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Autore: Najara    20/09/2012    9 recensioni
New York, Santana è una report di successo e lavora nel più grande giornale della città.
Ma lei non è sempre vissuta lì, è nata in una piccola cittadina nell'Ohio dove ha lasciato un'amica del cuore, Brittany. Proprio lei si presenta al giornale, assunta come fotografa. La sorpresa è grande, ma forse c'è qualcosa di ancora più sorprendente da scoprire!
Insomma un'altra avventura Brittana!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lunghissimo epilogo

Lunghissimo epilogo! Come promesso…

Buona lettura!

 

 

Epilogo: Un tenero e piccolo super battito

 

Scesero lentamente, quando entrarono nella stanza c’era Quinn ad aspettarle,

“Dove siete andate?!” Si interruppe subito nel notare lo sguardo di puro dolore negli occhi di entrambe, “Ecco… potevano vedervi… i medici erano preoccupati…”. Brittany depose Santana sul letto senza rispondere e poi successe. Sgranò gli occhi e spalancò la bocca mentre nelle sue orecchie risuonava un battito veloce e forte. Sorrise guardando Santana che non ebbe bisogno di spiegazioni, scoppiò a piangere questa volta dalla gioia.

Si strinsero con forza ridendo e piangendo, incapaci di decidersi.

“Ehm… va tutto bene?” Chiese una Quinn alquanto spiazzata,

“E’ vivo! Il nostro bambino!” Le disse Santana tra i singhiozzi.

Quinn sorrise, sorpresa e felice, poi uscì lasciando sole le due ragazze.

Quando rientrò poco dopo assieme al medico trovò Brittany e Santana nel letto, le gambe allacciate, le fronti appoggiate e le mani intrecciate sopra il ventre ancora perfettamente piatto di Santana. Dormivano entrambe, estenuate dalle troppe emozioni della notte.

Quinn sorrise nel vedere quella immagine così dolce, il medico al suo fianco le indicò la porta e uscirono entrambi,

“Passerò più tardi…” Disse solo lui andandosene. Quinn ricordò la foto che Satana aveva nel salotto così andò alla ricerca di una macchina fotografica.

 

Quinn raggiunse l’angolo caffè, Rachel le fece un sorriso mentre le passava la tazza che le aveva già preparato, Kurt invece le passò con un altro sorriso lo zucchero,

“Ok, cosa volete?” Chiese squadrando i due giornalisti,

“Devi raccontarci tutto!” Cedete subito Kurt ricevendo un’occhiataccia da Rachel che chiaramente aveva preparato una dettagliata linea di attacco che il ragazzo aveva mandato all’aria,

“Non so di cosa parli…” Tentò Quinn mentre mescolava il caffè,

“Quinn… ti piacciono i posti che ti procuriamo a teatro vero? E non volevi un pass per i…”

“Ok ok!” Si arrese a Rachel Quinn, “Cosa volete sapere?”

“Te l’avevo detto che il ricatto funziona sempre!” Disse la ragazza sorridendo a Kurt, il ragazzo alzò gli occhi al cielo poi tornò a guardare Quinn,

“Santana è stata dimessa ieri… ma non abbiamo saputo perché ci è finita in ospedale e…”

“Aspettate qualche minuto, sarà qui a momenti, potrete chiederglielo direttamente” Ricevete due increduli sguardi gemelli, “Va bene! Lo sapete tutti che aveva una pista su Blue Lady no?”

“Vuoi dire che è davvero stata ferita mentre cercava di salvare la super biondina?” Chiese Kurt,

“Sì, potrete leggere tutto nell’articolo che scriverà lei stessa!” I due si guardarono insoddisfatti, era chiaro che si erano aspettati di più e in effetti c’era molto, ma molto di più! Peccato che lei non poteva parlargliene, ovviamente la verità sull’identità di Blue Lady era da mantenere segreta, ma Santana le aveva anche fatto giurare di non dire che aspettava un bambino.

“Mah… a me tutto ciò puzza!”

“Forse è perché Finn dimentica sempre i suoi tost al formaggio fuori dal frigorifero!” Intervenne Sugar, arrivando,

“Già…” Commentò Rachel che però continuava a guardare Quinn che indifferente assaporava il caffè.

“Eccole!” Quinn si voltò verso la porta mentre Santana e Brittany entravano, era straordinario il modo in cui si fosse ripresa, il mattino era bianca e pallida anche se felice ma la sera aveva ripreso il suo colorito e il suo caratteraccio, anche se sorrideva almeno una volta ogni dieci secondi, cioè tra un ironico insulto o un sarcastico commento e il successivo.

“Sembra stare bene…” Santana sentendosi osservata lanciò loro un’occhiata poi disse qualcosa a Brittany e le due si avvicinarono.

“Sempre lì ha bere caffè e spettegolare?” Chiese scrutandoli,

“E’ il mio lavoro, quindi lo ritengo un complimento!” Disse Sugar sorridendo a Santana che invece le fece una smorfia.

“Volete del caffè?” Chiese Kurt guardando con un sorriso Brittany e evitando Santana anche se aveva usato il plurale,

“Lei no, aspettiamo un bambino!” Quinn quasi si strozzò alle parole di Brittany, Santana spalancò la bocca e la richiuse senza emettere un suono, poi la donna sorrise a Brittany mentre intrecciava le loro dite. Ma la reazione degli altri fece pentire Quinn di non avere a disposizione una telecamera. Rachel lasciò cadere la tazza di caffè mentre Kurt sgranò così tanto gli occhi da rivaleggiare con una civetta. Sugar invece iniziò ad armeggiare con la borsetta estraendone un block notes che si mise a sfogliare disperatamente, come se fosse per lei inconcepibile che la notizia le fosse sfuggita. Un rumore fece voltare Quinn verso l’ufficio della redattrice, la Sylvester aveva fatto cadere il dossier che stava consegnando a Becky,

“Lopez! Pierce! Nel mio ufficio! Subito!” Sembrava che avessero fatto una svendita di punti esclamativi, tanto li usava smodatamente.

Sentendosi chiamare Santana distolse lo sguardo dolce che aveva posato su Brittany e si voltò, trovandosi l’intera redazione immobile, incredula a fissarla. Sbuffò,

“Sì, aspetto un bambino! E allora? Sono sempre la solita stronza!” Ci tenne a puntualizzare, poi insieme a Brittany che invece aveva sorriso ai reporter, raggiunse l’ufficio della Sylvester.

“Quinn… tu lo sapevi?” La ragazza si voltò verso Rachel, sembrava essere la prima ad essersi ripresa,

“Ehm… forse il medico ha detto qualcosa…”

“Scordati i pass!” Le disse Kurt mentre si allontanava ancora sconvolto. Finn la raggiunse e sorrise,

“Sono sicuro che saranno due bravissime mamme!” Quinn guardò il reporter,

“Sai Finn, sembri l’unico a non essere sotto shock…” Il ragazzo si strinse nelle spalle,

“Sono solo contento per loro, sono felici, lo si vede da un chilometro!” Sorrise e Quinn annuì. 

 

“Sei proprio sicura che sia una buona idea Rachel?”

“Ma certo che lo è!”

“Rachel la bambina non parlerà molto presto… per non parlare di cantare…”

“Kurt, credi forse che indosserà presto il completo da sera che gli hai preso tu come regalo?” Il giovane fece una smorfia poi evitò di rispondere.

“E tu Quinn cosa gli hai preso?” Chiese Finn che teneva tra le braccia un pacco che conteneva tutine per neonati, ognuna con i colori e gli stemmi delle diverse squadre di football.

“Lo vedrete…” Fece misteriosa la ragazza,

“Io ovviamente ho il regalo che più apprezzeranno!” Puntualizzò Sugar che aveva affermato che avrebbe consegnato loro un pacco di pannolini firmati Armani. Rachel e Kurt sbuffarono mentre Quinn sorrideva all’idea della faccia di Santana quando avrebbe visto quei pannolini!

 

“Brittany!” Chiamò Santana e la ragazza fu al suo fianco, “Brit!” la sgridò la ragazza, “Non devi creare simili correnti d’aria! Raffreddi la piccola!” Santana strinse la loro bambina che malgrado quello che diceva sua madre non appariva affatto turbata, anzi continuava a dormire placidamente tra le sue braccia.

“Scusa…” Le disse la giovane anche se non appariva molto contrita, anzi guardava entrambe con un sorriso enorme sul volto.

“Comunque volevo chiederti se eri già andata a prendere i salatini…” Brittany annuì,

“Sì, due minuti fa, mentre tu cantavi alla piccola…” Santana sorrise poi alzò un braccio tirando la ragazza verso di sé per poi baciarla. Il campanello le interruppe, Santana sbuffò poi lasciò andare Brittany che le regalò uno dei suoi sorrisi prima di andare ad aprire. Santana sentì le voci dei suoi colleghi e si alzò, la piccola tra le sue braccia spalancò gli occhi mostrando un paio di cristallini occhi azzurri.

“Ciao pulcino…” Le disse lei perdendosi in quello sguardo dolce,

Hei ciao mammina!” Quinn entrò nella stanza seguita dagli altri che le furono subito attorno,

“Caspita! Ma cosa le date da mangiare? Cresce a vista d’occhio!”

“E’ assolutamente normale Berry!” La rimbeccò Santana mentre Quinn gliela portava via dalle braccia,

“San vuole dire che tutti i bambini fanno grandi cambiamenti nei primi mesi!” Intervenne Brittany che si era letta tutta la sezione sui neonati della biblioteca, mettendoci addirittura un’ora intera. La super velocità aveva aiutato.

Quinn intanto faceva dei buffi rumorini concentrata sulla bambina, che la osservava curiosa, e ignorando i tentativi di Kurt e Finn che cercavano di catturare la piccola.

“La Sylvester mi ha detto di dirti che aspetta il tuo articolo per domani…” Le disse Rachel e Santana sbuffò, “Hei ambasciator non porta pena!” Disse subito la ragazza, ma a bloccare sul nascere le proteste di Santana fu il pianto della piccola,

“Kurt! Ti ho detto che Sophie si spaventa se ti vede così da vicino!” Brittany arrivò in soccorso del ragazzo e non appena la piccola fu tra le sue braccia si mise a sorridere felice.

“Sai è davvero straordinario quanto ti somigli! Se non avessi visto Santana con il pancione penserei che è figlia tua!”

“Vuoi dire che non mi somiglia?” Chiese subito Santana, alle parole di Rachel, andando a recuperare la figlia e osservandola preoccupata,

“Ti assomiglia Lopez! Sorride esattamente come te quando guardi la sua seconda mamma!” Santana alzò lo sguardo su Puck che era entrato in quel momento,

“Ciao Puck… tu non suoni al campanello?”

“La porta era aperta…” Si difese lui poi le fece l’occhiolino, malgrado avesse aperto un’attività di pulizia piscine grazie ai soldi che Santana gli aveva dato faceva fatica ad abbandonare certe abitudini.

“Come sta la mia piccolina?” Chiese poi facendosi consegnare Sophie che si mise subito ad agitare le braccia felice,

“Non sarà mica lui il padre?” Chiese Sugar sgranando gli occhi, Santana la fulminò con lo sguardo mentre Brittany sorridendo le prese la mano calmandola all’istante. Poco dopo arrivò anche Artie, con cui avevano riallacciato rapporti di amicizia,

“Ragazze i miei complimenti per il vostro ascensore! E’ raro che abbiano anche i pulsanti per chi è in sedia a rotelle! Però ricordateveli quando Sophie inizierà a reggersi sulle gambe!” Santana fece subito uno sguardo preoccupato e Brittany intervenne,

“Oh credo che raggiungerà senza difficoltà anche quelli più alti, lei potrebbe iniziare a v…”

“Puck tesoro non monopolizzare la piccola!” Intervenne rapidamente Quinn,

“Se vuoi ne facciamo una tutta nostra!” Il ragazzo le sorrise mentre Quinn diventava rossa,

“Cosa ne dite di aprire i regali?” Chiese Finn che era piuttosto sicuro che il suo avrebbe fatto furore.

Si spostarono tutti nel salotto del grande appartamento di Santana dove Brittany si era stabilita definitivamente.

I regali furono aperti tra commenti e risate. L’ultimo fu quello di Quinn. La ragazza lo passò a Santana che incuriosita lo scartò in fretta. Rimase a guardarlo a bocca aperta la mano di Brittany era di nuovo nella sua, anche lei era silenziosa, anche lei era emozionata.

“Quinn…” Provò a dire e la ragazza sorrise,

“Non sono esattamente una fotografa e sono sicura che Brittany avrebbe saputo fare meglio ma…”

“E’ perfetta” Disse Brittany interrompendola,

“Voi eravate perfette…” Disse allora Quinn. Gli altri incuriositi si spostarono così da vedere il regalo della giovane, nessuno disse nulla, la foto parlava da sola.

 

Sophie sbirciò all’interno della camera buia, tra le braccia aveva un pupazzo che le aveva regalato la sua madrina Quinn, lo strinse ed entrò nella camera.

“Mamma?” Chiamò,

Mmm…” Dissero le due donne insieme,

“Ho fatto un brutto sogno…” Disse solo e vide le coperte spostarsi in un chiaro invito, senza farselo ripetere salì sul letto poi scavalcò il corpo di una delle sue mamme e si posizionò tra loro due.

Due labbra si posarono sulla sua fronte mentre delle braccia la accoglievano riscaldandola.

Era nella stretta sicura di Santana mentre Brittany le accarezzava i capelli dolcemente.

Sopra la loro testa, appesa al muro c’era la foto di Quinn, la foto che le ritraeva addormentate mentre si stringevano e al contempo abbracciavano la loro bambina non ancora nata.

Sophie sospirò poi si riaddormentò sicura che le sue mamme l’avrebbero protetta da ogni cosa.

 

Photobucket

 

Concludiamo in bellezza con questo tenerissimo e bellissimo disegno di Vanessa190!

 

Note

 

Ed eccovi l’atteso happy ending! Per fortuna la piccola Sophie ha la pelle dura, si è presa una dose quasi mortale di radiazioni verdi ma se n’è infischiata!

Doveroso omaggio all’angolo caffè… che questa volta è stato davvero sbalordito… (grazie Brittany!) ;-)

Ho iniziato il sequel perché Santana e Brittany mi piacciono troppo in versione mamme! Però ho un sacco di progetti in fase di costruzione quindi non so se e quando lo finirò…

A proposito di altri progetti… pronta una piccola one shot poi la storia speciale che ho preparato con l’appoggio di Vanessa190 e una semi-long (dieci capitoli più o meno) ispirata in parte al nuovo cartone pixar, Brave, che ha scalato tutte le mie classifiche entrando a pieno diritto nella mia top five! (Ve lo consiglio caldissimamente!) Ovviamente tutte Brittana! Se iniziate ad essere stufe… beh ditemelo perché io ho ancora un sacco di storie da propinarvi!! ;-)

 

  
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