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Autore: JaneA    20/09/2012    1 recensioni
Come si può insegnare ad amare? Soprattutto, come si può insegnare ad amare a qualcuno che non sa, a qualcuno che è vuoto?
Jane è una bambina di 5 anni. Sarà proprio lei ad insegnare a Draco Malfoy ad amare? Tensione, rancore, assenze, tristezza porteranno a quello che è il fine, porteranno all'amore?
Ma soprattutto Draco Malfoy riuscirà a farsi amare?
Cerchiamo di scoprirlo in questa nuova fan fiction! Vi ringrazio immensamente sin da ora :)
Un abbraccio, JaneA
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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L’amore più bello è quello che risveglia l’anima,

e che ci fa desiderare di arrivare più in alto;

è quello che incendia il nostro cuore e porta la pace nella nostra mente.

-The Notebook

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Erano passati ormai mesi dall’inizio dell’ardua ricerca.

Draco aveva ormai scandagliato ogni momento della memoria della donna di cui era follemente innamorato, alla ricerca di un piccolo dettaglio che potesse aiutarlo. Nulla.

“Voglio adottarla. Voglio che sia mia figlia a tutti gli effetti.” Aveva detto una sera subito dopo aver messo la piccola a letto.

Hermione si era seduta con aria stanca sul divanetto e si era accoccolata sul petto dell’uomo.

“Dobbiamo prima sposarci e sai come la penso.”

“Lo so, vuoi aspettare per lei. Ma io..”

La donna prese il volto dell’uomo tra le mani.

“Ti ama. Sei già suo padre.”

“Voglio che il suo regalo di compleanno sia potermi chiamare papà.”

Hermione sorrise.

“Va bene.”

L’uomo strabuzzò gli occhi.

“Mi sposerai?” domandò confuso

“Non tanta fretta Malfoy –sorrise la donna- adotta mia figlia, diventa suo padre. Poi forse ti sposerò.”

Avvicinò le sue labbra a quelle dell’uomo.

Lui fece scorrere le sue dita lungo il corpo della donna.

“Ti amo, Granger.”

“E’ sempre una gioia sentirtelo dire.”

“Ehi, voi due! Non dovreste andare a letto?”

Una vocina aveva interrotto i due, affacciata alle scale c’era la piccola Jane che sorrideva e li accusava con il suo piccolo ditino.

Draco sorrise

“Jane, sarai una perfetta Serpeverde, ne sono assolutamente convinto. Vieni qiui!”

La bambina non se lo fece ripetere due volte, e dopo aver sceso di corsa le scale si buttò tra le braccia di quello che ormai considerava suo padre.

“Jane, non dare ascolto. Sarai una Grifondoro come me. E sarai perfetta!”

“Allora piccola, come mai non sei a letto?” domandò il biondo prendendo le manine della bambina tra le sue.

“Beh, stavo pensando al mio compleanno.” Disse abbassando il capo

“Richieste?” ghignò il biondino.

“In effetti, mamma posso avere una festicciola? Voglio invitare James e zia Ginny e zio Harry e anche zio Blaise e zia Daphne!”

La donna sorrise.

“La potrai avere ad una sola condizione.”

La bambina sgranò gli occhi

“Quale?”

“Che mi dai un grosso enorme bacione!”

Jane non se lo fece domandare ancora e si buttò tra le braccia della mamma, schioccandole baci ovunque

“Grazie, sei la mamma migliore del mondo!”

“Ehi, ci sono anch’io!” gridò un finto offeso Malfoy.

Hermione si voltò verso la bambina

“Che dici ne diamo qualcuno anche a lui?”

Jane mimò di pensarci un po’ su e poi annuì.

Così assieme si gettarono sul biondino e iniziarono a schioccarli baci a volontà.

 

 

 

 

 

La casa era stata tutta abbondantemente decorata a festa per il sesto compleanno della piccola Jane. Questa in preda all’entusiasmo correva per tutta la casa.

Hermione affaccendata nel preparare, controllava la piccola con un sorriso ben piazzato sulle labbra.

“Jane, rallenta, o finirai per stancarti e questa sera sarai distrutta.”

Un bussare sommesso interruppe la corsa della bimba che si precipitò ad aprire la porta

“Zia Ginny! Sei arrivata! Entra!”

“Tesoro! Buon compleanno!” disse la rossa stringendo a sé la piccola figlioccia.

Hermione fece capolino dalla cucina

“Ginny! Sei venuta ad aiutare o a stuzzicare qualcosa in anticipo?”

“Ovviamente a far entrambe le cose!”

La riccia sorrise all’amica

“Jane, va di sopra e inizia a lavarti, arrivo subito!”

La bambina dopo aver annuito si era precipitata su per le scale.

“Allora dov’è il tuo amoroso?” domandò Ginny sedendosi sullo sgabello e iniziando a farcire dei panini

“E’ andato a ritirare le ultime carte.” Sorrise la donna alla rossa

“Finalmente Jane potrà chiamarlo come si conviene.”

Hermione annuì sorridendo.

“Sembra Jane stia meglio..”

“Si, e no. ogni tanto diventa troppo pallida. –seguì una pausa- Ho paura Ginny. Ho paura che ogni attimo possa essere l’ultimo.”

La donna si avvicinò all’amica e la strinse.

“Và ad aiutare tua figlia e preparati. Tra un’ora arriveranno gli ospiti.”

La riccia annuì e toltasi il grembiule da cucina corse al piano di sopra.

 

 

 

 

 

 

Dopo essersi preparate con attenzione le due Granger scesero.

Hermione avvolta in un semplice abito nero, Jane in un abito bianco con scarpette abbinate.

Al piano di sotto ad attenderle, non vi era solo Ginny, ma tutto il resto degli invitati. In prima fila il loro amato Draco, tra le cui braccia si lanciò a piccola Granger.

Lui la strinse a sé, incurante degli sguardi che aveva fissi su di loro.

“Ho un regalo per te e per la tua mamma.” Le disse

Jane si illuminò al suono di quelle parole

“Cos’è?” domandò impaziente

“Oh, non è una cosa materiale, è un regalo ancora più speciale. Poso dirtelo all’orecchio?”

La bambina annuì vigorosamente e avvicinò l’orecchio alle labbra del biondo

“Da oggi sono il tuo papà!” sussurrò lui sorridendo

Jane si lanciò su di lui e iniziò a gridare

“Papà! Tu sei il mio papà!”

Hermione rimasta in disparte sentì il suo cuore esplodere di gioia. Come lei anche gli altri invitati si emozionarono alla vista di quella piccola bambina che era riuscita a conquistare il cuore del freddo Draco Malfoy.

“Allora adesso tu e la mamma potrete sposarvi!”

Il biondo annuì rivolto alla bambina e lanciò uno sguardo alla sua amata donna che sorrideva con il volto coperto di lacrime.

“Aspetta qui” enunciò la bambina che rapidamente corse in cucina per far subito dopo ritorno.

“Mamma, vieni qui.”

La donna confusa si avvicinò al biondo e alla sua bambina che teneva tra le mani due patatine a forma di anello.

“Ecco, papà metti questo al dito della mamma.”

L’uomo sorrise e fece come la bambina aveva lui indicato.

Stessa cosa accadde per Hermione che con mani tremanti infilò la patatina al dito di Draco.

“Bene –disse la bambina- adesso siete davvero la mia mamma e il mio papà!”

Poi si avvicinò all’orecchio del biondo e sussurrò

“Puoi baciare la tua sposa.”

Lui non se lo fece ripetere e mentre alle loro spalle gli invitati applaudivano entusiasti avvicinò le sue labbra a quelle della Granger.

“Ti avevo detto che tua figlia sarebbe finita a Serpeverde.”

“Vorrai dire nostra figlia.” Sussurrò lei

Lui annuì e la strinse ancora a sé.

“Ah, Granger. Ho trovato ciò che cercavo.”

La donna strabuzzò gli occhi guardando l’uomo. Poi la sua attenzione venne accolta da alcuni petali che cadevano sulla loro testa.

“Mamma hai visto? L’ho fatto io!”

Corse ad abbracciare Jane.

La sua bambina aveva fatto la sua prima magia.

  
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