirasse la sua attenzione.
- Allora, evochiamo l’Ombra e ce la filiamo, ok? - le spiegò sottovoce.
Lirin scosse la testa, dopo quella caduta libera non avrebbe più avuto il coraggio di volare, la sensazione di vuoto e vertigine permaneva.
An evidentemente non voleva sentire ragioni perché l’afferrò per la vita e, frantumata la barriera con un colpo secco, si fiondò fuori; con un solo balzò riuscì ad arrivare sulla testa della propria Ombra appena evocata volando rasoterra verso il forte di Logi.
Lirin teneva la faccia contro di An ostinandosi a non sentire l’aria che le sferzava i capelli perché, più ci pensava più quel vento diventava violento e si macchiava di sangue.
Strinse gli occhi con più forza: - Ti prego, parlami. -
- Stai davvero così male? - chiese il ragazzo che sempre la teneva stretta.
Lirin deglutì: - Mi sembra di poter impazzire da un momento all’altro… -
- Sta tranquilla, siamo arrivati. - la rassicurò e il vento smise di soffiare.
La Demone riuscì solo allora ad alzare la testa ritrovando la vista familiare di quella finestra da qui era saltata giù un sacco di volte, ci si aggrappò quasi fosse la sua ancora di salvezza catapultandosi nella stanza e non osando alzarsi dal pavimento.
Qualche secondo e fu dentro anche Andropov, la aiutò ad alzarsi e, con la massima cautela, andarono a bussare alla camera Schneider.
 
ANGOLINO VANEGGIO XD
Ehilà! Mi sembra una vita che non aggiorno, chiedo umilmente perdono per averci messo così tanto tempo per scrivere così poco(per i miei standard da 9 pag O.O) ma ho avuto la “splendida idea” di iniziare un’altra fic senza prima aver finito questa… in più è ricominciata la scuola e sono a terra…
Vorrei precisare che questo cap è la metà di quello che avevo intenzione di scrivere, spero di riuscire a completare la seconda parte a breve ^.^
Bye bye e che nessuno mi linci per il mio ritardo D:
 
  
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